Amleto = Apostasia
Se Amleto è forse la più sconcertante, probabilmente la più interessante e certamente la più moderna tra tutte le 37 opere teatrali di Shakespeare, è per un’unica ragione – c’è un elefante nella stanza. Quest’elefante è l’apostasia dell’Inghilterra dalla fede cattolica che veniva imposta ovunque dal governo inglese quando Shakespeare scrisse l’opera, intorno al 1600 d. C., cosa che lo stava portando alla disperazione perché egli era un devoto cattolico. Così (1) Amleto è la più sconcertante delle sue opere teatrali per la massa di lettori o spettatori o critici post-cattolici che non si rendono conto che la “Riforma” fu la più grande catastrofe mai capitata all’Inghilterra. (2) E’ la più interessante perché è centrale e conflittuale tra il passato Medioevo e la successiva Età Moderna. (3) E’ la più moderna, perché negli ultimi 400 anni praticamente tutto il mondo ha finito col condividere l’apostasia dell’Inghilterra.
(1) Ma oggi, chi si preoccupa dell’apostasia? Quante persone sanno anche solo cosa significhi la parola (abbandono dalla fede cattolica)? C’è stato un tempo, come il 1600 in Inghilterra, in cui il Diavolo perseguitava ferocemente la Fede, cosicché Shakespeare dovette mascherare la Fede nelle sue opere teatrali per non essere impiccato, eviscerato e squartato. Oggi, però, il Diavolo rovina molte più anime facendo loro dare per scontato che la religione sia di così poca importanza che chiunque può scegliere la religione che gli piace, o nessuna. I vili mezzi di comunicazione sono così inondati di errore e immoralità che la massa delle persone non se ne accorge nemmeno più. Si veda il libro di Clare Asquith Shadowplay per la decodificazione cattolica in tutte le opere di Shakespeare. Ma se la madre incestuosa di Amleto, la regina Gertrude, rappresenta davvero l’Inghilterra che commette incesto con il Protestantesimo, suo cognato, c’è da stupirsi se i nostri contemporanei non riescono vedere alcuna proporzionata ragione per la malinconia del principe Amleto?
(2) L’opera è centrale e conflittuale perché, come nessun’altra opera di Shakespeare, è sospesa tra il mondo medievale e il Nuovo Ordine Mondiale, perché Shakespeare stesso fu colpito al cuore dall’apparente successo dell’abbattimento della Fede nel suo amato paese, come si può leggere nell’opera attraverso l’amarezza del Principe verso quasi tutti quelli che lo circondano, specialmente verso il suo vero amore, Ofelia. Ora, un cattolico non è amaro, ma Shakespeare era amaro nello scrivere Amleto (amarezza solo momentanea). Si legga il libro di notevole valore di John Vyvyan, The Shakespearean Ethic [l’Etica Shakesperiana], se si vuole cogliere il modello morale che sta alla base di tutte le opere teatrali in cui Shakespeare trasfuse il glorioso retaggio dell’Inghilterra medievale. Cosa che è presente anche in Amleto, in particolare laddove il Principe respinge Ofelia per far posto nel suo cuore alla vendetta, ma in Amleto, come in nessun’altra opera, la corruzione della società – per niente meno che l’apostasia – è così terribile che l’anti-sociale principe appare come un eroe assoluto, il primo di una lunga serie di eroi anti-autoritari (cfr. Hollywood) che hanno bisogno di superare ogni naturale rispetto per l’autorità sociale. L’apostasia uccide la società.
(3) E Amleto è anche la più moderna delle opere teatrali di Shakespeare perché è quella che più si discosta, o si sovrappone, al modello medievale. Shakespeare scrisse molte opere dopo Amleto, ma non fu mai più tentato di sostituire l’amore con la vendetta, o di tornare dal Nuovo all’Antico Testamento. Egli riacquistò la calma e l’equilibrio mentre scrisse ancora opere superbe, ma nel 1611 abbandonò il palcoscenico e Londra lasciando che i Puritani si impadronissero dell’Inghilterra e alla fine conducessero tutto il mondo lontano da Dio. Oggi generazioni di giovani, nutriti di anti-eroi sono diventati degli anti-uomini, con poco o nulla del loro retaggio medievale. Ma la natura umana non è cambiata, e gli esseri umani hanno bisogno ancora di essere guidati da uomini. Per questo le ragazze cercano di diventare uomini, e i due giovani sessi si respingono sempre di più. In una battuta del Macbeth, si dice: “La confusione ha ora fatto il suo capolavoro”.
Se leggete Amleto, guardatevi dal Fantasma del primo atto. Un cattolico sa che Dio Onnipotente non lascerebbe mai uscire un’anima dal Purgatorio per cercare vendetta. Da dove potrebbe venire il Fantasma, se non dal Inferno? E in tal caso, il Principe è davvero un eroe? L’amarezza di Shakespeare era comprensibile, ma essa stravolgeva la sua teologia. Giovani uomini, che adorino e amino Gesù Cristo, che amino Sua Madre, che recitino il suo Rosario e guidino le ragazze. Questo è quello di cui si ha bisogno.
Kyrie eleison.