Cicero

Missione di Roma

Missione di Roma on Ottobre 20, 2007

È commovente visitare Roma, per la sua grandezza antica e moderna. Dell’antico foro dove parlava Cicerone e dove Cesare trionfò, rimangono solo ruderi sparsi in un’enclave attorno alla quale vortica la città moderna. Eppure anche i frammenti spezzati bastano a richiamare le rime maestose del romano Virgilio:—

Tu regere imperio, populos, Romane, memento:

Hae tibi erunt artes, pacisque imponere morem,

Parcere subjectis, et debellare superbos.

Tu di reggere col tuo impero i popoli, o Romano, ricorda:

queste saranno le tue arti, e alla pace d’imporre una regola,

risparmiare gli arresi e sgominare i superbi.

Virgilio non era cristiano, perché è morto 19 anni prima della nascita di Nostro Signore. Eppure ogni antico Romano ha condiviso il suo senso della grande missione di Roma: creare un ordine mondiale. Solo poco di quanto fecero quegli antichi basta a capire cosa dovrebbe essere l’ordine mondiale.

I cattolici lo sanno. Ovunque a Roma ci sono reliquie, santuari, chiese e basiliche dei martiri che, riorientando la loro virilità romana sul Cristo morente, nel corso di 250 anni hanno trasformato la loro città nel centro mondiale dell’unica vera religione, che tale rimane oggi. E Madre Chiesa ha rime altrettanto maestose per ricordare questa trasformazione. Per esempio, dalla Festa dei Santi Pietro e Paolo:—

O Roma felix! Quae duorum Principum

Es consecrata glorioso sanguine.

Horum cruore purpurata ceteras

Excellis orbis una pulchritudines.

O felice Roma! Che di entrambi i Principi della Fede

Sei consacrata col sangue glorioso.

Imporporata col loro sangue

Tu sola eccelli in bellezza tra le città.

Ma dove è la romana virilità che resiste all’anticristiano Nuovo Ordine Mondiale che si sta costruendo oggi?

Kyrie eleison.