Musulmani

Sofferenza Musulmana

Sofferenza Musulmana on Febbraio 27, 2010

Il mese scorso mi sono trovato di fronte ad un piccolo esempio di un grande problema, quando ho incontrato a Londra un giovane di famiglia musulmana che è nato e vive in Francia. Questi è combattuto tra la sua origine maomettana e il suo ambiente europeo, e lo scontro che sta vivendo tra la fedeltà alle sue radici ancestrali e la fedeltà alla sua terra di nascita è chiaramente straziante.

Certi Maomettani possono adottare completamente i valori francesi, molti altri possono completamente respingerli, ma lui non riesce a fare alcuna delle due cose.

Naturalmente, il suo problema è molto più che culturale o politico o anche storico. È religioso.

L’Islam nacque circa 1400 anni fa come una separazione dalla Cristianità Cattolica in Medio Oriente. Radicato nell’eresia nestoriana, che sostiene che in Gesù non c’è nessuna natura divina, divampò con violenza nell’inaridita Cristianità del Medio Oriente e del Nord Africa, occupò per molti secoli anche la Spagna e si infranse in breve in Francia.

Una religione semplice e violenta, che cerca di conquistare il mondo intero con la spada; di fatto, un flagello di Dio, che per un migliaio di anni la Cristianità poté tenere a bada solo con la spada.

Tuttavia, ora che gli stessi Cristiani Europei stanno perdendo quasi tutta la loro fede in Cristo o nella Cristianità, ecco che permettono – e i loro governi anticristiani incoraggiano positivamente la cosa – ai Maomettani di tornare in Europa, non con la spada, ma con l’immigrazione; quello che ha fatto la famiglia di questo giovane, che è in Francia da due o tre generazioni.

Che cosa c’è dietro questa immigrazione?

I mondialisti vogliono aiutare a dissolvere le già gloriose nazioni cristiane per fonderle nel Nuovo Ordine Mondiale.

I liberali vogliono affermare la loro folle pretesa che le differenze di razza e di religione tra gli uomini sarebbero insignificanti.

I Maomettani vogliono che si consenta loro di occupare tutta l’Europa.

Eppure, anche se l’Europa è ogni giorno più corrotta, persistono ancora tracce della sua antica gloria, gloria dovuta alla Chiesa Cattolica. Queste tracce sono abbastanza marcate da suscitare, per un verso, in qualcuno, come in questo giovane, una fedeltà patriottica in grado di rivaleggiare con la fedeltà di sangue verso i suoi antenati, per altro verso, da ispirare ancora in molti europei un tale amore per il proprio modo di vivere da difenderlo con un bagno di sangue se apparisse o fosse troppo minacciato dall’esterno.

Satana non ha dubbi nella pianificazione di questo bagno di sangue.

Quanto a Dio, può permetterlo come una punizione.

In ogni caso esso appare sempre più probabile.

Nel frattempo che cosa dovrebbe fare questo giovane?

Idealmente, andrà alla radice del problema, se cioè Gesù Cristo è la seconda delle tre Persone di Dio, o solo un profeta, seppure sublime. Quindi, se è intelligente, collegherà i benefici della Francia, che tanto ammira, con il loro autore, lo stesso Dio Incarnato; e se poi divenisse un vero cattolico, vedrebbe come conciliare tutto il vero bene delle sue origini con tutto il vero bene della sua terra natale.

In questo modo sarebbe in grado di contribuire, seppure in modo limitato, per se stesso e anche per gli altri, ad evitare l’incombente bagno di sangue.

E cosa dovrebbero fare gli Europei di nascita per evitarlo?

Ritornare alla loro Fede atavica e alla sua pratica, ad essa che è la sola che ha il potere di unire tutti i popoli e le razze nella Verità, nella giustizia e nella pace. Questa è la loro antica responsabilità e la loro vocazione voluta da Dio: dare al mondo intero un esempio di fedeltà a Nostro Signore Gesù Cristo, tale che tutte le nazioni e le razze siano invogliate a seguirlo.

Se invece gli Europei continueranno ad essere infedeli, il sangue è sicuro che scorrerà.

Kyrie eleison.Londra, Inghilterra

Pura Espropriazione

Pura Espropriazione on Gennaio 19, 2008

Nel Nord dell’Inghilterra, un collega della FSSPX mi ha raccontato una piccola spaventosa storia per il futuro del nostro paese. Due mesi fa, avendo parcheggiato per breve tempo la sua auto per fare una telefonata, in quella che sembrava una qualunque strada di un’ordinaria periferia di una città inglese del Midlands, in pochi minuti si ritrovò davanti all’auto due giovani immigrati, mentre altri due si posizionavano dietro. Nel frattempo, accanto a lui arrivò una macchina con al volante un immigrato adulto che lo fissò con uno sguardo ancora più ostile.

Il mio collega abbassò il finestrino – “C’è qualche problema?”, chiese. “Che ci fai qui?”, “Ho parcheggiato per un paio di minuti per fare una telefonata”. Poi il mio collega si azzardò ad aggiungere: “Ma questa strada non appartiene a te, vero?”. La risposta fu un effluvio di feroci bestemmie (in inglese) col finale: “Se in due minuti non sei fuori di qui faremo a pezzi la tua auto”. Il mio collega decise di andar via.

I non nativi Inglesi in questo caso erano dei musulmani, i quali hanno trasformato larghe parti di un certo numero di città inglesi in “zone vietate”, dove i nativi Inglesi difficilmente mettono più piede e da dove anche la polizia preferisce rimanere fuori. Nei primi degli anni ‘70, quando gli immigrati cominciarono a riversarsi in Inghilterra, un politico inglese nativo, Enoch Powell, avvisò con forza che questo flusso avrebbe portato al “sangue sulle strade”. Vano avvertimento. Il flusso non si è più fermato.

Lo stesso è accaduto in molte nazioni occidentali. Come non vedere in questo la condanna di Dio contro lo stile di vita di queste nazioni? In primo luogo, il molle egoismo che rifiuta i figli per potersi divertire, porta al fatto che non ci sono più abbastanza lavoratori nativi per tirare la carretta, per così dire, così che senza immigrati l’intero stile di vita corre il rischio di collassare. In secondo luogo, il liberalismo e il materialismo di questo stile di vita mina il patriottismo, così che gli interessati globalisti hanno una virtuale mano libera per spianare la strada alla loro internazionale empietà, abbattendo l’identità delle nazioni per mezzo dell’immigrazione incontrollata.

I paesi dell’Occidente sono stati tolti ai nativi e sono dati ai popoli che almeno hanno dei figli (cfr. Mt . XXI, 43). Ma senza Gesù Cristo come unificante pietra angolare ( Ef . II, 20), il risultato è – sangue nelle strade.

Kyrie eleison.Preston, Inghilterra del Nord