Menti disarticolate
Quando due settimane fa “Commenti Eleison” ha suggerito che ogni cattolico che non crede che l’11 settembre sia stato un affare interno potrebbe essere affetto da “cattolicesimo disarticolato”, un lettore (solo uno, ma probabilmente ce ne saranno stati molti di più) ha protestato vigorosamente. Chiaramente egli si chiede come diamine sia possibile che una questione come quella del crollo delle Torri Gemelle di New York, o come l’impatto contro il Pentagono, di sette anni fa, possa ricondursi alla sua religione.
È possibile che questo lettore non abbia studiato seriamente le corpose argomentazioni secondo le quali l’11 settembre sarebbe stato qualcosa di diverso da quello che continuano a pretendere i nostri vili mezzi di comunicazione. Eppure queste argomentazioni sono così corpose che uno è portato a considerare che possa esserci qualche altra spiegazione oltre a quella offerta dai media e accettata da tante persone. Ecco, per esempio, molto brevemente, tre argomenti di elementare buon senso:—
Com’è possibile che il kerosene, che brucia a 850 gradi centigradi, abbia potuto fondere i 47 pilastri centrali in acciaio delle torri, che fondono solo a 1500 gradi centigradi? (Si sarebbero solo ammorbiditi? Ma le torri si sono afflosciate o sono cadute?). E poi, il piano di taglio della torre a Sud ha attraversato il suo angolo di Sud-Est, e allora come ha fatto la torre a non cadere a Sud-Est, ma verticalmente verso il basso, “entro la sua base”, come in una perfetta demolizione? E ancora, se (come ci viene detto) i pavimenti in cemento si sono stratificati uno sopra l’altro, come hanno fatto entrambi le torri a collassare a velocità gravitazionale, e in che modo, di grazia, i 47 pilastri d’acciaio (che portavano i piani e che non sono crollati con essi) non sono rimasti in piedi?
Questi argomenti e una massa di altri sono così forti che posso solo concludere che chi crede veramente nella versione ufficiale dell’11 settembre (che escluderebbe una moltitudine di finti credenti) o non ha guardato all’evidenza perché è soddisfatto della veridicità dei nostri giornali e dei politici, o l’evidenza è sopraffatta nella sua mente da una generale credenza nei nostri governanti e nel nostro modo di vita, o, peggio che mai, l’evidenza non è quello che muove la sua mente. Ma, mi chiedo, come può un cattolico adeguarsi ad una di queste tre possibilità o a qualcuna delle possibili varianti di esse?
Innanzi tutto, come può un cattolico avere un così poco senso della verità da fidarsi ancora dei media o dei politici di oggi? (O Cielo, aiútali entrambi: essi stanno fuggendo solo con quello che la gente lascia loro portar via). Secondariamente, come può un cattolico credere in generale a quest’ammasso di crasso materialismo ateo dei governi e dello stile di vita di oggi? E terzo, come diavolo può un cattolico giudicare le questioni di fatto sulla base delle emozioni invece che delle prove? La mia risposta a tutte e tre le domande è: perché il suo cattolicesimo sarà stato disarticolato dal protestantesimo, dal liberalismo e dal modernismo che inquinano quasi tutte le menti di oggi.
Kyrie eleison.