Commenti Eleison

Intelligenza artificiale? – I

Intelligenza artificiale? – I on Luglio 14, 2018

Sembra che attualmente si parli sempre più di IA, o Intelligenza Artificiale. In altre parole, così tante persone sono così impressionate dagli straordinari progressi fatti negli ultimi anni nello sviluppo dei computer e di macchine dirette dai computer, che considerano seriamente l’assunzione da parte dei robot compiuterizzati di compiti sempre più umani e persino divini. Chiunque abbia un briciolo di buon senso sa che ci sono limiti severi a ciò che le macchine possano fare, ma tale persona sa anche come il buon senso oggi venga eroso dal Nuovo Ordine Mondiale, che ha un forte acquisito interesse ad utilizzare i suoi media, la politica, l’educazione, eccetera, per distaccare sempre più le persone dalla realtà, in modo che possano essere controllate più facilmente. È tempo di ripetere alcune verità molto semplici.

Tutti gli esseri di qualsiasi tipo rientrano in una di sei categorie: sotto Dio il Creatore ci sono cinque ordini ordinati delle Sue creature: angeli, esseri umani, animali, vegetali e minerali. Questi cinque ordini sono chiaramente distinti l’uno dall’altro, anche se i programmi televisivi fanno del loro meglio per offuscare le distinzioni, in particolare tra uomini e animali. Ma le distinzioni sono chiare nella realtà. Partendo dal basso:

I minerali esistono semplicemente, perché non hanno in sé alcun principio o origine della vita o del movimento.

I vegetali esistono e vivono, perché di per sé ingeriscono (ad es. l’acqua), crescono e si riproducono.

Gli animali hanno in loro tutte queste tre facoltà vegetali, ma hanno anche i sensi, in altre parole, con alcune o tutte le cinque facoltà sensoriali (vista, udito, olfatto, tatto e gusto) essi hanno la conoscenza sensoriale delle cose fuori di essi.

L’uomo ha tutte le facoltà degli animali e dei vegetali, ma condivide anche con gli angeli le facoltà spirituali della mente e della volontà, in altre parole ha la sensibilità e la ragione, cioè la facoltà della mente di leggere all’interno di particolari sensazioni le loro essenze universali, e la facoltà della volontà di desiderare secondo ciò che la mente ha letto. Queste due facoltà nessun animale possiede (quando un animale si comporta con apparente intelligenza, come un’ape ad esempio, è solo grazie agli istinti animali infusi in esso dal suo Creatore supremamente intelligente).

Gli angeli hanno la mente e la volontà, ma nessuna delle facoltà materiali degli animali, perché gli angeli sono puramente spirituali. (Le facoltà animali di conoscenza e desiderio sensoriali attengono tutte alla materia, assente negli angeli).

Ora qualunque cosa veramente umana, o umana in quanto tale, è ciò che hanno gli uomini e che non hanno né gli animali, né i vegetali né i minerali. Ma tutte le macchine sono puramente minerali ed essenzialmente, per loro essenza, inanimate. Nella loro forma più complicata, non hanno neanche principio o origine della vita o movimento in loro. Qualsiasi movimento in loro per mezzo dell’elettricità, ad esempio, proviene dall’esterno. Ne consegue che i computer non hanno alcuna comprensione interiore di alcuna attività veramente umana, la quale, in quanto umana, sfugge loro completamente. Tutto quello che possono fare è registrare dall’esterno ciò che è osservabile e computabile nel comportamento delle persone, e a partire da ciò sfornare statistiche e fogli di calcolo, cioè numeri, cosa in cui sono bravi. Ma Churchill – che non era un santo, ma un politico umano – diceva: “ci sono bugie, maledette menzogne e statistiche”. E perché le statistiche “mentono”, se non perché essenzialmente a loro sfugge l’umano?

Ecco un esempio. A New York, forse 15 anni fa, un gruppo di esperti di computer ha messo sù un computer, Deep Blue, per giocare a scacchi contro Kasparov, il campione mondiale di scacchi. Ora, se esiste un gioco adatto ai computer questo è il gioco degli scacchi, perché se si possono elaborare miliardi di mosse alternative in pochi minuti o secondi, si può ottenere la mossa migliore che non lascia nulla al caso. Ma, indovinate un po’? Dopo un certo numero di giochi gli esperti hanno dovuto resettare il computer per rispondere a come stava giocando Kasparov! I computer non hanno vita interiore o iniziativa, non riescono a pensare fuori dagli schemi programmati in essi, non possono rispondere a nessuna eventualità che sta al di fuori della loro scatola. Il gioco è impostato e gestito dagli esseri umani!

Kyrie eleison.

Capitolari, attenzione!

Capitolari, attenzione! on Luglio 7, 2018

Ricordate, tutti voi Capitolari della Fraternità San Pio X, che vi preparate alla votazione che configurerà la Fraternità per i prossimi 12 anni, e ricordate la vostra grave responsabilità! Tra pochi giorni, non prenderete parte ad una festa campestre per bambini, ma contribuirete all’assunzione di decisioni con potenziali ripercussioni per l’intera Chiesa – e per il mondo!

Fate attenzione a quell’atmosfera che si è voluta creare per i Capitoli, per i quali ognuno deve sentire che si sta bene insieme, come in una festa campestre, dove nessuno deve urtare i buoni sentimenti degli altri. Voi tutti siete in prima linea nella battaglia finale fra la Beata Vergine e il Diavolo (ha detto suor Lucia di Fatima).

Ricordatevi della crisi della Chiesa, scatenata dal Vaticano II, che è stata all’origine alla fondazione della vostra Fraternità. È vero, Mons. Lefebvre creò i seminari per il vero sacerdozio e per la spiritualità cattoliche, ma con essi egli ha combattuto per difendere e salvare la Fede cattolica. A che servirebbero i sacerdoti, o la spiritualità, se nessuno avesse la Fede? Sotto questo aspetto anche la vera Messa è un mezzo e non il fine.

Fate attenzione a quelli che pretendono che la crisi sia finita, o che la Roma conciliare non sia più conciliare, o che a Papa Francesco piaccia la Fraternità. Lui e gli ufficiali di cui ha scelto di circondarsi possono amare la Fraternità se e quando essa smetterà di resistere al loro Concilio. Se quindi essi amano adesso la Fraternità è perché si è trasformata in un eccezionale sostenitore dell’apostasia della Chiesa universale.

Ricordatevi del vostro Fondatore, Mons. Lefebvre, e in particolare dei consigli e degli avvertimenti che lui diede nei suoi ultimi anni, tra le consacrazioni episcopali del 1988 e la sua morte nel 1991. Quelle consacrazioni contro l’espressa volontà del Papa non erano in contraddizione con tutto il suo precedente leale servizio alla Chiesa, esse furono la sua maggior gloria, perché non fece mai niente altro più atto a difendere e a sostenere la Fede cattolica!

Fate attenzione quando sentite dire che Monsignore avrebbe sempre cercato di raggiungere un accordo con le autorità romane. E’ vero, egli interloquì con esse, ma quando nel 1988 esse si sono rifiutate di proteggere la Tradizione, egli pose decisamente la dottrina prima della diplomazia. Dal 2012 la diplomazia è tornata a venire prima della dottrina!

Ricordatevi di come la Chiesa intera dovette ascoltare Monsignore, perché egli difendeva la Verità e la sua Fraternità era in prima linea nella gloriosa lotta per la Fede. Dal 2012 per cosa si batte la Fraternità? Da quando ha rinunciato al primato della dottrina è sempre meno diversa dalle altre congregazioni rientrate sotto l’ Ecclesia Dei, e i migliori sacerdoti della Fraternità sono confusi: “Cos’è che adesso intendiamo difendere?”

Fate attenzione che le vostre decisioni non portino a compimento il primato della pratica sulla dottrina, instauratosi nelle Fraternità dal 2012, il primato dell’unità degli uomini sulla Verità di Dio, dell’uomo su Dio. Il mondo non ha mai avuto tanto bisogno di Dio! Mai è stato così necessario come adesso che la Chiesa testimoniasse la Verità di Dio! E proprio adesso la testimonianza della Fraternità starebbe per venire meno?

Ricordatevi di come riunioni quali un Capitolo Generale possano essere sapientemente manipolate, al pari del Vaticano II, da liberali ben preparati in anticipo. Non abbiate timore di incontrare e di discutere con i confratelli sacerdoti prima dell’inizio del Capitolo. I liberali lo avranno fatto di certo e avranno persino concordato sulle principali questioni. Con ogni mezzo mettete loro i bastoni tra le ruote! Parlate alto, prima che la Verità cada in basso!

Fate attenzione a non trascurare la grazia, a rinunciare alla realtà, ad essere docili in un mondo di sogni! Fate attenzione a “pace e unità” in tutto, eccetto la Verità. Il 2018 segnerà la vita o la morte della Fraternità. Il compromesso non è la vittoria. Non siate meri passacarte, ma gridate alto ciò che la vera Chiesa richiede alla vera Fraternità!

Kyrie eleison.

Elezione vitale

Elezione vitale on Giugno 30, 2018

Sulle prossime elezioni, tra quasi due settimane, dei tre alti ufficiali della Fraternità San Pio X, grava una grande responsabilità. Per i primi 20 anni della sua esistenza, la FSSPX è stata un grande ostacolo sulla strada della nuova religione centrata sull’uomo, che ha preso il sopravvento ed ha occupato la Chiesa cattolica sull’onda del Concilio Vaticano II. Ahimè, negli ultimi 20 anni il suo Superiore Generale ha reso la Fraternità sempre meno resistente ai funzionari conciliari romani che sono a capo della nuova religione. Sarà rieletto per un terzo mandato a metà luglio o no? Se sarà rieletto, è difficile vedere come la Fraternità non cada sotto il controllo conciliare. Se non sarà rieletto, chiunque prenderà il suo posto avrà bisogno di un miracolo divino o di molta abilità umana per riportare la Fraternità in linea con l’intenzione originaria del suo Fondatore: rimettere Gesù Cristo sul Suo trono come Dio e Re di tutta l’umana società. Non sono i nemici, ma gli amici della Fraternità che sottolineano come sia stato permesso che il liberalismo si introducesse in essa.

Forse il nobile tentativo di Mons. Lefebvre di combattere il liberalismo senza Dio, che si concretizzò nella fondazione della Fraternità nel 1970, era condannato sin dall’inizio. Dopotutto, da un lato egli aveva con lui Dio onnipotente, come dimostrano tanti interventi quasi miracolosi nella storia iniziale della Fraternità. Dall’altro, egli aveva contro l’intero mondo moderno e la Chiesa conciliare, al punto che ciò che era stato normale per tutti i secoli a partire dalla Chiesa originaria degli Apostoli e dei Martiri, cioè la civiltà cristiana, a quel tempo era diventato del tutto anormale. Quindi, i giovani che furono attratti da lui negli anni ‘70 e ‘80 e che ora sono a capo della sua Fraternità, come potevano conoscere l’ordine relativamente normale della Chiesa come l’aveva conosciuto Monsignore tra le due guerre mondiali? E come potevano costruire ciò che non conoscevano? E, umanamente parlando, come avrebbero potuto non essere vulnerabili alla pressione universale dell’anormalità odierna?

In effetti, oggi è diventato normale per gli uomini non credere in Dio, o se credono in Lui, Lo trattare come se avesse poca importanza. Per loro, tutto quello che Egli dovrebbe fare è togliersi di mezzo. L’uomo talvolta prevale, Dio vince sempre. Dopotutto, Dio è così buono da non poter mai condannare alcun essere umano al fuoco eterno dell’Inferno, e gli uomini sono così buoni che solo per il mero fatto di essere uomini hanno una si grande dignità da meritare tutti di andare in Paradiso. Egli ci ha dato questa vita per farci divertire; e non può averci dato i Suoi dieci Comandamenti per impedircelo. La Chiesa di ieri ha dato questa impressione, ma siccome l’uomo tecnologico è diventato maggiorenne dopo secoli di arretratezza contadina, era giunto il momento che quella vecchia Chiesa cedesse il posto a una neo-chiesa del Nuovo Ordine Mondiale, una neo-chiesa che brillasse per l’inclusione anziché per l’esclusione, per la libertà anziché per i divieti, per il liberalismo anziché per il cattolicesimo.

Perciò, divinamente parlando, non è da escludere la possibilità di un aiuto miracoloso dal Cielo, col quale il Capitolo Generale della Fraternità possa scegliere tre alti funzionari che capiscano ciò che Dio vuole dalla Fraternità e col Suo aiuto vi corrispondano, assicurando cioè la continuazione della Fraternità, per la restaurazione della testimonianza in tutta la Chiesa della Regalità sociale di Cristo Re e dell’unica vera religione istituita dal Dio incarnato. Ma, umanamente parlando, nessuno si culli sulla probabilità di un tale aiuto miracoloso. Dio non deve miracoli ad alcuno. Già fu un miracolo la nascita della Fraternità, la sua sopravvivenza e la sua prosperità per 40 anni, con il suo brillare in tutta la Chiesa. Essa può aver giocato la sua parte nel tramandare la Tradizione per tutto il tempo che Dio voleva che fosse, e adesso quello che deve fare è observare como la stessa fiaccola venga trasmessa ad altri. Dio lo sa. L’uomo propone, Dio dispone.

Per parte nostra, preghiamo: Beata Madre di Dio, ti preghiamo, ottienici dal tuo divino Figlio che il Capitolo Generale della Fraternità scelga come suoi capi per i prossimi 12 anni dei Suoi servitori, che non antepongano i calcoli o le ambizioni meramente umane al Suo unico interesse: la restaurazione della Sua regalità su tutta l’umanità, il trionfo del tuo Cuore Immacolato e la salvezza delle anime. Amen.

Kyrie eleison.

Cinquantismo della SSPX

Cinquantismo della SSPX on Giugno 23, 2018

Continuano a manifestarsi i paralleli tra lo stato della Chiesa universale negli anni ‘50 e lo stato della Fraternità San Pio X negli anni 2000, perché la stessa malattia che afflisse allora la Chiesa, affligge ora la FSSPX. In che consiste questa malattia? Nel desiderio di arrivare all’uomo che scivola sempre più lontano da Dio, con il vero Dio che viene distorto al punto da non riconoscerLo più, per l’averLo portato al livello di un uomo moderno senza dio. Per quella Chiesa, la Fede di tutti i tempi doveva essere adattata per adeguarsi al nostro mondo moderno, cosa da cui scaturì il Concilio Vaticano II. Per la FSSPX, la Tradizione cattolica di tutti i tempi deve essere adattata a quel Concilio, cosa che ha prodotto lo scivolamento della FSSPX. “Le stesse cause producono gli stessi effetti.”

L’anno scorso è stato il 100° anniversario delle grandi Apparizioni della Madonna a Fatima, in Portogallo. Lei ci avvertì dei terribili disastri che si sarebbero abbattuti sull’umanità se i suoi avvertimenti non fossero stati ascoltati. Gli uomini di Chiesa hanno reagito in modo inadeguato, al punto che dopo diversi anni Lei ha dovuto dire a Suor Lucia che anche le anime buone non prestavano sufficiente attenzione alle Sue richieste, mentre le persone cattive continuavano a seguire ovviamente la loro vita peccaminosa. Così la prima parte del regno di Papa Pio XII (1939–1958) fu contrassegnata dalla sua devozione a Fatima, ma negli anni ‘50 egli venne convinto a dividere l’aspetto devozionale delle Apparizioni dal loro aspetto politico, in particolare la Consacrazione della Russia, e a trascurare l’aspetto politico pur mantenendo quello devozionale, un grande errore. Oggi noi vediamo che esattamente lo stesso errore è stato fatto da alcuni Superiori della Fraternità negli anni 2010.

Un collega della Fraternità San Pio X ha ascoltato l’anno scorso (2017) i sermoni su Fatima (1917) di due dei suoi confratelli più anziani. Egli si aspettava che il tema delle Apparizioni di Fatima fosse trattato in maniera approfondita, tutto quello che ascoltò invece furono delle pie considerazioni, per niente false, ma con le quali i due predicatori descrivevano un mondo in buona salute! Essi parlarono della grandezza, della bontà e della misericordia della Madonna e, naturalmente, del Suo Cuore Immacolato come del potente luogo di rifugio per noi cattolici. Niente di sbagliato fin qui. Ma, il nostro collega continua:

Non una parola sulla catastrofica situazione in cui si trovano oggi gli individui, le nazioni e la Chiesa. Si è parlato della prima parte del Segreto di Fatima, ma non della Seconda e della Terza Parte. Le nazioni non sarebbero più afflitte da ogni tipo di problemi? Madre Chiesa, con Papa Francesco, non sarebbe più immersa in un guaio inimmaginabile? E in una situazione siffatta, come si può passare sotto silenzio la Seconda e la Terza Parte del Segreto di Fatima, senza neanche un accenno?

I nostri Superiori si stanno assumendo un’enorme responsabilità. Stanno cullando i nostri cattolici per addormentarli in un sonno religioso – “Noi abbiamo la vera Messa, abbiamo la Fede, abbiamo dei priori, siamo membri della Chiesa cattolica . . . di cos’altro abbiamo bisogno?” I sermoni come questo impediscono qualsiasi reazione, non c’è impegno nelle battaglie della Madre di Dio, nessuna parola di avvertimento contro gli odierni gadget elettronici. Ecco come i cattolici diventano tiepidi.

Quando i pastorelli di Fatima furono obbligati a guardare nei fuochi dell’Inferno, le loro preghiere, i loro sforzi e i loro sacrifici aumentarono notevolmente. Noi cattolici del XXI secolo non abbiamo più bisogno di una simile visione dell’Inferno, di una simile visione della condizione catastrofica dell’attuale politica e della Chiesa cattolica? Molti dei nostri fedeli non si accorgono nemmeno che qualcosa di importante viene loro nascosto. Quando ascoltano sermoni di questo tipo, essi ne rimangono entusiasti, lodano i predicatori, a modo loro sono felici. Ahimè, è fin troppo comprensibile che gli uomini preferiscano ciò che è leggero e gradito a ciò che è duro e vero.”

Kyrie eleison.

Roma si prepara?

Roma si prepara? on Giugno 16, 2018

Nel contesto della crisi che ha sommerso la Chiesa cattolica nell’ultimo mezzo secolo dal Vaticano II (1962–1965), due recenti mosse delle autorità ecclesiastiche a Roma possono sembrare sorprendenti, perché entrambe sembrano favorire quella Tradizione cattolica che Papa Francesco desidera sradicare una volta per tutte, come si evince da tante indicazioni. Il Lupo Cattivo vuole davvero essere gentile con Cappuccetto Rosso che è la Fraternità San Pio X? O si tratta di altre due astute mosse per intrappolarla nella sua tana conciliare? Anche Roma si sta preparando per il Capitolo Generale della Fraternità di metà luglio?

La prima delle due mosse è quella di metà febbraio di quest’anno, quando la Commissione Ecclesia Dei, varata a Roma nel 1988 per rallentare la Tradizione cattolica che minacciava di accelerare, ha concesso alla semi-tradizionale Fraternità San Pietro l’uso degli interamente tradizionali riti liturgici della Settimana Santa. Questi riti sono quelli che sono stati usati per secoli e secoli prima di quella riforma della liturgia attuata da Mons. Bugnini negli anni ‘50, che aprì la strada alla nuova Messa negli anni ‘60. Dal momento che i riti antiqui della Settimana Santa stanno diventando sempre più popolari tra i cattolici che ripudiano la nuova Messa, perché non contengono tante caratteristiche di quella liturgia modernista che Paolo VI impose nel 1969 alla Chiesa universale con l’inganno amministrativo. Roma si sta finalmente allontanando dalla nuova Messa?

A mala pena. E viene in mente la famosa frase di Virgilio, “Qualunque cosa sia, non mi fido dei Greci, anche quando portano doni”. Questo dono alla Tradizione può facilmente essere stato preparato da Roma per persuadere tutti i tipi di Cappuccetto Rosso, in particolare i partecipanti al Capitolo Generale di luglio, che il Lupo Cattivo dopo tutto non è poi così malvagio. Il Capitolo è importante per Roma – quel bastione della Fede eretto da Monsignore deve essere smantellato, perché la vera lotta per la Fede di Mons. Lefebvre costituiva un vero e proprio blocco stradale per la marcia in avanti del Nuovo Ordine Mondiale, sproporzionato rispetto alle dimensioni della Fraternità. La lotta è stata gravemente indebolita dalla sua morte, ma Roma teme che il Capitolo la rianimi. Roma vuole un altro liberale come Superiore Generale, o un candidato di compromesso, ma non un combattente per la Fede!

L’altra sorprendente mossa di Roma è quella del 16 maggio, quando un noto vaticanista, Andrea Tornielli, ha pubblicato un estratto di un libro apparso di recente, scritto da un ufficiale romano su Papa Paolo VI (1963–1978). L’estratto è un resoconto dettagliato della conversazione del settembre 1976 tra il Papa e Mons. Lefebvre, a meno di due mesi dalla Messa celebrata da Monsignore a Lille, in Francia, di fronte ad un’enorme folla. Quella Messa segnò l’inizio del movimento tradizionale, così il Papa volle tenere a freno Monsignore. La conversazione della durata di poco più di mezz’ora fu annotata sul momento dai Romani, in seguito fu descritta in modo un po’ diverso da Monsignore; mentre negli ultimi 42 anni i Romani ne hanno tenuto riservato il contenuto. Perché pubblicarlo ora?

La risposta deve trovarsi in quel “modo un po’ diverso”. L’ottimo sito Internet dell’America Latina, Non possumus, ha pubblicato uno accanto all’altro le parti pubblicate dai Romani e il racconto della conversazione fatto da Monsignore. I lettori di Non possumus possono verificare da soli come i Romani abbiano sbianchettato la cecità di Paolo VI e la loro stessa malvagità. Esempio notevole: Paolo VI accusò Monsignore di far prestare ai suoi seminaristi un giuramento contro il Papa, il che era assolutamente falso. Monsignore dichiarò di essere pronto a giurare su un crocifisso che il Papa lo aveva accusato di praticare un tale giuramento. Un portavoce romano ha invece negato ufficialmente che ci fosse stato un qualche riferimento a tale giuramento.

Del pari, la versione di Roma sorvola sul divario tra il modernismo di Paolo VI e la Fede di Monsignore, come se i Capitolari non si dovessero preoccupare dell’enorme divario che c’è tra la Roma conciliare e la Fraternità – per Roma, che eleggano un altro liberale come loro Superiore, pero basterà un candidato di compromesso!

Kyrie eleison.

I liberali si preparano

I liberali si preparano on Giugno 9, 2018

Non tutti sono addormentati. Qualcuno in Francia ha notato come i liberali si preparino a prendere il sopravvento nell’imminente Capitolo Generale della Fraternità San Pio X, ultima occasione per la Fraternità, e probabilmente l’ultimissima, per ergersi a difesa della Fede cattolica contro il Vaticano II, come fece Mons. Lefebvre. Su Fidélité catholique francophone è stato scritto un eccellente articolo che denuncia alcune sinistre parole del Segretario Generale della Fraternità, Don Christian Thouvenot, che all’inizio di quest’anno ha rilasciato un’intervista alla rivista del Distretto tedesco della Fraternità. Quello che segue deve molto a quell’articolo.

Per prime, le sinistre parole: “. . . è verosimile che in occasione del Capitolo venga posta la questione della Prelatura Personale. Ma è solo il Superiore Generale che dirige la Fraternità e che ha la responsabilità delle relazioni fra la Tradizione e la Santa Sede; Mons. Lefebvre, nel 1988, tenne a precisare questo aspetto.” Queste parole sono sinistre perché esprimono ampiamente qual è l’interpretazione con la quale Menzingen, il Quartier Generale della Fraternità in cui lavora Don Thouvenot, sta preparando i membri della Fraternità e i fedeli in vista del Capitolo Generale, che dovrà essere il momento e il contesto in cui Mons. Fellay deciderà, con apparenza di legittimità, di accettare l’offerta di Roma di una Prelatura Personale, cosa con la quale egli paralizzerà una volta per tutte la capacità della Fraternità di difendere la Fede resistendo alla Messa Novus Ordo e al Concilio Vaticano II. E queste parole sono parimenti sinistre perché sono ambigue o false.

In primo luogo, non è il Superiore Generale ad essere il solo a capo della Fraternità. Secondo gli Statuti della Fraternità, fissati da Mons. Lefebvre, mentre è vero che, una volta eletto, il Superiore Generale ha a disposizione notevoli poteri e per non meno di 12 anni, Monsignore volle infatti che il Superiore Generale avesse il tempo e il potere per portare a compimento qualcosa, senza essere ostacolato come lo era stato lui stesso dai Padri dello Spirito Santo; ma è ugualmente vero che la tenuta del Capitolo Generale che si svolge ogni sei o dodici anni è al di sopra del Superiore Generale, il quale deve seguire le politiche decise da esso. Ora in teoria il Capitolo Generale del 2012 ha deciso che qualsiasi “normalizzazione canonica” della Fraternità necessiterà del voto a maggioranza dell’intero Capitolo Generale, ma in pratica Mons. Fellay ha già proceduto alla “normalizzazione” con l’accettazione delle confessioni, delle ordinazioni e dei matrimoni accordate da Roma alla Fraternità. Ed ecco che adesso il suo Segretario Generale parla come se il Capitolo Generale non avesse nient’altro da dire, come se Mons. Fellay potesse “normalizzare” da solo tutto il resto. Tutti i quaranta futuri Capitolari di luglio sono a conoscenza di come parla Menzingen? Sono d’accordo?

In secondo luogo, Don Thouvenot afferma che Mons. Fellay sarebbe – il solo? – responsabile dei rapporti fra la Tradizione cattolica e la Santa Sede. Il che è senza dubbio il modo in cui sia Roma sia lo stesso Mons. Fellay vorrebbero che si svolgesse la questione, così che Roma possa inglobare d’un colpo tutta la “Tradizione” e Mons. Fellay possa ampliare il suo impero. Ma la “Tradizione” è un insieme vario ed eterogeneo di istituti e comunità religiose di cui non tutte, certamente, intendono essere inglobate nella Roma conciliare o dirette dal Mons. Fellay. Fu per questo che Mons. Lefebvre rifiutò ripetutamente di essere chiamato capo della Tradizione cattolica. E’ quindi chiaro che sia Mons. Fellay sia il suo Segretario stanno facendo il giuoco della Roma conciliare.

E in terzo luogo, se Monsignore nel 1988, al tempo delle Consacrazioni, insistette sul fatto che lui solo avesse ancora il controllo delle relazioni della Fraternità con Roma, fu perché sapeva che i giovani collaboratori che lo attorniavano non potevano competere con i furbi Romani, come abbiamo visto a nostre spese dopo la sua morte nel 1991. E non fu perché intendeva dotare la Fraternità di un Superiore Generale che avesse una grazia speciale per accoppiarla con i Romani conciliari. Quando gli uomini vogliono sbagliare, non è necessariamente una struttura che potrà salvarli. Ma cosa poteva fare Monsignore? Egli è morto da un po’!

Lettori, se conoscete un Capitolare del prossimo luglio, chiedetegli se conosce ciò che ha detto il Segretario Generale!

Kyrie eleison.