Commenti Eleison

Contraddizione sfrenata

Contraddizione sfrenata on Luglio 27, 2019

Torniamo sul Vescovo Huonder, non per una ragione personale, ma per la confusione universale che egli rappresenta. Il giorno in cui si è dimesso dall’incarico di capo della grande Diocesi svizzera di Coira per stabilirsi nella scuola maschile tradizionale della FSSPX a Wangs, nella Diocesi di San Gallo, il suo trasferimento poteva sembrare così sorprendente che lo stesso giorno ha rilasciato due spiegazioni, una per la Tradizione e l’altra per la Chiesa ufficiale. Qui ci sono le parole chiave di ognuna delle due spiegazioni, che non distorcono nessuna di esse anche se sono uscite dal loro contesto.

Ai suoi ex colleghi e laici della Diocesi di Coira scrisse del suo pensionamento a Wangs: “In accordo con l’intenzione di Papa Francesco lì (a Wangs) mi impegnerò per contribuire all’unità della Chiesa, non escludendo nessuno, ma piuttosto discernendo, seguendo e integrando le persone”. Per i cattolici tradizionali, tra i quali stava per ritirarsi, ha firmato con il Superiore Generale della FSSPX, don Davide Pagliarani, una dichiarazione congiunta contenente queste parole: “Il solo ed unico fine di questa decisione è quello di dedicarsi alla preghiera e al silenzio, celebrare esclusivamente la Messa tradizionale e di lavorare in favore della Tradizione, unico mezzo di rinnovamento per la Chiesa”.

Ma come può l’onorevole Vescovo non vedere la contraddizione tra le sue due spiegazioni? Da quando Francesco è diventato Papa nel 2013, chi è che non ha visto il flusso quasi quotidiano di parole e atti con cui questo Papa induce i cattolici a lasciare la Chiesa della Tradizione? Chi non ha percepito la profonda e istintiva ripugnanza per la Chiesa com’era prima del Concilio, che egli condivide con tutti gli ecclesiastici conciliari che hanno fatto la rivoluzione del Vaticano II? Come può il Vescovo Huonder non vedere che tra l’intenzione di Papa Francesco” e la “Tradizione” c’è un grande abisso incolmabile?

Se egli immagina che la “intenzione di Papa Francesco” sia diversa da quella che è, o se spera che possa essere portata ad essere diversa da quella che è, allora tutte le precedenti esternazioni del Papa lo correggeranno sicuramente rapidamente e fermamente sulla vera portata della sua intenzione. D’altra parte, se il Vescovo sta immaginando o sperando che la Tradizione non è ciò che è, dobbiamo purtroppo ammettere che può benissimo essere stato ingannato dallo scivolamento ventennale che ha portato la Fraternità San Pio X da com’era sotto Mons. Lefebvre a ciò che è diventata sotto i suoi successori. Sotto Monsignore era l’unica più grande fortezza della dottrina, dei sacramenti e della morale della Chiesa cattolica di tutti i tempi, ma una volta che il suo magnetismo personale si è spento con lui nel 1991, in pochi anni è stato il magnetismo ufficiale di Roma ad attirare di nuovo tutti i cattolici e a riaffermarsi, e la Fraternità, con il GREC, ha iniziato la sua mutazione nella Neo-fraternità, per adattarsi alla Neo-Chiesa di Roma. Probabilmente il Vescovo Huonder non vede alcuna contraddizione perché vuole contribuire a questa mutazione.

Ma che dire del cofirmatario della Dichiarazione congiunta per conto dei Tradizionalisti, cioè il Superiore Generale della NeoFraternità, Don Pagliarani? Ovviamente egli sa cosa sta facendo Papa Francesco, e certamente sapeva cosa intendeva 20 anni fa Monsignore per Tradizione. Così, quando ha cofirmato la Dichiarazione, sapeva dell’intenzione simultanea del Vescovo Huonder di lavorare a Wangs sia “secondo l’intenzione del Papa” sia “per la Tradizione”? E se sapeva di questa doppia intenzione, anche lui non vedeva alcuna contraddizione? E se ora vede la contraddizione, che cosa ha fatto col Cavallo di Troia, per quanto ben intenzionato, entrato nella cittadella della Tradizione? Forse si sta dicendo: “Oh, non importa. Monsignore voleva che ci occupassimo dei sacerdoti della Neo-Chiesa (sì, ma non per farne cavalli di Troia!). Il Vescovo Huonder è un uomo gentile. Siamo tutti simpatici. Andremo tutti d’accordo. La contraddizione è più un problema teorico che pratico, ecc . . .”.

Se è proprio così che pensa il Neo-Generale, allora ha contratto la malattia conciliare, e la Fraternità è davvero affondata, mentre la decomposta Fraternità è pronta a navigare per sempre felice e contenta sui mari della confusione e della contraddizione della decomposta Chiesa. Ma guai alle anime!

Kyrie eleison.

Chiarezza de un Cardinale

Chiarezza de un Cardinale on Luglio 20, 2019

In un libro oppure intervista di recente pubblicazione di un cardinale romano si pu leggere con insolito buon senso delle ondate di immigrazione che da decine di anni minacciano di sommergere le grandi nazioni occidentali. Ma il cardinale Sarah non è “razzista” – viene dall’Africa nera. Se solo gli Europei apprezzassero i doni di Dio all’Europa come questo Cardinale! Ma chi in Europa vuole Dio? “Ay, there’s the rub,” [Sì, qui è l’ostacolo] come dice Amleto.

Sono scandalizzato da tutti questi uomini che muoiono in mare, dalla tratta di esseri umani, dalla rete mafiosa, dalla schiavitù organizzata. Queste persone che emigrano senza documenti, né prospettive per il futuro, né famiglia. Pensano di trovare il paradiso qui in terra? Esso non è in Occidente! Se queste persone devono essere aiutate, meglio farlo lì da dove vengono, nei loro villaggi, in mezzo alle loro razze. Gli squilibri economici e i drammi umani non possono essere giustificati. Non si possono accogliere migranti da tutto il mondo. Accoglierli significa non solo far entrare queste persone nel proprio paese, ma dare loro anche un lavoro. Lo si può fare? No. Significa dare loro un posto dove vivere. Lo si può fare? No. Parcheggiarli in alloggi inadeguati, senza dignità, senza lavoro, non è quello che io chiamo accogliere le persone. Questo è più simile a qualcosa di organizzato dalla mafia! La Chiesa non può cooperare nella tratta di esseri umani, che è più simile a una nuova forma di schiavitù.

Quello che trovo altrettanto scandaloso è usare la Parola di Dio per giustificare tutto questo. Dio non vuole che le persone emigrino. Il Bambino Gesù si è rifugiato in Egitto, a causa di Erode, ma poi è tornato a casa. Dio ha sempre riportato il suo popolo in Israele, che si trattasse di una carestia in patria o di una prigionia all’estero. Avere un paese è un grande tesoro, è quello dove siamo nati, dove sono sepolti i nostri antenati. Quando si accoglie qualcuno, è per dare loro una vita migliore, non per mandarli nei campi di immigrazione. Quando si dà da mangiare senza che si faccia alcun lavoro, non c’è dignità.

E che cultura si offre loro? Sono in grado i popoli europei di far condividere a costoro la propria cultura e le proprie radici cristiane? Temo che lo squilibrio demografico provocato da queste ondate migratorie farà perdere agli Europei la loro identità insieme a ciò che li rende quello che sono. L’Europa ha una missione speciale affidatale da Dio. Siete voi Europei che ci avete insegnato il Vangelo e i valori della famiglia, della dignità della persona e della libertà. Se rinunciate alla vostra identità, se vi lasciate sommergere da popoli che non condividono la vostra cultura, allora i vostri valori e la vostra identità cristiana rischiano di scomparire. Come accadde quando l’antica Roma fu invasa dai barbari. Dovete riflettere: le migrazioni di oggi non sono una nuova forma di schiavitù, organizzata per ottenere manodopera a basso costo? Tutte queste persone che vengono qui alla ricerca di uno stile di vita da sogno. Che bugia! Che cinismo! Papa Benedetto XVI è stato particolarmente chiaro e profetico su tutte queste questioni. [ . . . ]

Voi europei siete stati plasmati dal cristianesimo, tutto in Europa è cristiano. Perché negarlo? Nessun musulmano nega la sua identità. Se non tornate ad essere quello che siete, sparirete. E se l’Europa scompare, ci sarà uno sconvolgimento spaventoso: il cristianesimo rischierà di scomparire dalla faccia della terra. Guardate a come siete stati invasi dall’Islam: i musulmani vogliono conquistare il mondo, e hanno i mezzi finanziari per farlo. Non avranno successo perché il Signore è con noi fino alla fine del mondo. Ma intanto non dovete negare chi siete: quegli immigrati che fate entrare devono integrarsi nella vostra cultura, supponendo che abbiate ancora una cultura. Non li integrerete nel vostro materialismo ateo. Essi non vogliono avere niente a che fare con esso.

Kyrie eleison.

Verita minata ancora di piu

Verita minata ancora di piu on Luglio 13, 2019

Questi “Commenti” hanno più di una volta raccomandato il sito Internet del Dott. Paul Craig Roberts, il commentatore americano sugli sviluppi politici ed economici mondiali. Nonostante gli manchi la pienezza di prospettiva fornita dall’unica vera religione, egli coglie moltissime verità mondane, e le commenta sul suo sito – paulcraigroberts.org – al punto che ci si chiede: quando sarà assassinato? Ma l’omicidio comporta sempre complicazioni e l’assassinio di un messaggero rischia sempre di dare credito al suo messaggio. Comunque sia, gli articoli del dottor Roberts sono ampiamente letti in tutto il mondo, e un suo recente articolo rafforza a livello molto pratico la manera in cui Don Calderón inizia la sua analisi dell’uomo nuovo” del Vaticano II (vedi il numero del 22 giugno di questi “Commenti”) con il soggettivismo, cioè con la separazione dell’uomo moderno dalla verità oggettiva. Per alcuni sviluppi recenti di questa separazione, si legga l’articolo del dottor Roberts, leggermente riassunto qui di seguito.

Egli inizia citando un sito veridico, Zero Hedge, in cui è detto che la capacità di falsificare la realtà sta crescendo a passi da gigante. Degli sconsiderati senza cervello hanno sviluppato una tecnologia che sta rendendo la falsa realtà indistinguibile dalla realtà vera. “Credo che non siamo affatto preparati per questo. E non credo che il pubblico sia consapevole di ciò che sta accadendo, ha detto il Presidente del Comitato di Intelligenza del Congresso degli U,S.A. Egli parlava del rapido progresso della tecnologia di sintesi. Questa nuova intelligenza artificiale permette ai programmatori competenti di creare audio e video di chiunque, dicendo qualsiasi cosa. Le creazioni sono chiamate “deepfakes” – “finte profonde” e per quanto oltraggiose possano essere, sono praticamente indistinguibili dalla realtà. Non appena ci saremo adattati ad un mondo in cui la nostra realtà sembrava falsa, e le cose che sono false diventanno la nostra realtà.

“Noi siamo sopraffatti”, ha detto un esperto di forense digitale della Università della California di Berkeley, “Il numero di persone che oggi lavorano alla video-sintesi è molto superiore a quello di coloro che lavorano alla scoperta dei deepfakes in ragione di 100 a 1” . . . . Già due terzi degli Americani affermano che le immagini e i video alterati sono diventati un grave problema per comprendere i fatti fondamentali dell’attualità. I ricercatori sulla disinformazione allertano sulla crescente “indifferenza per la realtà”, perché si richiedono tanti sforzi per distinguere tra ciò che è reale e ciò che è falso, che la gente finisce col rinunciare alla ricerca della verità e si affida ai suoi istinti di base, ai pregiudizi tribali, agli impulsi. Immersi negli inganni dei nostri capi, finiamo col non credere in nulla.

Ad esempio, due petroliere vanno in fiamme, sollevando del fumo. Si vede comparire in un video sfocato una sospetta barca della Guardia Rivoluzionaria Iraniana. Immagini infette inondavano i nove miliardi di schermi della terra. Ogni parte racconta una storia diversa. Nessuno sa bene di chi fidarsi. Le teorie complottiste riempiono il vuoto, mentre ognuno di noi si aggrappa a ciò che più vuole credere.

https://​www.​zerohedge.​com/​news/​2019-06-16/​hedge-fund-cio-i-dont-think-public-aware-whats-coming

Il dottor Roberts continua, perché gli esperti tecnologici si compiacciono nel sviluppare una tecnologia che rende la verità sempre più difficile da cogliere? Cosa loro manca como uomini che sono portati a creare metodi per distruggere la capacità di conoscere la verità? In cosa differisce questo dal rilasciare nell’aria un’impercettibile sostanza che spazza via la vita? L’unico uso serio di questa tecnologia è quello di consentire allo stato di polizia il controllo completo. Oggi è possibile mettere parole e fatti sulla bocca e nelle azioni di chiunque, e usare le prove false per condannarli del crimine simulato. Senza verità, non c’è libertà, né sovranità, né pensiero indipendente e neanche consapevolezza. C’è solo The Matrix [mondo virtuale inventato]. Fino a che punto l’America ha perso la sua strada perché le aziende, gli investitori e gli scienziati siano motivati a sviluppare una tecnologia che distrugge la verità? Questi idioti senza cervello non sono forse i nostri veri nemici? Nel mondo di oggi la cosa più difficile è accertare la verità. E l’articolo del dottor Roberts si conclude con una richiesta di sostegno, che sicuramente merita.

Lettori, se vi è cara la vita aggrappatevi alla verità, perché essa viene minata velocemente, col mondo che mette la libertà sopra la verità e la fantasia sopra la realtà. Le conseguenze saranno umanamente disastrose per tutti noi.

Kyrie eleison.

“Prometeo” – Idolatria

“Prometeo” – Idolatria on Luglio 6, 2019

Part I – l’essenza del Vatican II è una glorificazione dell’uomo spacciata dagli uomini di Chiesa per cattolicesimo. Parte II – l’Uomo Nuovo del Vaticano II è libero: dalla realtà, col soggettivismo; dalla morale, con la coscienza; dalla grazia, con la natura. Parte III – la Neochiesa del Vaticano II non è più contro il mondo, né contro le altre religioni, essa è la Nuova Chiesa della bontà e del dialogo con tutti. Nella IV parte del suo libro, don Calderón si chiede se il Vaticano II equivalga ad una nuova religione, e risponde affermativamente, perché non rende più il culto alla Santissima Trinità, perché 1 la Rivelazione e la Tradizione del cattolicesimo, 2 i suoi atti centrali del culto, e 3 Dio Incarnato, sono stati tutti essenzialmente cambiati.

1 La vera dottrina della Chiesa è cambiata perché un cattolico possa credere o nell’oggetto stesso, per esempio l’Incarnazione, o in una proposizione oggettiva che esprima tale oggetto, per esempio “Dio si è incarnato”. La proposizione esprime il mistero in modo inadeguato, ma lo esprime veramente, e per il credente essa è sufficiente a salvare la sua anima. Invece la Neochiesa è modernista, e per i modernisti nessuna proposizione può essere oggettiva. Quindi nella Neochiesa può esserci solo un’esperienza soggettiva del mistero (Dei Verbum 2; LG 4), che lascia la dottrina aperta ai capricci di ogni tipo di soggetti carismatici. Per la Neochiesa il Mistero è presente nella comunità ecclesiale vivente, per la quale la dottrina della Rivelazione e della Tradizione può e deve evolvere a seguito delle mutevoli circostanze storiche. Così la Neofede è uno stato d’animo che permette di sperimentare e interpretare il Mistero in qualche forma di comunione. Le formule o il credo semplicemente ne derivano. La Neoscrittura è semplicemente la fissazione di tale esperienza, un modello da seguire per il popolo di Dio. La Neo-ortodossia sta nel pensare in conformità con la comunità della Neochiesa, così che chi rifiuta questa Neocomunità è il peggiore degli eretici, ad esempio Mons. Lefebvre.

2 Circa il culto, la religione medievale della Croce sarebbe deprimente! Così la Neochiesa manterrà la gioia, ma eliminerà il sacrificio. Di conseguenza, se è stato il peccato degli uomini che ha portato al debito degli uomini verso Dio, che ha portato al pagamento del debito da parte di Cristo con il sacrificio, basta liberarsi del peccato. Dio è al di sopra e al di là della sofferenza, quindi i peccati degli uomini non Lo offendono, Egli può dispiacersi per essi, ma non punirebbe mai nessuno con l’Inferno eterno. Cristo è morto semplicemente come strumento del Padre (G&S 22) per mostrare solidarietà con gli uomini, quindi non è Cristo ma il Padre che ci salva, e non per mezzo della Croce ma con la Risurrezione, che è stata operata dal Padre per glorificare l’uomo! Così la Messa rinominata “Mistero Pasquale”, serve a glorificare l’uomo, e Dio deve ringraziare l’uomo che è così glorioso per Lui! Questa serie di menzogne blasfeme, che orientano chiaramente la Nuova Messa imposta alla Chiesa da Paolo VI nel 1969, è implicita piuttosto che esplicita nel decreto sulla liturgia del Vaticano II, Sacrosanctum Concilium, esso risale infatti agli inizi del Concilio, quando i modernisti dovevano muoversi ancora con cautela. Ma dal 1969 in poi i freni sono stati tolti. Oggi la liturgia della Chiesa è nel caos.

3 Circa Dio incarnato, Gesù Cristo, centro del cristianesimo e della vera Chiesa cattolica, di Lui si parla direttamente in due documenti Vaticano II, Gaudium et Spes e Ad Gentes. Don Calderón spiega che la dottrina di entrambi i documenti è la stessa: la Croce è orribile, quindi è meglio essere un semplice uomo di pace che un figlio di Dio adottato per la sofferenza. L’uomo è a immagine di Dio (per la sua libertà), così più l’uomo si fa da sé, più divino diventa. Ne consegue che Gesù Cristo si è fatto uomo non perché l’uomo diventi figlio adottivo di Dio, ma perché diventi più pienamente uomo! In più, in nessun punto il Vaticano II afferma che Gesù Cristo è veramente e propriamente Dio, né menziona una volta l’Unione Ipostatica. I teologi conciliari nel loro linguaggio oscillano tra la Tradizione e la Nuova Teologia, a seconda il loro pubblico.

4 La conclusione di Don Calderón è che lo scopo ultimo del Vaticano II è la dignità dell’uomo, e tale scopo costituisce una religione, così che si tratta di una religione diversa dal cattolicesimo, che ha per scopo finale la (estrinseca) gloria di Dio. Così, col Vaticano II, la grazia consiste nel liberare la natura umana, Gesù è l’uomo che è venuto a renderci più umani, e la Messa non è più il sacrificio dovuto a Dio, ma il rendimento di grazie dell’ umanità che incorona il Creatore, perché essa è più libera di Lui, in quanto è in grado di scegliere anche il male!

Kyrie eleison.

“Prometeo” – Neochiesa

“Prometeo” – Neochiesa on Giugno 29, 2019

Dopo aver studiato, nella II parte de La Religione dell’uomo, l’Uomo Nuovo che emerge dal Concilio, nella III parte del suo libro sul Vaticano II, don Calderón studia la Neochiesa del Concilio, di fatto una nuova Chiesa. L’unica vera religione dell’unico vero Dio è stata fondata da Gesù Cristo, Dio incarnato, per “insegnare a tutte le nazioni” (Mt. XXVIII, 20), così da raggiungere tutte le anime e salvarne il maggior numero possibile. Per adattare una Chiesa così ambiziosa all’uomo moderno, tale da proteggere l’umanesimo moderno, la stessa Chiesa deve essere ridimensionata e ridefinita, radicalmente modificata, mascherando il cambiamento. Perciò: 1 la Neochiesa non avrà più per missione tutta l’umanità: 2 non interferirà più con la parte mondiale dell’umanità. 3 Anche nella parte ancora religiosa dell’umanità non sarà più l’unica chiesa, 4 e dovrà essere ridefinita per svolgere il suo nuovo ruolo.

1 La tradizione cattolica insegna che “Regno di Dio” e “Chiesa” sono due espressioni che indicano la stessa realtà. Entrambe hanno la stessa missione di portata universale. Ma per adattare questa Chiesa ad un mondo in cui essa è ogni giorno una realtà sempre meno universale, il Vaticano II distinguerà tra il Regno di Dio che è universale nella realtà, essendo presente invisibilmente in tutti i cuori degli uomini, e la Neochiesa che è universale solo nell’ intenzione, perché essa sta continuamente e visibilmente costruiendo ed estendemdo il Regno nella vita degli uomini. La Neochiesa è universale anche come “sacramento” o segno dell’unità di tutti gli uomini (LG, 1).

2 E’ qui dove la Neochiesa libera le potenze mondane da qualsiasi dominio della Chiesa. La glorificazione dell’uomo ha reso il “Regno di Dio” non più potenziale per tutti gli uomini tramite il battesimo, ma attuale per tutti gli uomini per natura. Perciò la natura ha preso il posto della religione, e così la Neochiesa può indicare l’universalità del Regno, ma non può affermarlo o rivendicarlo. Quindi i politici sono liberi dalla religione, e la Neochiesa ha bisogno solo di purificarli nel loro dominio. E questa la Neocristianità di Maritain, in cui Mammona può conquistare il mondo, come abbiamo visto a partire dal Vaticano II. Il Concilio fu infatti la logica conclusione del lungo declino della vera cristianità a partire dal Medioevo. Ma allora la Neocristianità è senza Dio? No, il Nuovo Mondo di Maritain, né credente né battezzato, viene secondo lui ancora liberato da Cristo e si dirige verso la gloria.

3 A questo ridimensionamento liberale della Chiesa segue il ridimensionamento ecumenico. Da quando il protestantesimo ha fatto a pezzi la Chiesa cattolica, i frammenti spezzati hanno cercato di riunirsi. La vera Chiesa non ha voluto e non vuole partecipare alla loro vana ricerca della loro unità perduta, raggiungibile solo con il loro ricongiungimento alla Chiesa cattolica; ma la glorificazione dell’uomo fa sì che la Neochiesa glorifichi i non cattolici e voglia congiungersi ad essi. Così essa nei cristiani non cattolici glorificherà le “tracce” senza vita del cattolicesimo, ancora presenti tra loro, ma senza vita; ad esempio tra gli Ortodossi, con Ordini validi ma senza giurisdizione; tra i protestanti, con le Scritture, ma senza interpretazione autorevole; e renderà tali tracce “elementi” viventi (Unitatis Redintegratio). Nell’ umanità non cristiana troverà dei “semi del Verbo”, cioè delle verità e bontà che invece sono scintille del Verbo che “venuto nel mondo illumina ogni uomo” (Gv. I, 9) (Nostra Aetate), perché tutti gli esseri razionali sono stati scelti da Dio per glorificarLo, e tutti quelli scelti sono salvati.

Ma il Concilio, in che modo può elevare di tal fatta tutti i non cattolici, senza degradare i cattolici? Dichiarando che l’onnicomprensiva “Chiesa di Cristo” “sussiste”, cioè esiste in qualche modo speciale, nella Chiesa cattolica (LG 8). Ma “sussiste” è solo un trucco verbale – se eleva i non cattolici, come può non degradare i cattolici? Se non abbassa i non cattolici, come può elevare i cattolici?

4 Infine, come deve essere ridefinita la Neochiesa per adempiere al suo nuovo ruolo? Come “Popolo di Dio”, necessariamente democratico, in modo che il sacerdozio degli ordinati si confonda col “sacerdozio” dei battezzati (I Pt II, 5) e tutta la Neochiesa sarà sacerdotale con una missione in tutto il mondo; e in modo che i vescovi siano promossi a governare la Chiesa accanto al Papa (LG 22). Un’altra parola abbastanza vaga che corrisponde alla vaghezza delle nozioni della Neochiesa è “Comunione”, la cui azione principale è il “Dialogo” con tutti gli uomini, così che nessuno abbia mai torto, e tutti possano essere gentili con tutti. Dottrina e verità: dimenticate!

Kyrie eleison.

“Prometeo” – Il nuovo uomo

“Prometeo” – Il nuovo uomo on Giugno 22, 2019

Nel suo libro “Prometeo, la religione dell’uomo” Don Alvaro Calderón presenta il Vaticano II come essenzialmente un umanesimo mascherato da cattolicesimo ad opera degli ufficiali della Chiesa. Questo camuffamento ha dato un’autorità senza precedenti all’umanesimo e c’è voluta un’abilità senza precedenti per realizzarlo. Ora l’umanesimo è nato nel XIV secolo per difendere i valori puramente umani contro le supposte pretese inumane della povertà, della castità e dell’obbedienza del Medioevo cattolico, e anche contro l’autorità della Chiesa, supposta trattare gli esseri umani come bambini. Così, per affermare la dignità umana, l’umanesimo farà valere la libertà umana, dando così origine al liberalismo nel XVII e XVIII secolo, e al superliberalismo nel XX e XXI secolo. Alla falsa libertà di questo super-liberalismo il Vaticano II si sforzerà di adattare la vera Chiesa di Dio. Così il Concilio “libererà” la mente dell’uomo col soggettivismo, la sua volontà con la “coscienza” e la sua natura facendola servire dalla grazia invece che sollevarla con la grazia.

Il soggettivismo è l’errore che rende la verità indipendente dall’oggetto e invece dipendente dal soggetto umano. In definitiva questo si traduce in una pura follia, che il Vaticano II voleva evitare, e tuttavia voleva un soggettivismo sufficiente a garantire la libertà di pensiero. Così ricorse alla “inadeguatezza delle formule dogmatiche”. Ora è vero che nessuna parola umana può dire o esprimere la pienezza delle realtà divine, ma le parole possono dirne qualcosa, ad esempio è vero che “Dio esiste”, mentre è falso che “Dio non esiste”. Quindi le parole non sono del tutto inadeguate per esprimere dogmi, infatti se credo in un certo numero di dogmi espressi a parole, come la Chiesa esige da ogni cattolico, posso salvare la mia anima. Ma il Vaticano II (Dei Verbum) dice che è Se stesso che Dio rivela, non una dottrina fatta di parole, ed Egli è conosciuto per mezzo dell’esperienza soggettiva, non di parole oggettive. Così le dottrine possono andare e venire senza toccare le realtà che stanno dietro di esse, e così il Vaticano II può cambiare i dogmi senza allontanarsi suppostamente dalla Verità o dalla Tradizione! Perciò ogni tipo di teologia è lecita, come ogni tipo di religione! Quindi la superiorità del cristianesimo sarebbe meramente una superiorità culturale!

Allora, come fa il Vaticano II a liberare la volontà? Essa è già liberata. Se non c’è più verità o falsità è ugualmente vero o falso che rubare e mentire sono sbagliati. In definitiva, anche qui questa posizione sfocia nella pura follia, e allora come farà il Vaticano II ad affermare la libertà della mente e a stare alla larga dalla dissoluzione di ogni morale? Con la “coscienza”. Nel cuore di ogni uomo, ma senza parole, Dio parla con una inclinazione morale verso il bene e lontana dal male, in un modo che nessuna parola può essere adeguata, e con una sostanza immutabile per tutti i tempi. Così la mia volontà non è vincolata dall’esterno dai Dieci Comandamenti, ma sono io che mi inclinerò liberamente dall’interno, rimanendo così libero di fare ciò che è giusto. Ma in realtà, lo farò? – Che dire del peccato originale? In realtà, la morale è oggettiva, è razionale e può e deve essere espressa con regole universali. La semplice “coscienza” soggettiva è troppo debole per resistere al peccato originale.

Infine, in che modo il Vaticano II pone la grazia di Dio al di sotto, invece che al di sopra, della natura dell’uomo? La “Grazia perfeziona la natura” è un classico principio cattolico, quindi la grazia perfeziona l’uomo preservando la sua qualità più alta, la sua libertà, che è asservita dal peccato. Così la grazia di Cristo libera e serve la natura dell’uomo, rivelando l’uomo a se stesso (Gaudium et Spes, 24), per mezzo dell’Incarnazione. Ma l’Incarnazione non ha rivelato prima di tutto Dio all’uomo?

In conclusione, Don Calderón mostra come il Vaticano II, pur essendo fondamentalmente umanistico, abbellisce l’umanesimo con decorazioni cattoliche: libertà, sì, ma a immagine di Dio! Soggettivismo, sì, ma da verità interiore, compreso il mistero di Dio, che rivela il mistero dell’uomo stesso! Coscienza, sì, ma naturalmente partecipando alla Legge Eterna, così che gli uomini la realizzino naturalmente, così che la volontà di Dio sia destinata ad essere in linea con la volontà dell’uomo! Grazia, sì, ma per perfezionare la natura dell’uomo liberandoci dalla schiavitù del peccato! Quanto più bello è reso l’umanesimo dalla ricchezza e l’eredità della Chiesa!

Kyrie eleison.