Vescovi Validi?

Una notevole conferma della posizione equilibrata della Fraternità San Pio X sulla validità dei sacramenti della neo-Chiesa, è apparsa la scorsa settimana nel bollettino di un combattente francese, “Courrier de Tychique”. Da una “fonte affidabile” sembra che la Massoneria, antica nemica della Chiesa, abbia pianificato la Rivoluzione conciliare per invalidare i sacramenti cattolici, non con l’alterazione della loro Forma, che li avrebbe resi automaticamente invalidi, ma piuttosto con un’ambiguità d’insieme del loro rituale, che nel lungo periodo avrebbe minato la necessaria Intenzione sacramentale del ministro.

La “fonte affidabile” è un francese che ha sentito direttamente da un vecchio venerabile prete alcune delle cose che il Cardinale Liénart gli avrebbe confessato sul letto di morte. Senza dubbio, temendo l’Inferno, il cardinale pregò il prete di rivelarle al mondo, e così lo liberò dal segreto confessionale. Da allora, il prete mantenne la discrezione in pubblico, ma in privato fu più schietto su ciò che il cardinale gli aveva rivelato del piano in tre punti della Massoneria per la distruzione della Chiesa. Che sia entrato o no in Massoneria alla precoce età di 17 anni, il cardinale rese ad essa un grande servizio quando solo due giorni dopo l’apertura del Vaticano II, portò il Concilio fuori rotta chiedendo irregolarmente che i documenti tradizionali preparati con cura fossero respinti in blocco.

Secondo il Cardinale, il primo obiettivo della Massoneria in Concilio fu di violare la Messa, alterando il rito in modo tale da minare nel lungo periodo l’Intenzione del celebrante: “fare ciò che fa la Chiesa”. Gradualmente il rito doveva indurre preti e laici a considerare la Messa più un “memoriale” o un “pasto sacro” che un sacrificio propiziatorio. Il secondo obiettivo fu di rompere la successione apostolica con un nuovo Rito della Consacrazione che alla fine avrebbe minato il potere dell’Ordine dei vescovi, sia con una nuova Forma non automaticamente invalida, ma abbastanza ambigua da seminare il dubbio, sia e soprattutto con un nuovo rito che nell’insieme alla fine avrebbe dissolto l’Intenzione sacramentale del vescovo consacrante. Questo avrebbe avuto il vantaggio di rompere la successione apostolica così dolcemente che nessuno se ne sarebbe accorto. Non è esattamente questo che oggi temono molti credenti cattolici?

Comunque stiano le cose a riguardo della “fonte affidabile”, in ogni caso i riti della Messa e della Consacrazione episcopale della neo-Chiesa odierna, corrispondono esattamente al piano massonico come svelato dal cardinale. Fin da quando questi nuovi riti sono stati introdotti, alla fine degli anni ‘60 e all’inizio degli anni ‘70, molti bravi cattolici si sono rifiutati di credere che essi potessero essere usati validamente. Ahimè, essi non sono automaticamente invalidi (quanto sarebbe più semplice se lo fossero!). Sono peggio! La loro Forma sacramentale è cattolica abbastanza da convincere molti celebranti che possano essere utilizzati validamente, ma essi sono concepiti come un tutto così ambiguo e così in grado di suggerire un’interpretazione non cattolica, da invalidare nel tempo il sacramento corrompendo l’Intenzione di ogni celebrante o troppo “obbediente” o insufficientemente attento e orante.

Quindi, riti abbastanza validi da farsi accettare da quasi tutti i cattolici nel breve periodo, ma ambigui abbastanza da invalidare i sacramenti nel lungo periodo, tali da costituire una sottile trappola satanica. Per evitarla, i cattolici devono da un lato evitare ogni contatto con questi riti, e dall’altro non devono screditare il loro solido istinto cattolico con delle accuse teologiche esagerate, che distolgono dalla solida dottrina cattolica. Non è sempre un equilibrio facile da mantenere.

Kyrie eleison.Londra, Inghilterra