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Palesamento del Capitalismo

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L’egoismo non può costruire una società.

Ora, il denaro rappresenta essenzialmente la pretesa del suo possessore sui servizi del resto della sua società. Se quindi il capitalismo si definisce, in qualcosa di più che in meri termini economici, come il mezzo per organizzare una società dove ogni cittadino dev’essere lasciato libero di acquisire quanto più capitale, cioè denaro, come può e vuole, ne consegue che il capitalismo è una ridda di contraddizioni.

Esso sta provando a costruire una società di egoisti, mentre invece la società, per sopravvivere, ha bisogno di altruismo.

In tal modo il capitalismo può sopravvivere fintanto che i membri di una società capitalista mantengono ancora dei valori pre-capitalisti, come il buon senso, la moderazione nell’acquisizione del denaro e il rispetto del bene comune. Ma il capitalismo non fa alcunché per promuovere tali valori pre-capitalisti. Al contrario, esso vi lavora contro, come l’egoismo lavora contro l’altruismo.

In effetti, il capitalismo è un parassita, che vive in un corpo sociale di cui mina i valori necessari per la sua sopravvivenza.

Questa contraddizione interna di una società costruita sull’acquisizione del denaro giunge al suo parossismo devastatore con lo stato presente della finanza e dell’economia mondiali.

Specialmente a partire dalla fine della II Guerra Mondiale i popoli del mondo hanno sempre più cercato il denaro per procurarsi il conforto materiale, che adesso preferiscono al conforto spirituale che un tempo ha dato scopo alla loro vita. Ammirando e ricercando il denaro, sono stati felici di lasciare che i capitalisti prendessero il potere nelle loro società. Ammirati e ricercati, i capitalisti hanno acquisito sempre più denaro e potere.

In effetti, quali freni intrinseci vi sono nei soldi o nel potere, tali da limitare la loro accumulazione? Nessuno. I banchieri si trasformano in veri e propri banditi.

Così, per esempio, 10 o 15 anni fa vi è stata l’invenzione dei “derivati”, strumenti finanziari che tramite le spese procurano una fortuna ai banchieri-banditi che li forniscono, ma che agiscono sui delicati meccanismi della finanza mondiale al pari di armi di distruzione di massa, poiché fabbricano con facilità un mondo irreale fatto di debiti colossali e enesigibili. In questo mondo destabilizzato e fraudolento fatto di debiti inesigibili, un governo dopo l’altro mantiene una parvenza di ordine attraverso la stampa dal nulla di ingenti quantità di “soldi” per “pagare” i debiti, ma questo processo può portare solo ad una inflazione che finisce con l’annullare ogni valore o utilità di tale massa monetaria. Di conseguenza, tutto il denaro del mondo, di carta o digitale che sia – e per anni non ve n’è stato altro -, oggi è condannato.

Ma il denaro è per una società come il lubrificante per il motore. Senz’olio un motore grippa e muore stecchito. Nella società, la mancanza di denaro rende molto difficile gli scambi, così che il commercio può rallentare fino a un punto morto. Se per un qualche motivo i camion col cibo non potessero spostarsi, e il cibo scarseggiasse, specialmente nelle grandi città, cosa potrebbe fare il politico per scongiurare i disordini conseguenti e fermare i contadini che arriverebbero con i forconi? È la guerra!

La III Guerra mondiale si approssima. Signore, abbi pietà!

Kyrie eleison.Londra, Inghilterra