Caos di ritorno
Caos di ritorno on Marzo 14, 2015
Del libro Iota Unum, scritto dal laico italiano Romano Amerio e molto apprezzato da Mons. Lefebvre, un interessante paragrafo è già stato citato in questi “Commenti”. Nel libro, Amerio smonta magistralmente tutti gli errori dottrinali del Vaticano II. Al n° 319 egli scrive: (1) Se la presente crisi tende a rovesciare l’essenza della Chiesa, e (2) la tendenza è interna alla Chiesa, non provenendo, come altre volte, da un’esterna aggressione, allora (3) la prospettiva del mondo è un abisso unicolore che rende impossibili diagnosi e prognosi e (4) di fronte al quale l’uomo non ha rifugio che nel silenzio (ed. Lindau, Torino, p. 628).
Argomentazione durissima, se si riflette. Amerio dice che siamo sull’orlo del caos, perché è evidente che (1) l’attuale crisi non solo tende a rovesciare l’essenza della Chiesa ma (2) è interna alla Chiesa, visto che lo stesso Papa si permette di affermare che “Dio non è cattolico” e che “Gli omosessuali devono essere rivalutati”, dichiarazioni la cui voluta ambiguità spalanca il portone al rovesciamento di tutti i dogmi e dell’intera morale cattolica. Ma perché (3) ogni diagnosi e ogni prognosi cattoliche diventerebbero impossibili, e (4) com’è che non ci sarebbe più niente da dire? Come può Amerio giungere ad una tale fosca conclusione?
Perché il Signore dice: “Io sono la luce del mondo; chi segue me, non camminerà nelle tenebre” ( Gv.VIII, 12), il che suggerisce con forza che la massa della popolazione mondiale che oggi non lo segue è già nelle tenebre. E a coloro che lo seguono, dice anche: “Voi siete la luce del mondo” ( Mt.V, 14), il che suggerisce con forza che se i cattolici convinti sono ogni giorno sempre meno, le tenebre nella Chiesa e nel mondo diventano ogni giorno più grandi. Si potrebbe chiedere: bene, ma la tenebra è solo una metafora. Come mai allora la diagnosi e la prognosi cattoliche diventano impossibili?
(3), Perché sempre più persone oggi sono incapaci di pensare. Perché da quando Nostro Signore con la sua Incarnazione ha portato la grazia soprannaturale in soccorso della natura ferita e stremata, questa natura non è stata più in grado di reggersi senza la grazia. Così, quando gli uomini girano le spalle a Gesù Cristo e a Dio, compromettono la loro stessa natura e ripudiano quel buon senso di cui sono dotati in natura per pensare: riguardo al contenuto del loro pensiero, in accordo con la realtà, e riguardo allo svolgimento di questo pensiero, secondo la logica. Oggi essi vogliono essere liberi dalla realtà e dalla logica, allo scopo di sfidare Dio e rifare il mondo secondo la loro fantasia.
Ne consegue che se Gesù Cristo è venuto in soccorso del genere umano e della natura umana attraverso la creazione della sua Chiesa cattolica, e se al Vaticano II anche i Gentili hanno finalmente ripudiato questa Chiesa, il processo di lacerazione degli uomini stessi, della loro natura e del loro pensiero, col Concilio ha fatto un enorme passo avanti, al punto da essere praticamente irreversibile. Ecco perché Amerio può vedere, implicita nel Vaticano II, un “abisso unicolore”, di cui il caos bellicoso di opinioni orgogliosamente rampanti su Internet potrebbe essere visto come un esempio e un assaggio.
Ma (4) perché non gridare in queste tenebre? Perché «l’uomo non ha rifugio che nel silenzio»?
Perché in un frastuono caotico la verità semplicemente non può essere ascoltata, salvo, si potrebbe aggiungere, da poche anime che Dio ha preordinato ad ascoltarla (Atti XIII, 48). Queste anime sono scelte da Dio, non dagli uomini, e possono provenire dagli ámbiti più sorprendenti. A loro non piace l’”abisso unicolore”, e Nostro Signore li conduce al Padre ( Gv. XIV, 6). Essi saranno un aiuto importante della Chiesa e una speranza del mondo.
Kyrie eleison.