Eleison Comments

Intelligenza artificiale? – I

image_pdfPDFimage_printPrint

Sembra che attualmente si parli sempre più di IA, o Intelligenza Artificiale. In altre parole, così tante persone sono così impressionate dagli straordinari progressi fatti negli ultimi anni nello sviluppo dei computer e di macchine dirette dai computer, che considerano seriamente l’assunzione da parte dei robot compiuterizzati di compiti sempre più umani e persino divini. Chiunque abbia un briciolo di buon senso sa che ci sono limiti severi a ciò che le macchine possano fare, ma tale persona sa anche come il buon senso oggi venga eroso dal Nuovo Ordine Mondiale, che ha un forte acquisito interesse ad utilizzare i suoi media, la politica, l’educazione, eccetera, per distaccare sempre più le persone dalla realtà, in modo che possano essere controllate più facilmente. È tempo di ripetere alcune verità molto semplici.

Tutti gli esseri di qualsiasi tipo rientrano in una di sei categorie: sotto Dio il Creatore ci sono cinque ordini ordinati delle Sue creature: angeli, esseri umani, animali, vegetali e minerali. Questi cinque ordini sono chiaramente distinti l’uno dall’altro, anche se i programmi televisivi fanno del loro meglio per offuscare le distinzioni, in particolare tra uomini e animali. Ma le distinzioni sono chiare nella realtà. Partendo dal basso:

I minerali esistono semplicemente, perché non hanno in sé alcun principio o origine della vita o del movimento.

I vegetali esistono e vivono, perché di per sé ingeriscono (ad es. l’acqua), crescono e si riproducono.

Gli animali hanno in loro tutte queste tre facoltà vegetali, ma hanno anche i sensi, in altre parole, con alcune o tutte le cinque facoltà sensoriali (vista, udito, olfatto, tatto e gusto) essi hanno la conoscenza sensoriale delle cose fuori di essi.

L’uomo ha tutte le facoltà degli animali e dei vegetali, ma condivide anche con gli angeli le facoltà spirituali della mente e della volontà, in altre parole ha la sensibilità e la ragione, cioè la facoltà della mente di leggere all’interno di particolari sensazioni le loro essenze universali, e la facoltà della volontà di desiderare secondo ciò che la mente ha letto. Queste due facoltà nessun animale possiede (quando un animale si comporta con apparente intelligenza, come un’ape ad esempio, è solo grazie agli istinti animali infusi in esso dal suo Creatore supremamente intelligente).

Gli angeli hanno la mente e la volontà, ma nessuna delle facoltà materiali degli animali, perché gli angeli sono puramente spirituali. (Le facoltà animali di conoscenza e desiderio sensoriali attengono tutte alla materia, assente negli angeli).

Ora qualunque cosa veramente umana, o umana in quanto tale, è ciò che hanno gli uomini e che non hanno né gli animali, né i vegetali né i minerali. Ma tutte le macchine sono puramente minerali ed essenzialmente, per loro essenza, inanimate. Nella loro forma più complicata, non hanno neanche principio o origine della vita o movimento in loro. Qualsiasi movimento in loro per mezzo dell’elettricità, ad esempio, proviene dall’esterno. Ne consegue che i computer non hanno alcuna comprensione interiore di alcuna attività veramente umana, la quale, in quanto umana, sfugge loro completamente. Tutto quello che possono fare è registrare dall’esterno ciò che è osservabile e computabile nel comportamento delle persone, e a partire da ciò sfornare statistiche e fogli di calcolo, cioè numeri, cosa in cui sono bravi. Ma Churchill – che non era un santo, ma un politico umano – diceva: “ci sono bugie, maledette menzogne e statistiche”. E perché le statistiche “mentono”, se non perché essenzialmente a loro sfugge l’umano?

Ecco un esempio. A New York, forse 15 anni fa, un gruppo di esperti di computer ha messo sù un computer, Deep Blue, per giocare a scacchi contro Kasparov, il campione mondiale di scacchi. Ora, se esiste un gioco adatto ai computer questo è il gioco degli scacchi, perché se si possono elaborare miliardi di mosse alternative in pochi minuti o secondi, si può ottenere la mossa migliore che non lascia nulla al caso. Ma, indovinate un po’? Dopo un certo numero di giochi gli esperti hanno dovuto resettare il computer per rispondere a come stava giocando Kasparov! I computer non hanno vita interiore o iniziativa, non riescono a pensare fuori dagli schemi programmati in essi, non possono rispondere a nessuna eventualità che sta al di fuori della loro scatola. Il gioco è impostato e gestito dagli esseri umani!

Kyrie eleison.