La gioventu emergente
Quando ci sono idee complicate e controverse che vengono presentate dappertutto al grande pubblico, c’è una classica tecnica di propaganda atta a focalizzare l’attenzione delle persone su qualche immagine sorprendente che rimarrà nella loro mente portando con sé il nuovo messaggio. Questo è stato sicuramente il ruolo fissato per le statue della Pachamama, che sono state messe in evidenza dall’inizio alla fine del recente Sinodo dei vescovi tenutosi a Roma, presumibilmente per consigliare il Papa sul futuro della Chiesa cattolica. Il Papa stesso ha detto che si trattava di statue della Madre Terra, in altre parole di idoli pagani. Certamente esse hanno attirato l’attenzione dei cattolici. Un giovane Austriaco e un suo amico ne hanno gettato cinque nel Tevere. L’intervista che egli ha rilasciata in seguito a John-Henry Westen di Life Site News è molto edificante, e “in mezzo all’oscurità che ci circonda” merita di essere qui riprodotta, anche se abbreviata e adattata, come al solito. Alexander Tschugguel, 26 anni, sposato da quest’estate, vive nel centro di Vienna.
Cosa ti ha spinto a buttare via gli idoli? Hai pensato alle possibili conseguenze per te stesso?
Con mia moglie mi sono interessato al Sinodo. Abbiamo visitato la chiesa dove erano esposte le mostre amazzoniche. Ho subito visto le statue di Pachamama come idoli che infrangono il Primo Comandamento. Il mio motivo per agire è stato semplice: farli uscire dalla chiesa cattolica, far uscire il paganesimo dal santuario cattolico. Per quanto riguarda le conseguenze, non ho mai pensato che buttare fuori gli idoli potesse avere delle conseguenze tanto importanti. Ho pensato che le conseguenze veramente gravi sono non ottenere il Cielo. In confronto, questo mio atto non è stato un granché.
Ti dispiace dirci qualcosa della tua vita come cattolico?
Sono diventato cattolico solo a quindici anni, quando mi sono convertito dal Luteranesimo. Più indagavo sulla Fede cattolica e più essa diventava bella. Non riesco più ad immaginare di non essere cattolico.
Come ti sei preparato spiritualmente per gettar via gli idoli?
Con tanta preghiera. Molti Rosari ogni giorno e, se possibile, la Messa quotidiana. Abbiamo pregato fino a prima di entrare in chiesa per gettare via gli idoli, e anche mentre li buttavamo. La preparazione spirituale è stata tutto. Senza la preghiera, l’atto sarebbe stato impossibile.
Hai avuto paura delle autorità, di infrangere la legge, di possibili scontri sugli idoli?
Non cercavamo lo scontro, ma volevamo potar via gli idoli dalla chiesa. Siamo entrati in chiesa non appena è stata aperta, proprio per evitare lo scontro. Non stavamo né rubando per uso personale, né cercando pubblicità. Se dovesse seguire un procedimento giudiziario, ci affideremo alla calma e alla preghiera per affrontarlo, se e quando succederà.
Come hai reagito più tardi, quando il Papa, in qualità di Vescovo di Roma, si è scusato per il trattamento degli idoli?
In primo luogo, egli li ha chiamati “Pachamama”, quindi erano davvero degli idoli. In secondo luogo, non abbiamo agito contro i popoli dell’Amazzonia, ma a loro favore, perché avessero la vera religione cattolica. “Santo Padre, per favore, capisca. Semplicemente noi non vogliamo idoli nella Chiesa. Vogliamo che la Chiesa segua Gesù Cristo e la tradizione della Chiesa”.
Molti direbbero che tu semplicemente odi Papa Francesco.
Non odierei mai il Papa. Non voglio odiare nessuno. Egli ha bisogno della nostra preghiera e del nostro umile aiuto ogni giorno per rendergli più facile comprenderci. Se deve aiutarlo il Sinodo, perché non possono farlo i laici?
Il tuo gesto ha suscitato consensi in tutta la Chiesa. Anche alti ecclesiastici hanno chiamato “eroico” il tuo atto.
Ne sono lusingato, ma quello che abbiamo fatto non l’abbiamo fatto per noi. Abbiamo voluto fare solo quello che era giusto agli occhi di Dio. Il Primo Comandamento vieta di inchinarsi davanti a qualsiasi immagine disegnata. Questo inchinarsi è esattamente quello che è successo nei giardini vaticani.
Tu hai seguito il Sinodo. Che puoi dire di esso e del suo esito?
E’ stato annunciato che si sarebbe occupato di questioni molto tempo fa decise, come i sacerdoti sposati e le donne sacerdoti, il che mi ha reso sospettoso. Poi è diventata chiara l’intera parte politica del Sinodo – è stato un grande miscuglio di idee sbagliate nella fede e nella politica. Il Sinodo non doveva solo consigliare? Ora dicono che deve essere applicato, per esempio in Germania. La gente deve rendersi conto che dietro il Sinodo c’era l’intera agenda globalista.
Tu hai agito! Come consigli agli altri giovani come te di entrare in azione?
Consiglio di frequentare la chiesa Tradizionale più vicina. Pregare montagne di Rosari. Leggere la filosofia e la storia della Chiesa. Parlare con la famiglia, la parrocchia, gli amici. Parlare! Unirsi a chi è a favore della vita e della famiglia, aiutare il proprio sacerdote, e così via.
Kyrie eleison.