Il Communismo Sta Tornando
Le elezioni presidenziali statunitensi dello scorso novembre hanno generato un confronto politico decisivo tra la destra conservatrice e la sinistra rivoluzionaria. Questo perché da molto tempo in Occidente i conservatori, la cui forza era Dio, si sono indeboliti, mentre i rivoluzionari, la cui forza è la rivolta contro Dio, si sono rafforzati. Anche qualora la sinistra non riuscisse ad avere la meglio, senza dubbio riprenderà il potere nel 2024, a meno che il popolo americano non tornerà seriamente a Dio da qui ad allora. Nel frattempo un editoriale del notiziario sudista Dixie Heritage Letter, dello scorso novembre, riassume in quattro paragrafi quattro punti principali dello scontro in atto. Il testo è abbreviato, i quattro punti principali sono evidenziati in grassetto.
1) I giudici che giudicano il ricorso di Trump alla correttezza e legalità, sono liberali senza alcuna preoccupazione per la verità o la giustizia. Per quanto riguarda la massiccia frode elettorale, che senza dubbio ha avuto luogo nelle elezioni presidenziali del 3 novembre, il team legale di Trump ha scoperto ogni sorta di prove. Ma non sarà facile per loro prevalere, principalmente perché molti di questi giudici, che ascoltano le loro denunce, appartengono al movimento “mai più Trump” e, francamente, non si preoccupano delle evidenze delle prove presentate. Essi fanno parte del “Deep State” e devono assicurarsi che Trump non venga rieletto, qualunque cosa accada.
2) Persino i “conservatori” della Corte Suprema sono deboli di fronte ai risoluti liberali. Gli avvocati di Trump dovranno andare fino alla Corte Suprema e poi pregare che i giudici “conservatori” non decidano di svendersi come fece John Roberts anni fa, quando come presunto conservatore votò liberale. Roberts era in realtà un conservatore tranne quando era impegnato a placare i liberali, il che sembra accadere sempre più spesso negli ultimi tempi. Si potrebbe quasi dire che “con conservatori come Roberts, chi ha bisogno di liberali?”
3) Anche la forma più dignitosa di liberalismo non può resistere all’indecente comunismo, a cui inevitabilmente è destinato. L’editoriale continua così: “Molti americani credono che il Comunismo sia un concetto astratto o al massimo un problema che riguarda le nazioni lontane, senza rendersi conto che in realtà incombe in casa nostra. Il Comunismo si è diffuso negli Stati Uniti sotto le etichette di socialismo, progressismo, liberalismo, neo-marxismo e così via, in un lento e pluridecennale processo sovversivo perpetrato prima dall’Unione Sovietica e poi dal Partito Comunista Cinese (PCC). La Fede in Nostro Signore e i principi da essa derivati sono le ragioni fondamentali per cui gli Stati Uniti hanno potuto godere di libertà, democrazia e prosperità e che le hanno permesso di diventare la nazione che oggi è. Ma quest’anno il processo democratico è stato sovvertito. L’estrema sinistra, diabolica e comunista, sta usando bugie, frodi e manipolazioni nel tentativo di privare i cittadini dei loro diritti e delle loro libertà”.
4) Gli USA sono sull’orlo del Comunismo ora che i suoi giudici preferiscono loro anti-religione alla realtà. “Non ci rendiamo conto di quanto siamo davvero vicini a diventare un paese Comunista se l’élite di questo paese confermerà la sua intenzione di dare la vittoria agli avversari di Trump qualunque cosa accada. Poi, come si suol dire – Per entrare nel socialismo è sufficiente il voto, ma per uscirne è necessario sparare –. Ecco perché la sinistra vuole le tue armi: perché tu non possa liberarti. Molto dipende dall’esito di queste elezioni, per entrambe le parti”.
Kyrie eleison.