Le “Università” – I Rimedi – II
Perché le moderne ‘università’ sono delle vere pattumiere della ‘democrazia’? Perché in una ‘democrazia’ tutti devono essere uguali, nessuno può sembrare superiore. Ma avere una laurea fa sembrare qualcuno superiore. Quindi tutti devono avere una laurea. Ma è evidente che non tutti i ragazzi hanno il cervello o l’amore per i libri per ottenere una laurea. Quindi le ‘università’ dovranno abbassare il loro livello intellettuale e le ‘lauree’ dovranno estendersi ad ogni tipo di materia banale, così che ogni ragazzo possa ottenere una ‘laurea’, anche se essa avrà appena il valore della carta su cui è scritta.
Il sistema universitario odierno è “totalmente fasullo”, dice un amico americano che è professore e che lo conosce dall’interno.
Cosa c’è alla base di questa stupidità moderna? Ancora una volta, l’empietà.
Tutte le anime sono assolutamente uguali davanti a Dio , per l’eternità, al cospetto del suo giudizio al momento della morte, che è tutto ciò che conta, ma a tutti gli effetti sono disuguali davanti agli uomini , in questa breve vita, nella società umana. Questo perché Dio dà i suoi doni in modo molto disuguale, affinché tutti gli uomini siano interdipendenti e debbano badarsi a vicenda.
Di conseguenza, una mera ‘laurea’ umana, di per sé, rende superiori non davanti a Dio, ma solo davanti agli sciocchi uomini che non tengono conto di Dio.
I genitori che tengono conto di Dio ignoreranno quindi la ‘democrazia’, l’’uguaglianza’, le ‘università’ e le ‘lauree’.
La loro preoccupazione principale sarà quella di formare i loro ragazzi alla realtà, in modo che possano raggiungere il vero cielo del vero Dio, prestando poca attenzione all’irrealtà di un mondo che cade in rovina tutt’intorno a loro.
La prima domanda dei genitori sarà: quali doni Dio ha dato a questo nostro ragazzo, anche tanto diverso dagli altri nostri ragazzi? Che tendenza ha?
I doni che Dio gli ha dato suggeriranno ciò che Dio vuole per lui.
Ovviamente la maggioranza dei ragazzi è più portata per il lavoro manuale che per i libri. Addirittura G. K. Chesterton una volta ha detto una cosa interessante: ricercare la maestria in un qualsiasi dominio materiale, per esempio nel legno o nel metallo, costituisce un apprendistato per la realtà.
Quindi, in tutti i modi si lasci che un ragazzo vada in una scuola tecnica e impari un vero mestiere, per diventare ad esempio un buon falegname o un idraulico o un elettricista o un meccanico. Oppure: il ragazzo ha uno zio con una fattoria? Lo si mandi lì. Imparare a governare gli animali è un’eccellente scuola della realtà!
Per apprendere quella realtà, che tralasci la ‘laurea’.
I datori di lavoro di oggi possono ancora richiedere una ‘laurea’, ma quelli di domani presto diranno: “Hai speso tre anni a sprecare i soldi dei tuoi genitori o ad accumulare un pesante debito, solo per imparare a bere, a tirare al piattello e a scherzare con le ragazze? Non mi interessi!”.
Al contrario, se oltre ad aver appreso un mestiere pratico, un ragazzo ha imparato a casa l’onestà e il duro lavoro, allora sarà in grado di condurre più di una semplice vita onesta. I suoi servigi saranno molto richiesti in un mondo che collassa nella rovina di valori irreali.
Per le ragazze, occorre far loro apprendere le realtà domestiche di sempre, come il cucito, la cucina, le conserve, la musica, le arti, in breve tutto quello che apporta piacevolezza alla vita domestica, ma soprattutto la cucina.
Il mondo può cadere in rovina, può fare ciò che vuole, ma la strada per il cuore di un uomo passerà ancora per il suo stomaco. È un uomo che parla!
Kyrie eleison.Londra, Inghilterra