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Malizia del Modernismo – V

Malizia del Modernismo – V posted in Commenti Eleison on Giugno 13, 2020

C’è almeno un’altra importante considerazione da presentare prima di lasciare il modernismo (almeno per il momento), ed è una profezia di P. Frederick Faber (1814–1863), riguardante i nostri tempi, che sicuramente è apparsa già più di una volta in questi “Commenti”. Egli disse parole secondo le quali la fine del mondo sarà caratterizzata da uomini che fanno il male mentre pensano di fare il bene.

E’ ragionevole. Anche alla fine del mondo gli uomini avranno ancora la loro natura donata da Dio, che come tale è buona, che sta alla base dei loro peccati, originale e personali, per quanto pesanti siano negli ultimi tempi – II Tim. III, 1–5. Per questa natura di fondo l’uomo ha una naturale inclinazione al bene. Eppure la massa degli uomini sotto l’Anticristo e i suoi predecessori seguiranno il suo male, attuale o anticipato. Come saranno stati compatibili in loro questo bene e questo male?

La volontà umana non può volere nulla che la mente umana non le abbia prima presentato. A fronte ad ogni desiderio umano deve esserci un pensiero umano. Il desiderio di un non-oggetto può essere solo un non-desiderio. Quindi la volontà dipende dalla mente che coglie il suo oggetto proprio per essa, e ogni volontà e l’oggetto che essa vuole devono passare per la mente, sempre supponendo che la mente riesca a cogliere il suo proprio oggetto. Ma ora arriva Kant che dice che la mente non può cogliere il suo proprio oggetto, può solo fabbricarlo. Questo significa che la volontà e il suo oggetto reale non sono più propriamente connessi. Questo significa che una buona volontà può volere in realtà cose cattive e una cattiva volontà può volere in realtà qualcosa buona, ma a causa del peccato originale dell’uomo, quest’ultimo caso sarà meno frequente. E così, quando Kant sgancia la mente dalla realtà oggettiva, rende molto più facile per la volontà volere qualcosa di brutto mentre sembra essere buono. Così, in tutto un mondo dove la mente è sganciata dalla realtà oggettiva, è molto più facile per gli uomini essere ancora di buona volontà anche quando vogliono ciò che in realtà non è buono, perché la mente è stata radicalmente paralizzata.

Ecco ciò che P. Faber profetizza. Egli dice che alla fine del mondo, il problema non sarà tanto il cuore cattivo o la cattiva volontà quanto i cuori buoni con la mente paralizzata, in altre parole i cuori buoni con dei principi cattivi. Che cosa significa questo in pratica? Significa che oggi ci sarà un gran numero di cattolici che hanno la Fede e che hanno buone intenzioni, ma le cui menti non funzionano bene perché seguono, consciamente ma più spesso inconsciamente, l’insegnamento di Kant, così che la loro buona fede è corrispondentemente indebolita. Allora non riescono più a vedere come la Neochiesa sia una cancrena che grava sulla vera Chiesa cattolica, o come la Fraternità San Pio X di Monsignore sia stata messa in cancrena dai suoi successori. Ma in molti casi la cecità di tali anime non è necessariamente dovuta a malizia o alla mancanza di buona volontà.

Ne consegue che, nel trattare con tali anime in cui il soggettivo è stato scisso dall’oggettivo da un mondo intero paralizzato da Kant, un cattolico può facilmente commettere uno di due errori opposti ma collegati. Può dire che tali anime sono così innocenti di cuore da non potersi sbagliare nella mente, così la Neochiesa non può essere tutta in errore, quindi dovrei ricongiungermi ad essa, a Pachamama e a tutto – così si comportano oggi i capi della Neofraternità e tutti coloro che li seguono. Oppure può dire che gli errori nella mente della Neochiesa, e nella Neofraternità che desidera riunirsi ad essa, sono così gravi che non possono essere la vera Chiesa o la vera Fraternità, ed entrambi devono essere assolutamente evitate – così argomentano e si comportano quelli conosciuti come sedevacantisti e quelli che si rifiutano di essere chiamati sedevacantisti, ma che comunque parlano e agiscono come loro.

Al contrario, se riconosco come Kant abbia alla fine diviso il soggetto dall’oggetto, non dirò né che tali anime sono di buona volontà e quindi la loro dottrina è buona, né che la loro dottrina è così falsa che devono avere una cattiva volontà. Dirò invece che soggettivamente possono essere di buona volontà, ma in ogni caso sono oggettivamente di una tale cattiva dottrina che per la mia salvezza eterna non posso seguirli o andare in loro compagnia. E con il Santo Rosario pregherò la Madonna di tenere il mio cuore e la mia mente nell’equilibrio cattolico.

Kyrie eleison.

I processi hanno finito

I processi hanno finito posted in Commenti Eleison on Marzo 23, 2019

Il 31 gennaio scorso, la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo ha emesso la tanto attesa decisione di respingere il ricorso dell’autore di questi “Commenti” contro la sua quasi unanime condanna da parte di sette diversi tribunali tedeschi, nel corso degli anni, per quello che la legge tedesca considera come un “crimine”, e cioè l’aver messo in discussione sul suolo tedesco, nel novembre del 2008, se sei milioni di persone siano state effettivamente gassate sotto il Terzo Reich. I due avvocati difensori tedeschi hanno fatto un tentativo onorevole di difendere il loro cliente politicamente più scorretto, ma essi combattevano con una mano legata dietro la schiena, perché la legge tedesca vietava loro di prendere posizione sulla verità storica. In Germania come in molti paesi di oggi, non è più la verità ad essere la misura degli interessi privati, ma sono certi interessi privati che sono diventati la misura della verità.

Ma come è possibile che la verità sia stata detronizzata? Al pari dello stesso Onnipotente Iddio, la Verità o è il Numero Uno, o è niente. Dio stesso può essere solo il Numero Uno, perché è il Creatore infinitamente superiore a tutta la Sua Creazione. La Verità è la Numero Uno perché, se la definiamo come l’adeguamento della mente alla realtà, ogni sua diminuzione o contraddizione, ogni preferenza di una non-verità alla verità che questa non-verità nega, equivale ad una corrispondente perdita di presa della mia mente sulla realtà, e quindi ad un minore o maggiore scivolamento di tutto me stesso nella fantasia e nelle menzogne. Quindi è ovvio che nelle leggi e nei tribunali di qualsiasi nazione, la verità è di primaria importanza. Non si dichiara infatti in ogni normale tribunale: “giuro di dire la verità, tutta la verità e nient’altro che la verità”?

E’ per questo che sono dei grandi legislatori ad essere considerati fondatori delle loro nazioni: Mosè dagli Israeliti, Solone dagli Ateniesi, Licurgo dagli Spartani, perché essi hanno fissato il riquadro di giustizia per il loro popolo, dare ad ognuno quanto gli è dovuto, così da rendere possibili le relazioni sociali e le società. Anche il gruppo umano di 22 uomini in un’umile partita di calcio ha bisogno di un suo amministratore di giustizia, l’arbitro. E questi non può agire come arbitro senza la verità. Era un placcaggio corretto o era un fallo? Se in termini di giustizia si meritava o meno una pena dipende dalla verità di ciò che è in verità accaduto. Così vivere in società è possibile solo con un criterio di giustizia, e la giustizia è possibile solo se ha come criterio la verità. Benedetta la nazione che ha legislatori e giudici che premiano ciò che è veramente giusto e puniscono ciò che è veramente sbagliato.

Guardiamo ora alle leggi e ai tribunali che puniscono qualsiasi interrogativo sull’assassinio di Sei Milioni di vittime nella Seconda Guerra Mondiale. Tale assassinio fu un fatto storico o no? Se fosse un fatto vero, allora metterlo in discussione può essere un male se il danno fatto è abbastanza grave, ma se l’omicidio non c’è mai stato, allora è conforme alla verità metterlo in discussione, e questo metterlo in discussione, non solo non è un male, ma è un bene positivo. E se la verità è che i Sei Milioni sono un mostruoso mito che grava sulle menti delle persone come dogma fondante di quella che funge da falsa religione, non sono forse un liberatore se aiuto a liberare queste menti dalla menzogna? “La Verità vi farà liberi”, dice Nostro Signore (Gv VIII, 32). Non è allora chiaro come il sole che se non sono mai stati uccisi i Sei Milioni, mettere in discussione il loro assassinio meriti una grande ricompensa dalla società, e non una punizione?

Ora i politici e i loro interessi privati in qualche maniera possono imporre la verità, ma la verità è di tale forza universale che solo con grande difficoltà può essere soppressa del tutto. Pertanto, il giudizio comune degli storici seri, basato su prove oggettive, può ancora ribellarsi contro i più potenti interessi privati. Tale è il caso dell’”uccisione col gas” di “sei milioni” di vittime sotto il Terzo Reich. Gli interessi privati possono rivendicare ciò che vogliono, ma non possono cambiare i fatti oggettivi di 75 anni fa. E che cosa sostengono oggi i ricercatori seri circa quei fatti?

Quindi, con le leggi che proibiscono di dire la verità, ogni Stato è costruito sulla sabbia. Che tutti gli Stati si guardino dall’approvare leggi del genere che mettono la verità in secondo piano, perché almeno in questo caso la verità storica – in contrapposizione alla “verità” emotiva – non è necessariamente dalla loro parte.

Kyrie eleison.

Un vero eroe

Un vero eroe posted in Commenti Eleison on Novembre 10, 2018

Il 21 ottobre è morto a Vichy, in Francia, uno dei pochi veri eroi di cui il nostro povero mondo moderno poteva ancora vantarsi, il professor Robert Faurisson. Era un vero eroe perché in un mondo di menzogne si ergeva con immancabile coraggio e scrupolosa precisione per la verità, su una questione di importanza decisiva per tutta l’umanità. Fu ripagato con la perdita del lavoro, con la sofferenza della sua famiglia, con dieci attacchi personali e fisici, uno dei quali lo lasciò per morto, con l’isolamento nella sua professione e con una serie incessante di attacchi giudiziari da parte dei suoi acerrimi nemici, eppure mantenne nei loro confronti costante cortesia e rispetto. Egli visse in questa condizione per più di 40 anni, senza mai esitare al servizio della verità.

E’ morto sul campo di battaglia, appena tornato a casa dall’ultima conferenza pubblica che doveva essere il suo canto del cigno, a Shepperton, in Inghilterra, dove era nato quasi novant’anni fa. Lì parlò con un amico italiano, che ci ha lasciato questo racconto della loro conversazione: “Il professore era ancora lungimirante, equilibrato e disinvolto come sempre, ma era stanco, molto stanco, così fragile da sembrare quasi trasparente, con la sensazione che il suo compito fosse finito. Infatti, quest’uomo super coraggioso aveva raggiunto tutto quello che si era prefisso di raggiungere”. E l’amico continua: “Lascia dietro di sé un immenso contributo alla causa revisionista [ . . . ] Nemici pieni di odio hanno cercato di impedirgli di scrivere, di vivere, ma lui si è sempre rialzato, non deviando di un millimetro dalla sua impavida ricerca della verità”.

Molti lettori di questi “Commenti” sanno cos’è il “Revisionismo” e perché è così importante per tutti gli uomini, compresi i cattolici. Come disse George Orwell, “Il modo più efficace per distruggere le persone è negare e cancellare la loro comprensione della loro storia.” I revisionisti sono storici che vedono persone in tutto il mondo distrutte oggi da una versione non veritiera della loro storia, specialmente della Seconda Guerra Mondiale, quindi fanno il possibile per ripristinare la verità della storia. Perché – diceva ancora Orwell – “Chi controlla il passato controlla il futuro . . .”, nel senso che chi scrive i libri di storia controlla il futuro, per l’influenza che la storia ha sulla mente delle persone, “. . . e chi controlla il presente controlla il passato”, nel senso che se i dirigenti politici del momento usano il loro potere per controllare i libri di storia, allora controllano il futuro.

Ora le persone che detengono oggi il potere mondiale sulla politica e sui media sono persone che vogliono il Nuovo Ordine Mondiale senza Dio, e comprendono appieno George Orwell. Pertanto hanno fabbricato una versione enormemente falsa della storia della Seconda Guerra Mondiale, tale da giungere ad una religione completamente fabbricata per sostituire il cristianesimo. Ora, se la verità non ha importanza, e se il cristianesimo non ha importanza, come molti oggi pensano, allora non dovrebbero avere problemi con il Nuovo Ordine Mondiale che prende il sopravvento, e tuttavia, come risultato, subiranno di fatto una tirannia mondiale, un preludio all’Anticristo. Lo stesso Solzhenitsyn, illuminato dagli orribili 72 anni di sofferenza sofferti dalla Russia sotto il comunismo senza Dio, ha messo in guardia contro l’edificazione di una nazione, di un continente o di un mondo di menzogne. Del pari, il Professor Faurisson ha avuto in orrore le persone che costruiscono sulle menzogne, e ha dato la sua vita per ristabilire la verità. La persecuzione che subì per decine di anni da parte dei suoi miserabili nemici, per aver detto la verità, è stata la prova dell’importanza e dell’efficacia di ciò che stava facendo.

E nemmeno si aspettava alcuna ricompensa celeste per la sua dedizione alla verità, perché si professava ateo. Eppure amava i bambini, era contento delle benedizioni e non le rifiutò mai. Come ha sottolineato una sua sorella, dopo essere passato davanti ad una serie di giudici ingiusti, quasi tutti legati e sottoposti al Nuovo Ordine Mondiale, ora è passato davanti al Supremo Giudice Giusto, lo stesso divino Nostro Signore. Come lo avrà giudicato il Signore? Due cose sono certe: una, niente in tutta la sua vita sarà stato così importante come quel giudizio, e due, ha meritato molto dagli uomini, ma non è la stessa cosa del meritare da Dio. Che all’ultimo momento possa aver ricevuta la grazia speciale della conversione, è cosa non impossibile a Dio. Mt XXI, 28–29 ci da più che il diritto di sperare e pregare per il riposo della sua anima.

Kyrie Eleison.

Verita storica – III

Verita storica – III posted in Commenti Eleison on Settembre 30, 2017

La spaventosa punizione per la persistenza nella menzogna è che si perde tutto il senso della realtà. Questa punizione incombe già sulla nostra “civiltà” occidentale. La gente non può più distinguere tra verità e falsità, tra fantasia e realtà. Ahimè, la fantasia può essere più dolce, ma alla fine la realtà prevale sempre, e più ostinatamente ci si è aggrappato alla fantasia, più violentemente la realtà finisce col tornare. Le due guerre mondiali del secolo scorso furono un violento ritorno della realtà. Oggi stiamo muovendoci dritti verso la terza, perché la preferenza per la fantasia sta facendosi un’ideologia. Il seguente chiaro esempio di come le menzogne si trasformino in un’ideologia, viene da un sito web che si sforza di mantenere la verità:

Nel 2009 un americano nato polacco, Herman Rosenblat, ha scritto una memoria così toccante dell’Olocausto, che ancora prima che potesse essere pubblicata come un libro, ne furono venduti i diritti cinematografici per 25.000 dollari. L’Angelo della recinzione racconta come Rosenblat, prigioniero durante la seconda guerra mondiale nel campo di concentramento di Buchenwald, incontrò, attraverso la recinzione esterna del campo, una bambina di nove anni che gli lanciava mele e pane da sopra il recinto. Con la fine della guerra si persero di vista, ed egli emigrò negli Stati Uniti. Anni più tardi a New York, ricorse ad un’agenzia matrimoniale per trovare una sposa, e chi avrebbe mai potuto pensare di trovare all’appuntamento quella stessa ragazza? Adesso lei era adulta, ma lui la riconobbe immediatamente e le fece la proposta, che lei accettò, e da allora hanno vissuto nella felicità.

La storia era parecchio commovente. Rosenblat aveva dato ad intendere a tutti che si trattasse di un fatto realmente accaduto, e sembra che tutti gli abbiano creduto. Tuttavia gli storici ricercatori hanno dimostrato dai dati sulla guerra che per esempio era impossibile che i prigionieri di Buchenwald potessero avvicinarsi alla recinzione esterna del campo, e che quindi la storia era un puro frutto dell’immaginazione di Rosenblat. Si trattava di un’altra “falsa storia sull’Olocausto”. Ma un regolare visitatore del sito web di cui sopra, Seymour Zak, ha protestato con veemenza, dicendo che non esiste una “falsa storia dell’Olocausto”. Ciò che è spaventoso è il suo ragionamento:—

 . . . . Quello che gli antisemiti continuano ad insistere siano “false storie dell’Olocausto” devono essere viste in una luce più positiva come “la verità dell’immaginazione”, citando la famosa frase del poeta John Keats. Se qualcosa è percepita come vera dalla mente, sebbene rigorosamente parlando non può essere accaduta , e se tale evento viene successivamente considerato come una verità vivente dalle menti di milioni di altre brave persone che sono venute a contatto con tale versione più elevata della realtà, allora tale evento non dev’essere escluso come fosse una “menzogna” ( . . . ) Tutte queste storie sono vere in un senso metafisico più elevato e negarle è un sacrilegio ( . . . ) Abbiamo un obbligo sacro verso le sei milioni di persone che sono morte sotto la tirannia del malvagio dittatore nazista Adolf Hitler, così da dover ricordare i morti e respingere con disprezzo tutti i tentativi di negare l’Olocausto parlando di “false storie dell’Olocausto”. Ripeto: non esistono cose come una falsa storia dell’Olocausto. Ogni storia dell’Olocausto è vera, vera al 100 per cento, che sia accaduta o meno . ( . . . ) Nelle parole sublimi di Elie Wiesel: “In letteratura, certe cose sono vere nonostante non siano accadute, mentre altre non sono vere, anche se sono accadute”.

Secondo il ragionamento di Seymour Zak, non è importante se le sei milioni di persone qui menzionate siano morte davvero o no “sotto la tirannia, ecc.”. Quello che conta è se i Sei Milioni costituiscono una “versione più elevata della realtà . . . se sono considerati come una verità vivente dalle menti di milioni di brave persone, ecc.” E se è così, affermare che sono morte mentre in realtà non è vero, non è più una menzogna, ma una verità più alta! La realtà non è più la misura della verità, specialmente se tale verità più alta è quasi religiosa, cioè un “sacro obbligo” che sarebbe “sacrilegio” negare, per esempio l’Olocaustianità. In altre parole, c’è la realtà storica e la realtà non-storica, e solo la seconda merita il nome di “realtà”!

Tutto ciò è una follia assoluta, ma è presente ogni giorno sempre più nella società in cui viviamo, e noi esseri umani siamo animali sociali, necessariamente influenzati dalla società intorno a noi. Cattolici – e non cattolici – se volete mantenere la testa al di sopra dell’alluvione della follia, recitate ogni giorno i 15 Misteri del Santo Rosario. La Madonna può proteggere la vostra sanità mentale. Questi “Commenti” non hanno altro rimedio da suggerire.

Kyrie eleison.

Sarto, Siri?

Sarto, Siri? posted in Commenti Eleison on Settembre 29, 2012

In un sermone per la Festa di San Pio X, mi è capitato di pronunciare «quasi un’eresia»: mi sono chiesto ad alta voce se Giuseppe Sarto avesse disobbedito a Paolo VI contro la distruzione della Chiesa se, invece di morire come Papa Pio X nel 1914, fosse morto come cardinale nel, diciamo, 1974. All’interno della Fraternità San Pio X questo deve suonare come un’eresia, perché come si può svilire in questo modo la saggezza del celeste patrono della FSSPX? Ma la domanda non è oziosa.

Nel 1970, Mons. Lefebvre visitò personalmente un certo numero di cardinali e di vescovi della Chiesa, con la speranza di persuadere anche solo un po’ di essi a manifestare una pubblica resistenza contro la rivoluzione del Vaticano II. Egli usava dire che se solo una mezza dozzina di vescovi avessero resistito insieme, si sarebbe seriamente ostacolata la devastazione conciliare della Chiesa. Purtroppo, neanche l’indicato successore di Pio XII, il Cardinale Siri di Genova, volle fare una mossa pubblica contro la direzione della Chiesa. Alla fine, si fece avanti Mons. de Castro Mayer, ma solo nel 1980, quando la rivoluzione conciliare si era ben stabilita ai vertici della Chiesa.

Com’è possibile che le migliori tra le menti bene addestrate fossero state oscurate cosi? Com’è che solo così pochi dei migliori uomini di Chiesa di allora abbiano visto ciò che vedeva Monsignore, per esempio che la “legge” che stabiliva il Novus Ordo Missae non fosse affatto una legge, perché appartiene alla vera natura della legge essere una prescrizione della ragione per il bene comune? Com’è possibile che egli sia stato relativamente l’unico a non lasciare che tale basilare principio di buon senso fosse soffocato dal rispetto per l’autorità, quando la stessa sopravvivenza della Chiesa veniva messa in pericolo dal Vaticano II e dalla nuova Messa? Com’è possibile che l’autorità abbia preso cosí il sopravvento sulla realtà e la verità?

La mia risposta è che per sette secoli la Cristianità è scivolata verso l’apostasia. Per 700 anni, con la nobile parentesi della Contro-Riforma, la realtà del Cattolicesimo è stata lentamente erosa dalla cancerosa fantasia del liberalismo, che è l’affrancamento dell’uomo da Dio con l’affrancamento della natura dalla grazia, della mente dalla verità oggettiva e della volontà dall’oggettivo bene e male. Per lungo tempo, per 650 anni, gli uomini di Chiesa cattolici si sono aggrappati alla realtà e l’hanno difesa, ma alla fine l’avvincente fantasia dell’affascinante modernità si è fatta strada nel loro intimo così che la realtà ha perso la sua maestria sulle loro menti e sulle loro volontà. Mancando della grazia, come diceva San Tommaso Moro dei vescovi del suo tempo che tradivano la Chiesa cattolica, essi hanno permesso che la fantasia degli uomini prevalesse sulla realtà di Dio e che l’autorità prevalesse sulla verità. Ne deriva una pratica lezione per il clero come per i laici.

Cari colleghi, dentro e fuori la FSSPX, per servire Iddio, evitiamo di reagire come Giuseppe Siri, mentre invece abbiamo bisogno di agire come Giuseppe Sarto, con le sue magnifiche denunce degli errori moderni nella Pascendi , nella Lamentabili e nella Notre charge apostolique sul Sillon. E per ottenere la grazia di cui abbiamo bisogno in questa crisi che è la più tremenda di tutta la storia della Chiesa, abbiamo bisogno di pregare tremendamente.

Laici, se gli orrori della vita moderna vi rendono “affamati e assetati di giustiza”, gioite, se potete, perché tali orrori vi mantengono nella realtà, e non dubitate se persevererete nella fame, che “sarete saziati” ( Mt . V, 6). Beati i poveri in spirito, i mansueti e quelli che piangono, dice Nostro Signore nello stesso capitolo. E per una sicura protezione contro la possibilità che le vostre menti e i vostri cuori possano essere sopraffatti dalla fantasia: recitate ogni giorno cinque, meglio quindici Misteri del Santo Rosario della Beata Vergine Maria.

Kyrie eleison.

Resistenza Compromessa

Resistenza Compromessa posted in Commenti Eleison on Luglio 21, 2012

La buona notizia dal Capitolo Generale della Fraternità San Pio X, che si è chiuso sabato, è che la FSSPX, condotta sull’orlo del suicidio, ne ha ricevuto una dilazione dal Capitolo. Tuttavia, se le seguenti parole pronunciate in una intervista diffusa in tutto il mondo, sono indicative delle intenzioni dei capi ancora in carica per altri sei anni, saranno necessarie ancora preghiere perché tale dilazione si mantenga. Ecco ciò che è stato detto (reperibile su YouTube: Traditionalist leader talks about his movement):—

“Molte persone hanno una comprensione del Concilio (Vaticano II) che è una cattiva comprensione, e oggi ci sono persone a Roma che lo dicono. Noi possiamo dire, nelle discussioni (fra Roma e la Fraternità San Pio X, dal 2009 al 2011), io penso, noi vediamo che molte cose che noi (la FSSPX) avremmo condannato come provenienti dal Concilio, vengono in effetti non dal Concilio, ma dalla comune comprensione di esso.”

Per fare un commento, dobbiamo riandare al Vaticano II. Nel contenere sia verità sia errori, i suoi 16 documenti sono profondamente ambigui e contraddittorii. Al seguito di Mons. Lefebvre, la FSSPX non ha mai detto che i documenti non contengano verità, ma li ha sempre accusati di contenere errori gravi, come per esempio la dottrina che lo Stato non abbia il diritto di reprimere le religioni non cattoliche. La Roma conciliare ha sempre difeso i documenti, per esempio facendo riferimento alle opposte verità in essi contenute, come quella che in materia religiosa ogni uomo deve cogliere e professare la verità. Ma le verità non sono mai state il problema. Il problema sta nell’errore e nella contraddizione. Per esempio, se un insieme di individui, come lo Stato, può essere neutrale riguardo alla religione, perché non dovrebbe esserlo l’individuo singolo? La contraddizione spalanca la porta alla liberazione dell’uomo da Dio – al liberalismo.

I colloqui dottrinali dal 2009 al 2011 si sono svolti per esaminare lo scontro dottrinale tra il soggettivismo conciliare dei Romani e l’oggettivismo dei cattolici della FSSPX. Essi hanno mostrato, naturalmente, che la contrapposizione è profonda e inconciliabile, non tra la verità conciliare e la verità cattolica, ma tra l’errore conciliare e la verità cattolica, in pratica tra la religione dell’uomo e la religione di Dio.

Ed ecco che oggi arriva il portavoce, ad affermare che delle “persone a Roma” hanno ragione, e che siamo “noi” che sbagliamo, cioè la FSSPX, perché “molte cose” che la FSSPX ha condannato costantemente come derivanti dal Concilio, derivano solo dalla “comune comprensione” di questo stesso Concilio. In altre parole, Monsignore e la sua Fraternità avrebbero sbagliato fin dall’inizio ad accusare il Concilio e di conseguenza a resistere alla Roma conciliare. Ne consegue che le consacrazioni episcopali del 1988 sarebbero state una decisione non necessaria, perché i vescovi conciliari sarebbero stati affidabili per prendersi cura della Tradizione cattolica. Eppure, Monsignore chiamò quella consacrazione “operazione sopravvivenza” e definì il fidarsi di Roma “operazione suicidio”.

Oggi, il portavoce – coerentemente con le parole su citate – è sicuramente favorevole all’accordo Roma-FSSPX. Per di più, due mesi fa in Austria, egli avrebbe suggerito che questo accordo impegnerebbe la Roma conciliare con la scelta dei futuri vescovi della FSSPX. Quindi, a meno che Roma non abbia smesso di essere conciliare fin dai giorni di Monsignore, e la totale evidenza grida contro una tale illusione, oggi lo stesso Monsignore avrebbe detto che il portavoce si sta facendo promotore dell’”operazione suicidio” della FSSPX – tranne che il portavoce non abbia smentito quelle parole.

Kyrie eleison.