Un Pericoloso Mondo di Sogni

Qualcuno mi ha appena mandato alcune frasi di Padre Denis Fahey (1883–1954), che dimostrano come prima del Vaticano II non tutti i cattolici fossero distratti e noncuranti. Ciò significa che molti cattolici lo erano? Non v’è dubbio su questo. Tanto più che molti lo sono ancora adesso, incluso un certo numero di cattolici cosiddetti tradizionali, perché a cause uguali corrispondono uguali effetti, e le cause che hanno dato vita all’accecamento dei cattolici nella metà del XX secolo, in questo inizio del secolo XXI sono più forti che mai.

Ecco il breve estratto da Regalità di Cristo e naturalismo organizzato (1943) ( Kingship of Christ and Organized Naturalism ) di Padre Fahey (le frasi sono numerate per facilitare il commento successivo):—

1/ “I cattolici stanno soccombendo alle macchinazioni dei nemici di Nostro Signore perché non sono preparati per combattere veramente in questo mondo.

2/ Lasciano la scuola senza una conoscenza adeguata dell’opposizione organizzata alla quale dovranno sicuramente far fronte, e solo con generiche nozioni sui punti dell’ordine sociale che devono difendere . . .

3/ e i cattolici che lottano realmente per un vero ordine cristiano possono essere certi di trovare altri cattolici nel campo opposto.”

1/ Poiché la gran parte delle persone del mondo odierno non crede più che la bella vita intesa correttamente consista nel portarsi in Cielo con Dio, grazie alla salvezza prodotta dalla fede in Nostro Signore Gesù Cristo e nella sua Chiesa, ecco che esse si affidano agli uomini per procurarsi la bella vita in questa terra, di modo che la politica diventa la loro effettiva religione e i governi prendono il posto della Divina Provvidenza.

In tal modo, per la gente diviene sempre più difficile credere che i loro governi e il loro stile di vita siano praticamente controllati dai nemici fin troppo reali di Nostro Signore – per esempio, com’è possibile che i nostri governi ci abbiano mentito sull’11 settembre?

In effetti, una tale fiducia nei governi moderni tradisce una misera padronanza della realtà, che sarà pure diffusissima, ma se i cattolici hanno finito col condividerla (senza per questo diventare rivoluzionari), inevitabilmente “non sono preparati per combattere veramente” per la Fede in questo mondo.

Per di più, abboccando ad un tale mondo dei sogni di quaggiù, essi avranno serie difficoltà per raggiungere lassù il reale Cielo del vero Dio.

2/ Può essere difficile insegnare agli studenti (e ai seminaristi) che Nostro Signore ha dei nemici acerrimi, perché l’opposizione organizzata di costoro è ben mascherata. Ma i giovani dovranno “sicuramente far fronte” a tale opposizione, quindi, a meno che la maschera venga strappata via dagli insegnanti che li preparano alla vita (o al sacerdozio), i giovani cattolici andranno incontro alla battaglia con i paraocchi o con una mano legata alla schiena. E dal momento che il liberalismo individualista è fortemente promosso dai nemici di Nostro Signore per dissolvere ciò che resta dell’ordine cristiano, in particolare bisogna che i giovani imparino bene ciò che la Madre Chiesa insegna sui “punti dell’ordine sociale che devono difendere” e sulla natura sociale dell’uomo .

3/ Ahimé, come ha detto il grande Papa del XIX secolo, Pio IX: perfino i più acerrimi nemici di Nostro Signore fuori dalla Chiesa sono meno da temere dei cattolici liberali all’interno della Chiesa.

Questi ultimi ridicolizzano l’idea che qualcuno potrebbe “complottare” contro Nostro Signore.

Dopo tutto, come pensano i liberali, non siamo “tutti belli, buoni e cari”?

No, non lo siamo!

Padre Fahey, prega per noi!

Kyrie eleison.Londra, Inghilterra