Commenti Eleison

Consacrazione imminente?

Consacrazione imminente? on Novembre 17, 2018

Nel mondo della Tradizione Cattolica si è diffusa la voce che nella Fraternità San Pio X ci sarà presto la consacrazione di un nuovo vescovo, o vescovi. Le voci non devono mai essere prese troppo sul serio, ma d’altra parte non sempre sono prive di fondamento. In questo caso, la FSSPX ha certamente bisogno di nuovi vescovi, perché Mons. Tissier da tempo non è in buona salute, Mons. de Galarreta, come primo Assistente della Fraternità, deve ora preoccuparsi di amministrare gli affari della Fraternità in tutto il mondo, e questo lascia Mons. Fellay il solo con piena libertà di viaggiare ovunque per le Cresime e le Ordinazioni. Quindi c’è certamente il fondamento per la voce su una nuova consacrazione.

Ma la voce va oltre, perché dice che il vescovo o i vescovi da consacrare avranno l’approvazione delle autorità romane, ed è su questo che vale la pena di prendere in considerazione tale voce, anche se non fosse vera, perché in questo sta l’esempio più chiaro dell’impossibile vicolo cieco in cui si è cacciata la neo-Fraternità con la sua politica volta a chiedere l’approvazione ufficiale alle autorità conciliari a Roma. In effetti, se il vescovo eletto avrà l’approvazione dei conciliari non pentiti, come potrà essere gradito ai veri tradizionalisti? E se ha l’approvazione dei veri tradizionalisti, come può essere al tempo stesso gradito ai capi del conciliarismo a Roma? E la sola risposta a queste domande può essere che: o i conciliari stanno rinunciando al loro Vaticano II, o i tradizionalisti stanno passando al Vaticano II, o i conciliari e i tradizionalisti si stanno incontrando in qualche modo a metà strada; è come se 2+2=4 e 2+2=5 trovassero una conciliazione in 2+2=quattro e mezzo.

E’ il caso di ricordare che la Tradizione Cattolica e il Vaticano II sono intrinsecamente inconciliabili? Sì, perché noi poveri esseri umani vogliamo sempre avere la nostra torta e mangiarla. Si vuole sempre far quadrare il cerchio, mescolare l’olio e l’acqua, ballare con il Diavolo in questa vita senza rovinare le nostre possibilità di godere con Dio nella prossima vita. E in questo vogliamo avere entrambe le cose: così che ogni ricetta per riconciliare Dio con il Diavolo sarà sempre venduta come una torta fragrante, fino a quando inevitabilmente fallirà, dopo di che ci sarà pronta immediatamente la prossima ricetta, che farà la stessa fine. Il fallimento è inevitabile perché, secondo le parole del vescovo anglicano Butler del XVIII secolo, “Le cose sono quelle che sono, le loro conseguenze saranno quelle che saranno, perché allora dovremmo cercare di essere ingannati?”

Così, mentre la Tradizione Cattolica viene da Gesù Cristo, che è Dio, il Vaticano II (1962–1965) deriva dal desiderio dell’uomo moderno di combinare la religione di Dio con la modernità senza Dio derivante dalla Rivoluzione Francese. Del Vaticano II, sia il Cardinale Suenens, a sinistra, sia Mons. Lefebvre, a destra, hanno detto la stessa cosa: e cioè che si tratta della Rivoluzione del 1789 all’interno della Chiesa: libertà religiosa per liberare gli uomini da ogni verità del passato, uguaglianza per livellare ogni ordine della vecchia Cristianità, e fraternità per creare il Nuovo Ordine Mondiale della fratellanza massonica dell’uomo senza Dio. Naturalmente il Vaticano II ha fallito, eccetto nello scopo segreto dei suoi progettisti giudeo-massonici di provare a distruggere la Chiesa di Dio; e dal momento che Dio Onnipotente, per purificare la Sua Chiesa, continua a permettere ai Suoi nemici secolari di flagellarla, ecco che costoro non stanno affatto rinunciando al loro Concilio, anzi, le odierne autorità della Chiesa lo stanno mettendo in atto più che mai.

Quindi, se queste stesse autorità approvano un vescovo eletto proveniente dall’interno di quella che era una volta la FSSPX tradizionale, questo può solo aiutare a dissolvere ogni resistenza residua nella FSSPX contro la neo-Chiesa massonica. E se i tradizionalisti approvano il vescovo eletto che piace alla neo-Chiesa, questo può accadere solo perché stanno perdendo la loro Fede cattolica sotto la prepotente influenza dell’odierna apostasia mondiale. “Cáveant cónsules”, dicevano i Latini. Che coloro che sono al comando facciano attenzione.

Kyrie eleison.

Un vero eroe

Un vero eroe on Novembre 10, 2018

Il 21 ottobre è morto a Vichy, in Francia, uno dei pochi veri eroi di cui il nostro povero mondo moderno poteva ancora vantarsi, il professor Robert Faurisson. Era un vero eroe perché in un mondo di menzogne si ergeva con immancabile coraggio e scrupolosa precisione per la verità, su una questione di importanza decisiva per tutta l’umanità. Fu ripagato con la perdita del lavoro, con la sofferenza della sua famiglia, con dieci attacchi personali e fisici, uno dei quali lo lasciò per morto, con l’isolamento nella sua professione e con una serie incessante di attacchi giudiziari da parte dei suoi acerrimi nemici, eppure mantenne nei loro confronti costante cortesia e rispetto. Egli visse in questa condizione per più di 40 anni, senza mai esitare al servizio della verità.

E’ morto sul campo di battaglia, appena tornato a casa dall’ultima conferenza pubblica che doveva essere il suo canto del cigno, a Shepperton, in Inghilterra, dove era nato quasi novant’anni fa. Lì parlò con un amico italiano, che ci ha lasciato questo racconto della loro conversazione: “Il professore era ancora lungimirante, equilibrato e disinvolto come sempre, ma era stanco, molto stanco, così fragile da sembrare quasi trasparente, con la sensazione che il suo compito fosse finito. Infatti, quest’uomo super coraggioso aveva raggiunto tutto quello che si era prefisso di raggiungere”. E l’amico continua: “Lascia dietro di sé un immenso contributo alla causa revisionista [ . . . ] Nemici pieni di odio hanno cercato di impedirgli di scrivere, di vivere, ma lui si è sempre rialzato, non deviando di un millimetro dalla sua impavida ricerca della verità”.

Molti lettori di questi “Commenti” sanno cos’è il “Revisionismo” e perché è così importante per tutti gli uomini, compresi i cattolici. Come disse George Orwell, “Il modo più efficace per distruggere le persone è negare e cancellare la loro comprensione della loro storia.” I revisionisti sono storici che vedono persone in tutto il mondo distrutte oggi da una versione non veritiera della loro storia, specialmente della Seconda Guerra Mondiale, quindi fanno il possibile per ripristinare la verità della storia. Perché – diceva ancora Orwell – “Chi controlla il passato controlla il futuro . . .”, nel senso che chi scrive i libri di storia controlla il futuro, per l’influenza che la storia ha sulla mente delle persone, “. . . e chi controlla il presente controlla il passato”, nel senso che se i dirigenti politici del momento usano il loro potere per controllare i libri di storia, allora controllano il futuro.

Ora le persone che detengono oggi il potere mondiale sulla politica e sui media sono persone che vogliono il Nuovo Ordine Mondiale senza Dio, e comprendono appieno George Orwell. Pertanto hanno fabbricato una versione enormemente falsa della storia della Seconda Guerra Mondiale, tale da giungere ad una religione completamente fabbricata per sostituire il cristianesimo. Ora, se la verità non ha importanza, e se il cristianesimo non ha importanza, come molti oggi pensano, allora non dovrebbero avere problemi con il Nuovo Ordine Mondiale che prende il sopravvento, e tuttavia, come risultato, subiranno di fatto una tirannia mondiale, un preludio all’Anticristo. Lo stesso Solzhenitsyn, illuminato dagli orribili 72 anni di sofferenza sofferti dalla Russia sotto il comunismo senza Dio, ha messo in guardia contro l’edificazione di una nazione, di un continente o di un mondo di menzogne. Del pari, il Professor Faurisson ha avuto in orrore le persone che costruiscono sulle menzogne, e ha dato la sua vita per ristabilire la verità. La persecuzione che subì per decine di anni da parte dei suoi miserabili nemici, per aver detto la verità, è stata la prova dell’importanza e dell’efficacia di ciò che stava facendo.

E nemmeno si aspettava alcuna ricompensa celeste per la sua dedizione alla verità, perché si professava ateo. Eppure amava i bambini, era contento delle benedizioni e non le rifiutò mai. Come ha sottolineato una sua sorella, dopo essere passato davanti ad una serie di giudici ingiusti, quasi tutti legati e sottoposti al Nuovo Ordine Mondiale, ora è passato davanti al Supremo Giudice Giusto, lo stesso divino Nostro Signore. Come lo avrà giudicato il Signore? Due cose sono certe: una, niente in tutta la sua vita sarà stato così importante come quel giudizio, e due, ha meritato molto dagli uomini, ma non è la stessa cosa del meritare da Dio. Che all’ultimo momento possa aver ricevuta la grazia speciale della conversione, è cosa non impossibile a Dio. Mt XXI, 28–29 ci da più che il diritto di sperare e pregare per il riposo della sua anima.

Kyrie Eleison.

La T.F.P. sul liberalismo

La T.F.P. sul liberalismo on Novembre 3, 2018

Quali che siano stati dall’inizio – e sono ancora – i difetti dell’organizzazione conosciuta come T.F.P. (Tradizione, Famiglia, Proprietà), è un piacere dire che oggi negli Stati Uniti sta facendo qualcosa di buono. Nella sua regolare lettera circolare (disponibile su tfp@tfp.org) essa presenta brevi saggi su tre punti importanti per comprendere come la Fede cattolica debba funzionare nel demoniaco mondo odierno. I saggi non sono troppo profondi per la comprensione del lettore comune, ma non sono nemmeno superficiali. Possono non essere ineccepibili, ma sono riflessivi e pieni di buon senso, e spesso affrontano problemi importanti della Chiesa e del mondo di oggi. Ecco, per esempio, un riassunto delle Quattro caratteristiche della mentalità liberale che sta distruggendo la società, tratto dalla lettera della T.F.P. americana di un mese fa:—

Lo stato frammentato e polarizzato della società odierna è la prova che qualcosa è andato terribilmente storto. I conservatori spesso biasimano gli attivisti liberali al lavoro in politica e nei media, ma la dissolvente attività dei liberali deriva dalla complessiva mentalità liberale, diffusa in lungo e in largo. Quasi tutti oggi accettano i principi del liberalismo classico sanciti dalla Costituzione americana, ma all’epoca moderati dall’eredità cristiana dell’America. Con questa eredità oggi ampiamente ripudiata, la piena capacità dissolutoria dei principi liberali sta diventando evidente, come non lo era prima. Per vedere da dove viene il nostro caos, esaminiamo quattro caratteristiche della mentalità liberale.

1 La mentalità liberale si allontana sempre dalla verità oggettiva. Volendo apparire più compassionevoli e gentili dei “conservatori senza cuore”, per mezzo di mezze verità i liberali scivolano nell’errore che non avevano abbracciato all’inizio. Per esempio, i liberali possono benissimo opporsi al crimine in linea di principio, ma in pratica lo promuovono andando dolcemente incontro ai criminali per le presunte ingiustizie che essi possono aver subito.

2 Per sostituire la spiacevole e impersonale verità oggettiva, la mentalità liberale è sempre alla ricerca di piacevoli opinioni soggettive, o di giudizi personali, per confermare nei liberali il loro modo di pensare e di agire. Un classico esempio viene da una decisione presa nel 1992 della Corte Suprema degli Stati Uniti, che giustifica l’aborto: “Al cuore della libertà c’è il diritto di definire il proprio concetto di esistenza, del significato dell’universo e del mistero della vita umana”.

3 La mentalità liberale definisce sempre erroneamente la libertà come il diritto di fare quello che si vuole. In base a questa definizione, i capricci e la fantasia finiscono col prendere il sopravvento. I liberali mettono poi in dubbio tutto ciò che contraddice i loro capricci, ma mai ciò che li conferma.

4 La mentalità liberale avversa sempre le regole e le leggi, ritenute automaticamente restrittive. In realtà, la legge consiste in precetti ragionevoli posti da ogni autorità competente di una società come essenziali per il bene comune di quella società. Ma i liberali si risentiranno anche di regole dell’abbigliamento o della grammatica se queste sono ritenute troppo restrittive! Così, per sostituire il vero Dio di Giustizia, Dio dei Dieci Comandamenti, essi fabbricano il proprio dio, un dio soprattutto di compassione, dio delle dieci Raccomandazioni.

In breve, tutte e quattro le caratteristiche sono centrate sul individuo. Secondo il liberalismo, ogni persona determina da sé ciò che è vero e falso, giusto e sbagliato. Qui è dove la società si disgrega.

In effetti, il liberalismo in quanto tale non può creare l’ordine sociale, o una società, ma solo la disgregazione sociale. Se è sopravvissuto fino ad oggi, è solo grazie al solido ordine cristiano che ha ereditato e di cui è la dissoluzione. I liberali dipendono da ciò che distruggono, e distruggono ciò da cui dipendono. Nel 2018 essi spingono sempre più verso il caos. Il liberalismo è intrinsecamente antisociale. Nessuna società può essere fatta di membri antisociali. Il liberalismo può rendere le persone solo sempre più isolate, sole e frustrate. Esso può solo far sì che la vita umana si trasformi sempre più in una serie di scontri tra individui sacrosanti.

Kyrie eleison.

Ancora scivolamento

Ancora scivolamento on Ottobre 27, 2018

“Nessun nemico a sinistra” è un classico detto di democratici, socialisti, comunisti, ecc. Significa che in politica, nessuno che combatte a sinistra dovrebbe combattere chi come lui combatte a sinistra, a meno che questi non vada a destra. In religione, lo stesso detto dovrebbe valere come segue: nessuno che combatta la buona battaglia per la Tradizione cattolica dovrebbe combattere chi come lui combatte per la Tradizione, a meno che questi non sia in procinto di abbandonare la Tradizione. Questo significa che nessun cattolico della Tradizione dovrebbe normalmente attaccare la Fraternità San Pio X che per oltre 40 anni ha reso un servizio eccezionale alla Tradizione. Purtroppo, il Capitolo del 2012 della FSSPX ha dimostrato che essa sta scivolando via da quella Tradizione per cui fu fondata da Mons. Lefebvre, ed ora il Capitolo elettivo dello scorso luglio sembra mostrare che tale scivolamento stia continuando. Perciò, senza intenzione di danneggiare la vera Fraternità, facciamo che i cattolici vengano a conoscenza di tale scivolamento ufficiale in corso.

La cosa è evidente in una lettera circolare del quartier generale della Fraternità a Menzingen, che inizia a raccontare i dettagli delle decisioni politiche prese dal Capitolo dello scorso luglio riguardo ai rapporti della Fraternità con Roma. Tale politica è suddivisa in cinque sezioni, di cui le prime tre e l’ultima contengono una serie di pie considerazioni atte ad inquadrare la quarta sezione, che non potrebbe essere più ufficiale di così circa la politica della Fraternità nei confronti di Roma. Ecco questa quarta sezione, citata per intero. Essa è così importante per l’immediato futuro della Fraternità che ogni parola sarà stata scelta dal Capitolo con particolare cura, e quindi ogni parola può essere analizzata:—

4a È nei diritti del Superiore Generale decidere se sia opportuno avere contatti con la Santa Sede. Spetta a lui, con prudenza e quando sia giunta l’ora, dettata dalla Divina Provvidenza, prendere in considerazione una modifica dello status canonico, fatta salva la preventiva convocazione di un Capitolo.

4b La Fraternità è un’opera della Chiesa. Pertanto, non ha da concludere alcun accordo con il Santo Padre. Comunque, quando verrà il momento, i veri diritti della Fraternità saranno riconosciuti e codificati canonicamente. Per questo motivo i membri della Fraternità sono invitati a parlare più specificamente di “normalizzazione”, “riconoscimento”, “soluzione o modifica dello status canonico”, o di “rinnovo della nostra approvazione canonica”.

Circa 4a – In effetti, il Superiore Generale della Fraternità deve decidere quali negoziati con Roma servano alla Fede e come condurli, ma in tutti i Capitoli della Fraternità anteriori al 2012 (1994, 2000, 2006), è stato chiaramente ripetuto che ogni sottomissione definitiva alla Roma ufficiale, o ogni reintegrazione o accordo con essa, era cosa tanto importante per la Fraternità che il Superiore Generale non poteva decidere da solo senza un pieno Capitolo Generale che esprimesse voto favorevole. Si noti ora la fraseologia del 2018: la “modifica dello status canonico” è un’espressione da foglia di fico per coprire la collocazione della Fraternità della Verità di Mons. Lefebvre, sotto l’Autorità delle Bugie della Roma conciliare. E il “fatta salva” (cioè non escludendo) è un povero sostituto del “mai senza” (cioè includendo necessariamente). E si noti l’assunto che al Superiore Generale è garantito di decidere secondo la Provvidenza. Paolo VI aveva una tale garanzia?

Circa 4b – In effetti, normalmente nessun sottoposto si accorda con il suo Superiore come se i due fossero uguali, ma la Roma neomodernista non è la Roma normale! La Fraternità della Verità di Monsignore non ha il compito di porsi nella posizione di mendicante nei confronti dei modernisti che oggi ricoprono cariche a Roma. La Verità non va a mendicare dalla menzogna, a meno che non cessi di essere la Verità. In effetti, la neo-Fraternità del 2012 ha perso ogni presa reale sulla verità della travolgente crisi della neo-Chiesa del Vaticano II, e sta perdendo la sua presa sulla Verità in generale. Così, le quattro espressioni da foglia di fico che il Capitolo qui ha scelto per sostituire le parole atte ad esprimere la realtà del quartier generale della Neo-Fraternità, destinata ad essere svenduta ai nemici della Fede oggi sedenti a Roma, sono del tutto fuori luogo. Esse non corrispondono assolutamente alla realtà di tale svendita.

Kyrie eleison.

Attivitá della “Resistenza”?

Attivitá della “Resistenza”? on Ottobre 20, 2018

Questa volta è una nonna che scrive a “Commenti Eleison” con una preoccupazione ampiamente condivisa da lettori e amici che simpatizzano in generale per gli obiettivi del movimento della “Resistenza”, ma che si chiedono che cosa esso stia facendo oggi per aiutare la loro situazione. Ecco la sua lamentela, leggermente riassunta:—

Sono molto delusa dalla mancanza di leadership che oggi si manifesta nella Fraternità e nella Resistenza. Noi sosteniamo la Resistenza ma non sappiamo nulla di ciò che sta facendo. Lei ha recentemente consacrato tre Vescovi, ma qual è la loro funzione? Che cosa stanno facendo, danno conforto e speranza ai fedeli? Non sentiamo parlare neanche di loro. Speravamo che Lei e gli altri tre Vescovi formaste qualche sorta di opposizione alla Fraternità. Non è possibile? Diversi sacerdoti molto decisi hanno lasciato la Fraternità. Non potrebbero formare una “contro-Fraternità”? Sicuramente Dio si aspetta qualcosa di più delle semplici preghiere. Anni fa ha suscitato Monsignore per proteggere la Sua Chiesa. Oggi, lascerebbe noi fedeli seguaci in asso? Io penso oggi che molti cattolici della Tradizione stiano cercando disperatamente una forte leadership, sia nella Fraternità sia nella Resistenza.

Cara nonna,

Mi permetta di iniziare rispondendo con un famoso episodio della storia romana prima di Cristo. Nel 216 AC l’esercito romano, normalmente imbattibile, andò a combattere i Cartaginesi guidati da Annibale che aveva invaso l’Italia e stava minacciando la stessa città di Roma. Ma nella battaglia di Canne nel Sud Italia i Romani si lasciarono manovrare e circondare da Annibale, così che furono massacrati dai Cartaginesi. Ci fu costernazione a Roma. Cosa si dovrebbe fare? Alcuni Romani volevano organizzare un altro esercito e affrontare di nuovo Annibale, ma il consiglio del Console Fabio fu di evitare la battaglia, se possibile, e invece osservare attentamente il nemico, e aspettare fino a che non avesse deciso di tornarsene a casa. Il consiglio era buono e venne seguito. Alla fine i Cartaginesi ritornarono a casa, dove il loro esercito fu schiacciato dai Romani quattordici anni dopo. “Fabio il temporeggiatore” aveva vinto.

Nessun paragone funziona perfettamente. Così, dopo la schiacciante sconfitta della Chiesa al Vaticano II (1962–1965), qualcuno avrebbe mai detto che Mons. Lefebvre avesse torto a metter su in pochi anni quell’esercito che avrebbe potuto combattere i modernisti? Sicuramente no. Ma il Vaticano II fu una grande battaglia che lasciò abbastanza buoni combattenti sparsi intorno a Monsignore, in grado di riunirsi in un piccolo esercito negli anni ‘70. Al contrario, la sconfitta di quell’esercito dal 2012 in poi è stata una sconfitta numericamente piccola, che ha lasciato molti meno soldati sparsi a combattere. La strategia potrebbe essere la stessa degli anni ‘70 e ‘80? Sicuramente no. Per prima cosa, i soldati questa volta, spesso figli dei rivoluzionari degli anni ‘60 o successivi, avevano un minore senso di ubbidienza o di Chiesa o mondo ordinato che avevano invece i cattolici sparsi dopo il Concilio. Chi può negare che gli anni 2010 siano molto più disordinati e indisciplinati degli anni ‘70? Ci si potrebbe chiedere se Monsignore, con tutti i suoi doni, oggi potrebbe o avrebbe messo insieme una “contro-Fraternità”. Forse, forse no . . .

Così come stanno le cose, i quattro vescovi del movimento della “Resistenza” (che non è un’organizzazione) fanno ciò che possono, ciascuno nella propria parte del mondo, per fornire ai cattolici che desiderano mantenere la Fede, minimale razioni di sana dottrina e una guida valida, insieme con i sacramenti episcopali. Questo è un risultato minimo, né affascinante né sensazionale, ma potrebbe essere l’essenziale necessario. Se lo è, che Dio ci mantenga fedeli.

Kyrie eleison.

Femminilita’ Impagabile – II

Femminilita’ Impagabile – II on Ottobre 13, 2018

La femminilità della donna è oggi sotto un attacco feroce. La ragione non è da cercare lontano. Satana vuole il completo potere sull’umanità per assicurarsi che ogni singola anima cada nell’Inferno. Ora il modo in cui Dio Onnipotente progetta per gli esseri umani come porsi sulla strada per il Paradiso è la loro nascita in una normale famiglia umana, nella quale quelli che oggi si chiamiamo “padre biologico” e “madre biologica” si prendono cura del frutto del loro amore reciproco: i loro figli. Il Dr Henry Makow riprende la storia del “Commento Eleison” della scorsa settimana, dal punto di vista dei satanisti.

“I cabalisti Ebrei e i massoni sono satanisti. Controllano degradando e corrompendo. Come le termiti, divorano le colonne portanti della società. La famiglia è il globulo rosso di una sana società. Ci fornisce i nostri ruoli e le nostre identità, oltre al necessario sostegno emotivo e materiale. Assicura che nascano i giovani e che siano amati e cresciuti correttamente e che siano accuditi gli anziani. La nostra famiglia è il nostro anello nella catena dell’eternità. Quindi i satanisti hanno sempre voluto distruggerla. Hanno preso di mira le donne, che ritenevano volubili, vanitose e deboli di spirito. ‘Non c’è modo più potente per influenzare gli uomini che per mezzo delle donne’, scrisse Adam Weishaupt. ‘Esse dovrebbero essere quindi l’oggetto del nostro studio principale; dovremmo insinuarci nella loro buona opinione, dare loro i suggerimenti per la loro emancipazione dalla tirannia dell’opinione pubblica e per difendersi da sole; sarà un immenso sollievo per le loro menti schiavizzate essere liberate da ogni legame restrittivo, e questo le spingerà oltre, e farà in modo che lavorino per noi con zelo, senza rendersi conto che lo fanno; perché si lasceranno sedurre dal loro stesso desiderio di ammirazione personale’.

“Così i satanisti hanno convinto le donne che il matrimonio e la famiglia erano ‘oppressivi’. Gli uomini avranno pur lavorato duramente nelle fabbriche e saranno pur morti in guerra per accudirle e proteggerle, ma in qualche modo le donne erano quelle oppresse. I satanisti avevano bisogno di interferire nell’affetto e nell’attrazione naturale che maschi e femmine hanno gli uni per gli altri e per la loro prole. I satanisti esistono per bandire l’amore. L’essenza di una donna è l’amore, il potere di generare amore, amare e in cambio essere amata. Questa è la fonte del suo potere. L’amore di una donna per suo marito e i suoi figli è la cosa più preziosa al mondo. Per un uomo, questo amore è il suo più grande tesoro. Lasciandosi ingannare, perseguendo il potere materiale invece che quello spirituale, la donna moderna ha essenzialmente perso il potere di amare. Lei può avere o potere o amore; non può avere entrambi. Le donne hanno bisogno dell’amore di un uomo come un fiore ha bisogno di sole e acqua. Gli uomini provvedono alle donne e le donne potenziano gli uomini accettando le loro ragionevoli richieste. Questa è la dinamica eterosessuale [ . . . ]

“Ma questo è quello che viene condannato come sfruttamento della donna (‘l’erotizzazione dell’impotenza’), per esempio da una femminista come Sheila Jeffreys, nota come erudita lesbica e attivista politico. Ovviamente lei non può capire che l’amore della donna è il suo vero potere. Lei vuole trasformare tutte le donne in lesbiche che come lei non riescono a capire che lo stile, la bellezza e il fascino della donna, in breve la sua femminilità, dipendono dal fuggire il potere materiale. Una donna che si dà a suo marito è accudita e amata da lui e dai loro figli. Una donna che persegue il potere in termini maschili è condannata ad una vita di isolamento e amarezza.

“Femministe occidentali, avete perso il vostro dono più prezioso per niente. Siete volgari, veramente ripugnanti. Vi mancano personalità, fascino, stile, sostanza. Non potete amare. Non siete nemmeno attraenti. E presto perderete la vostra giovinezza. Avrete nient’altro che il vostro lavoro, il vostro cane e le vostre amiche altrettanto disperate. Femministe occidentali, siete state derubate, tradite dalla vostra società, dagli insegnanti e dai capi politici e culturali; e di conseguenza vi siete unite ai loro ranghi traditori. Avete tradito i vostri bambini non nati, la vostra cultura, la vostra famiglia e la promessa del futuro. Ma, peggio di tutto, avete tradito voi stesse.”

Kyrie eleison.