VALIDITÁ DELLE CONSECRAZIONI
VALIDITÁ DELLE CONSECRAZIONI on Febbraio 3, 2024
Per prima cosa, metti le cose a posto con Dio: il resto verrà da sé.
Tra i Cattolici Tradizionali si è recentemente riproposta la questione se le Consacrazioni dei vescovi Cattolici effettuate con il nuovo rito elaborato in seguito al Concilio Vaticano II da Papa Paolo VI, siano valide come Consacrazioni, oppure no. In altre parole, possiamo essere sicuri che un sacerdote che si è sottoposto al nuovo rito di consacrazione sia veramente un vescovo? La questione è di immensa importanza, perché da vescovi validi dipende la sopravvivenza stessa della Chiesa Cattolica e la possibilità per le anime di andare in Paradiso, perché le anime hanno assolutamente bisogno di sacerdoti e sacramenti per morire in quello stato di grazia santificante senza il quale rischiano seriamente di cadere all’Inferno.
In linea di massima esistono due scuole di pensiero sulla questione. La stragrande maggioranza dei Cattolici, compresa la Neofraternità San Pio X, riorientata a partire dal 2012 dai successori dell’Arcivescovo Lefebvre che egli stesso aveva orientato nel 1970 per difendere la Fede e la Chiesa dalle devastazioni della rivoluzione Conciliare, non vede alcun problema. Secondo essi, il Concilio Vaticano II (1962–1965) non è stato un tale disastro che Dio ha permesso ai Suoi nemici di ottenere un potere all’interno della Chiesa che gli consentissero di manomettere seriamente le basi stesse del futuro della Chiesa, come il rito di consacrazione delle sue future autorità. La sola idea sarebbe ridicola! Il Vaticano II è stato brutto, ma non può essere stato così brutto. Ma, ahimè, lo è stato!
Basta guardare i frutti che mostrano in modo infallibile ciò che è all’opera. Tra i 20 anni prima e i 20 anni dopo il Concilio, una massa di ospedali, scuole, conventi, seminari, priorati e monasteri Cattolici, tutti hanno chiuso o sono stati trasformati per conservare le mele (Sal 78, 1). Ci sono mai state così tante vocazioni abbandonate o così poche nuove vocazioni come nel periodo successivo al Concilio Vaticano II? Come è possibile? Sicuramente perché, ad esempio, la massa dei cittadini oggi è convinta che un assistente sociale sia più utile di un sacerdote. Di fatti, dove non c’è la Fede, almeno come la si intendeva prima del Concilio, il vescovo e il sacerdote sono considerati privi di utilità, e l’unica cosa che resta loro da fare è imitare malamente qualcuno che non sono affatto, come un assistente sociale. E chi dovrebbe predicarci questa Fede? I vescovi e i sacerdoti! Con il Concilio Vaticano II il Diavolo ha brillantemente messo a soqquadro e a testa in giù le menti degli ecclesiastici! Forse il nuovo rito della Consacrazione è stato, in qualche modo, un problema per i vescovi . . .
Don Álvaro Calderón, di stanza nel seminario sacerdotale della Fraternità in Argentina, è uno dei migliori teologi della FSSPX. Oltre dieci anni fa ha scritto un trattato sulla questione della validità del nuovo rito di Consacrazione dei vescovi. Conclude che è “molto probabilmente valido”, ma non certamente. Tuttavia, poiché i vescovi validi sono assolutamente essenziali per la vita e la sopravvivenza della Chiesa, allora quell’ombra di dubbio in gioco è ancora troppo incerta tale, e per questo tutti i vescovi Cattolici consacrati solo con il nuovo rito dovrebbero acconsentire a essere riconsacrati condizionatamente anche con il vecchio rito, con la sua Forma sacramentale antica certamente valida. Allo stesso modo, dice, tutti i sacerdoti ordinati solo con il rito di ordinazione Conciliare dovrebbero acconsentire ad una riordinazione condizionata con il rito tradizionale per riparare eventuali gravi difetti nel loro sacerdozio Conciliare.
E in cosa consiste quest’ombra di dubbio secondo don Calderón? Egli afferma che l’intenzione del nuovo rito non è quella di fare dei vescovi regi e autorevoli, investiti di un’autorità divina sul loro gregge, vere nubi temporalesche di Dio; ma piuttosto di formare un facilitatore diocesano, un uomo gentile, un amministratore democratico pronto a obbedire alla lettera della sorella Bocca di Leone che tiene tutti i galli nel pettine per miglia intorno, e che sogna il giorno in cui potrà finalmente celebrare quello che rimarrà allora della Santa Messa. Ragazzi, tenete le donne al loro posto, perché sono insopportabili quando sono fuori controllo! Dio prima di tutto!
Kyrie eleison