Commenti Eleison

Romani implacabili

Romani implacabili on Agosto 29, 2015

Voci provenienti dalla Fraternità San Pio X sembrano confermare la supposizione avanzata da questi “Commenti” la scorsa settimana (vedi CE 423 del 22 agosto), secondo la quale Roma vuole un accordo con la FSSPX. Le voci parlano di un incontro segreto tenutosi all’inizio di questo mese, in cui i capi della FSSPX avrebbero discusso di finanze e di un “preambolo dottrinale”. Si è trattato dello stesso preambolo citato dal cardinale Müller il 3 agosto? Redatto da Roma perché la FSSPX lo firmi? Il Cardinale ha detto che esso sarebbe necessario per qualsiasi accordo, mentre Mons. Schneider non vede alcun problema dottrinale perché il Vaticano II è stato semplicemente “pastorale”. Ma voci o no, ricordiamoci degli immutabili elementi di base.

I 16 documenti ufficiali del Concilio Vaticano II presentano insieme una nuova visione di Dio, della vita e dell’uomo, una nuova religione in sintonia con l’omocentrico mondo moderno, ma in conflitto con la teocentrica religione cattolica, che per 1900 anni non era essenzialmente cambiata. Entrambe queste religioni insegnano una loro visione di Dio, della vita e dell’uomo, entrambe sono dottrinali, ma le due dottrine confliggono. Tuttavia, con abili ambiguità – l’ambiguità è il segno distintivo dei 16 documenti – i Padri Conciliari si convinsero che non vi fosse alcun conflitto, e così, quando votarono a favore dei documenti, sorsero tre motivi per i quali i cattolici di tutto il mondo adottassero la nuova religione: il suo conflitto con la vera Fede era stato abilmente camuffato, fu imposta ai cattolici da quasi tutte le autorità della Chiesa, dai Papi in giù, era piuttosto facile da praticare rispetto alla religione pre-conciliare.

Ma Dio suscitò un vero pastore, Mons. Lefebvre, perché insistesse sul conflitto dottrinale, perché resistesse a fronte delle infedeli autorità della Chiesa, e perché continuasse la pratica della religione preconciliare per quelle anime che desideravano darsi la pena di farlo. E queste erano in numero sufficiente perché la Fraternità di Monsignore si diffondesse in tutto il mondo anche dopo la sua morte avvenuta nel 1991. Ma i suoi successori alla guida della sua Fraternità erano nati dopo la Seconda Guerra Mondiale, in un mondo molto diverso da quello di Monsignore, nato prima della Prima Guerra Mondiale. Essi non guardavano al mondo e alla dottrina come li vedeva lui, così che non avevano la stessa motivazione per resistere alle autorità della Chiesa, anche se di per sé non volevano ancora il rilassamento conciliare della disciplina della Chiesa (rilassamento voluto da sempre più tradizionalisti). Dunque era solo una questione di tempo perché il magnetismo di Roma riprendesse ad esercitare la sua attrazione.

Per quanto riguarda i Romani, si ostinavano nella loro nuova religione conciliare, e così dal 2000 in poi accolsero apertamente e favorevolmente tutti gli approcci compiuti dalla FSSPX, perché la dottrina e la pratica dell’immutato cattolicesimo che essa manteneva, erano un rimprovero permanente per le loro massoniche novità e una costante minaccia per loro, come una inespugnata sacca di nemici alle spalle di un’invasione che altrimenti avrebbe vinto tutto. Pertanto, come i Romani vogliono assorbire la FSSPX nella loro neo-Chiesa, così gli attuali capi della FSSPX vogliono porsi di nuovo sotto l’autorità ufficiale della Chiesa di Roma. Si tratta di un matrimonio contratto nell’Inferno, e i gentili uomini di Chiesa come Mons. Schneider non vi vedono alcun problema perché non hanno visto, o non hanno voluto vedere, lo scontro di fondo sulla basilare dottrina.

E così, da questo punto di vista il cardinale Müller è nel giusto. Se due uomini hanno differenti visioni di Dio, della vita e dell’uomo, qualsiasi accordo tra di loro può essere solo relativamente superficiale. E allora, se la FSSPX non può essere indotta ad abbandonare il dogma, o meglio, non ad abbandonare ma a minare ogni dogma cattolico con il massonico super-dogma che ogni dogma sarebbe poltiglia, allora la FSSPX deve agire dentro le mura di Roma come un cavallo di Troia alla rovescia. Ecco perché il Cardinale insisterà su un preambolo, scritto da Roma o dalla FSSPX poco importa, purché l’insieme dei tradizionalisti, al pari dell’insieme dei cattolici dopo il Vaticano II, si lasceranno ingannare dalle ambiguità dottrinali: e saranno geniali.

Kyrie eleison.

Romani Contraddittorii?

Romani Contraddittorii? on Agosto 22, 2015

Due ecclesiastici romani sembra si contraddicano l’un l’altro nelle dichiarazioni fatte recentemente sui rapporti fra Roma e la Fraternità San Pio X. Una spiegazione della contraddizione può trovarsi nella supposizione che Roma stia attuando con la Fraternità un trucco poliziesco vecchio come il mondo. Per mezzo della prassi del “poliziotto buono, poliziotto cattivo”, la polizia usa ottenere una confessione da un criminale: viene prima usato un poliziotto brutale per battere il criminale fino a che questi non si riduce in condizioni spiacevoli che suscitano ogni genere di simpatia; quindi viene usato un poliziotto carino ricco di simpatia, che spesso induce il criminale ad aprirsi e a confessare il suo crimine.

Il “poliziotto cattivo”, in questo caso, sarebbe niente meno che il Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, il Cardinale Müller, che all’inizio di questo mese, in un’intervista al katholisch.de, sito ufficiale della Conferenza Episcopale Tedesca, su un accordo Roma-FSSPX ha detto: “Non c’è alcun nuovo sostanziale sviluppo. Il Santo Padre desidera che noi si continui a provare ‘con tenacia e pazienza’. Il presupposto per una completa riconciliazione è la firma di un preambolo dottrinale al fine di garantire un pieno accordo sulle essenziali questioni di Fede. Negli ultimi mesi, ci sono stati incontri di vario modo, allo scopo di rafforzare la fiducia reciproca.”

Qui si specifica chiaramente che la FSSPX, se vuole un accordo con Roma, dovrà firmare un testo dottrinale gradito alla Roma neo-modernista. Il Cardinale appare anche un “poliziotto cattivo”, quando rivela che ci sono stati “incontri di vario modo” tra i Romani e la FSSPX “per rafforzare la fiducia reciproca”. Oppure che la FSSPX è felice che Roma esponga alla luce del giorno i contatti per altro verso riservati? Però chi è colui che avendo la Fede cattolica possa pensare che essa sia ri-assicurata dalla fiducia reciproca da stabilire con i neo-modernisti?

Ma ora viene il “poliziotto buono”.

All’inizio di quest’anno Mons. Alois Schneider ha visitato due seminari della FSSPX, “allo scopo di condurre una discussione su uno specifico argomento teologico con un gruppo di teologi della FSSPX e con Sua Eccellenza Mons. Fellay”. Proprio di recente egli ha rilasciato un’intervista ad un sito spagnolo, Rorate Caeli en español, in cui tra l’altro ha commentato favorevolmente queste visite. Egli dice che è stato trattato con cordiale rispetto e che ha notato un diffuso rispetto per il regnante Pontefice, Papa Francesco. Dopo la sua visita ha potuto osservare che “non vi sono gravi ragioni per negare al clero e ai fedeli della FSSPX il riconoscimento canonico ufficiale, e che nel frattempo essi dovrebbero essere accettati così come sono”. Non vedendo così alcun problema dottrinale in vista di un accordo, Mons. Schneider non comprende l’importanza della dottrina. Dicendo che il Concilio è stato principalmente pastorale e legato al suo tempo, sottovaluta nettamente l’importanza dottrinale del Vaticano II.

E allora, chi rappresenta la vera Roma? Il Cardinale Müller o Mons. Schneider? Certamente entrambi. Se la pratica del “poliziotto buono, poliziotto cattivo” non è cosciente, da parte dei Romani essa è certamente istintiva. Mantenendo aperte le opzioni, possono continuare a trattare la FSSPX come un pesce, lasciandola immersa e tirandola su, alimentando le speranze e poi abbandonandole, piegando il fil di ferro e poi radrizzandolo di nuovo, e poi di nuovo ancora, fino a quando esso alla fine non si spezzi. Purtroppo, si può sospettare che con gli “incontri”, i dirigenti della FSSPX siano complici di questo giuoco di Roma.

Kyrie eleison.

L’alchimia dell’intrattenitore

L’alchimia dell’intrattenitore on Agosto 15, 2015

Una lettrice di questi “Commenti” mi ha inviato a maggio una video-clip da Internet (reperibile qui), che a suo dire ha circolato ampiamente su Facebook ed ha avuto “un’enorme influenza sulle persone”. La clip presenta un noto intrattenitore nero americano, Will Smith, mentre è intervistato sui “Modelli del pensiero progressista”, che è un titolo pomposo per un mucchio di divertenti sciocchezze. In effetti chi mai farebbe ricorso a Facebook o alle icone dello spettacolo per ascoltare cose di buon senso? La cosa interessante per i cattolici è notare come la stessa assurdità kantiana che ha travolto la Chiesa (cfr Pascendi, in quanto chiave del Vaticano II) riesca a fermentare anche terra terra, tra la gente comune, che non ha la minima conoscenza né di Kant né di Pascendi. Ecco ciò che Will Smith dice al suo intervistatore (con alcuni commenti inseriti in corsivo):—

“Non voglio essere un’icona ( ed invece lo è certamente, avendo ottenuto un grande successo a Hollywood ), voglio essere un’idea. Voglio rappresentare un’idea. Voglio rappresentare delle possibilità. Voglio rappresentare magia, che sei in un universo, e che due più due fa quattro. Due più due fa quattro solo se si accetta che due più due sia uguale a quattro. Due più due può essere ciò che io voglio che sia, e c’è un potere redentore ( si noti l’aggettivo – religioso? ) nel fare una scelta, come se si fosse un effetto ( forse voleva dire “causa” ) di tutte le cose che stanno accadendo. Fa una scelta, come per decidere ciò che vuoi essere, che hai intenzione di essere, come vuoi che sia. Basta decidere, e da quel momento l’universo si muove secondo il tuo verso. È come l’acqua, che si apre al mio passare e mi gira intorno, e dunque per me io voglio rappresentare delle possibilità. Voglio rappresentare l’idea che si può davvero fare quello che si vuole.

“Uno dei miei libri preferiti è L’Alchimista di Paolo Coelho, e io ci credo. Io credo che posso creare tutto ciò che desidero creare. Se io riesco a metterci testa, a studiare e ad impararne gli schemi ( . . . ), io sento molto fortemente che siamo chi scegliamo di essere. Io mi considero un alchimista. Un alchimista è fondamentalmente un chimico mistico, e una delle più grandi prodezze realizzate dagli alchimisti è quella di aver preso del piombo, un pezzo di piombo, e averlo mutato in oro. Così io penso che essa ( la mia idea, presumibilmente ) costituisca simbolicamente la possibilità di trasformare il piombo in oro. Mia nonna diceva sempre, ‘La vita ti dà un limone, sta a te andare avanti e fare la limonata’ ( ecco il vecchio buon senso, di due generazioni fa. Ma per Will Smith – ) Per me questa è alchimia. Ed è la stessa concezione che sta ne L’Alchimista”.

Tutto quanto sopra riproduce le stesse parole di Will Smith, non c’è alcuna presa in giro, ma solo l’intenzione di mostrare Kant al lavoro tra le persone comuni che sono lungi dall’essere dei lettori di Kant. Si noti che Will Smith non è totalmente privo di buon senso. Se il termine “alchimia” significa in realtà fare la limonata con i limoni, essa rispetta la realtà. Ma se il termine lo si usa per indicare che si fabbrica l’oro dal piombo, come si usa spesso, ecco che esso indica un sogno che si è coltivato per secoli e rappresenta la fuga dalla realtà, o, peggio, il rifiuto della realtà naturale e persino il ricorso ai demoni per volgerla in preternaturale.

Ora, Will Smith è un intrattenitore, e la sua video-clip è abbastanza divertente, quindi nulla ci obbliga a prendere troppo sul serio tutto quello che dice. Ma proprio di recente un matematico professionista, al vertice della sua professione in Francia, mi ha parlato del disprezzo per la realtà oggettiva che egli osserva tra i suoi colleghi. Il vero problema va ben al di là di un semplice intrattenitore.

Kyrie eleison.

Cibo, Acqua

Cibo, Acqua on Agosto 8, 2015

Non mi piace essere un profeta di sventura, ma ciò che intravede, e che mi scrive, un dipendente in pensione del Governo USA, insignito di numerosi premi nazionali per i suoi servizi, vale la pena di essere riportato, perché sono sicuro che sia la verità.

“L’Occidente è avviato alla distruzione, dal momento che continua ad abbandonare Dio e la Sua Santa Chiesa Apostolica. La mia famiglia e io viviamo nella desolazione del Novus Ordo. Assistiamo alla Messa in una cappella della FSSPX, ma siamo in attesa e stiamo pregando, perché sembra che FSSPX abbia scelto la riconciliazione e il suo assorbimento e la sua distruzione da parte dei modernisti. La soluzione al problema è la Consacrazione della Russia al Cuore Immacolato di Maria. Ma in questo momento il Papa non ha interesse a farlo, né la Curia. Nostro Signore ci ha informato che la Consacrazione sarà fatta, ma sarà tardi. Credo che questo possa significare che avverrà dopo l’inizio del castigo, che sarà diverso da qualsiasi cosa si possa immaginare.

“Continuo ad informarmi con le notizie riguardanti l’economia mondiale, o dovrei dire, lo schema Ponzi delle banche centrali. Non si può andare avanti per sempre. Il debito non è né contante, né denaro, né ricchezza. Esso è schiavitù, un cappio apposto al collo della gente comune per il controllo del loro lavoro e della loro ricchezza. Credo che entro un paio di anni si verificherà un collasso economico. Avverrà come col crack del bulbo di tulipano nel 1637 in Olanda, quando la gente capì che i bulbi di tulipano in realtà non erano altro che bulbi, e non l’oro. Ogni potenza mondiale sta stampando a più non posso moneta poggiata su niente, e sta mentendo sui suoi bilanci economici. Tutte le economie crolleranno come una valanga, e saranno spazzate via.

“L’uomo moderno essendo divenuto una creatura dall’estremo comfort e dall’estrema ingratitudine, si può solo immaginare come la gente reagirà quando non vi sarà più roba a ufa, internet, televisione, cellulari, o buoni alimentari su richiesta. Sarà il caos. I poteri forti stanno già condizionando la gente con la creazione di capri espiatori. Questo è stato fatto molte volte in passato, per giustificare le decisioni sbagliate e distruttive dall’élite criminale, e per fornire copertura a coloro che in realtà hanno causato il problema, in particolare a quelli elencati da Padre Denis Fahey.

“Il governo USA si aspetta sbalorditive perdite di vite a causa del collasso, ma non fa nulla. Il male sarà scatenato non appena le persone si renderanno conto dell’ampiezza e della profondità incredibili della crisi, e trasformeranno le loro città in zone di violenza e di depravazione indicibili. La popolazione senza Dio e morale si voterà alla sopravvivenza personale. In un attimo sarà bloccato il proseguire del mondo moderno. L’uomo dovrà affrontare la dura realtà della sua debolezza, la sua assoluta mancanza di controllo, la sua vera dipendenza da Dio.

“Eccellenza, la gente è arrivata al punto che può fare qualsiasi cosa con un telefono cellulare, ma non è in grado di seminare una patata, piantare un chiodo o costruire una rudimentale tubatura. Quando lo schema Ponzi crollerà, solo i mestieri specializzati e il vero sacerdozio avranno qualche valore. Carpenteria, idraulica, elettricità, gestione delle acque, gestione dei rifiuti, meccanica, agricoltura, zootecnia (non allevamenti intensivi), è questo che conta. I giovani cattolici dovrebbero essere incoraggiati ad intraprendere queste attività e quindi a creare un nuovo sistema di corporazioni. Le odierne Università corrotte, attualmente sostenute solo dal mercato del debito, saranno chiaramente inutili. La verità è necessaria oggi più che mai. Ai cattolici tradizionali si deve dire che devono abbracciare i mestieri tradizionali, i ruoli tradizionali e la vita tradizionale. Infatti dobbiamo abbandonare il cattolicesimo della Messa domenicale alla Bing Crosby, ma dobbiamo intraprendere anche il lavoro quotidiano necessario per ripristinare Cristo come nostro Re e la Beata Vergine Maria come nostra Regina della nostra vita quotidiana. I fedeli devono essere informati per preparare la sicurezza delle loro famiglie e degli altri in stato di bisogno. Ciò comporta la messa in sicurezza di cibo e acqua, perché la maggior parte dei supermercati possono contare solo su una fornitura di 36 ore di beni per la popolazione locale.”

Kyrie eleison.

Autorità zoppicante

Autorità zoppicante on Agosto 1, 2015

Regolarmente delle anime buone si augurano che io “prenda in mano la situazione” ed assuma una posizione di autorità alla testa dell’odierno movimento della “Resistenza”. Lasciatemi esporre, senza imposizione, i motivi della mia seria riluttanza a tentare una cosa del genere.

L’autorità nella Chiesa è “sfatta”, dall’alto in basso. L’attuale Papa (non sono sedevacantista) è fuori di testa, cattolica, se mai ne abbia avuta una. Ma anche se la sua elezione a Papa non fosse valida per un motivo o per l’altro, essa è stata convalidata dal fatto di essere stato accettato universalmente come Papa praticamente da tutta la Chiesa nel mondo. In ogni caso, nessun altro è Papa, o può esserlo, e quindi lui ha la suprema autorità nella Chiesa. Ora la Chiesa è stata progettata da Nostro Signore per essere una monarchia, con l’intera autorità che discende in essa da Dio attraverso il Papa. Per definizione, l’autorità può discendere solo dall’alto. Come dice Jefferson nella Dichiarazione d’Indipendenza degli Stati Uniti, l’autorità conferita dal basso, dal basso può sempre essere ripresa. L’autorità dal basso è in realtà una contraddizione in termini. Essa non è affatto vera autorità.

Quindi, a meno che questo Papa mi desse l’autorità per guidare la “Resistenza”, cosa che ovviamente è impensabile, io non potrò mai avere l’autorità cattolica ufficiale per dirigere i resistenti. Posso avere l’autorità suppletiva a causa dell’emergenza? In teoria, sì, ma l’autorità suppletiva è relativamente debole. Essa viene conferita dall’alto (dalla Chiesa) quando, per esempio, un penitente chiede un sacerdote, in circostanze insolite, per ascoltare la sua confessione, cioè quando normalmente il sacerdote non ha competenza per farlo. In tal modo, l’autorità suppletiva discende dall’alto, dalla Chiesa, ma viene attivata solo dalla domanda veniente dal basso. Niente richiesta, niente autorità suppletiva.

Si prenda il caso dello stesso Mons. Lefebvre. In primo luogo, per lui fu molto importante che gli Statuti della originaria FSSPX fossero ufficialmente approvati dal Vescovo diocesano di Ginevra, Losanna e Friburgo. In secondo luogo, per esempio, se un sacerdote della FSSPX avesse voluto lasciare la Fraternità, a destra o a manca, Monsignore non avrebbe avuto alcun potere per fermarlo o per punirlo, a parte il non avere più niente a che fare con lui. E se quel sacerdote fosse andato nella Chiesa Conciliare, ecco che spesso, com’è facile immaginare, sarebbe stato accolto a braccia aperte. La FSSPX, sotto Mons. Fellay, ha voluto essere sempre più normale e ha fatto finta di esserlo, ma a tutt’oggi essa è una struttura debole, in quanto non ha mai avuto alcuna giurisdizione che non fosse la suppletiva (è questo uno dei motivi per cui Mons. Fellay vuole così fortemente essere reintegrato nella Chiesa ufficiale).

E questo era Monsignore! Ma io non sono Mons. Lefebvre. Pertanto un certo numero di anime buone può rivolgersi a me per la guida, come già fa, ma non sta a me rivendicare alcuna giurisdizione suppletiva, a causa dell’enorme confusione che regna nella Chiesa. Al momento io sono sempre meno propenso ad imporre ad alcuno perfino un reale punto di vista, perché le anime sono oggi così confuse che la minima imposizione rischierebbe di aumentare piuttosto che diminuire tale confusione. “PERCUOTERÒ IL PASTORE ?E SARANNO DISPERSE LE PECORE DEL GREGGE” ( Zaccaria XIII, 7), citato da Nostro Signore nel Giardino del Getsemani ( Mt XXVI, 31). È così che sempre più andranno le cose nella Chiesa, fino a quando Dio, nella sua misericordia, reinstaurerà il Pastore, cosa che farà solo quando l’umanità sarà in grado di apprezzare un vero Pastore di Dio. Fino ad allora il dono di Dio rischierebbe di fare più male che bene. Così, nel frattempo tutti noi dobbiamo prendere la nostra giusta punizione: la confusione universale!

È per questo che io fornirò a chi me lo chiede le mie ragioni per questo mio agire, ma queste ragioni le proporrò piuttosto che imporle, e di solito non obietterò a coloro che sono in disaccordo con me.

Kyrie eleison.

Supplica della fiducia

Supplica della fiducia on Luglio 25, 2015

Quando nei tempi moderni il mondo ha cominciato a girare le spalle a Dio, davvero si poteva pensare che Egli non se ne accorgesse o non gliene importasse? La follia di oggi sta raggiungendo il culmine, al punto che sempre più anime si vanno rendendo conto che il Suo intervento è diventato una necessità assoluta, e che sarà un grande atto di misericordia. Tuttavia, al fine di non scoraggiarsi, nel frattempo vediamo come anche ai tempi dell’Antico Testamento il Salmista sollecitasse Dio ad intervenire, non dubitando neanche per un momento del Suo potere. I Salmi sono una scuola di preghiera di ispirazione divina per tutti i tempi, e si applicano tanto al Nuovo Testamento come al Vecchio. Ecco il Salmo 73 (74, nella numerazione moderna):—

A. L’ANSIA

[1] O Dio, perché ci respingi per sempre, perché divampa la tua ira contro il gregge del tuo pascolo? [2] Ricordati del popolo che ti sei acquistato ( cattolici ) fin dai tempi antichi. Hai riscattato la tribù che è tuo possesso, il Monte Sion ( la Chiesa cattolica ), dove hai preso dimora. [3] Volgi i tuoi passi a queste rovine eterne: il nemico ha perfidamente devastato tutto nel tuo santuario ( es.: il Novus Ordo ). [4] Ruggirono i tuoi avversari nel tuo tempio, issarono i loro vessilli come insegna ( es.: la nuova liturgia ). [5] Come chi vibra in alto la scure nel folto di una selva, [6] con l’ascia e con la scure frantumavano le tue (di Dio) porte. [7] Hanno dato alle fiamme il tuo santuario, hanno profanato e demolito la dimora del tuo nome; [8] Hanno detto nel loro cuore, con tutti i loro affini: «Aboliamo tutti i giorni di festa di Dio dal paese ( i giorni di festa cattolici )». [9] Non vediamo più le nostre insegne, non ci sono più profetie tra di noi nessuno sa fino a quando . . . [10] Fino a quando, o Dio, insulterà l’avversario, il nemico continuerà a disprezzare il tuo nome? [11] Perché ritiri la tua mano e trattieni in seno la destra?

B. LA FIDUCIA

[12] Eppure Dio è nostro re dai tempi antichi: ha operato la salvezza sulla terra. [13] Tu con potenza hai diviso il mare, hai schiacciato la testa dei draghi sulle acque. [14] Al Leviatàn hai spezzato la testa, lo hai dato in pasto al popolo etiope. [15] Fonti e torrenti tu hai fatto scaturire, hai inaridito il fiume Ethan. [16] Tuo è il giorno e tua è la notte, la luna e il sole tu li hai creati. [17] Tu hai fissato i confini della terra, l’estate e l’inverno tu li hai ordinati.

C. L’APPELLO

[18] Ricordati di questo: il nemico ha insultato il Signore: un popolo stolto ha provocato il tuo nome. [19] Non abbandonare alle fiere le anime di chi ti loda ( i cattolici che mantengono la Fede ), non dimenticare mai le anime dei tuoi poveri. [20] Sii fedele alla tua alleanza ( la Chiesa cattolica ): quelli che sono nell’ombra sulla terra ( gli umili cattolici ) sono stati sopraffatti da apparati di iniquità (es.: il Nuovo Ordine Mondiale ). [21] Non lasciare che l’umile sia allontanato con la confusione: l’afflitto e il povero lodino il tuo nome. [22] Sorgi, o Dio, difendi la tua causa: ricorda che lo stolto ti insulta tutti i giorni. [23] Non dimenticate lo strepito dei tuoi nemici: l’orgoglio di coloro che ti odiano cresce senza fine.

Kyrie eleison.