Novus Ordo Missae – II
I fatti sono ostinati – purché siano fatti. Se i lettori dubitano che il miracolo eucaristico del 1996 a Buenos Aires sia un dato di fatto, possono intraprendere loro stessi una ricerca, partendo da: http://youtu.be/3gPAbD43fTI. E se la loro ricerca su quel caso li lascia poco convinti, possono vedere il caso simile occorso a Sokólka in Polonia, dove è sorto un intero centro di pellegrinaggio attorno ad un miracolo eucaristico del 2008 [http://jloughnan.tripod.com/sokolka.htm]. Con una ulteriore ricerca su Internet possono sicuramente scoprire altri racconti di tali miracoli occorsi col Novus Ordo, e almeno alcuni di essi sono probablemente autentici.
Ma come è possibile? I cattolici tradizionali assumono con il latte materno che il nuovo rito della Messa (NOM) è un abominio agli occhi di Dio, e ha contribuito a far perdere la Fede a innumerevoli cattolici. Questo perché il NOM, come il Concilio Vaticano II a cui è seguito, è ambiguo, favorisce l’eresia e ha portato fuori dalla Chiesa innumerevoli anime, che assistendo regolarmente a questo rito protestantizzante si sono trasformate in protestanti virtuali. La maggior parte dei cattolici tradizionali dovrebbero avere familiarità con i gravi problemi dottrinali di questo nuovo rito, progettato per sminuire le essenziali dottrine cattoliche sulla Presenza Reale, sul Sacrificio propiziatorio e sul sacerdozio sacrificatore, tra altre. Allora come può Dio operare in esso dei miracoli eucaristici, come quello che ha fatto di Sokólka un centro nazionale di pellegrinaggio per tutta la Polonia?
Dottrinalmente, il NOM è ambiguo, in bilico tra la religione di Dio e la religione Conciliare dell’uomo. Ora, in materia di fede, l’ambiguità è mortale, essendo normalmente utilizzata per minare la Fede, come accade spesso col NOM. Ma, dal momento che l’ambiguità lascia spazio a due interpretazioni, ecco che il NOM non esclude assolutamente la vecchia religione. Da un pio sacerdote le sue ambiguità possono essere volte nella vecchia direzione. Questo non rende accettabile il NOM in quanto tale, perché la sua intrinseca ambiguità favorisce sempre la nuova direzione, ma significa per esempio che la consacrazione può essere ancora valida, come Mons. Lefebvre non ha mai negato. Inoltre, se i miracoli eucaristici sono genuini, chiaramente non tutte le consacrazioni episcopali né tutte le ordinazioni sacerdotali fatte col Novus Ordo sono invalide. In breve, il NOM in quanto tale è male nel suo complesso, è male in alcune parti, ma non è male in tutte le sue parti.
Ora, immaginiamo, con il massimo rispetto, come Dio Onnipotente si ponga davanti al nuovo rito della Messa. Da un lato Dio ama la Sua Chiesa come la pupilla dei Suoi occhi, e la manterrà fino alla fine del mondo ( Mt XVI, 18). Dall’altro Egli ha scelto di affidarne il governo a ecclesiastici umani e fallibili, che Egli guiderà, ma al cui libero arbitrio concede evidentemente un alto grado di gioco libero per governare bene o male, a cominciare dal tradimento del Suo stesso Figlio. Ora, nei tempi moderni la Rivoluzione, sia essa ebraica, massonica, comunista o globalista, trova il suo principale avversario nella Chiesa di Dio, e quindi essa ha lavorato soprattutto sui capi della Chiesa per giungere al crollo di questa stessa Chiesa. Il suo successo più devastante è stato il Vaticano II con il suo NOM, e sicuramente molto di più per colpa dei pastori che delle pecore. “Il forte è tradito anche da coloro che avrebbero dovuto difenderlo”, disse San Giovanni Fisher in un momento parallelo della Riforma. Allora, come potrà Dio prendersi cura delle sue pecore, molte delle quali – non tutte – sono relativamente innocenti del tradimento Conciliare?
Dopo il Vaticano II alcuni sacerdoti e laici hanno avuto la grazia di vedere subito che si trattava di un tradimento, e nel giro di pochi anni si avviò il movimento Tradizionale. Ad altre pecore Dio ha dato la grazia di vedere questo in un secondo momento. Ma possiamo non ammettere che ci sono molti buoni cattolici che si fidano ancora dei loro vescovi, come dovrebbero fare normalmente i buoni cattolici? E non hanno questi vescovi insistito sulla menzogna che il NOM non sarebbe diverso dalla vera Messa? Quello che caratterizza il Vaticano II e il NOM è stata esattamente la ufficializzazione dell’eresia modernista, profondamente ambigua, all’interno della Chiesa. Così, non è sensato pensare che come punizione per la loro moderna mondanità queste pecore avrebbero sostanzialmente perso il vero rito della Messa, mentre come ricompensa per il loro desiderio della Messa non sarebbero completamente prive di una Messa valida? Ma il futuro della Chiesa dipende dalle anime che comprendono fino in fonddo la Rivoluzione, e respingono tutte le ambiguità del Vaticano II e del NOM.
Kyrie eleison.