Professor Drexel – I

Professor Drexel – I on Gennaio 4, 2020

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Mentre la crisi della Chiesa e del mondo continua incessantemente da un anno all’altro, l’inizio di un altro Nuovo Anno potrebbe essere il momento per tornare ai messaggi di Nostro Signore dei primi anni Settanta, quando innumerevoli buoni cattolici cominciavano a soffrire seriamente per la confusione e l’angoscia provocate dall’imposizione della nuova religione del Concilio Vaticano II, da poco terminato nel 1965. Una di queste vittime del Vaticano II fu Don Albert Drexel (1889–1977), prestigioso professore di filologia del Vorarlberg in Austria, ma anche un devoto sacerdote cattolico, al quale Nostro Signore apparve dal 1922 con un messaggio ogni Primo Venerdì del mese, per guidare la sua devozione.

Tuttavia, i messaggi furono scritti solo a partire dal 1970 e raccolti fino alla sua morte, e dopo furono pubblicati in un libricino ancora oggi disponibile, intitolato “La fede è più grande dell’obbedienza”. Nessun cattolico è obbligato a credere che si tratti di parole dette da Nostro Signore, ma i messaggi del Primo Venerdì dal 1970 al 1977, per molte pecore che riconoscono in essi la voce del Maestro, hanno la stessa validità. Ecco, ad esempio, il messaggio del 5 marzo 1976, in cui si trova la frase riferita sopra, proprio quando la Fede della vera Chiesa e l’obbedienza alla falsa Chiesa entrarono il più fortemente in conflitto:—

Il futuro ti appare oscuro. La tua lotta interiore per la vera percezione e il tuo modo di affrontare la confusione mi è noto. E così ti illuminerò. Il mio fedele figlio Marcel (Mons. Lefebvre), che soffre molto per la fede, sta percorrendo la strada giusta. Egli è come una luce e una colonna della verità, che molti dei miei sacerdoti ordinati stanno tradendo. La fede è più grande dell’obbedienza. Perciò è mia volontà che l’opera di educazione teologica per i sacerdoti continui nello spirito e nella volontà di mio figlio Marcel, per la salvezza e il grande aiuto della mia unica e vera Chiesa.

Lo spirito del mondo si è infiltrato nella Chiesa e lo Spirito di Dio ha abbandonato molti cuori che erano chiamati ad annunciare il Suo Spirito. Parlano di altre cose e si perdono nei trucchi e nelle trappole di Satana. E così corrompono il popolo e anche i bambini ( . . . ) Questo spirito è penetrato negli ecclesiastici, nei monasteri e conventi, perché i monaci e le monache hanno perso e abbandonato lo spirito dei Fondatori dei loro Ordini. Sono diventati uno scandalo per il popolo e per il mondo. Hanno perso non solo l’amore per la Mia Santissima Madre, ma anche la riverenza verso la Mia Presenza sacramentale. I Monaci predicano le cose del mondo, la lussuria e una vita di piacere, mentre le monache non parlano dei santi angeli, e molte nemmeno della Santissima Vergine e Madre Maria. Eppure esistono ancora luoghi di quiete e di preghiera, santuari speciali in cui Maria, Mia Madre e Madre della grazia, è onorata.”

Forse questo messaggio del 1976 è un po’ datato, in quanto la differenza tra i frutti del Vaticano II e quelli di Monsignor Lefebvre hanno avuto il tempo di far capire a molte anime dove si trova il vero Spirito di Dio. Oggi infatti Monsignore sta portando sempre più frutti al di fuori dei limiti della Fraternità da lui fondata. Mentre invece la vera Chiesa di Dio è ancora fatta a pezzi dai lupi modernisti vestiti da pecore, e molte anime sono ancora tentate di abbandonare la vera Fede e la vera Chiesa. Che ascoltino uno dei tanti estratti dai messaggi ricevuti da Don Drexel, per esempio quello del Capodanno 1971:—

L’oscurità incombe sulla mia santa Chiesa. La confusione cresce; sempre più sacerdoti diventano infedeli alla loro missione e alla loro grazia ( . . . ) ma mentre il frutto dei malvagi e dei senza Dio finisce nella corruzione, il frutto delle anime fedeli sboccerà in una Chiesa più pura e più bella. Salute a coloro che comprendono l’ora e rimangono nel mio amore, che confessano Mia Madre, che seguono il cammino dei santi e si affidano alla guida degli angeli; queste anime fedeli brilleranno nelle tenebre, non vacilleranno sotto l’attacco e non verranno meno in mezzo alle prove .​ .​ .​ .​ ”

Kyrie eleison.