Picco del Petrolio
L’odierno modo di vita occidentale, ormai imitato in tutto il mondo, è condannato a morire. Si può credere o meno in Dio Onnipotente, nel peccato, nella giustizia di Dio, negli ammonimenti o nelle punizioni per il peccato, ma è impossibile credere che le risorse petrolifere del pianeta Terra possano o potranno sostenere indefinitamente uno stile di vita che consuma 84 milioni di barili di petrolio al giorno, e ogni giorno è sempre più assetato.
Poco dopo la scoperta dei pozzi di petrolio, la loro produzione raggiunse un picco, e poi progressivamente e inesorabilmente declinò. Negli USA, la scoperta del petrolio raggiunse il picco nel 1930 e la produzione nel 1970, un periodo coincidente col più grande potere economico degli USA. Non appena il suo petrolio diminuì, gli USA, dai più grandi esportatori di petrolio del mondo e dai maggiori creditori, divennero i più grandi importatori e i maggiori debitori. La scoperta globale del petrolio ha avuto il suo picco nel 1964 e la produzione globale avrà il suo picco da adesso al 2015, da allora dovrà declinare. Ci sono pochi giacimenti petroliferi nuovi. Ogni anno si consuma tre volte di più del petrolio che si scopre. 53 paesi sono al massimo della produzione.
Nel corso degli ultimi 150 anni, da quando negli USA l’olio di roccia (petr-oleum) ha incominciato a rimpiazzare l’olio di balena, il primo è diventato una incomparabile fonte di energia ricca e a basso costo, versatile e potente. Come tale è stato il motore della crescita dell’economia globale e non si intravede alcuna sostituzione. Che accadrà all’industria, all’agricoltura, ai trasporti, ai corpi militari e anche all’elettricità occidentali quando non ci sarà più petrolio? Esso è stato fondamentale per lo sviluppo della “libertà” degli stili di vita occidentali. L’imminente necessità che questi cambino radicalmente è un tema che nessun politico democratico si preoccupa di affrontare.
Eppure, i governi sanno. Ed è per questo che ha un senso reale l’idea che l’11 settembre sia stato organizzato per rendere possibile (tra le altre cose) l’invasione di paesi dove potranno essere costruite delle basi militari in mezzo o vicino alle più importanti attuali fonti di petrolio del mondo. Questi governi sembra che non intravedano alternative al petrolio, ma ogni cosa è già scritta – la festa sarà presto finita!
Ogni individuo, nazione o intero mondo che si basi su qualcosa di diverso dal Vangelo, sta costruendo sulla sabbia, ha detto Nostro Signore, e avrebbe potuto aggiungere, anche sulla sabbia imbevuta di petrolio.