Alleato benevolente?

Alleato benevolente? on Gennaio 28, 2017

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Mons. Athanasius Schneider, originario della Germania, ma ora vescovo di Astana in Kazakistan, si è fatto conoscere dai tradizionalisti in questi ultimi anni per le sue molte affermazioni almeno apparentemente amichevoli per la Tradizione cattolica. Per esempio l’anno scorso si è associato pubblicamente agli interrogativi che i quattro cardinali hanno presentato sulla dottrina esposta da Papa Francesco nel documento pontificio, Amoris Laetitia. Quando si fa tanto per criticare lo scivolamento a “sinistra” della Chiesa, è possibile che poi non si comprenda o apprezzi l’essere attaccato da “destra”, ma qui è in giuoco la Verità, non le nostre piccole personalità.

Eccellenza, molte grazie per le tante volte che Lei ha avuto il coraggio di difendere apertamente la Verità, ma bisogna capire che l’intera Verità è molto più forte, e più esigente, di quanto si pensi. Lei ha concesso ultimamente un’intervista a Adelante la Fe. Per favore, non ne faccia una questione personale, se cito (in corsivo) alcune delle sue risposte e le critico:—

Sono convinto che nelle attuali circostanze, Mons. Lefebvre avrebbe accettato senza esitare la proposta canonica di Roma di una Prelatura personale.

Eccellenza, questo è impossibile. Mons. Lefebvre credeva, e provava con argomenti tratti dalla teologia e dalla storia della Chiesa, che il Vaticano II è stato un tradimento senza precedenti dalle più alte autorità della Chiesa nei confronti di 1900 anni di immutabile dottrina della Chiesa. Ma la Roma ufficiale sta ancora seguendo quel Concilio oggettivamente infido. Quindi porre la FSSPX sotto questa Roma significherà porre la volpe a capo del pollaio. Monsignore speraba sempre che Roma tornasse sulla retta via. Essa non l’ha ancora fatto.

Mons. Lefebvre fu un uomo con un profondo “sensus ecclesiae”, o senso della Chiesa.

Questo è vero, perché prima di tutto aveva una comprensione profonda e chiara della dottrina o dell’insegnamento cattolico, che è il cuore della Chiesa. “Andate, INSEGNATE a tutte le nazioni”, fu l’ultima istruzione di Gesù ai Suoi Apostoli ( Mt. XXVIII, 20). Il Vaticano II ha tradito la dottrina cattolica, e così è esattamente il forte senso della Chiesa di Monsignore che gli fece ripudiare quel Concilio. Gli odierni conciliaristi a Roma non potranno mai ricostruire la Chiesa.

Egli consacrò quattro vescovi nel 1988 perché era convinto che vi fosse un reale stato di necessità.

Fu la crisi oggettiva a dare origine alla convinzione soggettiva, e non il contrario. Il nostro mondo moderno è mentalmente malato di soggettivismo. Monsignore era un oggettivista.

Se la FSSPX rimane canonicamente indipendente per troppo tempo, i suoi membri e i suoi seguaci perderanno il senso della necessità di essere soggetti al Papa, e finiranno non più cattolici.

Il Papa è il Papa allo scopo di “confermare i suoi fratelli” nella Fede. Vedi Luca XXII, 32. Se egli è un Papa conciliare con la sua fede corrotta dal Vaticano II, non può più dare ciò che non ha. E’ per l’essere soggetti ai Papi conciliari che innumerevoli cattolici da dopo il Concilio hanno perso la vera Fede.

Nessun cattolico può scegliere a quali Papi sarà o non sarà soggetto. Dio guida la Sua Chiesa. L’attuale crisi nella Chiesa è senza precedenti, perché mai prima d’ora nella storia della Chiesa c’era stata una serie di Papi che hanno minato la vera Fede, come si è visto a partire dal Vaticano II. Questo significa che i cattolici devono – eccezionalmente – giudicare i loro Papi, vescovi e sacerdoti. Con questa crisi Dio purifica la Sua Chiesa e, quando la purificazione sarà completa, Egli concederà alla Sua Chiesa un grande e vero Papa cattolico.

Ho detto a Mons. Fellay, che noi a Roma abbiamo bisogno della FSSPX nella grande odierna battaglia per la purezza della Fede.

Eccellenza, voglia credere che la Roma conciliare farà del suo meglio per completare la corruzione della Fede della FSSPX. Già la FSSPX ufficiale ha deviato abbastanza dall’oggettiva Fede di Monsignore.

Kyrie eleison.