La libertà contro la natura
Perché la gioventù moderna è così stupida? I film offerti sui voli a lungo raggio raramente promettono di essere tutt’altro che stupidi, ma un film dalla Catalogna ha recentemente attratto la mia attenzione nelle mie 12 ore di prigionia e mi ha suggerito una risposta: la libertà! Il film ha detto infatti più di quello che significava.
Ecco la storia. Una giovane coppia non sposata, ma convivente secondo l’andazzo dell’odierno accompagnarsi, si mette d’accordo per l’eventuale separazione se uno dei due ne avesse mai voglia. Tuttavia, si amano abbastanza da prendere insieme un appartamento dove lei è felice di costruire con il suo uomo il suo primo nido domestico. Ahimè, ecco che lui dev’essere ricoverato in ospedale per un grave problema al fegato, che richiede un trapianto perché sopravviva.
Visitandolo giornalmente e premurosamente in ospedale, lei gli offre una parte del suo fegato. Alla fine egli accetta. I medici la trovano compatibile. Viene eseguito il trapianto. Entrambi superano l’operazione. Con gioia egli torna a casa per ricongiungersi con la ragazza che gli ha salvato la vita, ma la trova . . . diversa! Mentre era in ospedale, un collega di lavoro prova dell’interesse per lei, che a sua volta lo trova attraente. Così, quando il “compagno” che lei ha salvato la raggiunge, lei gli dice che possono rimanere legati perché lui ha adesso una parte fisica di lei, ma non ha più la sua parte migliore: il suo cuore!
Debolmente egli commenta: “Che peccato!” Ma visto il loro accordo originario, che altro poteva dire?
Il film si conclude con lei che piange dolcemente fra le braccia di lui, lasciando aperta la possibilità di un possibile felice domani dove lui potrebbe riconquistare l’affetto del cuore di lei, ecc. ecc. Tuttavia, sembra altrettanto probabile che lei “vada avanti” (come si dice oggi) col suo nuovo “compagno”. Infatti, al legame creato col suo considerevole sacrificio, sembra che lei preferisca la libertà dei suoi sentimenti.
Ora, nulla nel film promuove lontanamente la formula cattolica per la felicità domestica dell’uomo e della donna, com’è possibile in questa “valle di lacrime”, e cioè una ragazza che conserva il suo cuore per l’unico uomo che sposerà, e sposatolo non lo lascia mai. Piuttosto il film non abbastanza obiettivamente suggerisce che “la libertà” può recidere i più profondi istinti naturali di una ragazza per il proprio nido domestico e per il sacrificio di sé per il suo uomo, che non necessariamente possono renderla felice.
Ragazze, se siete alla ricerca della felicità in questa vita, per non parlare dell’eternità, fidatevi di Madre Chiesa.
Kyrie eleison.