Eleison Comments

Le “Università” Devastate

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Diversi anni fa, quando scrissi che le ragazze non dovrebbero andare all’università, un certo numero di lettori rimasero scioccati. Ma quando oggi ascolto un giovane professore che recentemente ha speso sei anni nell’insegnamento della letteratura inglese in una “università” (che non è la stessa cosa di una vera università!) inglese, mi sembra di poter aggiungere che neanche i ragazzi dovrebbero andarci. Oppure dovrebbero almeno riflettere molto seriamente prima di andarci, e i loro genitori dovrebbero pensarci molto seriamente prima di sborsare il denaro per le costose tasse.

Qui, nell’ordine, riporto quello che ha osservato il professore, quali, secondo lui, sono le cause e quali i rimedi.

Nell’“università” dove ha insegnato, non ha riscontrato alcuna ricerca della verità, né alcuna educazione alla verità.

“Il linguaggio – egli dice – è un gioco indipendente della realtà, è autoreferente. Gli studenti sono portati a percepire che tutto è relativo, non esistono norme, valori, né strutture morali, né riferimenti morali. Le scienze sono infettate da un evoluzionismo che oppone “scienza” a religione. Gli “studi umanistici” sono degradati da una interpretazione freudiana che centra tutto sul sesso. I professori consigliano agli studenti di avere una vita sessuale perché “è un bene per loro”. Queste “università” sbandierano la loro vita notturna, e quasi celebrano il peccato contro natura. Sono assolutamente sessualizzate.

“Per quanto riguarda i professori, molti riconoscono che c’è un problema di fondo, ma tanti continuano a stare al gioco. Sono tutti marxisteggianti, se non marxisti. Insegnano come se ogni autorità fosse soffocante, ogni tradizione opprimente. Regna l’evoluzione.”

“Per quanto riguarda gli studenti, molti più di quanti si potrebbe pensare anelano a qualcosa, ma non guardano più alla loro “università” in vista della verità. Se vogliono una “laurea”, è solo per ottenere un lavoro, e se cercano una buona “laurea”, è solo per ottenere un lavoro meglio retribuito. Raramente discutono di idee.”

E allora, quali sono le CAUSE per le quali l’università è rimasta intrappolata in un tale processo formativo puramente utilitaristico atto a servire il sistema?

Il professore dice: “La causa basilare è la perdita di Dio, derivata dalla guerra condotta da diversi secoli contro l’Incarnazione. Di conseguenza l’istruzione non consiste più nel fornire la verità o la moralità per vivere, ma piuttosto mira a che si sviluppi il proprio potenziale per essere diversi e migliori di chiunque altro. Nel vuoto lasciato dalla Verità subentrano la cultura pop e la Scuola di Francoforte, con la loro liberazione da ogni autorità. Nel vuoto lasciato da Dio subentra lo Stato, che vede le “università” come fabbriche di tecnocrati e di ingegneri. Gli assoluti non sono di alcun interesse, tranne uno: l’assoluto scetticismo.”

Per ciò che riguarda i RIMEDI, il professore dice: “Queste “università” difficilmente potranno uscire dalla trappola in cui sono cadute. Per imparare qualcosa di veramente utile, è meglio che un ragazzo rimanga a casa, o parli con i sacerdoti o frequenti un Ritiro.”

“I fedeli cattolici devono fare da sé e devono unirsi per ri-costruire delle istituzioni proprie, cominciando magari con dei corsi estivi. Gli studi umanistici devono essere ripristinati, perché essi trattano dei fondamentali dell’esistenza umana: ciò che è giusto, buono e vero. Le scienze naturali, specifiche e derivate, devono rimanere secondarie. Esse non possono prevalere sugli studi umanistici. I genitori possono mandare i loro ragazzi in queste “università” per ottenere un lavoro, ma non per imparare qualcosa di veramente utile.”

“La perdita di Dio” – tutto detto!

Kyrie eleison.Londra, Inghilterra