Commenti Eleison

Dove vai, mondo?

Dove vai, mondo? on Gennaio 2, 2016

Così abbiamo concluso ancora un anno senza che la Chiesa sia completamente collassata, né che il mondo sia piombato nella sua Terza Guerra Mondiale, ma entrambe queste calamità si sono significativamente avvicinate. Dove andiamo? Che possibilità abbiamo di evitare tali disastri?

Per quanto riguarda il mondo, la Siria in particolare è stata trasformata in una polveriera in cui la polvere viene accumulata per una sempre più gigantesca esplosione. America e Russia, con i loro alleati, sono pronte a combattere per due visioni contrapposte del futuro del mondo: i banchieri che oggi controllano gli USA vogliono un mondo unipolare in cui il loro Nuovo Ordine Mondiale eserciti un’egemonia planetaria; i Russi, al contrario, vogliono un mondo multipolare in cui possano mantenere la loro indipendenza nazionale e salvaguardare i propri interessi. E chi può biasimare i Russi se vogliono impedire che il NOM conquisti il mondo? Finora hanno agito con grande moderazione di fronte alle vili provocazioni dell’Occidente.

Ma, come sempre, l’uomo propone mentre Dio dispone. Se gli uomini non smetteranno di peccare, al momento scelto da Lui, e non da loro, i cani della guerra saranno lasciati liberi. Come al solito, gli uomini sapranno perché hanno iniziato la guerra, ma Dio solo sa come andrà a finire. I Russi hanno alcune armi notevoli, così che l’Occidente non è affatto sicuro di “vincere”, soprattutto se da parte di tutti noi si leveranno al Cielo delle preghiere sufficienti per ottenere la Consacrazione della Russia al Cuore Immacolato di Maria, così che i Russi possano ottenere per tutti noi un’interruzione della marcia del mondo verso l’abisso. In ogni caso, la guerra sarà tanto lunga e devastante per quanto serve a Dio per salvare non la civiltà (cosiddetta), ma le anime. Impareranno le anime la lezione? In caso contrario, Dio potrebbe ritenere necessario permettere loro di sprofondare in un caos peggiore.

Per quanto riguarda la Chiesa, la sua influenza sugli eventi mondiali è decisiva. Ovunque veri sacerdoti cattolici amministreranno veri sacramenti, essi staranno estinguendo quei peccati che sono la causa della guerra (Giacomo, IV, 1). Ma che cosa abbiamo visto lungo il 2015? I prelati che attualmente controllano la Chiesa hanno dimostrato poco o niente di voler tornare alla vera dottrina del Nuovo Testamento abbandonando i falsi principi del Concilio Vaticano II, e Papa Francesco in particolare, con la sua irrefrenabile applicazione di questi principi, sembra intento a perseguire nient’altro che la distruzione della Chiesa cattolica. Ora nel 1970, quando il lavoro di devastazione condotto dal Concilio sembrava irresistibile, Dio nella sua misericordia diede alla sua Chiesa un Arcivescovo che fece sorgere una nuova generazione di sacerdoti cattolici per testimoniare la vera Fede e per dimostrare nella vita reale che questo non era cosa antiquata, così che egli agì come un freno alla devastazione. Ma Mons. Lefebvre morì nel 1991 e i suoi successori a capo della sua Fraternità ben presto incominciarono a perdere di vista la necessità di resistere al mondo moderno col suo sinistro Concilio. Nel corso del 2015 abbiamo visto un segno dopo l’altro indicare che la Fraternità si avvicina sempre più alla Roma neo-modernista.

Siamo costretti a chiederci: questi successori hanno ancora una qualche cognizione del perché Monsignore istituì la sua Fraternità San Pio X? Costoro, hanno ancora il senso della vera Fede? Si rendono conto della loro grave responsabilità nel testimoniare la Fede, senza permettere che venga offuscata nel mondo? Che nel 2016 possano pensarci seriamente, prima che sia troppo tardi, prima che la Fraternità finisca col condannare se stessa a perdere tutto il suo sapore, unendosi all’apostasia conciliare, e finisca col non agire più come una spina nel fianco dei neo-modernisti, e smetta di essere il sostegno di quella vera Chiesa, che sola ha il segreto della pace nel mondo: Nostro Signore Gesù Cristo, “ieri, oggi e sempre, né liberale né modernista” (citazione di Mons. Lefebvre).

Kyrie eleison.

Confronto con la famiglia

Confronto con la famiglia on Dicembre 26, 2015

Mentre gli argomenti nella migliore delle ipotesi comprovano, i confronti chiariscono. Così i confronti non conprovano, ma a partire da ciò che si conosce possono fare tanta luce su ciò che non si conosce. Ora, circa l’attuale crisi della Chiesa, che dura da mezzo secolo, abbiamo bisogno di tutta la luce che possiamo ottenere, perché con ogni giorno che passa essa diventa sempre più incomprensibile. Ecco allora un proficuo confronto inviatomi da poco da un recente convertito alla Tradizione. Egli paragona la Chiesa cattolica e la Chiesa Conciliare, o neo-Chiesa, alla famiglia legittima e a quella illegittima di uno stesso uomo. Applichiamo il confronto al suo matrimonio, alla sua autorità e ai suoi figli.

Con le giuste nozze con la sua vera moglie, un uomo mette su una famiglia e ha dei figli legittimi. Ma dopo un po’ si dimostra infedele, divorzia e va a vivere con la sua amante, e da questo adulterio ha anche dei figli, che sono bastardi. Allo stesso modo, con la legittima elezione canonica di un cardinale a Papa, il cardinale diventa il padre legittimo della Chiesa cattolica e il padre spirituale per la vera Fede di un gran numero di veri cattolici. Ma dopo gli anni ‘50 egli va a fornicare col mondo moderno e dall’adulterio con questo genera una nuova famiglia di bastardi conciliari. E come un uomo può essere il padre sia di una famiglia legittima sia di una illegittima, così un Papa Conciliare può essere contemporaneamente il capo della Chiesa cattolica e il capo della Neo-Chiesa.

E ancora, come il padre di famiglia ha la vera autorità sulla sua famiglia vera, ma nessuna vera autorità sulla sua seconda famiglia, perché non è la sua vera famiglia, così il Papa conciliare ha la vera autorità su tutti i veri cattolici, ma nessuna vera autorità sulla neo-Chiesa con i suoi cattolici conciliari. E come la prima famiglia ha bisogno del suo vero padre, e sia la moglie che i figli fanno tutto il possibile per riportarlo a casa, ma lui si aggrappa alla sua partner adultera e ai suoi figli illegittimi che fanno anch’essi tutto il possibile per tenerlo, così ogni Papa conciliare viene ancora rispettato dai cattolici tradizionali che lo richiamano a fare il suo dovere nei loro confronti, ma lui preferisce i cattolici conciliari che hanno poco rispetto per lui, ma che contano su di lui per coprire il loro status illegale.

E ancora, come nessuna vera moglie accetterà di essere messa sullo stesso piano della partner adultera che l’ha soppiantata, e come nessun vero figlio (se è abbastanza maturo) accetterà di essere adottato nella falsa famiglia ed essere equiparato ai figli bastardi, così la Tradizione è assolutamente incompatibile con la neo-Chiesa e i veri cattolici non accettano di essere incorporati in essa con alcun tipo di svendita o di tradimento della Tradizione. Non intendono andare a prostituirsi al pari del loro vero padre nel suo ambiente adultero, anche se questi è il loro vero padre ed essi hanno veramente bisogno di lui. Spetta al padre tornare alla sua vera famiglia. Né tampoco i figli legittimi pensino ragionevolmente di ricongiungersi al padre unendosi a lui nel suo ambiente seducente. La cosa più probabile che possa loro accadere è che anch’essi si facciano sedurre. Il neo-modernismo è molto contagioso!

Questo confronto fra un neo-Papa e un padre di due famiglie è calzante sotto molti più punti di vista, perché è nella natura di un Papa essere un padre. Ma «Ogni confronto zoppica» (altro brillante confronto), e la gamba zoppa di tale confronto consiste essenzialmente nel fatto che, mentre la distinzione tra le due famiglie di un unico padre è perfettamente chiaro nella vita reale, al contrario la distinzione tra la Chiesa cattolica e la neo-Chiesa, mentre è del tutto chiara in teoria, è molto difficile da individuare nella pratica, perché nella vita reale le due sono quasi irrimediabilmente intrecciate.

Per mantenere sulle spalle la testa cattolica è necessario conoscere la chiara distinzione in teoria e insieme riconoscere la disperata confusione nella pratica.

Kyrie eleison.

Il Messia venturo

Il Messia venturo on Dicembre 19, 2015

Che contrasto tra la scena del Natale odierno nelle nazioni una volta cristiane e le profezie del Messia venturo, sparse in tutto l’Antico Testamento! È il contrasto tra l’inizio e la fine di queste nazioni. E’ stata la venuta di Cristo, preparata dagli Ebrei da più di duemila anni, che ha forgiato queste nazioni (Gentili) attraverso la Sua Chiesa, per mettersi al servizio di Dio quando gli Ebrei misteriosamente scelsero di abbandonarLo. Oggi è la fine del tempo di queste nazioni, perché esse ormai a loro volta stanno abbandonando Dio. Una selezione sommaria delle centinaia di citazioni messianiche del Vecchio Testamento, ci ricorda la gloria e la grandezza infinita della missione del Messia, nonché la gravità del voltarGli le spalle:—

1. David (1000 A. C.) – Il Messia sarebbe stato rinnegato dai Giudei ( Sal XXI, 7–8.). Avrebbe convertito i pagani ( Sal. XXI, 28). Sarebbe stato tradito da un discepolo ( Sal. XL, 10). Sarebbe stato deriso nella Sua agonia ( Sal. XXI, 7–9). I Suoi nemici avrebbero bucato le Sue mani e i Suoi piedi, e tirato a sorte per le Sue vesti ( Sal. XXI, 17, 19). Gli avrebbero dato aceto da bere ( Sal. LXVIII, 22).

2. Isaia (720 A. C.) – Il Messia avrebbe convertito le nazioni (II, 2–3). Egli sarebbe nato da una Vergine (VII, 14). Da bambino sarebbe stato adorato da dei re (IX, 6–7). Avrebbe avuto un precursore; il precursore avrebbe preparato il popolo per Lui (XL, 3–4). Sarebbe stato la mitezza in persona (XLII, 1–3). Sarebbe stato l’uomo dei dolori (LIII, 3). Avrebbe dato la Sua vita per espiare per i nostri peccati (LIII, 5). Non si sarebbe mai lamentato (LIII, 7). Sarebbe stato fatto apparire come un criminale (LIII, 12). Avrebbe regnato sul mondo (LV, 5). La Sua Chiesa, Sua sposa, Gli avrebbe dato una moltitudine di figli (LXVI, 18–23).

3. Osea (600 A. C.) – Il Messia sarebbe ritornato dall’Egitto per ordine di Suo Padre (XI, 1). Avrebbe convertito le nazioni (II, 19–24). Gli Ebrei sarebbero stati dispersi in tutto il mondo per averLo negato (IX, 17).

4. Michea (600 A. C.) – Il Messia sarebbe nato a Betlemme e sarebbe stato sia Dio sia Uomo (V, 2). Avrebbe convertito le nazioni (IV, 2–3). Sarebbe stato la nostra riconciliazione (VII, 18–20).

5. Gioele (600 A. C.) – Il Messia avrebbe mandato lo Spirito Santo alla Sua Chiesa e i fedeli avrebbero profetato (II, 28–29). Il Messia sarebbe venuto per giudicare il mondo con Potenza (III, 2).

6. Geremia (600 A. C.) – La nascita del Messia sarebbe stata riconosciuta per il massacro di bambini innocenti, per i quali le loro madri avrebbero pianto (XXXI, 18). Avrebbe convertito le nazioni e stabilito una nuova alleanza con il popolo, più perfetta della prima (XXXI, 31–34).

7. Ezechiele (580 A. C.) – Il Messia sarebbe sorto dalla stirpe di Davide (XVII, 22). Avrebbe ricevuto la corona della casa regale di Davide (XXI, 27).

8. Daniele (500 A. C.) – Il Messia sarebbe venuto 490 anni dopo la decisione di ricostruire Gerusalemme dopo la cattività babilonese. Egli avrebbe ristabilito il regno della virtù; Egli sarebbe stato negato dagli Ebrei e messo a morte; il tempio e la città di Gerusalemme sarebbero state distrutte; gli Ebrei sarebbero piombati in uno stato di desolazione fino alla fine dei tempi (IX, 24–27).

Rileggere queste citazioni significa ricordarsi di come il Messia sia inseparabile dal Suo popolo, gli Ebrei, ma anche di come questi si siano separati da Lui fin da allora. Con Lui, Dio ha suscitato un nuovo popolo, scelto per la fede invece che per la razza, e oggi anche questo popolo sguazza nel materialismo. Signore, in questo periodo dell’anno concédici di ricordare come Egli ha cambiato il mondo, e come, senza di Lui, il mondo sta tornando catastroficamente indietro.

Kyrie eleison.

Una ventata di Beethoven

Una ventata di Beethoven on Dicembre 12, 2015

Fra due mesi, dalle 18.00 di Venerdì 19 Febbraio, a mezzogiorno di Domenica 21 febbraio, si terrà qui a Broadstairs una ventata di tre giorni di musica di Beethoven. Un giovane pianista americano che sa leggere a vista le sue 32 sonate per pianoforte, e le ama, attraverserà l’Atlantico per suonarne alcune per noi, non sappiamo ancora quali.

Senz’altro suonerà le tre grandi favorite, la Patetica, Al chiaro di luna e l’Appassionata, ma avrà tempo di analizzarne e presentarne molte altre. Al momento non è stato fissato alcun programma per i tre giorni. Ci sarà spazio per un sacco di domande, di discussioni e improvvisazioni. Un certo Vescovo contribuirà all’analisi un po’ approfondita del suo compositore preferito. Lo scopo di questo fine settimana sarà quello di permettere ai partecipanti di acquisire quella conoscenza che possono non aver avuto prima di come funziona la musica classica e di ciò che rende Beethoven in particolare uno dei suoi più famosi compositori.

Ma qualcuno obietterà: cos’ha a che fare la musica, soprattutto la musica rivoluzionaria, con la difesa e la propagazione della Fede cattolica? La risposta qui dev’essere breve. In primo luogo, far sì che nessuno disprezzi la musica. Sia la Chiesa cattolica sia il Diavolo sono profondamente consapevoli che si tratta di un linguaggio unico in grado di esprimere e di plasmare quello che succede nell’animo umano, e quindi di influenzare la direzione che l’anima può prendere: verso il Cielo (canto gregoriano) o verso l’Inferno (le vittime della recente sparatoria a Parigi non stavano partecipando all’esecuzione di una canzone rock che invocava il Diavolo?). Quasi ogni essere umano ha una certa musica o altra nella sua anima, e normalmente questa musica muove in profondità, nel bene o nel male. Sarebbe appena un’esagerazione dire che se un uomo non ha in sé la musica della sua religione, finirà con l’avere in sé la religione della sua musica, ad esempio, quella del diavolo. I cattolici che ritengono che la musica che amano non vada molto al di là del Pop o del Rock, potranno ben cogliere l’opportunità di avvicinarsi alla musica classica, attraverso una dotta ventata di Beethoven.

Ora, è vero che c’è una grande quantità di musica superiore a quella di Beethoven. Egli nacque sotto il Vecchio Regime, 19 anni prima che scoppiasse la Rivoluzione Francese nel 1789, ma morì 57 anni dopo, quando la moderna era rivoluzionaria era a buon punto, nel 1827, così che la sua vita si svolse a cavallo di quello sconvolgimento tremendo che egli espresse musicalmente in un certo numero di suoi capolavori, specialmente nella sua sonata per pianoforte, Appassionata, e nella sua Sinfonia Eroica, originariamente dedicata a quell’eroe della Rivoluzione che fu Napoleone Bonaparte. Tuttavia, mentre la relativa serenità dei capolavori musicali anteriori alla Rivoluzione era priva della sua agitazione e del tumulto romantico, allo stesso tempo era molto più distante dal nostro mondo odierno, macerato nella Rivoluzione. Pertanto Beethoven può parlare alle anime di oggi che provano poco o nessun interesse per la musica dei maestri precedenti. Né Beethoven è solo rivoluzionario. Il potere unico dei suoi migliori e più amati capolavori sta nel fatto che loro vino romantico è contenuto e ordinato entro strutture classiche, quelle che egli ereditò da Haydn e Mozart.

Perché noi si possa avere un’idea del numero dei presenti, per favore fateci sapere se avete intenzione di partecipare al fine settimana di Beethoven. Fuori stagione, le pensioni locali dovrebbero avere un sacco di spazio per tutta la notte. E se i lettori uomini preferiscono qualcosa di più direttamente cattolico, possono sottoscrivere al più presto possibile la loro partecipazione agli Esercizi Spirituali di Sant’Ignazio che saranno predicati da don Abraham e da me stesso tra le 18,00 del 26 dicembre e le 18,00 del 31 dicembre.

Kyrie eleison.

Novus Ordo Missae – III

Novus Ordo Missae – III on Dicembre 5, 2015

Se l’evidenza dei miracoli eucaristici che avvengono all’interno della Chiesa del Novus Ordo (vedi CE 436 e 437) è così seria come sembra, allora i cattolici devono conformare le loro menti alla mente di Dio, e non viceversa. E i cattolici che aderiscono alla Tradizione hanno una particolare necessità di capire ciò che Dio intende con tali miracoli, perché essi non comprendono facilmente ciò Egli possa aver inteso, dato che conoscono quanto a Lui sia sgradito il Novus Ordo Missae (NOM) di per sé.

Per molti secoli Dio ha operato tali miracoli. Il motivo principale è sempre stato quello di rafforzare la fede dei cattolici in una verità di fede non facile da credere, ma molto vicina al Cuore di Dio. Che dopo la Consacrazione nella Messa del pane e del vino Dio stesso prenda il posto della loro sostanza, è un evento così al di fuori del normale corso della natura che questo prodotto dell’amore di Dio che vuole dare Se stesso come cibo e bevanda alle sue pecore, mentre può essere pratico, al tempo stesso appare incredibile. Così, a tempo e a luogo debiti Dio ha operato in qualche modo dei miracoli visibili per aiutare le anime dubbiose a credere. Una ragione secondaria per questi miracoli, soprattutto dove c’è stata qualche profanazione o altro della Santa Eucaristia, è quella di ricordare ai cattolici il trattamento sacro e l’adorazione sempre dovute alle umili apparenze dietro le quali si nasconde Dio stesso.

Entrambe queste ragioni si applicano oggi che il NOM ha fortemente diminuito il senso della Presenza Reale, senza tuttavia sempre annullarla (vedi CE 437). Chi può negare che il rito del NOM e la sua pratica in tutta la Chiesa del Novus Ordo, come ad esempio la Comunione in piedi e sulla mano, abbiano indotto innumerevoli cattolici ad incamminarsi verso l’incredulità sulla Presenza Reale, e innumerevoli sacerdoti ad incamminarsi verso la mancanza di rispetto nella loro manipolazione della Santa Eucaristia? Chi può negare che tali incredulità e mancanza di rispetto verso di essa siano enormemente aumentati da quando il NOM è stato introdotto nel 1969? Umanamente parlando, può meravigliare non che ci siano stati dei miracoli nel quadro del NOM, ma che non ce ne siano stati molti di più. In ogni caso, su questo è Dio che sa meglio.

Tuttavia, questi miracoli – sempre ammesso che siano autentici – sono delle lezioni anche per i cattolici della Tradizione, che in un modo o in un altro si sono ritratti nei confronti del complesso del Novus Ordo. La lezione più evidente è che non tutte le Messe Novus Ordo sono invalide, né lo sono tutte le Consacrazioni episcopali né tutte le Ordinazioni sacerdotali del Novus Ordo, come i “Tradizionalisti” possono essere portati a pensare. E questo sicuramente perché, mentre dal 1960 un gran numero di pecore cattoliche sono diventate troppo mondane per meritare di mantenere il vero rito della Messa, al tempo stesso hanno amato sufficientemente la Messa da non perderla del tutto. Il NOM potrebbe essere stato permesso da Dio per rendere più facile ai cattolici l’abbandono della Fede, se vogliono, ma non impossibile il mantenerla, se lo vogliono.

Pertanto, il NOM e la Chiesa del Novus Ordo, nel complesso sono pericolose per la Fede, e i cattolici hanno ragione ad attaccarsi alla Tradizione per evitare il pericolo. Ma nel prendere le distanze dalla struttura della Chiesa, essi si sono esposti al pericolo opposto: quello di un isolamento che conduce ad uno spirito settario e anche farisaico, scollegato dalla realtà. Nel Novus Ordo ci sono dei veri sacramenti e dei veri cattolici, di cui Dio si prende cura, e i “tradizionalisti” dovrebbe essere felici di questo. Il loro isolamento non deve portarli a ritenere che sarebbero obbligati a negare che nel Novus Ordo sia rimasto ancora qualcosa di cattolico. Questo sarebbe irreale, e il pendolo della realtà tornerà, come con la direzione della FSSPX, dove attualmente non si vede più quanto ci sia ancora bisogno di isolarsi dalla struttura ufficiale della Chiesa. No. La Tradizione ha ancora bisogno di isolamento, ma di un isolamento generoso e non di uno spirito isolazionista.

Kyrie eleison.

Novus Ordo Missae – II

Novus Ordo Missae – II on Novembre 28, 2015

I fatti sono ostinati – purché siano fatti. Se i lettori dubitano che il miracolo eucaristico del 1996 a Buenos Aires sia un dato di fatto, possono intraprendere loro stessi una ricerca, partendo da: http://youtu.be/3gPAbD43fTI. E se la loro ricerca su quel caso li lascia poco convinti, possono vedere il caso simile occorso a Sokólka in Polonia, dove è sorto un intero centro di pellegrinaggio attorno ad un miracolo eucaristico del 2008 [http://jloughnan.tripod.com/sokolka.htm]. Con una ulteriore ricerca su Internet possono sicuramente scoprire altri racconti di tali miracoli occorsi col Novus Ordo, e almeno alcuni di essi sono probablemente autentici.

Ma come è possibile? I cattolici tradizionali assumono con il latte materno che il nuovo rito della Messa (NOM) è un abominio agli occhi di Dio, e ha contribuito a far perdere la Fede a innumerevoli cattolici. Questo perché il NOM, come il Concilio Vaticano II a cui è seguito, è ambiguo, favorisce l’eresia e ha portato fuori dalla Chiesa innumerevoli anime, che assistendo regolarmente a questo rito protestantizzante si sono trasformate in protestanti virtuali. La maggior parte dei cattolici tradizionali dovrebbero avere familiarità con i gravi problemi dottrinali di questo nuovo rito, progettato per sminuire le essenziali dottrine cattoliche sulla Presenza Reale, sul Sacrificio propiziatorio e sul sacerdozio sacrificatore, tra altre. Allora come può Dio operare in esso dei miracoli eucaristici, come quello che ha fatto di Sokólka un centro nazionale di pellegrinaggio per tutta la Polonia?

Dottrinalmente, il NOM è ambiguo, in bilico tra la religione di Dio e la religione Conciliare dell’uomo. Ora, in materia di fede, l’ambiguità è mortale, essendo normalmente utilizzata per minare la Fede, come accade spesso col NOM. Ma, dal momento che l’ambiguità lascia spazio a due interpretazioni, ecco che il NOM non esclude assolutamente la vecchia religione. Da un pio sacerdote le sue ambiguità possono essere volte nella vecchia direzione. Questo non rende accettabile il NOM in quanto tale, perché la sua intrinseca ambiguità favorisce sempre la nuova direzione, ma significa per esempio che la consacrazione può essere ancora valida, come Mons. Lefebvre non ha mai negato. Inoltre, se i miracoli eucaristici sono genuini, chiaramente non tutte le consacrazioni episcopali né tutte le ordinazioni sacerdotali fatte col Novus Ordo sono invalide. In breve, il NOM in quanto tale è male nel suo complesso, è male in alcune parti, ma non è male in tutte le sue parti.

Ora, immaginiamo, con il massimo rispetto, come Dio Onnipotente si ponga davanti al nuovo rito della Messa. Da un lato Dio ama la Sua Chiesa come la pupilla dei Suoi occhi, e la manterrà fino alla fine del mondo ( Mt XVI, 18). Dall’altro Egli ha scelto di affidarne il governo a ecclesiastici umani e fallibili, che Egli guiderà, ma al cui libero arbitrio concede evidentemente un alto grado di gioco libero per governare bene o male, a cominciare dal tradimento del Suo stesso Figlio. Ora, nei tempi moderni la Rivoluzione, sia essa ebraica, massonica, comunista o globalista, trova il suo principale avversario nella Chiesa di Dio, e quindi essa ha lavorato soprattutto sui capi della Chiesa per giungere al crollo di questa stessa Chiesa. Il suo successo più devastante è stato il Vaticano II con il suo NOM, e sicuramente molto di più per colpa dei pastori che delle pecore. “Il forte è tradito anche da coloro che avrebbero dovuto difenderlo”, disse San Giovanni Fisher in un momento parallelo della Riforma. Allora, come potrà Dio prendersi cura delle sue pecore, molte delle quali – non tutte – sono relativamente innocenti del tradimento Conciliare?

Dopo il Vaticano II alcuni sacerdoti e laici hanno avuto la grazia di vedere subito che si trattava di un tradimento, e nel giro di pochi anni si avviò il movimento Tradizionale. Ad altre pecore Dio ha dato la grazia di vedere questo in un secondo momento. Ma possiamo non ammettere che ci sono molti buoni cattolici che si fidano ancora dei loro vescovi, come dovrebbero fare normalmente i buoni cattolici? E non hanno questi vescovi insistito sulla menzogna che il NOM non sarebbe diverso dalla vera Messa? Quello che caratterizza il Vaticano II e il NOM è stata esattamente la ufficializzazione dell’eresia modernista, profondamente ambigua, all’interno della Chiesa. Così, non è sensato pensare che come punizione per la loro moderna mondanità queste pecore avrebbero sostanzialmente perso il vero rito della Messa, mentre come ricompensa per il loro desiderio della Messa non sarebbero completamente prive di una Messa valida? Ma il futuro della Chiesa dipende dalle anime che comprendono fino in fonddo la Rivoluzione, e respingono tutte le ambiguità del Vaticano II e del NOM.

Kyrie eleison.