maternità, madri

Padri Frustrati

Padri Frustrati on Dicembre 8, 2007

La scorsa settimana, “Commenti Eleison” ha suggerito che il rimedio principale per la scarsità di vocazioni al sacerdozio cattolico (o al monachesimo), è che i padri di famiglia diano un primario esempio di vera pietà in casa. Ma questo non voleva significare che i giovani padri di oggi siano solo da biasimare. Lasciatemi citare di nuovo l’amico non cattolico inglese, già citato nel Commento n° 12 sulla “Distruzione della famiglia”, il quale questa volta fa un commento sui posti di lavoro odierni:

“Il modo in cui oggi il mondo funziona, ha reso più difficile la vita ai giovani nel mondo del lavoro. La maggior parte non può permettersi di acquistare una casa, data la situazione del mercato immobiliare. Al lavoro devono far fronte alla pressione della comunicazione istantanea, al fatto che ignorando i fusi orari si arriva ad orari di lavoro incredibilmente lunghi, all’aumento del numero dei laureati e quindi alla concorrenza nei lavori meritevoli, all’afflusso di lavoratori immigrati, ai contratti a breve termine offerti dai datori di lavoro, alle regolari valutazioni “a 360 gradi”, una volta che si è ottenuto un posto di lavoro, al numero di corsi che si è tenuti a seguire per accelerare il lavoro, all’americanizzazione dei posti di lavoro, alla perdita della gestione “paterna” e delle prospettive di gruppo a causa dell’influenza delle multinazionali sul mercato del lavoro, alla cultura della cocaina prevalente sia nel posto di lavoro sia nel tempo libero, alla minaccia dell’AIDS.

“Per bilanciare tutto questo è possibile mettere in conto dei vantaggi come il congedo per maternità e paternità, le più accurate procedure di licenziamento che offrono più protezione di quella avuta dalla nostra generazione e i migliori standard di salute e sicurezza. Ma tutti i giovani che conosco, cioè i miei figli e quelli dei miei coetanei che occupano buoni posti di lavoro, sono gravemente frustati, quantunque siano ben pagati.”

Il mio amico parla, sicuramente per esperienza, del costante aumento della pressione giornaliera, che è sicuramente mondiale e non solo inglese. E cos’è questa pressione? – Mammona.

Conclusione? Un totale – e globale – modo di vita sta soffocando le vocazioni così come sta invalidando i giovani uomini per la paternità e le giovani donne per la maternità. Un tale modo di vita è suicida. E condannato. Giovani padri, pensateci. E agite.

Kyrie eleison.La Reja, Argentina

I Doni Della Donna

I Doni Della Donna on Ottobre 27, 2007

A fronte dell’affermazione che le donne non dovrebbero farsi avanti in pubblico in un qualsiasi modo, così da non fare apparire che abbiano autorità sugli uomini, un lettore di quel “Commento” di due settimane fa ha chiesto ragionevolmente: cosa dovrebbero fare le donne a fronte di quello che non devono fare?

Il primo principio in questione è che le creature di Dio sono create per raggiungere la loro perfezione agendo in conformità con la loro natura. Ora le creature senza ragione non possono scegliere di fare diversamente, ma gli esseri umani hanno la ragione e quindi devono scegliere di agire in conformità con la loro natura. La domanda fondamentale diventa allora: come differiscono essenzialmente le manifeste e complementari nature dell’uomo e della donna?

La Scrittura, la Parola di Dio, ci dice che la donna fu creata per essere la compagna dell’uomo (Genesi II, 10). Commentando questo testo, San Tommaso d’Aquino (Ia, 92, 1) dice che lei è stata creata per aiutarlo nella generazione dei bambini, perché in qualsiasi altro lavoro l’uomo può essere aiutato meglio da un altro uomo. San Paolo (anche qui Parola di Dio), dice parimenti che la donna sarà salvata dalla gravidanza (I Tim. II, 16).

Sta qui la chiave della natura della donna come donna: lei è destinata ad essere madre. Da quanto osserva San Tommaso d’Aquino, non si ricava che in tutto ciò che riguarda la maternità – che attiene niente meno che al futuro della razza umana – lei è superiore dell’uomo, mentre in tutto il resto è a lui inferiore?

Ne consegue ogni genere di conclusione, ma in risposta alla domanda del lettore, si può dire sicuramente che tutto ciò che una donna può essere indotta o obbligata a fare nelle attuali circostanze, se vuole essere felice vivendo in conformità con la natura che Dio le ha data, deve farlo in qualche modo, con intelligenza, in maniera materna. Insegnare in un contesto domestico privato o di puro accudimento, non presenta in proposito alcun problema. Al contrario, fare il soldato, l’avvocato, il pilota, il politico, ecc. ecc., presenta un problema serio.

Madre di Dio, ti invochiamo perché Tu voglia ispirare e proteggere la femminilità!

Kyrie eleison.

Distruzione Della Famiglia

Distruzione Della Famiglia on Settembre 22, 2007

Chiunque oggi sia seriamente preoccupato per gli esseri umani, si rende conto di due cose: primo, la parola di tre lettere è sufficiente perché esistano, ma perché crescano fino ad essere veramente umani, è assolutamente necessaria la famiglia. Secondo, questa famiglia così necessaria sta subendo un attacco feroce. Perché e in che modo?

La ragione profonda per cui Dio ha istituito la famiglia (padre-madre-figli) è per collocare le anime sulla strada verso il Cielo, invece l’uomo moderno sta facendo la guerra a Dio, e buona parte di questa guerra serve ad ottenere che quante più anime possibile vadano all’Inferno. Pertanto, la famiglia come l’ha progettata Dio, dev’essere distrutta, e la vita moderna deve essere condotta di conseguenza. Per quanto riguarda il come, ecco pochi paragrafi (dalla lettera di un amico non cattolico) che illustrano quale direzione è stata adottata oggi in Inghilterra e sicuramente in molti altri paesi, a meno che non abbiano la fortuna di essere “sottosviluppati”.

“Un decennio di governo laburista e della sua politica di ‘tutto è senz’altro permesso’, ha portato a quello che appare praticamente come la distruzione della famiglia. C’è poco incentivo a sposarsi, dopo la perdita totale dei vantaggi fiscali per le coppie sposate e il conseguente riconoscimento da parte dello Stato delle coppie conviventi e della parità dei sessi (un effetto collaterale del femminismo).

“Abbondano le madri nubili, e tutte sono tenute a lavorare, soprattutto, io penso, per riempire ulteriormente le casse dello Stato. Sembra non esserci alcun onere di responsabilità sui padri. Questo ha portato alla proliferazione dei servizi di custodia dei minori e delle scuole materne. Anche i bambini molto piccoli vengono lasciati negli asilo nido e recuperati alla fine della giornata di lavoro. Le scuole gestiscono la colazione e la sistemazione dei bambini nel dopo scuola. C’è una spaventosa perdita di esercizio della genitorialità.

“Nella parte bassa della scala sociale, i ragazzi, con i padri poco presenti ed esausti, con le madri incapaci, ricorrono ad una sorta di surrogato di ‘vita familiare’ all’interno delle bande urbane che oggi proliferano nelle principali città. I ragazzi trasformati in animali selvatici sono un vero e proprio problema. Nella parte alta della scala sociale, i genitori istruiti sentono un enorme senso di colpa per non poter trascorrere più tempo con i loro figli a causa del loro lavoro, dal momento che contano su bambinaie e ragazze alla pari. Ciò porta a livelli assurdi di indulgenza, al rilassamento della disciplina, all’attitudine a lasciar fare ai ragazzi quello che vogliono (negligenza benevola) e all’enfasi tremenda del terribilmente triste concetto di ‘qualità del tempo’ – ad esempio ‘potrei tornare a casa in tempo per passare cinque minuti a conoscere meglio i miei figli prima di andare a letto’.

“Molti di questi genitori sono anziane donne in carriera, che a mio avviso hanno poca idea di che cosa significhi essere un genitore – dopo tutto già loro sono allevati da genitori sessantottini che spesso rigettavano i concetti ‘vecchio stile’ di educazione dei figli e stabilivano pochi limiti nei comportamenti. Sono stato colpito dalla mancanza di auto-fiducia nei rapporti con i propri figli, mostrata da molti genitori di oggi. Bambini di tre anni ancora con i pannolini? Santi numi! Si ottiene la terribile risposta preconfezionata: ‘Se gli impongo la disciplina non mi amerà’. Patetico! Le punizioni corporali in pubblico sono illegali; peccato che per i capricci non sia così”.

Kyrie eleison.In viaggio negli USA