Perché la “Resistenza”?
Perché la “Resistenza”? on Agosto 26, 2017
In seguito al “Perché la Tradizione?”, ecco una spiegazione di Don Patrick Girouard, attualmente ministro in una parrocchia della “Resistenza” nel Canada occidentale, circa la necessità di essere, non solo cattolici tradizionali, ma anche cattolici tradizionali “resistenti”. La seguente dichiarazione: “Annuncio della nostra Missione”, è stata scritta da lui nel giugno del 2013, proprio per spiegare perché lui e alcune dozzine di parrocchiani della FSSPX uscirono da quest’ultima. Purtroppo, abbiamo dovuto accorciare crudelmente il “Annuncio”. Per il testo completo, si veda la traduzione in italiano su www.unaxox.it.
Se io, Padre Girouard, e circa un terzo della parrocchia di Langley abbiamo deciso di avviare una nuova parrocchia, è perché la nostra amata Fraternità sta per essere distrutta dai suoi dirigenti e noi non possiamo più sostenere la costante propaganda che favorisce tale distruzione. Dopo aver studiato accuratamente i documenti che fanno luce sulla questione, siamo riusciti a capire cosa è successo. Se noi fossimo rimasti in silenzio e inattivi, non solo avremmo messo in pericolo noi stessi, ma avremmo anche contribuito alla distruzione del movimento tradizionale. Che la nostra presa di posizione incoraggi altri sacerdoti e fedeli a fare altrettanto!
In effetti, la Fraternità San Pio X ha già aderito alla Chiesa conciliare. Anche se l’accordo con Roma non è ancora stato firmato, esso è stato accettato in linea di principio dal Capitolo Generale della Fraternità del luglio 2012, inserendo così la Rivoluzione all’interno della Fraternità: il Capitolo ha preso la decisione che da oggi la Fraternità potrà firmare un patto con gli implacabili distruttori della Chiesa cattolica.
Ma come può un cattolico degno di questo nome condividere una tale decisione? Come possiamo dire che siamo cattolici, se accettiamo di fare un accordo con coloro che facilitano, con le loro azioni o il loro silenzio, la dannazione di innumerevoli anime, per le quali Nostro Signore ha dato la sua vita? Come possiamo perfino sederci a parlare con persone che promuovono quella abominazione a Dio che è il Novus Ordo Missae? Posso ricordare come Mons. Lefebvre ha citato il Profeta Malachia contro la Nuova Messa: “. . . voi sacerdoti che disprezzate il mio nome, e avete detto: ‘Dove abbiamo disprezzato il tuo nome?’ Quando voi offrite sul mio altare un cibo contaminato e dite ‘Come ti abbiamo contaminato?’. Dice il Signore degli eserciti” (I, 7).
La missione del FSSPX non è mai stata quella di entrare nella struttura della Chiesa conciliare per “trasformarla” dall’interno. Tale illusione fu condannata da Mons. Lefebvre dopo le Consacrazioni del 1988. La missione della Fraternità è di formare sacerdoti che predichino la Verità e combattano vigorosamente contro l’errore, senza “colloqui” o “dialoghi” o “negoziati”. Come un faro, quel piccolo resto attirerà le anime di buona volontà. Ma gli attuali dirigenti della Fraternità hanno tradito quella missione, non tollerano né dissenzienti né critici, perciò l’unico modo per attenersi alla Verità è separarsi dalla Neo-fraternità. Dobbiamo pregare con forza per una soluzione della crisi e per la nostra perseveranza.
Mi si può chiedere: quando sarà il momento di unirsi a Roma? Come sapremo se abbiamo un buon Papa? La risposta è semplice: quando il Papa denuncerà pubblicamente la Nuova Messa e proibirà la sua celebrazione sotto pena di scomunica; quando egli condannerà e rigetterà pubblicamente l’intero Concilio Vaticano II; in breve, quando lo vedremo intraprendere azioni efficaci per ripulire il disordine. Allo stesso modo, quando potremo tornare a fidarci della FSSPX? Risposta: Quando Mons. Fellay e tutti i sacerdoti della Fraternità che promuovo la nuova linea saranno dismessi e banditi da qualsiasi ufficio futuro; quando i testi del Capitolo di 2012 saranno ufficialmente ripudiati; quando i sacerdoti fedeli saranno vendicati, e così via.
Impossibile? Io rispondo semplicemente: E dunque? Qual è il problema? Noi si faccia il nostro dovere, si renda gloria a Dio, lasciando che Lui si occupi dei distruttori. Noi si preghi e ci si sacrifichi per la loro conversione, rimanendo uniti nella preghiera, ovviamente. Ma ci daremo ai compromessi e ci metteremo in pericolo? – Mai!
Kyrie eleison.