Eleison Comments

Ultima Enciclica

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Per illustrare ciò che è interessante e ciò che è più pericoloso nell’ultima Lettera Enciclica di Papa Benedetto XVI, Spe Salvi (“Nella speranza noi siamo stati salvati” – Rom. VIII, 24), ecco un confronto.

In un fiume che scorre veloce verso una cascata mortale, degli uomini nuotano felicemente e vanno a valle alla deriva, apparentemente ignari del pericolo. Sulla riva un uomo ha legato una corda ad un albero saldamente radicato, e grida agli uomini in acqua perché afferrarono la corda che sta gettando loro come la loro ultima possibilità di salvataggio. Ma gli uomini in mezzo al guado sembrano sordi, e pochi afferrano la corda.

Vedendo questa mancanza di risposta, un secondo uomo sulla riva slega la corda dall’albero, la fissa intorno alla vita e comincia a guadare verso gli uomini in pericolo, sperando che avvicinandosi a loro possa farsi sentire. Ahimè, la corrente spinge troppo e lo scalza ed egli si rende conto troppo tardi che condividerà il destino degli sbandati ormai condannati.

Il fiume è la nostra vita che passa rapidamente in questo mondo. Gli uomini in mezzo al guado sono la massa dei suoi abitanti, allegramente alla deriva verso la dannazione eterna. L’albero è la dottrina salvifica della Tradizione cattolica, offerta continuamente ad ogni epoca dalla corda del Magistero. Il primo uomo rappresenta i cattolici tradizionali. Il secondo uomo rappresenta gli uomini di Chiesa conciliari come Benedetto XVI, che preoccupati di raggiungere l’uomo moderno hanno slegato il loro insegnamento dalla Tradizione e l’hanno legato a se stessi. Ma in queste condizioni non possono più salvare l’uomo moderno, possono solo perire con lui.

Il lato interessante di Benedetto XVI e della sua ultima Enciclica è il suo evidente e sincero desiderio di entrare in contatto con l’uomo moderno, ad esempio, col suo abbandono della classica precisione in concetti come fede, speranza e redenzione (non meno!), al fine di “aggiornare” il loro contenuto in modo significativo per gli umanisti di oggi. Tuttavia, tale umanizzazione relativizza e distorce gravemente la divina dottrina della Chiesa. Tanto per fare un esempio, è immensamente pericolosa la forte suggestione (§ 46) che “la gran maggioranza delle persone” vada in Purgatorio, e così sono salvati. Nostro Signore dice il contrario: “Molti sono chiamati ma pochi eletti” (Mt. XX, 16), e “larga è la porta e spaziosa è la via che conduce alla perdizione, e molti sono coloro che entrano per essa” (Mt. VII, 13).

Santo Padre, Lei si muove verso la distruzione, e rischia di portare tante anime con Lei.

Noi preghiamo per Lei!

Kyrie eleison.