Olocausto

I processi hanno finito

I processi hanno finito on Marzo 23, 2019

Il 31 gennaio scorso, la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo ha emesso la tanto attesa decisione di respingere il ricorso dell’autore di questi “Commenti” contro la sua quasi unanime condanna da parte di sette diversi tribunali tedeschi, nel corso degli anni, per quello che la legge tedesca considera come un “crimine”, e cioè l’aver messo in discussione sul suolo tedesco, nel novembre del 2008, se sei milioni di persone siano state effettivamente gassate sotto il Terzo Reich. I due avvocati difensori tedeschi hanno fatto un tentativo onorevole di difendere il loro cliente politicamente più scorretto, ma essi combattevano con una mano legata dietro la schiena, perché la legge tedesca vietava loro di prendere posizione sulla verità storica. In Germania come in molti paesi di oggi, non è più la verità ad essere la misura degli interessi privati, ma sono certi interessi privati che sono diventati la misura della verità.

Ma come è possibile che la verità sia stata detronizzata? Al pari dello stesso Onnipotente Iddio, la Verità o è il Numero Uno, o è niente. Dio stesso può essere solo il Numero Uno, perché è il Creatore infinitamente superiore a tutta la Sua Creazione. La Verità è la Numero Uno perché, se la definiamo come l’adeguamento della mente alla realtà, ogni sua diminuzione o contraddizione, ogni preferenza di una non-verità alla verità che questa non-verità nega, equivale ad una corrispondente perdita di presa della mia mente sulla realtà, e quindi ad un minore o maggiore scivolamento di tutto me stesso nella fantasia e nelle menzogne. Quindi è ovvio che nelle leggi e nei tribunali di qualsiasi nazione, la verità è di primaria importanza. Non si dichiara infatti in ogni normale tribunale: “giuro di dire la verità, tutta la verità e nient’altro che la verità”?

E’ per questo che sono dei grandi legislatori ad essere considerati fondatori delle loro nazioni: Mosè dagli Israeliti, Solone dagli Ateniesi, Licurgo dagli Spartani, perché essi hanno fissato il riquadro di giustizia per il loro popolo, dare ad ognuno quanto gli è dovuto, così da rendere possibili le relazioni sociali e le società. Anche il gruppo umano di 22 uomini in un’umile partita di calcio ha bisogno di un suo amministratore di giustizia, l’arbitro. E questi non può agire come arbitro senza la verità. Era un placcaggio corretto o era un fallo? Se in termini di giustizia si meritava o meno una pena dipende dalla verità di ciò che è in verità accaduto. Così vivere in società è possibile solo con un criterio di giustizia, e la giustizia è possibile solo se ha come criterio la verità. Benedetta la nazione che ha legislatori e giudici che premiano ciò che è veramente giusto e puniscono ciò che è veramente sbagliato.

Guardiamo ora alle leggi e ai tribunali che puniscono qualsiasi interrogativo sull’assassinio di Sei Milioni di vittime nella Seconda Guerra Mondiale. Tale assassinio fu un fatto storico o no? Se fosse un fatto vero, allora metterlo in discussione può essere un male se il danno fatto è abbastanza grave, ma se l’omicidio non c’è mai stato, allora è conforme alla verità metterlo in discussione, e questo metterlo in discussione, non solo non è un male, ma è un bene positivo. E se la verità è che i Sei Milioni sono un mostruoso mito che grava sulle menti delle persone come dogma fondante di quella che funge da falsa religione, non sono forse un liberatore se aiuto a liberare queste menti dalla menzogna? “La Verità vi farà liberi”, dice Nostro Signore (Gv VIII, 32). Non è allora chiaro come il sole che se non sono mai stati uccisi i Sei Milioni, mettere in discussione il loro assassinio meriti una grande ricompensa dalla società, e non una punizione?

Ora i politici e i loro interessi privati in qualche maniera possono imporre la verità, ma la verità è di tale forza universale che solo con grande difficoltà può essere soppressa del tutto. Pertanto, il giudizio comune degli storici seri, basato su prove oggettive, può ancora ribellarsi contro i più potenti interessi privati. Tale è il caso dell’”uccisione col gas” di “sei milioni” di vittime sotto il Terzo Reich. Gli interessi privati possono rivendicare ciò che vogliono, ma non possono cambiare i fatti oggettivi di 75 anni fa. E che cosa sostengono oggi i ricercatori seri circa quei fatti?

Quindi, con le leggi che proibiscono di dire la verità, ogni Stato è costruito sulla sabbia. Che tutti gli Stati si guardino dall’approvare leggi del genere che mettono la verità in secondo piano, perché almeno in questo caso la verità storica – in contrapposizione alla “verità” emotiva – non è necessariamente dalla loro parte.

Kyrie eleison.

Olocaustianita

Olocaustianita on Febbraio 2, 2019

Molti cattolici sembrano pensare che il cosiddetto “Olocausto” non abbia a che vedere con la religione. Si sbagliano di grosso. Ecco due paragrafi (leggermente modificati) del bel tributo reso al compianto Professore Robert Faurisson da Jérôme Bourbon, bravo direttore dell’eccellente settimanale parigino, Rivarol:—

Non solo il Professore Faurisson, con le sue ricerche e la sua famosa frase di 60 parole, ha minacciato i fondamenti ideologici dell’ordine mondiale uscito dalla Seconda Guerra Mondiale, ma ha anche messo in discussione la religione, o contro-religione, dell’”Olocaustianità”. Questa è una vera e propria religione, che esige rispetto e sottomissione. Il suo falso dio richiede l’omaggio di adorazione, con l’incenso che bruci continuamente davanti a sé, la fiamma da accendere come allo Yad Vashem, con fiori da offrire, e lamenti rivolti al Cielo, come nei pellegrinaggi e nelle processioni ad Auschwitz e altrove, con la gente che deve battersi il petto, gridando “Mai più”.

L’”Olocaustianità”, insegnata dalla scuola elementare fino alla fine dei propri giorni, dalla televisione, dal cinema e da ogni forma di intrattenimento, non fa altro che scimmiottare tutte le caratteristiche della religione cattolica. Ha i suoi martiri (i Sei Milioni), i suoi Santi (Elie Wiesel, Anna Frank), i suoi miracoli (i sopravvissuti all’Olocausto), i suoi stigmatizzati (i detenuti tatuati), i suoi pellegrinaggi (ad Auschwitz, ecc.), i suoi templi e cattedrali (i musei e i memoriali dell’”Olocausto”), i suoi oboli con i quali ottenere il perdono (gli interminabili pagamenti in riparazione, a Israele e ai sopravvissuti dell’”Olocausto”), le sue r eliquie (denti, capelli, scarpe, ecc. dei detenuti nei campi), le sue vite dei Santi (i libri di Elie Wiesel, Anna Frank, ecc.), le sue camere di tortura (le camere a gas), il suo Vangelo (il verdetto del tribunale militare di Norimberga del dopoguerra), i suoi Sommi Sacerdoti e i suoi Pontefici (Simon Wiesenthal), la sua Inquisizione (tribunali civili antirevisionisti), le sue leggi contro la blasfemia (che vietano severamente qualsiasi interrogativo sull’”Olocausto”), la sua Città Santa (la Gerusalemme moderna), i suoi predicatori e i suoi guardiani (tutti gli istruttori e le associazioni politiche, dei media, della religione, dei sindacati, dello sport e dell’economia), le sue Congregazioni Religiose (il Congresso Mondiale Ebraico, il B’nai B’rith, l’AIPAC, ecc., ecc.), il suo Inferno (per tutti i nazionalisti – eccetto gli Israeliani! –, per tutti i revisionisti, per tutti i credenti nel deicidio e nel Nuovo Testamento che sostituisce il Vecchio, etc.), e i suoi fedeli (quasi tutta l’umanità).

Tuttavia, non solo l’”Olocaustianità” scimmiotta il cristianesimo, ma addirittura lo capovolge: invece dell’amore, predica l’odio; invece della verità, le menzogne; invece del perdono, la vendetta talmudica; invece del rispetto per gli anziani, la caccia alle vecchie guardie dei campi; invece dello spirito di povertà, l’ottenimento dei pagamenti di riparazione; invece dell’umiltà, la spinta a dominare; invece della condivisione, la ricerca del guadagno personale; invece della carità, il ricatto; invece del rispetto per gli altri, il linciaggio; invece della quiete e della discrezione, la pubblicità e le chiassose accuse nei media; invece della sconfinata giustizia di Dio, la sfacciata ingiustizia dei conquistatori che si pongono come giudici dei vinti, e così via.

Ed allora, ecco qui un sonetto per onorare ciò che ha fatto il Prof. Faurisson per scrollare questa scimmia dalle spalle dell’umanità:

“La Verità è potente e prevarrà”, dicono tutti.
“Ah, no!” risponde una razza, “la Verità la facciamo noi”.
“Siamo noi la razza eletta, al di sopra degli uomini tutti,
Ed è la nostra verità che devono accettare gli inferiori, che siete voi!”.
E da come questa razza ha rimodellato le due Guerre Mondiali,
è nata tutta una mitologia.
Che impone le camere dell’orrore alle menti deboli
Inventandosi un dio a cui tutti devono latria.
Eppure un fragile Francese ha sfidato le menzogne razziste.
“Fateci vedere una tale reale camera – una sola!”
Ma non c’erano da mostrare immagini realiste.
Con rabbia i razzisti capirono che la Verità vinceva da sola.
Professore, lei non ha creduto in Dio,
Ma Egli l’ha usata per dar forza a tutte le razze.

Kyrie eleison.

Un vero eroe

Un vero eroe on Novembre 10, 2018

Il 21 ottobre è morto a Vichy, in Francia, uno dei pochi veri eroi di cui il nostro povero mondo moderno poteva ancora vantarsi, il professor Robert Faurisson. Era un vero eroe perché in un mondo di menzogne si ergeva con immancabile coraggio e scrupolosa precisione per la verità, su una questione di importanza decisiva per tutta l’umanità. Fu ripagato con la perdita del lavoro, con la sofferenza della sua famiglia, con dieci attacchi personali e fisici, uno dei quali lo lasciò per morto, con l’isolamento nella sua professione e con una serie incessante di attacchi giudiziari da parte dei suoi acerrimi nemici, eppure mantenne nei loro confronti costante cortesia e rispetto. Egli visse in questa condizione per più di 40 anni, senza mai esitare al servizio della verità.

E’ morto sul campo di battaglia, appena tornato a casa dall’ultima conferenza pubblica che doveva essere il suo canto del cigno, a Shepperton, in Inghilterra, dove era nato quasi novant’anni fa. Lì parlò con un amico italiano, che ci ha lasciato questo racconto della loro conversazione: “Il professore era ancora lungimirante, equilibrato e disinvolto come sempre, ma era stanco, molto stanco, così fragile da sembrare quasi trasparente, con la sensazione che il suo compito fosse finito. Infatti, quest’uomo super coraggioso aveva raggiunto tutto quello che si era prefisso di raggiungere”. E l’amico continua: “Lascia dietro di sé un immenso contributo alla causa revisionista [ . . . ] Nemici pieni di odio hanno cercato di impedirgli di scrivere, di vivere, ma lui si è sempre rialzato, non deviando di un millimetro dalla sua impavida ricerca della verità”.

Molti lettori di questi “Commenti” sanno cos’è il “Revisionismo” e perché è così importante per tutti gli uomini, compresi i cattolici. Come disse George Orwell, “Il modo più efficace per distruggere le persone è negare e cancellare la loro comprensione della loro storia.” I revisionisti sono storici che vedono persone in tutto il mondo distrutte oggi da una versione non veritiera della loro storia, specialmente della Seconda Guerra Mondiale, quindi fanno il possibile per ripristinare la verità della storia. Perché – diceva ancora Orwell – “Chi controlla il passato controlla il futuro . . .”, nel senso che chi scrive i libri di storia controlla il futuro, per l’influenza che la storia ha sulla mente delle persone, “. . . e chi controlla il presente controlla il passato”, nel senso che se i dirigenti politici del momento usano il loro potere per controllare i libri di storia, allora controllano il futuro.

Ora le persone che detengono oggi il potere mondiale sulla politica e sui media sono persone che vogliono il Nuovo Ordine Mondiale senza Dio, e comprendono appieno George Orwell. Pertanto hanno fabbricato una versione enormemente falsa della storia della Seconda Guerra Mondiale, tale da giungere ad una religione completamente fabbricata per sostituire il cristianesimo. Ora, se la verità non ha importanza, e se il cristianesimo non ha importanza, come molti oggi pensano, allora non dovrebbero avere problemi con il Nuovo Ordine Mondiale che prende il sopravvento, e tuttavia, come risultato, subiranno di fatto una tirannia mondiale, un preludio all’Anticristo. Lo stesso Solzhenitsyn, illuminato dagli orribili 72 anni di sofferenza sofferti dalla Russia sotto il comunismo senza Dio, ha messo in guardia contro l’edificazione di una nazione, di un continente o di un mondo di menzogne. Del pari, il Professor Faurisson ha avuto in orrore le persone che costruiscono sulle menzogne, e ha dato la sua vita per ristabilire la verità. La persecuzione che subì per decine di anni da parte dei suoi miserabili nemici, per aver detto la verità, è stata la prova dell’importanza e dell’efficacia di ciò che stava facendo.

E nemmeno si aspettava alcuna ricompensa celeste per la sua dedizione alla verità, perché si professava ateo. Eppure amava i bambini, era contento delle benedizioni e non le rifiutò mai. Come ha sottolineato una sua sorella, dopo essere passato davanti ad una serie di giudici ingiusti, quasi tutti legati e sottoposti al Nuovo Ordine Mondiale, ora è passato davanti al Supremo Giudice Giusto, lo stesso divino Nostro Signore. Come lo avrà giudicato il Signore? Due cose sono certe: una, niente in tutta la sua vita sarà stato così importante come quel giudizio, e due, ha meritato molto dagli uomini, ma non è la stessa cosa del meritare da Dio. Che all’ultimo momento possa aver ricevuta la grazia speciale della conversione, è cosa non impossibile a Dio. Mt XXI, 28–29 ci da più che il diritto di sperare e pregare per il riposo della sua anima.

Kyrie Eleison.

Nemici costanti

Nemici costanti on Marzo 17, 2018

Molti lettori di questi “Commenti” – non tutti – saranno rimasti scioccati e increduli per il fatto che questi “Commenti” continuano a riferirsi agli Ebrei come ad una delle principali fonti dei problemi nella Chiesa e nel mondo di oggi. Il fatto è che, sin dalla rivoluzione francese (1789), quando i massoni emanciparono gli Ebrei e diedero loro la libertà di occupare tutte le posizioni influenti nella società, gli Ebrei, con il loro controllo progressivo della politica, delle università e dei media in particolare, hanno sempre influito sul pensiero delle persone, e hanno usato questo controllo concesso loro dagli incauti Gentili per persuadere tutti che essi Ebrei sono le vittime piuttosto che la causa delle continue tensioni tra loro e il resto del mondo.

Eppure nel Medioevo, quando la Fede illuminava le menti degli uomini con la Via, la Verità e la Vita, i Papi Cattolici e i Concilii della Chiesa pubblicarono un gran numero di documenti per far sì che i cristiani diffidassero degli Ebrei, arrivando a proibire ai cristiani, per la loro stessa salvezza eterna, di associarsi agli Ebrei. Era solo “antisemitismo”? In questi nostri giorni, un professore italiano ha appena scritto – e non è il solo – che gli Ebrei sono la forza dominante all’interno del Papato e della Chiesa conciliari. Segue un breve riassunto dello scritto del professore, reperibile per intero all’indirizzo: http://​www.​unavox.​it/​ArtDiversi/​DIV2277_​Lamendola_​Scacco_​in_​tre_​mosse.​html

Il neo-modernismo che oggi sta devastando la Chiesa cattolica è il modernismo condannato da San Pio X, ma con un nuovo elemento aggiunto: l’ebraismo talmudico. Gli Ebrei hanno sempre cercato di neutralizzare la divinità di Nostro Signore Gesù Cristo, perché se Lui non è Dio, il Cattolicesimo è niente, e quindi l’ostacolo principale a loro dominio del mondo è fuori giuoco. Per esempio, nel 2009, perché si scatenò quella furia mondiale per alcune osservazioni espresse alla televisione svedese che mettevano in dubbio l’esistenza delle omicide camere a gas in Germania durante la Seconda Guerra Mondiale? Il problema non poteva essere che un singolo vescovo avesse fatto quelle osservazioni. In realtà il trambusto era stato progettato: secondariamente per paralizzare la Fraternità tradizionale San Pio X a cui allora il vescovo apparteneva, ma primariamente per costringere Papa Benedetto XVI a chiamarsi fuori da quella Tradizione cattolica che è in linea con la Fede del Medioevo. Così il cardinale Ruini, Vicario Emerito del Papa per la diocesi di Roma, dichiarò all’epoca: “Nessuno che neghi l’’olocausto’ può essere un vescovo cattolico”.

Il professore prosegue dicendo che un grande passo in avanti verso questa collocazione dell’”Olocausto” al centro della religione cattolica, era stato fatto nel 1965 quando il Vaticano II dichiarò nel suo documento Nostra Aetate che il patto di Dio con gli Israeliti nel Vecchio Testamento era ancora valido, il che significa che la redenzione di Gesù Cristo non è più necessaria per la salvezza; in altre parole la Sua Chiesa cattolica non è più in possesso esclusivo della completa Verità, e non è più l’unico mezzo di salvezza eterna. Dopo di che, l’importanza religiosa di Nostro Signore Gesù Cristo, lasciata cadere dal Vaticano II, venne immediatamente raccolta dagli Ebrei e assegnata al loro “Olocausto”. Abraham B. Foxman del B’nai B’rith ebbe a dire a New York, “L’Olocausto non è semplicemente un esempio di genocidio, ma è un attacco quasi riuscito alla vita dei figli eletti di Dio, e perciò a Dio stesso.”

Così, per gli Ebrei, l’”Olocausto” è un evento teologico, centrale per la nuova religione che deve essere imposta al mondo intero, e davanti alla quale tutte le altre religioni devono inchinarsi, a cominciare dal cattolicesimo. Ecco perché i vescovi cattolici che mettono in questione “l’Olocausto” devono essere messi a tacere e banditi, e la Chiesa cattolica deve fare ciò che i suoi maestri talmudici le dicono di fare. E il professore italiano conclude che i “fratelli maggiori” sono divenuti i tutori insindacabili della Chiesa di Cristo.

Si noti che questa tesi esemplifica perfettamente la dichiarazione di Tertulliano secondo cui solo la debolezza dei cattolici è la forza degli Ebrei. La propaganda a favore dell’”Olocausto” è partita solo dopo il Vaticano II. Prima del Concilio, la gente aveva ancora un po’ troppo buon senso per credere che fosse stato sterminato in Europa circa il doppio degli Ebrei che nella stessa Europa c’erano prima della guerra.

Ma “non temere piccolo gregge” (Lc XII, 32). Ogni cattolico sa che è Dio e non i suoi nemici ad avere l’ultima parola. Questa catastrofica fine della Quinta Età della Chiesa, nella quale stiamo vivendo, sta preparando e pagando in anticipo il più grande trionfo della Chiesa in tutta la sua storia: la breve Sesta Età, o il trionfo del Cuore Immacolato di Maria. Qualche tempo dopo può venire il più grande trionfo in tutta la storia del mondo dei nemici di Dio, il regno di tre anni e mezzo dell’Anticristo (Gv V, 43), o la Settima Età della Chiesa. Ma poi seguirà l’ultimissima parola che porrà fine a tutte le ultime parole: il Giudizio Universale, che appartiene a Dio e che ristabilirà perfettamente la Sua giustizia universale.

Kyrie eleison.

Verita storica – III

Verita storica – III on Settembre 30, 2017

La spaventosa punizione per la persistenza nella menzogna è che si perde tutto il senso della realtà. Questa punizione incombe già sulla nostra “civiltà” occidentale. La gente non può più distinguere tra verità e falsità, tra fantasia e realtà. Ahimè, la fantasia può essere più dolce, ma alla fine la realtà prevale sempre, e più ostinatamente ci si è aggrappato alla fantasia, più violentemente la realtà finisce col tornare. Le due guerre mondiali del secolo scorso furono un violento ritorno della realtà. Oggi stiamo muovendoci dritti verso la terza, perché la preferenza per la fantasia sta facendosi un’ideologia. Il seguente chiaro esempio di come le menzogne si trasformino in un’ideologia, viene da un sito web che si sforza di mantenere la verità:

Nel 2009 un americano nato polacco, Herman Rosenblat, ha scritto una memoria così toccante dell’Olocausto, che ancora prima che potesse essere pubblicata come un libro, ne furono venduti i diritti cinematografici per 25.000 dollari. L’Angelo della recinzione racconta come Rosenblat, prigioniero durante la seconda guerra mondiale nel campo di concentramento di Buchenwald, incontrò, attraverso la recinzione esterna del campo, una bambina di nove anni che gli lanciava mele e pane da sopra il recinto. Con la fine della guerra si persero di vista, ed egli emigrò negli Stati Uniti. Anni più tardi a New York, ricorse ad un’agenzia matrimoniale per trovare una sposa, e chi avrebbe mai potuto pensare di trovare all’appuntamento quella stessa ragazza? Adesso lei era adulta, ma lui la riconobbe immediatamente e le fece la proposta, che lei accettò, e da allora hanno vissuto nella felicità.

La storia era parecchio commovente. Rosenblat aveva dato ad intendere a tutti che si trattasse di un fatto realmente accaduto, e sembra che tutti gli abbiano creduto. Tuttavia gli storici ricercatori hanno dimostrato dai dati sulla guerra che per esempio era impossibile che i prigionieri di Buchenwald potessero avvicinarsi alla recinzione esterna del campo, e che quindi la storia era un puro frutto dell’immaginazione di Rosenblat. Si trattava di un’altra “falsa storia sull’Olocausto”. Ma un regolare visitatore del sito web di cui sopra, Seymour Zak, ha protestato con veemenza, dicendo che non esiste una “falsa storia dell’Olocausto”. Ciò che è spaventoso è il suo ragionamento:—

 . . . . Quello che gli antisemiti continuano ad insistere siano “false storie dell’Olocausto” devono essere viste in una luce più positiva come “la verità dell’immaginazione”, citando la famosa frase del poeta John Keats. Se qualcosa è percepita come vera dalla mente, sebbene rigorosamente parlando non può essere accaduta , e se tale evento viene successivamente considerato come una verità vivente dalle menti di milioni di altre brave persone che sono venute a contatto con tale versione più elevata della realtà, allora tale evento non dev’essere escluso come fosse una “menzogna” ( . . . ) Tutte queste storie sono vere in un senso metafisico più elevato e negarle è un sacrilegio ( . . . ) Abbiamo un obbligo sacro verso le sei milioni di persone che sono morte sotto la tirannia del malvagio dittatore nazista Adolf Hitler, così da dover ricordare i morti e respingere con disprezzo tutti i tentativi di negare l’Olocausto parlando di “false storie dell’Olocausto”. Ripeto: non esistono cose come una falsa storia dell’Olocausto. Ogni storia dell’Olocausto è vera, vera al 100 per cento, che sia accaduta o meno . ( . . . ) Nelle parole sublimi di Elie Wiesel: “In letteratura, certe cose sono vere nonostante non siano accadute, mentre altre non sono vere, anche se sono accadute”.

Secondo il ragionamento di Seymour Zak, non è importante se le sei milioni di persone qui menzionate siano morte davvero o no “sotto la tirannia, ecc.”. Quello che conta è se i Sei Milioni costituiscono una “versione più elevata della realtà . . . se sono considerati come una verità vivente dalle menti di milioni di brave persone, ecc.” E se è così, affermare che sono morte mentre in realtà non è vero, non è più una menzogna, ma una verità più alta! La realtà non è più la misura della verità, specialmente se tale verità più alta è quasi religiosa, cioè un “sacro obbligo” che sarebbe “sacrilegio” negare, per esempio l’Olocaustianità. In altre parole, c’è la realtà storica e la realtà non-storica, e solo la seconda merita il nome di “realtà”!

Tutto ciò è una follia assoluta, ma è presente ogni giorno sempre più nella società in cui viviamo, e noi esseri umani siamo animali sociali, necessariamente influenzati dalla società intorno a noi. Cattolici – e non cattolici – se volete mantenere la testa al di sopra dell’alluvione della follia, recitate ogni giorno i 15 Misteri del Santo Rosario. La Madonna può proteggere la vostra sanità mentale. Questi “Commenti” non hanno altro rimedio da suggerire.

Kyrie eleison.

Verita’ storica – I

Verita’ storica – I on Settembre 16, 2017

La Scrittura dice ( II Tess II, 9–10) che la venuta dell’Anticristo “avverrà nella potenza di Satana [ . . . ] e con ogni sorta di empio inganno per quelli che vanno in rovina; perché non hanno accolto l’amore della verità per essere salvi. E per questo Dio invia loro una potenza d’inganno perché essi credano alla menzogna e così siano condannati tutti quelli che non hanno creduto alla verità, ma hanno acconsentito all’iniquità”. Ogni parola di San Paolo qui deve essere pesata.

Verso la fine del mondo, che si può dire con certezza che deve includere il XXI secolo, il malvagio Anticristo ingannerà le anime che sono dirette all’Inferno, ed esse sono dirette all’inferno perché non accettano l’amore della verità come quelli che avendolo accettato si dirigono verso il Cielo. Perché non hanno amato la verità, Dio li punirà con una potenza d’inganno, con il risultato che crederanno in un sacco di menzogne. In questo modo tutti coloro che da se stessi hanno ritenuto invece di amare, cercare, trovare e credere la verità, di accettare di partecipare al mondo malvagio di menzogne fabbricato dall’Anticristo e dai suoi agenti (che possono essere chiamati “anticristi” con la “a” minuscola), popoleranno l’Inferno.

Da notare che la dannazione diffusa degli ultimi tempi non inizierà con il rifiuto della verità, ma con il rifiuto dell’ amore della verità. Nel mondo di menzogne fabbricato dagli odierni politici e media, una “potenza d’inganno” se mai ce ne fosse una, il mondo può essere inteso come se non esistesse una verità da rifiutare, ma se uno si rifiuta di disperare e con un cuore retto va alla ricerca di quella verità che uno non trova intorna a se, Dio farà in modo che la trovi ( Mt. VII, 7–8). D’altra parte, se si conosce una verità importante e la si ignora, Dio non sarà con noi. Ecco un esempio che potrebbe trovarsi ovunque nel mondo occidentale di oggi:—

Recentemente è morto l’avvocato francese Bernard Jouanneau, che per anni ha servito la LICRA a perseguire nei tribunali francesi il professor Robert Faurisson per aver negato la verità storica delle camere a gas della Seconda Guerra Mondiale, in cui si suppone che sei milioni di ebrei sono stati uccisi (LICRA è la Lega Internazionale contro il Razzismo e l’Antisemitismo che perseguitò Mons. Lefebvre per aver osato suggerire verso la fine degli anni ‘80 che i musulmani sarebbero dovuti tornare nei loro paesi). In un’intervista al giornale cattolico francese “La Croix” del 23 settembre 1987, Jouanneau disse: “Se le camere a gas sono esistite, la barbarie dei nazisti è stata ineguagliabile. Se non sono esistite, allora gli Ebrei avrebbero mentito e l’antisemitismo sarebbe giustificato. È questo che è in ballo nel dibattito sulle camere a gas”.

L’assunto di Jouanneau è del tutto corretto, tranne che in ballo vi è più di una semplice questione politica, perché “l’Olocaustianesimo” è la cosa più prossima ad una religione professata oggi da molte anime. Auschwitz sostituisce il Calvario, le camere a gas fanno le veci della Croce e i Sei Milioni di Ebrei prendono il posto del Redentore, in altre parole sono Dio. E in più, questo “Olocaustianesimo” è la cosa più vicina a una religione di Stato di molti degli Stati moderni occidentali. Quindi ci si aspetterebbe che gli Stati e gli individui moderni fossero seriamente interessati alla verità sulle camere a gas, che sono al centro dell’“Olocaustianesimo”. Ma cosa accade invece? Un gran numero di questi Stati hanno approvato leggi che proibiscono di porsi domande sulla versione ufficiale delle camere a gas. Ma da quando le leggi fanno o annullano la verità? Tali leggi portano la legge stessa ad essere screditata!

Ecco un’enorme mancanza di amore per la verità e una corrispondente mancanza di verità. E sicuramente si tratta di “una potenza d’inganno” che si realizza grazie alla viltà dei media. Tuttavia chiunque ami la verità basta che spenda solo poche ore su Internet per far venir meno anche la fede più intensa sulle camere a gas. Non c’è da meravigliarsi se i “Licriani” e i loro sodali stiano facendo tutto il possibile per censurare Internet, ma con tutte le sue problematicità esso rimane un bene da difendere vigorosamente, almeno fino a quando e se i “Licriani” non riusciranno a controllarlo.

Kyrie eleison.