Ancora scivolamento

Ancora scivolamento on Ottobre 27, 2018

image_pdfPDFimage_printPrint

“Nessun nemico a sinistra” è un classico detto di democratici, socialisti, comunisti, ecc. Significa che in politica, nessuno che combatte a sinistra dovrebbe combattere chi come lui combatte a sinistra, a meno che questi non vada a destra. In religione, lo stesso detto dovrebbe valere come segue: nessuno che combatta la buona battaglia per la Tradizione cattolica dovrebbe combattere chi come lui combatte per la Tradizione, a meno che questi non sia in procinto di abbandonare la Tradizione. Questo significa che nessun cattolico della Tradizione dovrebbe normalmente attaccare la Fraternità San Pio X che per oltre 40 anni ha reso un servizio eccezionale alla Tradizione. Purtroppo, il Capitolo del 2012 della FSSPX ha dimostrato che essa sta scivolando via da quella Tradizione per cui fu fondata da Mons. Lefebvre, ed ora il Capitolo elettivo dello scorso luglio sembra mostrare che tale scivolamento stia continuando. Perciò, senza intenzione di danneggiare la vera Fraternità, facciamo che i cattolici vengano a conoscenza di tale scivolamento ufficiale in corso.

La cosa è evidente in una lettera circolare del quartier generale della Fraternità a Menzingen, che inizia a raccontare i dettagli delle decisioni politiche prese dal Capitolo dello scorso luglio riguardo ai rapporti della Fraternità con Roma. Tale politica è suddivisa in cinque sezioni, di cui le prime tre e l’ultima contengono una serie di pie considerazioni atte ad inquadrare la quarta sezione, che non potrebbe essere più ufficiale di così circa la politica della Fraternità nei confronti di Roma. Ecco questa quarta sezione, citata per intero. Essa è così importante per l’immediato futuro della Fraternità che ogni parola sarà stata scelta dal Capitolo con particolare cura, e quindi ogni parola può essere analizzata:—

4a È nei diritti del Superiore Generale decidere se sia opportuno avere contatti con la Santa Sede. Spetta a lui, con prudenza e quando sia giunta l’ora, dettata dalla Divina Provvidenza, prendere in considerazione una modifica dello status canonico, fatta salva la preventiva convocazione di un Capitolo.

4b La Fraternità è un’opera della Chiesa. Pertanto, non ha da concludere alcun accordo con il Santo Padre. Comunque, quando verrà il momento, i veri diritti della Fraternità saranno riconosciuti e codificati canonicamente. Per questo motivo i membri della Fraternità sono invitati a parlare più specificamente di “normalizzazione”, “riconoscimento”, “soluzione o modifica dello status canonico”, o di “rinnovo della nostra approvazione canonica”.

Circa 4a – In effetti, il Superiore Generale della Fraternità deve decidere quali negoziati con Roma servano alla Fede e come condurli, ma in tutti i Capitoli della Fraternità anteriori al 2012 (1994, 2000, 2006), è stato chiaramente ripetuto che ogni sottomissione definitiva alla Roma ufficiale, o ogni reintegrazione o accordo con essa, era cosa tanto importante per la Fraternità che il Superiore Generale non poteva decidere da solo senza un pieno Capitolo Generale che esprimesse voto favorevole. Si noti ora la fraseologia del 2018: la “modifica dello status canonico” è un’espressione da foglia di fico per coprire la collocazione della Fraternità della Verità di Mons. Lefebvre, sotto l’Autorità delle Bugie della Roma conciliare. E il “fatta salva” (cioè non escludendo) è un povero sostituto del “mai senza” (cioè includendo necessariamente). E si noti l’assunto che al Superiore Generale è garantito di decidere secondo la Provvidenza. Paolo VI aveva una tale garanzia?

Circa 4b – In effetti, normalmente nessun sottoposto si accorda con il suo Superiore come se i due fossero uguali, ma la Roma neomodernista non è la Roma normale! La Fraternità della Verità di Monsignore non ha il compito di porsi nella posizione di mendicante nei confronti dei modernisti che oggi ricoprono cariche a Roma. La Verità non va a mendicare dalla menzogna, a meno che non cessi di essere la Verità. In effetti, la neo-Fraternità del 2012 ha perso ogni presa reale sulla verità della travolgente crisi della neo-Chiesa del Vaticano II, e sta perdendo la sua presa sulla Verità in generale. Così, le quattro espressioni da foglia di fico che il Capitolo qui ha scelto per sostituire le parole atte ad esprimere la realtà del quartier generale della Neo-Fraternità, destinata ad essere svenduta ai nemici della Fede oggi sedenti a Roma, sono del tutto fuori luogo. Esse non corrispondono assolutamente alla realtà di tale svendita.

Kyrie eleison.