Fine settimana con eliot
Il seminario tenutosi qui a Broadstairs nel primo fine settimana di maggio, su poesie e poemi del famoso poeta moderno, T.S. Eliot (1888–1965), è stato un grande successo. Eliot è uno scrittore difficile da capire, perché ha insistito per trovare un senso nell’insensato mondo moderno, ma le sei lezioni del Dr. David White (in 36 ore!) hanno ispirato nelle più che due dozzine di ascoltatori cattolici un vero interesse per Eliot, scelto come oggetto del seminario letterario proprio perché ha scritto parte del suo poema più famoso, il Waste Land, nella vicina Margate. Un momento rilevante del seminario è stata la visita al padiglione sul mare dove Eliot scrisse questa parte; lì il Dr. White ha recitato per i partecipanti al seminario tutto il Waste Land, di fronte a un mare grigio e sotto un cielo grigio – l’atmosfera era perfetta!
Molti cattolici respingono gli scrittori, quantunque famosi, che non siano apertamente cattolici. Ma a metà degli anni 1920, subito dopo la redazione del Waste Land, Eliot si accostò molto al cattolicesimo, e da allora fino alla sua morte la soluzione da lui presentata nei suoi scritti circa i problemi del mondo moderno, è incentrata in Nostro Signore Gesù Cristo. Questo potrebbe non essere evidente a prima vista, sia perché scriveva per dei cristiani tiepidi, sia perché egli stesso era ancora alle prese con la modernità; ma lasciamo che la sua vera fede in Cristo sia illustrata da una poesia dai suoi Quattro Quartetti, indicata dal Dr. White a titolo d’esempio: la sezione IV del quarto quartetto, “Little Gidding”:—
1. La colomba discendente rompe l’aria
2. Con la fiamma del terrore incandescente
3. Di cui le lingue dicono
4. L’unica liberazione da peccato ed errore.
5. L’unica speranza o l’unica disperazione
6. Sta nella scelta tra un rogo e un altro rogo –
7. Per essere redenti dal fuoco col fuoco.
8. Chi allora ha ideato il tormento? Amore.
9. Amore è il Nome poco familiare
10. Dietro le mani che hanno intessuto
11. La camicia intollerabile di fiamma
12. Che nessun potere umano può rimuovere.
13. Noi solo viviamo, solo sospiriamo
14. Consumati da un fuoco o dall’altro.
Durante la Seconda Guerra Mondiale, Eliot visse a Londra, e la notte faceva il Air Raid Warden, pattugliando le strade per ridurre al minimo il pericolo e il danno delle incursioni aeree tedesche. La prima delle due strofe della poesia è come quelle cartoline plastificate in doppio che contengono due immagini, ognuna delle quali appare a seconda di come si inclina la cartolina. La seconda strofa trae la tremenda lezione dalla doppia immagine.
Così 1) la “colomba discendente” è sia lo Spirito Santo che discende a Pentecoste, sia i bombardieri nemici che scendono su Londra. 2) La “fiamma del terrore” è sia il fuoco dello Spirito Santo, sia le bombe incendiarie del nemico. 3) Le “lingue” sono sia quelle dello Spirito Santo sulle teste degli Apostoli, sia quelle delle bombe incendiarie, mentre 4) “l’unica liberazione” è sia la Redenzione ad opera di Cristo, sia il lancio delle bombe ad opera dei politici umani. 5) La prima di queste è la nostra unica speranza, la seconda è la disperazione della guerra. 6) Su quale rogo funebre scegliamo di bruciare? 7) Il fuoco della Redenzione è quello che ci salva dal fuoco della dannazione.
Seconda strofa: così 8) è Dio che permette le Guerre Mondiali per salvarci dal fuoco eterno. 9) Egli non è ben conosciuto, ma è 10) il Suo Amore che permette ai politici di provocare 11) i tormenti della guerra, 12) che solo Cristo può togliere. 13) In conclusione, la vita umana finisce solo 14) nel fuoco: o in quello dell’Amore divino, o in quello dell’eterna dannazione.
La Terza Guerra Mondiale incombe. Quando arriverà, quanti predicatori cattolici ci saranno che avranno il coraggio di predicare che dietro le spaventose sofferenze della guerra c’è l’Amore divino, al pari della necessità di esso per permetterci di volgerci indietro, secondo il disegno divino, sulla strada per il Paradiso? Il non cattolico Eliot diceva questo già 70 anni fa.
Kyrie eleison.