maternità, madri

Angoscia Virile

Angoscia Virile on Marzo 20, 2010

Permettetemi di non scusarmi se ritorno su uno dei gravi disordini dei nostri disgraziati tempi: il predominio pubblico delle donne sugli uomini. Che la donna – la madre – debba essere la regina della casa nelle faccende domestiche, è la cosa più normale. Ma quando regna in pubblico, allora c’è qualcosa di seriamente sbagliato negli uomini: questi non offrono alle donne la guida o la direzione verso Dio, e le donne reagiscono istintivamente, com’è nella loro natura.

È stato un ragazzo intelligente, di un paese lontano, a ricordarmi il problema. Egli osserva che dalle sue parti vi sono molte più pubblicazioni per le donne che per gli uomini; che nelle scuole, che sono a struttura mista fino all’università, le ragazze, essendo più docili e diligenti, ottengono regolarmente voti migliori rispetto ai ragazzi, che in generale sono disordinati e non si applicano. Il mio giovane amico chiede, l’educazione mista è una buona idea?

Egli osserva che come risultato si ha che le ragazze prevalgono a scuola e ne escono come il nuovo “sesso forte”, in grado di manipolare il nuovo “sesso debole” ormai alla mercé della loro bellezza. In tutti i settori dell’emergente “civiltà della donna”, le donne stanno conquistando posizioni di comando. Anche per avere dei figli, un apposito laboratorio consente loro, oggi, di fare a meno degli uomini, che non contano più niente. Gli uomini sono un fallimento.

Questo mio giovane amico conclude con delle domande strazianti: «Quali sono le regole per essere un vero uomo? Qual è il significato della virilità? In che modo la forza degli uomini deve differenziarsi dalla forza delle donne? Cos’è la vera “donna forte”? E l’“uomo forte”? »

Mio caro amico, lei è nato in un mondo Rivoluzionario che sfida Dio, e che quindi cerca di rovesciare la natura e l’ordine naturale delle cose, come Dio le ha create.

Il progetto basilare di Dio è il seguente: Egli ha creato l’uomo e la donna con una natura profondamente complementare , perché si sposassero e così popolassero la terra, al fine di popolare il Paradiso.

Alla donna diede la superiorità nei sentimenti perché fosse il cuore della casa e avesse cura dei figli.

All’uomo diede la superiorità nella ragione perché fosse il capo della casa e guidasse tutta la famiglia verso il Cielo. Lei fu progettata per la vita domestica, in famiglia. Lui fu destinato alla vita pubblica, nella società.

Pertanto, come la donna e madre deve essere ascoltata e tenuta in conto massimamente nelle questioni della famiglia, per le quali è stata dotata (si veda: Proverbi XXXI, dove la Parola di Dio presenta l’affresco della vera “donna forte”), così di norma deve essere guardata e ascoltata molto meno nelle questioni pubbliche, per le quali non è stata creata. Il problema è che oggi gli uomini, senza Dio e senza spina dorsale, lasciano un vuoto di comando tale che le donne si vedono quasi costrette a colmare, cosa che fanno a malincuore le donne buone.

Mio giovane amico, preghi quindici Misteri al giorno del Santo Rosario della Madre di Dio, creatrice di veri uomini.

Si riempia di Dio, di Dio, di Dio, e così sarà in grado di dare alle donne le tre “a” di cui hanno assolutamente bisogno: essere a scoltate, essere a mate, essere a mministrate.

Senza Dio, lei finirà sotto i loro piedi.

Sono assolutamente serio circa i quindici Misteri al giorno. Non meno ne sono necessari.

Kyrie eleison.Londra, Inghilterra

Paura per Natale

Paura per Natale on Dicembre 26, 2009

Così il giorno di Natale è arrivato e passato ancora una volta, ricordandoci la grande gioia che con la Sua Incarnazione e la Sua Nascita Nostro Signore ha apportato al mondo intero, ma soprattutto a sua Madre. Finalmente lei lo tiene al sicuro fra le sue braccia, accudendolo come una madre, ma nello stesso tempo adorandolo come suo Dio.

Ahimè, chi è colui che, conservando ancora un po’ di religione, può non lamentarsi di come il mondo che ci circonda approfitti della gioia dimenticandosi però in gran parte di Dio?

Sotto quest’aspetto, la gioia di Natale è come il sorriso del Gatto di Alice, soprattutto nei paesi capitalisti (ma Pio XI osservava già nel 1931 che il capitalismo stava diffondendosi in tutto il mondo – “ Quadragesimo anno ”, 103–104). I lettori di “ Alice nel Paese delle Meraviglie ” ricorderanno come il sorriso del Gatto fosse ancora visibile quando il resto del Gatto era già sparito. La sostanza svanisce, ma gli effetti persistono, almeno per un po’. La fede nel Divino Bambino viene progressivamente uccisa, specialmente grazie al Vaticano II, mentre la gioia del Natale persiste. Questo, per un verso, perché Dio, sommamente generoso, commemora ogni anno la Nascita di Suo Figlio tra gli uomini con un diluvio di grazie attuali, alle quali molte anime rispondono disponendosi un po’ meglio di come facciano nel resto dell’anno; per l’altro, perché agli uomini piace la gioia. Cosa che è certo meno affidabile.

Perché, come continua a sparire il vero culto di Dio, e con esso ogni vera comprensione del significato della venuta del Salvatore, indispensabile per l’ingresso dell’uomo in Cielo, così la gioia di Natale si riduce alla mercificazione e alla fiera che tutti conosciamo. Il sorriso non può sopravvivere indefinitamente al Gatto. Neanche il più tenero dei BISi (Buoni Intimi Sentimenti) può sopravvivere indefinitamente senza il suo oggetto. Se Gesù Cristo non è Dio, e ancor meno l’unico e solo Salvatore dell’umanità, perché gioire della sua nascita? Io amo i miei BISi, ma se sono basati solo su essi stessi, presto o tardi crolleranno, lasciando al loro posto solo l’amaro sapore della disillusione. Io posso essere dolcissimo col “Natalizio”, ma se è perché cerco i miei sentimenti interiori, invece che ciò su cui essi sono basati, allora sto andando diritto verso un collasso emotivo o altro.

Si tratta della differenza tra il sentimentalismo e il sentimento. Nostro Signore era pieno di sentimenti, come quando incontrò la vedova di Naim affranta per l’imminente sepoltura del suo figlio unico ( Lc . VII, 11–15). Ma in Nostro Signore non v’era traccia di sentimentalismo (neanche, dico io, nel “ Poema dell’Uomo-Dio ” di Maria Valtorta), perché i sentimenti di Gesù non erano mai nutriti per essi stessi. I suoi sentimenti erano sempre mossi direttamente da un oggetto reale, per esempio dal dolore della vedova, che gli richiamava in mente quella che sarebbe stata la desolazione di sua Madre quando egli stesso sarebbe stato condotto nella tomba.

Il soggettivismo è la piaga dei nostri tempi: con esso l’uomo respinge la realtà oggettiva per poterla ricostruire come piace a lui soggettivamente. Il soggettivismo è il cuore e l’anima del Neo-modernismo che oggi sta devastando la Chiesa. E il soggettivismo che svia la mente da ogni oggetto esterno, genera necessariamente sentimentalismo nel cuore, perché separa dal cuore tutti gli oggetti esterni che possano servire da base reale ai suoi sentimenti. Alla fine il Natale capitalista sarà ucciso dal sentimentalismo.

O l’uomo ritorna al vero Dio, a Nostro Signore Gesù Cristo e alla vera importanza della sua Nascita, o il crollo di alcuni dei suoi più dolci BISi, i sentimenti natalizi, rischia di fornire al poco che resta della “Civiltà Occidentale” una ragione di più alla sua amarezza suicida.

Kyrie eleison.Londra, Inghilterra

Brindisi di Natale

Brindisi di Natale on Dicembre 19, 2009

Ecco una buona notizia per Natale, tratta dal Catholic Herald (Inghilterra) dell’11 dicembre: secondo un rapporto dagli Stati Uniti l’attuale recessione economica sta favorendo i matrimoni. La recessione è iniziata verso la fine del 2007: in quell’anno la percentuale dei divorzi negli Stati Uniti era di 17,5 per ogni mille donne sposate. L’anno seguente era di 16,9. Le lezioni della scuola che gli Americani chiamano “The School of Hard Knocks” (La Scuola dei Colpi Duri) sono costose, ma di sicuro profitto!

“Matrimonio in America: lo stato delle unioni matrimoniali nel 2009” è il titolo del rapporto pubblicato all’ Institute for American Values (Istituto per i Valori americani) dell’Università della Virginia, dal Center for Marriage and Families (Centro per il Matrimonio e le Famiglie) insieme con il National Marriage Project (Progetto Nazionale per il Matrimonio), il cui direttore, Brian Wilcox, ha redatto il rapporto. Egli afferma che milioni di Americani hanno adottato un homegrown bailout strategy (strategia di salvataggio casalingo), e “si basano sui matrimoni e sulle famiglie per resistere a questa tempesta”. Mentre il nostro mondo ultramoderno collassa, tornano di moda i vecchi proverbi: “Non tutto il male viene per nuocere”; “Il sangue non è acqua”; “Non c’è posto migliore di casa propria”.

Un’altra prova che Wilcox cita per dimostrare che la crisi economica sta favorendo i matrimoni, è la decisione di molte coppie sposate di liberarsi dei debiti legati all’uso delle carte di credito. Come riferito dalla Federal Reserve Board, nell’ultimo anno gli Americani hanno ridotto il loro debito familiare complessivo di 90 miliardi di dollari. Wilcox afferma che la recessione ha rivitalizzato “l’economia domestica”, poiché sempre più Americani producono il proprio cibo, cuciono e riparano i propri abiti e vanno meno spesso al ristorante: “Molte coppie sembrano apprezzare di più il sostegno economico e sociale che il matrimonio può offrire in tempi difficili”.

Mariti, comportatevi da uomini ed appoggiatevi alle vostre mogli per riceverne sostegno. Donne, gloriatevi dei vostri doni femminili che mancano in grande misura agli uomini, ed appoggiatevi ai vostri mariti per riceverne forza. Un uomo senza una donna vale di regola uno zero (sì, uno zero!). Una donna senza un uomo vale di regola anche meno, è uno zero incompiuto, una U aperta. Ma poni la U sotto lo zero, a sostenerlo, e ti ritroverai subito un 8! Sulla Medaglia Miracolosa non si vede forse la Croce di Nostro Signore posata sulla M di Maria? Per superare la Sua Passione, Nostro Signore scelse di rinunciare a tutta la Sua forza divina. Ma come avrebbe potuto la Sua sola umanità produrre la nostra Redenzione senza il sostegno offertogli da Sua Madre? Non sarebbe mai stato possibile!

Pochi economisti hanno buon senso, ma quei pochi che non vivono nel mondo dei sogni, vedono che questa recessione va peggiorando. Madri, imparate di nuovo le arti domestiche. Padri, imparate nuovamente come coltivare un orto. Tutti coloro che amano la verità e la realtà, rafforzino i legami non solo familiari, ma anche con i vicini. Sarà una questione di sopravvivenza, e i nostri governi e i “media” non ci aiuteranno, tutt’altro, a meno che non cambino seriamente direzione. “Il nostro aiuto è nel Nome del Signore”, che appare in questo tempo dell’anno come un bimbo impotente. E tuttavia questo bimbo è l’Onnipotente!

Kyrie eleison.Londra, Inghilterra

Gladiatrici a Wimbledon

Gladiatrici a Wimbledon on Luglio 4, 2009

Dal momento che la finestra della mia attuale abitazione si affaccia in lontananza su Wimbledon Park, la scorsa settimana ho visto folle di sportivi così appassionati che spesso si accampavano nella notte per ottenere i posti migliori per il torneo di tennis più importante del mondo che si tiene ogni anno nelle vicinanze. L’esempio è contagioso. Una sera mi ci sono recato per qualche ora.

L’ingresso serale non è né per i posti migliori, né per le migliori partite – mi ricordo sempre che una volta una hostess d’aereo mi disse: “Non si può avere champagne al prezzo della birra”. Così non ho visto alcuna di quelle partite in singolo che sono il più grande spettacolo del nobile sport del tennis: una mente, una volontà e una forza, in singolar tenzone contro un’altra, in un contesto eminentemente magistrale, come fossero due gladiatori, ma senza spargimento di sangue. Tuttavia, ho potuto guardare diverse partite in doppio di uomini e donne, due contro due.

Tutti gli uomini che ho visto giocare erano vestiti con mia grande sorpresa con pantaloncini al ginocchio, perché, si suppone, non possano ostacolare il tennista. Invece il vestito delle giocatrici raggiungeva al massimo la metà coscia. Naturalmente niente sembrava più normale, anzi molte spettatrici erano vestite ancora più succintamente. Ora, faceva caldo, ma com’è che nessuno degli uomini dicesse alle figlie, alle sorelle, alle mogli – alle madri! – che un simile abbigliamento è consono solo per gli occhi del marito?

Ma c’era un altro problema che saltava all’occhio, ancora più grave. Il tennis è uno sport di gladiatori in cui un diritto tonante alla linea di fondo e una volée di respinta portano ad un premio, rendendo indispensabile la forza fisica e la resistenza, lo spirito combattivo e la volontà di dominare. Dal momento che queste sono prerogative maschili, naturalmente le donne fanno del loro meglio per imitare gli uomini, e questo potrà lusingare l’orgoglio mascolino, ma noi uomini ci siamo mai soffermati a considerare come stiamo snaturando le nostre donne ammirandole e incoraggiandole a fare i gladiatori? La sola gladiatrice che si sarebbe potuta vedere aggraziata, l’altra sera si voltò sgraziata nel momento in cui si preparava alla respinta o a ricevere un diritto tonante!

Così che qui si tratta di una questione pratica: quando una donna si impegna in un campionato di tennis o in qualsiasi altro sport che valorizza la mascolinità, potrà mai considerare diversamente da qualcosa di cui sbarazzarsi, quel mensile impedimento, talvolta paralizzante, datole da Dio, che le ricorda che lei è stata concepita per la continuazione della razza umana? Disprezzando o bloccando la sua fertilità, come potrà mai tutelarla per la maternità? Possono quindi i connazionali di Wimbledon, Roland Garros e Flushing Meadows, ecc, essere sorpresi se i loro tassi di natalità sono al collasso? Hanno il diritto di lamentarsi se i loro paesi sembra che stiano per essere rilevati da immigrati, in un futuro non troppo lontano?

Kyrie eleison.

Moda sinistra

Moda sinistra on Novembre 8, 2008

Oggi mi è giunta un’interessante lettera da una moglie e madre tedesca sui suoi primi 50 anni; lei è nata e cresciuta nella Cecoslovacchia comunista, ma con la maternità e la grazia di Dio ha trovato la strada per uscire dal contesto moderno e tornare ai valori tradizionali, alla Fede cattolica in particolare. Ora lei sta progettando di aiutare a scrivere un libro sulle sue esperienze e conclusioni. Ecco due paragrafi dalla sua lettera:

“Grazie alla mia precedente carriera come modella fotografica, ho conosciuto cosa succede dietro le quinte nel mondo della moda. È sconvolgente rendersi conto quanto le tendenze della moda costringano le donne, con un fine deliberato: la distruzione della loro femminilità e la spoliazione della loro dignità di donne.”

“Ogni anno, a Parigi, a Milano e a Londra, gli stilisti propongono ‘prêt-à-porter’ in cui ogni donna ‘alla moda’ viene presentata quasi esclusivamente come un maschio o una donna di strada. Uno sguardo alle riviste di moda come Vogue è sufficiente per cogliere la dittatura onnicomprensiva della moda, che non tollera resistenza da dietro la sua maschera contorta di sensualità e provocazione.”

Parole pesanti!

La femminilità della donna, legata al suo destino naturale come madre, è così profondamente radicata nella natura umana che è uno degli ultimi bastioni che è stato preso d’assalto dai nemici dell’umanità. Se la buona signora tedesca segue la loro scia dietro le quinte, incapperà in quell’enorme complotto contro Dio e contro l’uomo che risale a molti secoli, e il cui assalto odierno contro la femminilità è tanto più furioso per quanto si tratta, secondo la logica dei complottisti, di una delle ultime battaglie che devono vincere per raggiungere la vittoria finale, come pensano loro.

In questa guerra implacabile, una necessità impellente è quella di combattere sui campi di battaglia di oggi e non solo di ieri.

Madre delle vergini, Madre delle madri, ottieni che il libro progettato consenta a molte anime di capire come fare i primi passi fuori dalla strada per la dannazione eterna.

Kyrie eleison.

Il tesoro dei bambini

Il tesoro dei bambini on Giugno 7, 2008

Le madri sanno – vogliono ancora sapere – quali tesori, loro e solo loro, possono deporre nel cuore dei loro figli? Ecco un affascinante promemoria di un giovane poeta della campagna irlandese, nato negli ultimi anni del secolo e morto alla vigilia della Seconda Guerra Mondiale, Michael Walsh. La poesia si intitola “ Roses ”:

Rose di sera – O le più amabili delle rose

Cadenti in musica come vien giù la notte –

Per me il suono più familiare dell’infanzia,

Mia madre che prega sui suoi grani marrone.

Serate a casa – Serate a lungo ricordate!

Tramonto sui prati – luna nascente sulle nevi,

Che sia giugno o dicembre – ai crepuscoli che scendono

La lieve morbida musica di una rosa che cade!

Di tutti i ricordi di una valle tranquilla

Questo mi segue, mi segue incessante in questa città polverosa,

E mi rimane – la più amabile e la più dolce –

Mia madre che prega sui suoi grani marrone!

Quello che una madre può dare al suo bambino nei suoi primi anni di vita non può essere sostituito dal padre, e nemmeno più avanti da un amato sposo. Entrambi sopraggiungono su un cuore formato, o sformato, dalla madre.

La chiave di questa cattiva formazione del cuore sta nell’egocentrismo o egoismo della madre, oggi spesso derivanti dalla ricerca della propria realizzazione – quanto poco essa conosce!

La chiave di questa buona formazione del cuore sta nella profonda venerazione a cui le madri sono naturalmente tenute, nel loro sacrificio o altruismo.

In “Roses” si vede come il bambino sia colpito profondamente da sua madre dimentica di se stessa, in Dio!

Kyrie eleison.