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Buon senso sulla sede vacante – I

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I sacerdoti domenicani di Avrillé, Francia, hanno fatto a tutti noi un grande favore ripubblicando le considerazioni sulla Sede vacante di Roma, scritte circa 400 anni fa da un famoso teologo tomista della Spagna, Giovanni di San Tommaso (1589–1644). Essendo un successore fedele di San Tommaso d’Aquino, egli beneficiava di quella saggezza più alta del Medioevo, quando i teologi potevano ancora misurare gli uomini sulla base di Dio, invece di dovere misurare Dio sulla base degli uomini, una tendenza questa che ebbe inizio per necessità (se le anime non potevano più prendere la penicillina medievale, dovevano prendere una medicina più debole), ma che culminò nel Vaticano II. Qui di seguito, molto abbreviate, vi sono le principali idee di Giovanni di San Tommaso sulla deposizione di un Papa:—

I – Può un Papa essere deposto?

Risposta, sì, perché i cattolici sono obbligati a separarsi dagli eretici, dopo che gli eretici siano stati avvertiti ( Titus III, 10 ). Inoltre, un Papa eretico mette tutta la Chiesa in uno stato di legittima difesa. Ma il Papa deve essere avvertito prima, per quanto possibile ufficialmente, nel caso volesse ritrattare. Anche la sua eresia deve essere pubblica, e dichiarata ufficialmente come possibile, per evitare grossolane confusioni tra i cattolici, dato il dovere per tutti di seguire le autorità ufficiali.

II – Da chi deve essere dichiarato ufficialmente eretico?

Risposta, non dai cardinali, perché anche se possono eleggere un Papa, non possono deporne uno, perché è la Chiesa universale ad essere minacciata da un Papa eretico, e quindi solo l’autorità più universale possibile della Chiesa può deporlo, vale a dire un Concilio composto di un quorum di tutti i Cardinali e i Vescovi della Chiesa. Questi non sarebbero convocati autoritativamente (cosa che solo il Papa può fare), ma si auto-convocherebbero.

III – Con quale autorità un Concilio potrebbe deporre il Papa?

(In questo sta la principale difficoltà, perché Cristo dà al Papa il potere supremo su tutta la Chiesa, senza alcuna eccezione, come definito dal Vaticano I nel 1870. Lo stesso Giovanni di San Tommaso fornì degli argomenti di autorità, ragione e Diritto Canonico, per dimostrare questo potere supremo del Papa. Allora come può un Concilio, essendo sottoposto al Papa, deporlo? Giovanni di San Tommaso adotta la soluzione prevista da un altro famoso teologo domenicano, Tommaso Cajetano (1469–1534). La deposizione del Papa da parte della Chiesa graverebbe non sul Papa come Papa, ma sul vincolo tra l’uomo e il suo Papato. Il che può sembrare un cavillo, ma è logico.)

Da un lato non c’è un solo Concilio che abbia autorità sul Papa. Dall’altro la Chiesa è tenuta a scartare gli eretici e proteggere il gregge. Pertanto, come in un Conclave i Cardinali sono i ministri di Cristo per legare quel tal uomo al Papato, ma solo Cristo gli dà l’autorità papale, così il Concilio agirebbe come ministro di Cristo per sciogliere quell’eretico dal papato, tramite una loro dichiarazione solenne, ma solo Cristo, con la sua autorità divina sul Papa, lo deporrebbe autoritativamente. In altre parole, il Concilio deporrebbe il Papa non dall’alto, autoritativamente, ma solo dal basso, ministerialmente. Giovanni di San Tommaso conferma questa conclusione con la Legge Canonica della Chiesa, in cui si afferma a più riprese che Dio solo può deporre il Papa, ma la Chiesa può dare un giudizio sulla sua eresia.

Ahimè, come fanno notare i Domenicani di Avrillé, quasi tutti i Cardinali e i Vescovi della Chiesa odierna sono così largamente infettati di modernismo che non c’è speranza umana per un Concilio che veda così chiaro da condannare per modernismo i Papi conciliari. Possiamo solo pregare e attendere la soluzione divina, che giungerà nel tempo scelto da Dio.

Tratteremo dopo la domanda: Non è un Papa automaticamente deposto per la sua semplice eresia?

Kyrie eleison.