Commenti Eleison

“Videogioco Truccato” – II

“Videogioco Truccato” – II on Agosto 25, 2018

Si racconta la storia che la grande monarca cattolica di Spagna, la Regina Isabella (1451–1504), quando le fu chiesto cosa volesse vedere in un dipinto, rispose “un sacerdote che dice Messa, una donna che dà alla luce, e un criminale che viene impiccato”. In altre parole, ognuno ha una parte da giocare nella vita, e tutti dovrebbero interpretare quella parte e non un’altra. Possiamo solo immaginare cosa avrebbe detto di un mondo in cui i preti celebrano i picnic eucaristici, le donne usano i contraccettivi e abortiscono liberamente, e i criminali sono condannati a pene sempre più brevi in carceri che assomigliano a hotel di lusso. Oggi “Nulla è tranne ciò che non è” (Macbeth, I, 3).

Oggi molte persone sentono che la vita moderna è falsa, ma pochi riescono a capire perché “nulla è tranne ciò che non è”, o perché “Niente è reale, E niente che valga la pena, Campi di fragole a non finire” (Beatles). Esse osservano la polizia che opprime, i giornalisti che mentono, i farmaci che avvelenano, gli avvocati che imbrogliano, i politici che tradiscono, le donne che si auto-sterilizzano, i giovani che si suicidano, gli insegnanti che corrompono, i medici che uccidono, e così via e, peggio di tutti, i preti che apostatizzano. Non è difficile vedere intorno a noi un mondo disordinato che è esattamente l’opposto del giusto ordine che la Regina Isabella aveva in mente per la Spagna. Ma il disordine è così mascherato da assomigliare nel presente al giusto ordine del passato, così che poche persone riescono a capire da dove proviene il disordine, e molti rinunciano al tentativo di individuarlo, accomodandosi invece tra i beni materiali che esso ha da offrire. Per esempio molti musicisti rock fanno bei soldi urlando contro i cattivi frutti del materialismo, ma pochi vanno fino alle sue radici, così che la maggior parte finiscono col rimanere comodamente materialisti, parte integrante di quella falsità che hanno riconosciuto correttamente nei loro giorni di guadagno.

Una vecchia canzone chiedeva: “Why, why, why, Delilah?” (Perché, perché, perché, Delilah?). Perché le persone si sono talmente liberate della presenza di Dio nelle loro vite che non hanno idea che il problema sta proprio nella Sua assenza. E se mai ne hanno sentore, per la stessa ragione per cui si sono prima sbarazzati di Lui, per la soluzione ora guardano ovunque tranne che nella Sua direzione. Eppure fu Cristo a creare, in vista della fine del mondo, quella Cristianità che nel Medioevo elevò la civiltà a livelli senza precedenti, e di cui la “civiltà occidentale” è erede senza Cristo. Ma la Crist-ianità senza Cristo è mera “-ianità” o inanità, vacuità, che equivale allo svuotamento di ogni cosa.

Ma l’incipiente vacuità ha dovuto fare i conti col Medioevo, altrimenti gli uomini sarebbero tornati a Cristo. Quindi le apparenze della legge cristiana, degli ospedali, dei parlamenti, ecc., dovettero essere mantenute mentre venivano svuotate della sostanza. Così, negli ultimi 500 anni ecco una serie di “conservatori” che conservano niente, tranne l’ultima conquista dei liberali. Da qui una lunga tiritera di politicanti ipocriti, esteriormente di destra ma in realtà di sinistra, perché è questo che vogliono i popoli: capi che sembrano rendere omaggio ai resti di Dio e di Cristo, ma che in realtà servono il Diavolo lasciando sempre più spazio alla libertà da Dio e da Cristo.

Da qui il Concilio Vaticano II nella Chiesa, che ha mantenuto l’aspetto esteriore del cattolicesimo, sostituendone la sostanza con la realtà del modernismo. Da qui il Capitolo del 2012 della Fraternità San Pio X, che mentre pretendeva di mantenere la Tradizione cattolica si preparava a subordinarla al Vaticano II. Da qui il Capitolo della Fraternità del 2018, che ha preteso di liberarsi dell’architetto del Capitolo del 2012, pur assicurandosi che lo stesso rimanesse a fianco del potere. Quindi un Capitolo che non rappresenta la realtà della situazione della Chiesa o della Fraternità, ma che rischia di diventare un videogioco truccato per tranquillizzare coloro che resistono alla marcia della Fraternità verso la Roma conciliare ma un gioco che intanto protegge questa stessa marcia. Voglia Dio che non sia cosí.

E allora, se il mondo intero sta manipolando i videogiochi, c’è una qualche soluzione? È impossibile che il Cielo ci abbia lasciato senza. Fin dal Medioevo la Madonna ha donato a tutti noi il Rosario. Nei tempi moderni ci ha donato la Devozione dei Primi Sabati. Li trascuriamo a nostro rischio e pericolo.

Kyrie eleison.

“Videogioco truccato” – I

“Videogioco truccato” – I on Agosto 18, 2018

La carità certamente prega per il nuovo Superiore Generale della Fraternità San Pio X perché Dio gli dia l’intuizione e la forza per riportare la Fraternità sulla via tracciata per essa – e per il bene della Chiesa universale – da Mons. Lefebvre; ma realisticamente Don Pagliarani potrebbe anche non avere il desiderio di fare una cosa del genere. Realisticamente, sul piano umano, le indicazioni sono che egli è sulla stessa lunghezza d’onda di Mons. Fellay, e che la sua elezione a Superiore Generale sia stato il risultato di un piano concordato da Roma e da Mons. Fellay per il Capitolo, nel caso lo stesso Mons. Fellay non fosse stato rieletto, come è stato il caso. Ecco l’accordo: se Don Pagliarani si fosse occupato degli interessi di Mons. Fellay, questi, in caso di necessità, avrebbe promosso la sua candidatura a Superiore Generale. Ecco alcune indicazioni che i due stanno cospirando per portare la Fraternità tradizionale sotto la Roma conciliare –

* E’stato riferito che nel Capitolo Generale intermedio (non elettivo) del 2012, fu don Pagliarani a salvare Mons. Fellay dalle devastanti argomentazioni presentate al Capitolo per il dimissionamento e la sostituzione di Mons. Fellay come Superiore Generale. Don Pagliarani disse al Capitolo che non si doveva dare al Superiore uno schiaffo in faccia – e l’arrendevole Capitolo passò subito a trattare altre questioni.

* Subito dopo il Capitolo, Don Pagliarani fu promosso – ricompensato? – da Mons. Fellay all’importante incarico di Rettore del seminario della Fraternità per l’America Latina a La Reja, Argentina. Qui è stato sentito Don Pagliarani criticare chi non capiva la necessità di un accordo tra la Fraternità e Roma – la politica di Mons. Fellay.

* Possiamo sperare un giorno di sapere con certezza come esattamente sia accaduto che al Consiglio Generale della Fraternità siano stati aggiunti due “Consiglieri”, così da mettere Mons. Fellay accanto al posto di potere della Fraternità, da dove era stato allontanato pochi giorni prima. Ma si può pensare che i fin troppo docili e rispettosi Capitolari avrebbero votato a favore di questa mossa se non fosse sembrata gradita al nuovo Superiore Generale? Di fatto, se non fosse stata proposta dallo stesso Don Pagliarani?

Tali domande rimangono delle speculazioni fino a quando i fatti saranno resi noti, ma non sono speculazioni oziose, perché dal comportamento della Fraternità nei prossimi anni dipende la grande questione della Chiesa universale. La Fraternità tornerà ad essere il baluardo centrale della resistenza all’apostasia conciliare che provoca il caos all’interno della Chiesa, o si unirà a tale movimento apostatico? All’interno della struttura della Chiesa, la Fraternità è sempre stata numericamente insignificante rispetto a tutte le altre istituzioni che compongono la Chiesa, ma la eccezionale fedeltà della Fraternità alla dottrina cattolica e ai sacramenti di sempre, abbandonate o pervertite dai più alti funzionari della Chiesa, ha reso la stessa Fraternità una forza con cui fare i conti. La tenuta di Monsignore sulla Verità lo rendeva imbattibile. I Papi conciliari non potevano né inghiottirlo né sputarlo. Da tempo essi hanno ingoiato e mangiato Mons. Fellay.

Il tempo ci dirà come Don Pagliarani saprà gestire le sue enormi responsabilità. Intanto preghiamo per lui, anche se non siamo umanamente fiduciosi. E’ troppo grande il rischio che i capi della Fraternità seguano il resto dei capi mondiali e la trasformino in un “videogioco truccato”, come qualcuno ha ben descritto il mondo di oggi. Per punire l’umanità che ovunque abbandona Dio, Egli dà il potere ai suoi nemici di sradicare gli ultimi resti di Cristo e della civiltà cristiana. Tuttavia, almeno per un po’, le apparenze di Cristo e della Sua Chiesa devono essere mantenute fino a quando non susciteranno neppure più nostalgia negli uomini che vengono scristianizzati. Da qui il videogioco che sotto le apparenze è svuotato di ogni realtà. Da qui la manipolazione delle elezioni e dei Capitoli per realizzare il Valente Nuovo Mondo, senza Cristo o Dio.

Ahimè, per questi poveri nemici. Dio esiste, e Nostro Signore sta per colpire!

Kyrie eleison.

Capitolo generale – III

Capitolo generale – III on Agosto 11, 2018

Quando la Verità cattolica e l’Autorità cattolica si separano, come nel Vaticano II, non può essere la Verità che si sia mosso, perché la dottrina cattolica non cambia. Solo l’Autorità può essersi mossa, e quindi solo le autorità della Chiesa possono essere incolpate della separazione. Un motivo in più per far tesoro di quelle autorità che non hanno tradito la Verità, come Mons. Lefebvre e la sua Fraternità San Pio X. Un motivo in più per dare almeno un’ulteriore occhiata a quello che è successo nel recente Capitolo Generale della Fraternità – in effetti, la Fraternità ha ripreso la linea di Monsignore, che aveva abbandonato nel 2012, o ha applicato il proverbio francese: “Più le cose cambiano, più rimangono le stesse”?

All’inizio del Capitolo sono stati eletti tre uomini nuovi per formare il triumvirato (corpo di tre uomini) che governa la Fraternità, e molti buoni sacerdoti della Fraternità hanno tirato un grande sospiro di sollievo e hanno goduto alcuni giorni di vera speranza per il futuro. Ma ecco che alla fine del Capitolo sono stati votati a far parte del Consiglio Generale della Fraternità, dove vengono prese le decisioni più importanti, il precedente Superiore Generale e il suo predecessore. Con questo è stato introdotta nella Fraternità una novità, un nuovo incarico di “Consigliere”. E il cuore di molti buoni sacerdoti deve essersi fatto piccolo piccolo. Quale speranza potrebbe esserci adesso per cambiare il disastroso andazzo della Fraternità dalla fedele Verità alle infedeli autorità, dal momento che i due principali artefici di tale andazzo sono stati reintegrati nel Consiglio Generale della stessa Fraternità?

Almeno un partecipante al Capitolo si è lasciato rassicurare da quello che gli è stato detto, ossia che i due “Consiglieri” non vivranno nella sede della Fraternità a Menzingen, in Svizzera; che verranno consultati solo per questioni relative all’istituzione o alla chiusura di case della Fraternità e all’ammissione o all’espulsione di membri della Fraternità; e che la creazione dei “Consiglieri” è stata una mossa intelligente del Capitolo perché essa aiuterà a guarire le divisioni nella Fraternità. Ma c’è davvero qualcuno che si sente rassicurato? Menzingen deve riconquistare la fiducia che la sua ambigua politica ha fatto perdere negli ultimi 20 anni. Ecco un commentatore tra tanti che non si fida delle recenti parole rassicuranti dei dirigenti della Fraternità:—

In realtà, la scelta – preordinata – di Don Pagliarani come nuovo Superiore Generale nasconde la altrettanto preordinata volontà di confermare lo status quo della direzione della Fraternità. Senza pudore, al nuovo Superiore sono stati affiancati due Assistenti che certo non brillano per la loro resistenza alla Roma modernista. Per di più, senza alcuna vergogna, il Capitolo si è inventato le figure di due “Consiglieri”, non previsti dagli Statuti della Fraternità; “scegliendo” per la bisogna i due personaggi più accordisti che la Fraternità abbia mai avuto: Don Schmidberger, noto amico del cardinale Ratzinger, e Mons. Fellay, noto per i suoi “nuovi amici” a Roma, e per essere convinto liquidatore della Fraternità, da consegnare mani e piedi legati agli apostati romani.

Il quadro che emerge non è necessariamente quello di una resa incondizionata, ma si intravede un processo di avvicinamento alla Roma modernista che si svolgerà in maniera nuova, un po’ con maggiore cautela e diplomazia nei confronti dei sacerdoti e dei laici della Fraternità. Tuttavia, dal momento che Dio vede e provvede, e che se l’uomo propone, è Dio che dispone, c’è anche la possibilità che Nostro Signore intervenga e infonda nel relativamente giovane Don Pagliarani i Doni di Consiglio, Fortezza e Timore di Dio di cui egli avrà bisogno per raddrizzare il percorso della scialuppa della Fraternità e condurla nel porto sicuro. Possa essere questa la volontà di Dio!

In tutta onestà, il Capitolo è riuscito a cambiare il Superiore Generale, che era la cosa più importante che doveva fare. Mons. Fellay e Don Schmidberger come “Consiglieri” potrebbero continuare a tramare con i Romani su come portare ciò che rimane della Fraternità di Mons. Lefebvre sotto il tallone della Roma conciliare, ma il potere supremo nella Fraternità ora appartiene a Don Pagliarani. Ne farà buon uso? Solo Dio lo sa. “La carità, tutto crede, tutto spera” (I Cor. XIII, 7). Dobbiamo pregare per lui.

Kyrie eleison.

Capitolo generale – II

Capitolo generale – II on Agosto 4, 2018

Almeno per il momento si può ragionevolmente ritenere che il Capitolo Generale della Fraternità San Pio X abbia deciso per una ennesima camuffata sconfitta per la Fede cattolica. È tristissimo che i 40 sacerdoti dirigenti di quella che fu una volta la Fraternità di Mons. Lefebvre non abbiano ribadito tutta la dimensione della crisi della Chiesa e del mondo in cui oggi tutti ci troviamo; ma questa è la realtà. In un certo senso non devono essere incolpati, perché essi non sono né più né meno che i figli del loro tempo. Visto che stiamo vivendo in tempi pre-apocalittici, perché i sacerdoti della Fraternità dovrebbero essere risparmiati dalle tentazioni e dalla cecità che, dal Vaticano II, hanno colpito la massa dei vescovi e dei sacerdoti della Chiesa? La Chiesa ha la promessa di Nostro Signore che non verrà mai meno ( Mt . XXVIII, 20), ma la Fraternità non ha mai avuto tale promessa.

Quindi, i cattolici che desiderano salvare le loro anime restino con i piedi per terra, ed adattino le loro menti alla realtà della nostra situazione. Ad esempio, una madre preoccupata mi ha appena scritto dagli Stati Uniti esprimendo il timore per i suoi figli: – “Voglio che i miei figli abbiano altri figli che amino la fede. E che loro abbiano altre opportunità per incontrare fedeli cattolici e magari sposarsi un giorno. Ho un figlio che ha solo 12 anni e vorrebbe diventare un sacerdote. Qual è il futuro per loro? Dove trovare dalle nostre parti un sacerdote della “Resistenza”? E dove una scuola? E mio figlio sarà mai sicuro di entrare in un seminario?”. Oggi devono esserci molte madri cattoliche con lo stesso cruccio. Ho risposto con il immenso bisogno che hanno oggi tutti i cattolici di cogliere la realtà e di adattarsi ad essa:

Cara madre,

SI ABITUI ALL’IDEA CHE IN TEMPI DI CARESTIA UNA CROSTA DI PANE È UN LUSSO.

La Chiesa è in uno stato di carestia. Perciò –

1 A ciascun giorno basta la sua pena, dice Nostro Signore (Sermone della Montagna). Quando crescerà suo figlio dodicenne, potrebbe esserci o no un seminario corretto. Se non ci sarà, vuol dire che Nostro Signore non voleva che fosse sacerdote. Ma tra ora ed allora molta acqua passerà sotto i ponti.

2 Un sacerdote della “Resistenza” dalle sue parti? Solo il tempo potrà dirlo. Nel frattempo non è obbligata ad assistere alle Messe che diminuiscono la sua fede, in effetti potrebbe essere obbligata a non frequentarle. Giudichi lei con suo marito. Ma se non assiste ad una Messa pubblica, deve adorare Dio ogni Domenica in modo regolare a casa. Questo è il terzo Comandamento. Contíno sul suo esempio per insegnare i suoi figli.

3 Una scuola della “Resistenza” sarà un super lusso. Nel frattempo i figli ASCOLTANO i loro genitori biologici, è nel profondo della loro natura. Può persino mandarli in scuole non molto buone, purché lei reciti in casa il Rosario, e controlli attentamente tutte le influenze che possono influire su di loro, specialmente la musica … Non li lasci soli nelle loro stanze con un qualche strumento elettronico. Tanga questi fuori casa, il più lontano possibile.

4 A ciascun giorno basta la sua pena. Si ricordi di Sant’Ambrogio a Santa Monica – “Il figlio di tante lacrime (il futuro Sant’Agostino) non può andare perso”. Se necessario, pianga lacrime di sangue per la salvezza di ciascuno dei suoi figli – cos’altro conta? –, ma allo stesso tempo abbia una fiducia illimitata nel Sacro Cuore di Gesù e nell’amore e nel potere di Sua Madre per ottenere la loro salvezza.

Quindi, cari lettori, Monsignore e la sua Fraternità erano un super-lusso. È fin troppo normale che oggi la si perda. Dobbiamo “cingere i nostri lombi”, cioè allacciare le nostre cinture e contare di salvare le nostre anime senza di essa. La grazia di Dio c’è sempre . “L’aiuto di Dio è più vicino della porta”.

Kyrie eleison.

Capitolo generale – I

Capitolo generale – I on Luglio 28, 2018

Così lo scorso sabato si è concluso a Écône, in Svizzera, l’ultimo Capitolo Generale della Fraternità San Pio X, il quarto con elezioni (1982, 1994, 2006 e 2018). L’evento è stato seguito con interesse in molti ambienti, perché per circa 40 anni dalla sua fondazione nel 1970, la Fraternità è stata come il più importante baluardo della Fede cattolica eretto contro il Concilio Vaticano II (1962–1965), che di fatto ha ufficialmente minato quella Fede. Tuttavia, negli ultimi 20 anni circa la Fraternità ha dato segni crescenti di un cambio di direzione, più in linea con i funzionari conciliari della Chiesa e meno in linea con il suo fondatore, Mons. Lefebvre. Adesso, questo Capitolo Generale in quale direzione indicherebbe di voler condurre la Fraternità?

Gli atti dettagliati di un Capitolo sono destinati a rimanere riservati, come quelli dell’elezione di un Papa, ma alla fine del Capitolo sono emerse parole e azioni pubbliche. Le parole sono state la Dichiarazione ufficiale del Capitolo sulla politica per il futuro, che si allinea alla famosa dichiarazione di Mons. Lefebvre del novembre 1974, “nella sua integralità”. Tuttavia, come ha chiaramente dimostrato il sito Web Non Possumus citando veramente nella sua integralità quella dichiarazione di guerra contro la nuova religione del Vaticano II, il Capitolo ha scelto deliberatamente di citare solo le sue parti più pacifiche. Questo non è promettente per la continuazione della guerra santa della Fraternità di Monsignore contro la terribile apostasia del Vaticano II.

Naturalmente Monsignore era innanzi tutto cattolico e solo di conseguenza anticonciliare, motivo per cui la sua dichiarazione di guerra contiene parti pacifiche. Ma come può essere amata la verità senza odio per l’errore? L’anticonciliarismo segue immediatamente e necessariamente l’amore per il cattolicesimo, e fu questo il motivo per cui orde di veri cattolici seguirono la Fraternità e il suo fondatore che stavano denunciando apertamente e chiaramente l’apostasia dei funzionari della Chiesa. Sotto di lui, il seminario di Écône aveva una volta ben più di un centinaio di seminaristi, e una folla di migliaia di persone assisteva ogni estate all’ordinazione di una dozzina o più di nuovi sacerdoti. Nel giugno di quest’anno si è stimato cha ad assistere all’ordinazione di tre nuovi sacerdoti tra circa 40 seminaristi ci fosse una folla di 450 anime. I cattolici si allontano – con i loro portafogli – dalla Neo-fraternità.

Per quanto riguarda le azioni pubbliche del Capitolo, che parlano sempre più delle parole, si è avuta l’elezione di un nuovo Superiore Generale e di due nuovi Assistenti. Ci si deve congratulare con i capitolari per aver deposto i precedenti Superiore e Assistenti, perché questi per 12 anni hanno cercato di cambiare la direzione della Fraternità, per perseguire il suo riconoscimento ufficiale da parte degli apostati romani. Il riconoscimento non è stato ottenuto, ma la Fraternità è stata gravemente indebolita e i suoi migliori sacerdoti sono stati disorientati. E chi ha scelto il Capitolo come dirigenti al loro posto? I due nuovi Assistenti sono stati fedeli esecutori del precedente Superiore con la sua politica volta ad accattivarsi il favore della Roma conciliare. Per il bene comune della Fraternità? Ma quando mai c’è stato un bene comune cattolico contrario alla Fede? Per quanto riguarda il nuovo Superiore, neanche lui sa bene cosa intenda fare come Superiore, perché solo Dio sa con certezza cosa farà un uomo quando sarà messo al potere. Spesso deluderà, perché “Il potere corrompe e il potere assoluto corrompe assolutamente” (Lord Acton) – ma egli potrà anche rivelarsi sorprendentemente buono. Don Pagliarani ha certamente bisogno delle nostre preghiere.

A questo proposito, tuttavia, l’ultima azione pubblica del Capitolo è arrivata come un fulmine a ciel sereno. Poco prima della chiusura del Capitolo, i capitolari hanno votato per aggiungere al Consiglio Generale della Fraternità e quindi ai due Assistenti, altri due “Consiglieri”. E chi hanno scelto? Gli ultimi due Superiori della Fraternità, don Schmidberger (1982–1994) e Mons. Fellay, che tra il 1994, quando fu eletto per la prima volta, e il 2018, quando è stato finalmente detronizzato, è stato il principale artefice dell’indebolimento e del declino della Fraternità! Di chi è stata l’idea di mettere subito Mons. Fellay accanto al posto di comando, insieme al suo più stretto collaboratore, don Schmidberger? Quale saggio Superiore vorrebbe intorno a lui il suo predecessore per altri 12 anni? Cosa ha pensato di fare il Capitolo? In ogni caso, non è un buon segno perché la Fraternità ami la verità e odii l’errore.

Kyrie eleison.

Intelligenza artificiale – II

Intelligenza artificiale – II on Luglio 21, 2018

L’intelligenza artificiale è in effetti una contraddizione in termini. Tutto ciò che è artificiale non può essere intelligente. Tutto ciò che è intelligente non può essere artificiale. Ogni essere intelligente (come tale) deve essere vivo, spirituale e libero. Tutto ciò che è artificiale (come tale) deve essere non vivente e materiale e non può essere libero. Quindi nulla di artificiale può essere intelligente nel vero senso della parola, e nulla di veramente intelligente può essere artificiale. Un’intelligenza può essere creata solo da Dio. L’uomo può creare solo cose artificiali.

A riprova di ciò, partendo dal “Commento” della scorsa settimana, assumiamo che ci sono tre gradi di esseri spirituali: il (1) Creatore, gli (2) angeli e gli (3) uomini; e quattro gradi di esseri materiali: gli (3) uomini, gli (4) animali, i (5) vegetali e i (6) minerali. Ciò significa che l’uomo è la più complicata delle creature, perché solo lui è sia spirituale sia materiale. Se qualcuno affermasse che l’uomo è puramente materiale, probabilmente farebbe il più elementare degli errori in filosofia, cioè che esistono solo esseri materiali. Tale errore è diffuso nel nostro odierno mondo materialistico, ma o nessuno di questi uomini ha mai pensato o amato, o piuttosto sta negando la piena natura della sua stessa esperienza. Ma se egli non fosse altro che materia, perché avrebbe un così acuto senso della propria dignità umana? E perché si comporterebbe come se la libertà fosse di importanza suprema per lui?

In realtà, i sei gradi dell’essere possono essere classificati in base a quanto superano la materia. (6) Il minerale è rinchiuso nella materia, mentre (5) le piante non vi sono rinchiuse allo stesso modo: vivono e si muovono, ma sono fisse e non conoscono altro al di fuori di se stesse. (4) Gli animali vivono e si muovono, e non sono fissati su un posto e hanno una conoscenza sensoriale e un desiderio sensoriale delle cose materiali al di fuori di se stessi. (5) Gli uomini vivono e si muovono, non sono fissati su un posto e non hanno solo la conoscenza sensoriale e il desiderio sensoriale di particolari materiali al di fuori di loro stessi, hanno invece anche l’intelligenza e la volontà per conoscere e desiderare le cose universali non materiali al di fuori di loro stessi, il che è un enorme passo avanti nel distanziarsi e uscire dalla materia. La parola “intelligenza” deriva dal latino “intus-lego”, che significa “leggere dentro”, vale a dire, che all’interno delle cose percepite dai sensi l’intelligenza legge la loro forma o essenza non materiale. Questo perché l’intelligenza e la volontà che la segue sono entrambe facoltà spirituali, appartenenti a quella parte dell’uomo che è, come tale, libera dalla materia e al di sopra di essa.

E da queste due facoltà deriva la libertà della (3) volontà dell’uomo, che non è condivisa da alcun altro degli (4) animali, che sono tutti costretti nei loro istinti. E questa libertà manifesta anche al più ateo dei materialisti la sua superiore dignità sopra tutti i meri (4) animali, sempre che egli sia onesto abbastanza da riconoscerlo. Al di sopra dell’uomo ci sono gli (2) angeli che sono puramente spirituali e intelligenti ma pur sempre degli esseri particolari, mentre (1) il Creatore è l’Essere spirituale universale in Sé stesso, non limitato in alcun modo e nemmeno connotato da alcuna particolarità.

Quindi (3) l’uomo è vivente e spirituale in forza della sua anima immortale con la sua intelligenza e la sua volontà, che sono il fondamento del suo libero arbitrio, che lo rende libero. Ora, c’è qualcosa di “artificiale”, come un computer o un robot, che sia vivente o spirituale o libero? In primo luogo, esso non vive da se stesso. La natura sparge il seme umano, animale e vegetale in tutte le direzioni, e ogni seme contiene la vita. Ma nonostante gli enormi sforzi compiuti per molti anni, l’arte e la scienza umane non sono riuscite a creare un seme con la vita al suo interno (e si può ritenere che non ci riusciranno mai). In secondo luogo, se nulla di ciò che è fatto dall’arte umana è vivente, tanto meno può essere spirituale, perché un essere spirituale presuppone una forma di vita elevata (3). E in terzo luogo nessun computer o robot fatto dall’uomo può essere libero, perché il libero arbitrio presuppone un’intelligenza spirituale che nessuna arte umana può fabbricare. Una (3) intelligenza spirituale non può essere creata nemmeno da un (2) angelo, ma solo dal (1) Creatore, Dio.

Pertanto (6) i computer e i robot guidati da computer non possono vivere e non possono produrre nulla al di fuori di ciò che è stato programmato in essi. Non possono essere intelligenti nel pieno senso della parola, perché ciò richiede un essere spirituale che solo Dio può creare. E quindi non possono essere liberi di prendere decisioni da soli, essi sono solo (6) macchine, bloccate all’interno del loro (6) programma materiale. Accreditare loro una qualche passione umana, un pensiero originale o la libertà è semplicemente materialismo infantile.

Kyrie eleison.