Caos decifrato
Poco prima della Settimana Santa è un buon momento per riflettere sulla passione (sofferenza) della Chiesa cattolica. Un lettore scrive: “Può dirci cosa sta succedendo con la FSSPX, Mons. Fellay e gli altri? Stiamo ascoltando alcune storie strane qui e non sappiamo cosa credere. LE COSE VANNO IN PEZZI QUASI AL DI LÀ DI QUELLO CHE SI CREDE – OVUNQUE. Da dopo (1) il Novus Ordo, abbiamo (2) la FSSPX, (3) i Sedevacantisti, (4) la Resistenza della FSSPX, e (5) il gruppo di Don Pfeiffer, con indubbiamente nuove divisioni! Cosa diavolo sta facendo il “Papa” Francesco? Passa tutto il suo tempo giocando alla politica, niente di spirituale! E si sente dire che Fellay è alla caccia di una berretta scarlatta! Che cosa significa?”
Caro amico, la Chiesa cattolica è in uno stato di caos, per una giusta punizione di Dio, perché la Sua Chiesa è la “luce del mondo” e il “sale della terra”, ma in tutto il mondo l’umanità si sta allontanando da Lui, inclusi perfino i Suoi stessi uomini di Chiesa. Né è utile che Dio intervenga troppo presto per salvare il Suo Papa perché gli uomini di Chiesa gli si rivoltarebbero contro ( Mt. VII, 6), come forse hanno assassinato Giovanni Paolo I. Quindi il mondo intero cadrà nell’oscurità (senza luce) e nella corruzione (senza sale), finché un numero sufficiente di uomini verrà talmente sopraffatto dall’odierno caos galoppante, da rimettersi di nuovo in ginocchio per chiedere a Dio nella Sua misericordia che rimetta la testa a posto al Papa, che oggi, come lei dice, sta facendo politica invece che religione.
Il Papa è cruciale perché è la roccia su cui è edificata la Chiesa ( Mt. XVI, 18), così che se egli opera una frattura volendo seguire il mondo corrotto invece di tirarlo fuori dalla sua corruzione, allora come dice lei “le cose vanno in pezzi quasi al di là di quello che si crede – ovunque”. Quando Nostro Signore fu percosso nell’orto di Getsemani tutti gli Apostoli si dispersero ( Zaccaria XIII, 7, Mt. XXVI, 31). Oggi Papa Francesco è così profondamente percosso che l’autorità in tutta la Chiesa è essenzialmente sconvolta.
Il problema di Papa Francesco risale al Concilio Vaticano II (1962–1965): fu lì infatti che i Papi smisero di resistere al decadente mondo moderno e decisero invece di seguirlo. Fino a Pio XII incluso (1939–1958), i Papi avevano resistito a quella decadenza, ma essa era così affascinante e coinvolgente che Giovanni XXIII, Paolo VI, Giovanni Paolo II e Benedetto XVI si lasciarono illudere (non senza loro colpa). Crearono, come che lei ricorda (1): il Novus Ordo o la Chiesa Conciliare, e con il cosiddetto Nuovo Ordinario della Messa hanno trasformato delle masse di cattolici in protestanti virtuali. Papa Francesco, di questi Papi non solo condivide gli errori scaturiti dall’infausto Concilio, ma li mette anche più distruttivamente in pratica, causando nella Chiesa più caos che mai.
Eppure, subito dopo il Concilio, Dio suscitò un Arcivescovo cattolico per fondare una Congregazione che si prendesse cura di tutte le anime che rifiutavano di abbandonare la Tradizione Cattolica, scartata dai Papi e dalla massa degli uomini di Chiesa: quella che lei chiama FSSPX (2), o Fraternità San Pio X, e che fiorì fino alla morte di Monsignore nel 1991. Ma prima che egli morisse apparvero quelli che lei ricorda: (3) i “sedevacantisti”, i quali sono così scandalizzati dai Papi Conciliari che si rifiutano persino di credere che siano veri Papi. E dopo la morte di Monsignore, i suoi giovani successori a capo della sua Fraternità, allettati dal mondo moderno, caddero degli stessi errori del Concilio, in particolare Mons. Fellay, che davvero potrebbe essere alla ricerca di una berretta cardinalizia come ricompensa per aver corrotto la resistenza del mondo tradizionale alla neo-Chiesa. Questo tradimento della vera resistenza di Monsignore, maturato all’interno della Fraternità, ha dato origine alla da lei citata (4) “Resistenza” della FSSPX, a cui si aggregano liberamente sacerdoti sparsi, per mantenere la Fede Cattolica che adesso è corrotta sia nel Novus Ordo, sia nella FSSPX. I buoni cattolici desiderano ardentemente stare lontani dalla rilassatezza, ma ormai mezzo secolo di Papi Conciliari ha sostanzialmente fatto a pezzi la struttura cattolica. Ed ecco che oggi è sorto quello che lei chiama (5): il gruppo di Don Pfeiffer, a cui sembra che la “Resistenza” (4) non resista abbastanza.
In breve, all’interno di tutti e cinque i gruppi ci sono pecore cattoliche disperse note a Dio, che hanno la fede e desiderano e intendono essere cattolici, ma i Papi conciliari non sono in grado di riunire i cattolici nella vera Fede. E poiché nessuno, tranne un Papa con la testa a posto, può adempiere questa funzione, allora “ciò che non può essere curato deve essere sopportato”, finché Dio non interviene. E perché Dio intervenga, ogni cattolico – o non cattolico! – deve recitare ogni giorno i 15 Misteri del Rosario affinché la Madre di Dio interceda presso suo Figlio.
Kyrie eleison.