revivalismo

Elmer Gantry

Elmer Gantry on Ottobre 13, 2012

In un sistema di intrattenimento (IFE) di un volo a lunga distanza, ho trovato recentemente, elencato tra i “classici”, un film che ricordavo di aver visto circa 50 anni fa: la versione cinematografica del 1960 di una novella di Sinclair Lewis, Elmer Gantry. Mi ricordavo del film perché mi erano rimasti impressi due momenti dello sceneggiato. Quello di un vecchio che paragona la conversione religiosa all’ubriacarsi, e quello di una giovane donna che chiede di essere ingannata. Guardai il film di nuovo . . .

Elmer Gantry è un ciarlatano americano che si innamora di una revivalista, sorella Falconer, mentre questa sta conducendo una crociata di conversione per tutto il paese con una grande tenda itinerante. Mancando del tutto della vera religione, il film è piuttosto confuso, ma tratteggia bene sia il reale bisogno che hanno le anime di religione, sia la falsità della “religione” protestante fondamentalista. Il vero bisogno e la falsa soddisfazione sono evidenziati insieme quando Elmer pone delle domande ad un vecchio che pulisce la tenda: “Mister”, gli risponde questi, appoggiato alla sua scopa, “sono stato convertito cinque volte. Da Billy Sunday, il reverendo Biederwolf, Gypsy Smith e due volte da suor Falconer. Ho preso delle terribil sbornie, poi ho preso quella buona e mi sono salvato. In entrambi i casi ne ho avuto un gran bene –quando ho preso la sbornia e quando mi sono salvato”.

Naturalmente la battuta ha un suo lato comico, ma diventa tragica quando si pensi a tutte le anime per le quali è diventato una specie di comune sentire il mettere la conversione religiosa allo stesso livello della sbronza. È l’idea della sopravvivenza che rimpiazza quella della rinascita spirituale, un’ottima strada per ridicolizzare del tutto la religione. Quante anime devono esserci per le quali il Santo Nome di “Gesù” è stato praticamente annichilito dall’emotività dei predicatori fondamentalisti! Si legga “La Saggezza del Sangue” e altre novelle di Flannery O’Connor (1925–1964), una scrittrice cattolica che è scioccante ma non confusa, e che descrive quanto l’istinto religioso dell’uomo possa essere fuorviato dal protestantesimo dell’America del profondo Sud. Dio può far scaturire rose da una fogna, ma l’eresia fa un danno terribile!

Il secondo elemento che ricordavo del film, si colloca in un contesto privato, ma la sua potenziale applicazione è molto più vasta. Mentre corre dietro a sorella Falconer, Elmer si imbatte per caso in una donna che aveva trattata male e abbandonata anni prima. Quando la donna viene a sapere della sua relazione con la Falconer, medita la sua vendetta, ma mentre sta tendendo una dolce trappola per screditarlo pubblicamente, non riesce ad impedirsi di desiderare che lui le dica di amarla. Gli dice: “Dimmi una bella grossa bugia che io possa crederci, ma tienimi stretta a te”. Amandolo così, tutto quello che vuole veramente è essere ingannata.

Tale è il mondo che ci circonda. Tutto quello che chiede è essere ingannato. È per questo che viviamo in un mondo di sataniche falsità. Non vogliamo Dio. Ora, nonostante la vita senza Dio non possa funzionare – vedi il Sal. 126, 1, e basta guardarsi intorno – noi vogliamo credere disperatamente che la vita funzioni meglio senza di Lui. Infatti diciamo ai nostri capi, “Vi abbiamo eletti perché ci raccontiate delle grandi belle bugie e possiamo tenerci stretti alla nostra empietà. Per favore, fate un 11 settembre, un 7 luglio (l’11 settembre inglese) o quello che volete, basta che possiamo continuare a credere in voi come a sostituti di Dio che si prendono cura di noi. Più grande è la bugia, più ci crederemo, ma teneteci stretti a voi. Costringeteci quanto volete con la polizia, ma tenete fuori Dio.

C’è da meravigliarsi se abbiamo il mondo satanico che abbiamo?

Kyrie eleison.