Commenti Eleison

Tomismo Unico

Tomismo Unico on Luglio 30, 2016

Il modo in cui il modernismo può combinare le apparenti sincerità e buona fede con la dissoluzione della verità, è così pericoloso per la vera fede dei cattolici che non è mai troppo parlarne e analizzarlo. La recente domanda di un laico tradizionale offre un’altra occasione per farlo. Egli chiede se sia saggio che un sacerdote della Fraternità San Pio X legga regolarmente una rivista tomista conciliare, a motivo del fatto che la FSSPX non ha ancora disposto una regolare lettura del pensiero e della dottrina del grande filosofo e teologo della Chiesa, San Tommaso d’Aquino. La risposta è che questo sacerdote farebbe meglio a stare quantomeno molto attento, perché il tomismo Conciliare è una contraddizione in termini reali, che, con i termini modernisti, può essere facilmente fatta sembrare – e qui sta il problema – non contraddittoria.

Il tomismo Conciliare è una contraddizione in termini reali perché l’insegnamento di San Tommaso si sforza, e in grande misura ci riesce, di conformarsi al solo ed unico ordine posto nelle cose reali al di fuori delle nostre menti, dal solo e unico vero Dio. Al contrario, il Vaticano II parte dal presupposto che l’uomo moderno abbia destabilizzato quest’ordine di cose statico e incentrato su Dio (si veda il proemio della “Gaudium et Spes”), e quindi la religione di Dio non avrebbe alcun senso per l’uomo moderno, e dovrebbe essere ridefinita incentrandola sull’uomo e in termini dinamici, tali da rendere il tomismo non più l’unico fedele alla realtà, ma piuttosto superato.

In termini modernisti il tomismo può rimanere un monumento storico del pensiero umano, un superbo sistema intellettuale, la cui logica e consistenza sono del tutto ammirevole. Così i seminaristi della FSSPX, per esempio, possono apprenderlo come un elenco telefonico, ma se i seminaristi della FSSPX verranno posti sotto il maleficio del Vaticano II, essi non vedranno più il tomismo come l’unico mezzo per combattere gli errori moderni, e saranno facilmente affascinati e sedotti da molti altri più “aggiornati” modi di concepire il mondo. In breve, i modernisti non sfideranno il tomismo sul suo stesso terreno, ma potranno dichiarare di essere interamente d’accordo con esso sul suo stesso terreno. E dichiareranno semplicemente che essendo variato il terreno nei tempi moderni, il tomismo non è più l’unico valido o non è più l’unico mezzo per cogliere la Verità. In questo modo i seguaci del Vaticano II possono davvero pensare di essere d’accordo con il tomismo, mentre non lo sono per niente.

Ancora una volta l’aritmetica elementare aiuta ad illustrare la questione. Due più due fa quattro, e nella vita reale, nella realtà, non può essere diversamente: né tre né cinque. Ma un aritmetico moderno potrebbe sostenere: “Dire che due più due fa unicamente o esclusivamente quattro, è cosa da mentalità troppo ristretta. E’ molto più creativo e progressista dire che possa fare anche cinque o sei o – cerchiamo di essere di mentalità aperta – Sei Milioni!” E dal momento che questo moderno aritmetico non esclude che due più due faccia quattro, ma lo include volentieri nella sua apertura mentale, egli può sinceramente credere che la sua aritmetica non contraddica la vecchia aritmetica. Ma chi è che non capisce che in realtà egli sta minando radicalmente la “vecchia” e vera aritmetica? Questa aritmetica, che corrisponde all’unica realtà esterna alla nostra mente, non solo include che due più due fa quattro, ma esclude anche assolutamente che possa fare qualsiasi altra cosa. E questa aritmetica è la sola che corrisponde a quell’unica realtà, o, che è vera. Così quel credere e pensare, gli unici che corrispondano all’unico ordine della realtà naturale e soprannaturale creata da Dio, sono ovviamente esistiti da molti secoli prima di San Tommaso d’Aquino (1225–1274). Egli non ha fatto altro che mettere tutto insieme in un sistema impareggiabile, ma non è il sistema che lo rende vero. Ciò che rende unicamente vero il sistema è la sua unica corrispondenza con la realtà.

Quindi, se gli scrittori di quella rivista tomistica sono anche seguaci professi del Vaticano II, sicuramente non crederanno che il tomismo è unico, nel senso qui presentato. In questo caso essi potranno essere chiamati “tomisti da elenco telefonico”, ma certo non sono dei veri tomisti. Il sacerdote di cui sopra sarà sempre in grado di distinguere? No, se in questo momento si sta lasciando condurre verso il Vaticano II.

Kyrie eleison.

Accademia diagnosticata

Accademia diagnosticata on Luglio 23, 2016

Quando Vostra Eccellenza mi ha chiesto come studente di storia se ero d’accordo con Lei che il fenomenismo agnostico condannato nella Pascendi è la migliore singola chiave di lettura dello scenario moderno, io ho acconsento brevemente. Poi mi sono chiesto com’è che gli uomini, specialmente dotti, possano mai prendere sul serio tale assurdità secondo la quale la mente non conoscerebbe alcunché al di là dei fenomeni, o apparenze. E mi sono ricordato come, dopo essere stato seduto nelle aule universitarie per gli ultimi 3 anni di 1/2, e aver ascoltato con attenzione alcuni brillanti professori che sembrano avere il senso della realtà, e molti che non ce l’hanno, io stesso avevo cominciato a chiedermi perché alcuni hanno un grande senso della ragione e altri con lo stesso grado di preparazione, o simile, adottano tali idee selvagge e irragionevoli. Qui di seguito la risposta di questo annoso osservatore dello scenario accademico . . . .

Dopo aver riflettuto un po’, mi sono reso conto che i professori che possedevano più logica erano cattolici, perché possono essere conservatori al meglio, ma hanno una visione realistica del mondo. Le idee e i concetti che insegnano sono, per la maggior parte, sensati. Per altro verso, l’istruzione della maggioranza dei professori è mischiata, confusa e senza senso. Essi professano idee bizzarre e stravaganti e le sostengono con mezze verità. Adottano quasi ogni nozione alla moda, come il riscaldamento globale o il cambiamento climatico (la nuova “evoluzione”), e la presentano come verità. I loro ragionamenti dietro a queste nozioni sono puro non senso, e non reggono ad uno stretto esame. Ho cominciato a chiedermi: com’è che tali persone istruite possano essere così ignoranti? Dopo lunga riflessione penso di poter dire di aver colto quella che sono certo sia la vera risposta.

Dal momento che i professori che sono più sensati sono cattolici o almeno cercano di esserlo, sembra logico pensare che possiedano qualcosa che i pagani non hanno. Prima della rivolta di Martin Lutero, la maggior parte degli studiosi o dotti erano cattolici che usavano la loro ragione e possedevano buon senso, così che la maggior parte insegnava e credeva la stessa verità. Quando Lutero devastò la Chiesa, devastò anche molti chierici colti e molti professori universitari. In particolare, la sua nuova religione eliminò il Sacramento della Cresima, col quale sappiamo che i cattolici ricevono i sette Doni dello Spirito Santo, di cui quattro poggiano sulla mente: Scienza, Intelletto, Sapienza e Consiglio. Sono i quattro doni che mancano ai professori agnostici di oggi. Costoro possono essere ben istruiti, preparati, ma non possono usare ciò che apprendono in modo ragionevole, o applicarlo alla realtà. Come dice Pio X, costoro sviluppano fantasie e le presentano come verità, e per di più si auto-convincono di essere brillanti, quando in realtà sguazzano nell’ignoranza. Sono i cultori del 2 + 2 = 5! E sono fieri di esserlo.

Questo ragionamento permette di far risalire la distruzione odierna del mondo accademico all’abbandono luterano del sacramento della Cresima, e al fatto conseguente che le università europee sono divenute sempre meno cattoliche. In definitiva, migliaia di professori che sono stati scaraventati nel mondo accademico erano stati educati al di là della loro capacità di ragionare. Mancando di Scienza, Intelletto, Sapienza e Consiglio, intesi nel loro più alto senso di Doni di Dio, hanno sviluppato nelle Università la panoplia degli odierni errori, o “-ismi”. Per esempio, affermare che il riscaldamento globale distrugge l’uomo e il mondo è pura sciocchezza, eppure essa è insegnata e creduta nelle università moderne come se si trattasse di 2 + 2 = 4. E queste idee velenose sono ingoiate ad occhi spalancati dai giovani ingenui nelle università, come i biscotti all’ora del tè, specialmente l’idea che la Verità sia soltanto ciò che ognuno di noi crede che sia – e al diavolo la ragione.

Così ne consegue che, quando il Vaticano II ha scelto di seguire le orme di Lutero, abbandonando la Tradizione e “rinnovando” di conseguenza il sacramento della Cresima di modo che viene minacciata la sua validità, anche i cattolici hanno messo in pericolo i Doni dello Spirito Santo e hanno perso di conseguenza la capacità di ragionare, tant’è che la Cresima della Neo-Chiesa è oggi destinata semplicemente a renderli “cristiani migliori”.

Kyrie eleison.

Brexit – Spexit?

Brexit – Spexit? on Luglio 16, 2016

C’è una cosa come il “Zeitgeist”, o spirito del tempo. Una prova potrebbe essere il parallelo che si può stabilire tra il voto inglese del 23 giugno per rinunciare all’abbraccio comunista dell’Unione Europea e la riunione dei Superiori della FSSPX, dal 25 al 28 giugno, col comunicato di Mons. Fellay del 29 giugno che dichiara che la Fraternità sta ora rinunciando all’abbraccio della Roma neo-modernista – in breve lo “SPexit”. In effetti, come suggerito dal “Commento” della settimana scorsa: il Brexit è stato ammirevole, ma di dubbia efficacia, e così si può temere che la San-Pio-exit del 29 giugno possa aver rassicurato molti buoni cattolici che la Fraternità sarebbe di nuovo in carreggiata, mentre nel giro di pochi giorni la Roma ufficiale e Mons. Fellay hanno entrambi affermato che i contatti continuano . . .

La base del parallelo è l’apostasia che caratterizza la Quinta Età della Chiesa, 1517–2017 (o oltre), con la quale i popoli del mondo hanno lentamente ma costantemente voltato le spalle a Dio per sostituirLo con l’uomo. Ma in tale processo la loro coscienza non è a suo agio. Perciò mentre esteriormente rendono omaggio al buon vecchio ordine, interiormente si struggono per la libertà da Dio e per i benefici materialistici del Nuovo Ordine Mondiale. E’ così che un buon vecchio istinto ha spinto gli Inglesi a votare per l’indipendenza dal comunismo, ma essendo quasi tutti atei materialisti e quindi dei comunisti senza il nome, difficilmente adesso sanno cosa fare con il loro Brexit. Allo stesso modo si può temere che lo “SPexit” sia più di quello che sembra.

Per esempio, l’ottimo sito web ispanico “Non Possumus” ha sottolineato che quando il comunicato del 29 giugno guarda ad un Papa “che favorisce concretamente il ritorno alla Santa Tradizione” (2 + 2 = 4 o 5), questo non è la stessa cosa di un Papa “che è tornato alla Tradizione” (2 + 2 = 4, e solo 4). Né è rassicurante che il 2 luglio Mons. Fellay abbia indetto una quinta Crociata del Rosario, già intravista come possibile il 24 giugno da Don Girouard nel Canada Occidentale. Egli ha ricordato come Mons. Fellay abbia presentato come due doni della Madre di Dio: sia la dubbia liberalizzazione del vero rito della Messa ad opera del Summorum Pontificum nel 2007, sia la “remissione” delle inesistenti “scomuniche” nel 2009. Don Girouard teme che un riconoscimento unilaterale della Fraternità da parte della Roma ufficiale, possa essere ugualmente presentato come una risposta della Madonna a questa nuova Crociata del Rosario. Ecco come Don Girouard immagina che il riconoscimento potrebbe essere presentato da Mons. Fellay:—

Nella Crociata, abbiamo chiesto la protezione della Fraternità. Grazie ai 12 milioni di Rosari, la BVM ha ottenuto per noi, dal Cuore di suo Figlio, questa protezione speciale! Sì, il Santo Padre ha firmato questo documento in cui ci riconosce e promette di darci la sua personale protezione, così che saremo in grado di continuare “come siamo”. Questo nuovo dono di Dio e della BVM è veramente un nuovo mezzo datoci dalla Divina Provvidenza per continuare meglio il nostro lavoro per l’estensione del Regno Sociale di Cristo! Esso è anche la riparazione di una grave ingiustizia! E’ veramente il segno che Roma è cambiata in meglio! Il nostro venerato fondatore, Mons. Lefebvre, avrebbe accettato questo dono provvidenziale. Infatti, per ottenerlo da nostro Signore, possiamo essere sicuri che egli ha unito le sue preghiere a quelle della BVM e che ora gioisce con Lei in Paradiso! In ringraziamento per questo meraviglioso dono della Provvidenza, rinnoviamo ufficialmente la consacrazione della Fraternità ai Cuori di Gesù e Maria, ed eseguiamo un Te Deum cantato in tutte le nostre cappelle!”

In tale ottica, aggiunge Don Girouard, chiunque rifiuterà la riunione della Fraternità con Roma sarà fatto sembrare come resistente a Dio e spregiatore di Sua Madre.

Tali timori sono per ora solo immaginari. Quel che è certo è che lo “SPexit” del 25–28 giugno non avrà in alcun modo scosso la volontà di Mons. Fellay di condurre la Fraternità di Monsignore tra le braccia della Roma neo-modernista. Per lui, questa è l’unica strada da seguire, piuttosto che “insultare” i buoni Romani e “ristagnare” in una resistenza che è obsoleta e non più rilevante per la situazione in evoluzione.

Kyrie eleison.

Brexit – veramente?

Brexit – veramente? on Luglio 9, 2016

Molti lettori di questi “Commenti” possono aver supposto che come Inglese a cui non piace affatto il Nuovo Ordine Mondiale (NOM), io debba aver gioito per il recente voto con cui il popolo britannico, anche se con un margine relativamente stretto, ha deciso di lasciare la comunista Unione Europea. Ahimè, devo confessare che tutto quello che ho imparato nel corso degli ultimi decenni su questo NOM mi fa dubitare che l’apparente uscita della Bretagna alla fine equivarrà ad una vera e propria ri-affermazione di ciò che una volta era il meglio in Gran Bretagna. Allo stesso modo, dall’altra parte dell’Atlantico, posso amare Trump e odiare Hilary, ma sicuramente i due sono stati messi insieme per offrirci il solito spettacolo di Pulcinella e Colombina.

Prendete per esempio, per quanto riguarda il Brexit, l’articolo del 24 giugno di un anziano alto funzionario americano che dice molte verità, Paul Craig Roberts (si veda paulcraigroberts.org) sul perché “Despite the vote, the Odds are Against Britain leaving the EU “(Nonostante il voto, le probabilità sono contro l’abbandono della UE da parte della Gran Bretagna): “Il popolo britannico non dovrebbe essere così ingenuo da pensare che il voto abbia definito la questione. La battaglia è appena cominciata”. E avverte il popolo britannico di aspettarsi: che il suo governo tornerà a dire che la UE ci sta offrendo un affare migliore e dunque bisogna cercare di rimanervi; i fondi speculativi della Fed, BCE, BOJ e NY martelleranno la sterlina come prova che il voto del Brexit sta affondando l’economia britannica (martellamento già accaduto); il voto del Brexit verrà presentato come un atto che ha indebolito l’Europa di fronte all’”aggressione russa” (aggressione fabbricata dal NOM); così che i sostenitori del Brexit saranno messi sotto pressione per raggiungere un compromesso con la UE; ecc, ecc. E Roberts dice che i lettori possono immaginare da soli ben altre probabilità, ricordando come l’Irlanda votò anni fa contro l’Europa, fino a quando non è stata pressata a votare a favore.

Tuttavia vi è un altro articolo che secondo me va ancora più a fondo: http://​henrymakow.​com/​2016/​06/​brexit-what-is-the-globalist-game.​html, perché Henry Makow risale al retroscena dello spettacolo di Pulcinella e Colombina, avendo il vantaggio di essere di quelli che i globalisti non esitano a chiamare un “antisemita”, o meglio uno che odia gli Ebrei perché Makow stesso è un Ebreo. In verità, solo quelli che hanno un certo aggancio col Messia, o con Cristo, possono valutare l’Anticristo.

La tesi dell’articolo è che “i sostenitori del Brexit lamentano che l’Establishment abbia agito contro di loro, ma in realtà è stato vero il contrario”. Per dimostrare questa tesi l’articolo chiama in causa numerosi politici britannici, sia conservatori sia laburisti, che sono più o meno ferventi globalisti e che hanno fatto campagna per il Brexit (per chi lo desidera dovrebbe essere abbastanza facile controllare i nomi di costoro). Allo stesso modo, l’articolo elenca numerose riviste e giornalisti dei media britannici, che normalmente promuovono il globalismo e che hanno fatto campagna per il Brexit. Ma allora che cosa era il Brexit? L’articolo ritiene che Putin sia andato molto più vicino alla verità quando ha suggerito che si è trattato di un “ricatto” perché l’Europa offrisse migliori condizioni alla Gran Bretagna. E l’articolo va oltre: il Brexit è stato progettato per costringere l’Europa ad “arrendersi completamente ai sionisti guerrafondai angloamericani e ai corsari aziendali”, e conclude dicendo che il Brexit “non è certo stato un trionfo contro la globalizzazione.” E Makow stesso aggiunge: “evidentemente i poteri forti hanno deciso che l’Inghilterra fuori dall’Europa, invece che dentro, può essere uno strumento più efficace per la tirannia mondiale massonica delle banche centrali.”

Forse tali speculazioni (ma non il loro livello) mancano di certezza, ma una cosa è certa: che cosa valgono sia l’Europa sia la Gran Bretagna senza Dio? Costruire senza di Lui significa costruire invano, dice il Salmista. Eppure, chi è che in tutto il dibattito sul Brexit ha mai anche solo menzionato il Suo nome? Se il Brexit deve produrre qualcosa di veramente positivo, avrà bisogno di un capo che abbia una sua visione. Ma senza Dio, da dove può venire?

Kyrie eleison.

I vantaggi della campagna

I vantaggi della campagna on Luglio 2, 2016

Dal momento che nessun essere umano è mai stato creato da Dio su questa terra per altro motivo che per la sua salita al Paradiso (I Tim. II, 4), è evidente che la bontà di Dio è da sempre al lavoro, in una forma o nell’altra, più o meno fortemente, per attirare tutte le anime al Cielo. E se un uomo comincia a rispondere a questa attrazione, egli finisce presto o tardi col rendersi conto che la massa delle anime che lo circondano oggi o non hanno coscienza di tale attrazione o stanno resistendole positivamente. E quanto più egli prende sul serio il conseguimento del Cielo, tanto più seriamente deve chiedersi quali sono i fattori del mondo circostante che rendono tante anime incuranti del Cielo, o almeno di raggiungerlo.

Alcuni di questi fattori possono essergli immediatamente evidenti, come il recente avanzamento del vizio innaturale e il suo trionfo nella legalizzazione mondiale del “matrimonio” omosessuale. Altri fattori possono richiedere più tempo perché lui li possa cogliere, perché non sono così palesemente contrari alla virtù e perché sono stati immessi nell’ambiente molto più tempo fa, come il vivere in città o sub-città, cioè nelle periferie. Ora solo un pazzo potrebbe affermare che ogni paesano sia pieno di virtù, mentre ogni cittadino sia piena di vizio. Ma d’altro canto, il paesano vive ovviamente più vicino alla natura di quanto faccia il cittadino, così che se la Natura è stata creata da Dio per essere il recipiente indispensabile della Sopranatura, senza la quale nessuna anima può entrare in Paradiso, ne consegue che i paesani saranno, in quanto tali, più vicini a Dio di quanto lo siano i cittadini, e un cittadino che desidera raggiungere il Cielo deve almeno prendere coscienza del tessuto della sua vita in città.

“Impara dal tuo nemico”, dicevano i latini. Il comunismo è da sempre uno dei più terribili nemici del cattolicesimo, e due eminenti comunisti sono famosi per il loro odio per i paesani, o contadini. Per Lenin (1870–1924), capo della Rivoluzione russa del 1917, uno dei principali ostacoli sulla via della Rivoluzione dei senza Dio era il vecchio contadino, radicato nella terra, profondamente consapevole del suo essere nulla in quanto creatura circondata dal mistero della creazione da cui dipendeva, mentre il cittadino che vive in un mondo artificiale inventato dall’uomo e fatto di fabbriche, macchine, e robot umani, in un mondo carico di ogni tipo di risentimento (arrabbiarsi per la pioggia è un esercizio futile, mentre la “rabbia al volante” è in continua crescita), era del tutto adatto per la Rivoluzione (è per questo che de Corte diceva che i politici moderni promettono costantemente il “cambiamento”).

Per Antonio Gramsci (1860–1937), maestro della transizione importantissima dopo Lenin e Stalin della Rivoluzione dal comunismo “duro” al globalismo “morbido”, i contadini rappresentavano ugualmente un nemico temibile che la Rivoluzione doveva superare. Con il loro “buon senso” e il loro “ordine naturale” i contadini erano stati il fondamento di un intero sistema di valori che doveva scomparire. Religione, famiglia, patria, esercito, natura, cultura, dovevano cedere il passo ad un nuovo modo di pensare in accordo col Nuovo Ordine Mondiale. Per condurre gli uomini lontani dalla loro vecchia mentalità, tutta la loro cultura doveva essere sovvertita non più con l’aggressione violenta alla loro economia, ma con una “conquista delle istituzioni”, tutte le loro istituzioni. La Rivoluzione doveva rimodellare la loro educazione, le arti, il tempo libero, la stampa, lo sport, ecc, ogni elemento della loro cultura nel senso più ampio, minando totalmente il precedente modo di vivere incarnato dai contadini. E la Rivoluzione di Gramsci è così riuscita a rovesciare il vecchio ordine naturale che gli agricoltori che oggi lavorano la terra sono talmente dipendenti dalle macchine e dai banchieri da non essere più contadini nel vecchio senso della parola.

Ma oggi la Rivoluzione è una tale guerra aperta a “tutto ciò che si intende per Dio”, che non esiste un possibile modo umano per ricostruire il tipo del contadino in grado di resisterle. Il miglior contadino possibile, in quanto tale, oggi non bastarebbe più como soluzione. Il problema non è meramente culturale. Il vero problema è la nostra apostasia da Dio. La vera soluzione inizia con la preghiera, che la Rivoluzione apparentemente onnipotente sarà sempre impotente a fermare.

Kyrie eleison.

Deragliare la spinta

Deragliare la spinta on Giugno 25, 2016

Un certo numero di cattolici che amano la Chiesa e capiscono che cosa la Fraternità San Pio X potrebbe e dovrebbe fare per essa, sono stati incoraggiati da parole recenti di uno dei suoi vescovi. Hanno pensato che forse essa può ancora essere trattenuta dal cadere nel baratro di un accordo, col quale si metterebbe sotto il controllo di alcuni dei peggiori (oggettivamente) nemici della Chiesa in tutta la sua storia: i funzionari neo-modernisti della Roma odierna. In effetti, sono state dette molte cose buone da Mons. de Galarreta nel suo sermone del 3 giugno per le ultime ordinazioni sacerdotali tenute a Winona, Minnesota, prima che il seminario si trasferisca in Virginia, ma nessun amico della Fede cattolica dovrebbe alimentare le sue speranze più di tanto.

Il suo sermone è cominciato collegando il sacerdozio cattolico a Nostro Signore Gesù Cristo come unica e sola Via, Verità e Vita. Ed è proseguito col dire che oggi nella Chiesa vi è un relativismo in dottrina che apre la porta al relativismo nella morale e a scandali come quello del recente Sinodo romano che ha osato prendere in considerazione di dare la Santa Comunione alle coppie dei divorziati “risposati”. Il Vescovo ha detto che questi scandali hanno la loro radice nel Vaticano II, ed ha stigmatizzato il Concilio come un albero cattivo che può logicamente e semplicemente dare solo frutti cattivi. Ora, alcune settimane fa Mons. Pozzo ha acceso delle speranze per le quali la Fraternità, per ottenere il riconoscimento ufficiale da Roma, potrebbe non accettare il Concilio, ma il Vescovo ha giustamente sottolineato che sia Papa Francesco sia il Cardinale Mueller hanno successivamente deluso tali speranze, chiarendo che per il riconoscimento della Fraternità da parte loro sarà comunque necessaria quell’accettazione.

Il Vescovo ha concluso: “Perciò è anche chiaro che la lotta [della Fraternità] continua. Come ha detto il nostro Superiore Generale, Mons. Fellay: se dobbiamo scegliere tra la fede e un compromesso, la scelta è già fatta – nessun compromesso”. Parole combattive, ma il Vescovo ha aggiunto immediatamente una possibile via di fuga del tipo che ci è familiare da parte sua: “Dio può certo mutare le circostanze e metterci in una situazione diversa, ed è quello che tutti auspichiamo”. Tra le “mutate circostanze” potrebbe essere inclusa una certa abile intesa gradita a Roma e al Superiore Generale, che questi avrebbe accettato? (Ed è inutile che Mons. de Galarreta abbia citato in anticipo quelle parole del Superiore Generale contrarie alla sua stessa politica, visto che le sue stesse parole non hanno finora trattenuto questo Superiore Generale.)

Ciò che suggerisce fortemente che le parole battagliere non corrispondano di fatto alle intenzioni del Superiore Generale è la velocità con cui il testo che le conteneva è stato eliminato (per essere rivisto o cestinato?) subito dopo essere apparso sul sito ufficiale della Fraternità negli Stati Uniti. Quale ufficiale inferiore della Fraternità avrebbe potuto dare l’ordine di ripudiare praticamente le parole di uno dei suoi vescovi? Tale idea è piuttosto confermata da una conferenza tenuta il 5 giugno dal secondo in comando della Fraternità ai parrocchiani della chiesa della Fraternità a Houston, TX, conferenza finora non sconfessata dal Quartier Generale (commenti in corsivo):—

Don Pfluger ha detto che non c’è nulla di male ad andare con Roma (illusione); che la Società ci andrà così com’è (illusione); che dobbiamo andare al passo con i tempi, e adesso è il momento di essere a Roma (illusione); che anche Mons. Lefebvre si contraddisse più volte a suo tempo (illusionevedi il “Commento Eleison” dell’11 giugno – n. 465), e, infine, che qui e ora dobbiamo fidarci di Mons. Fellay (dopo tutte le sue “inesattezze terminologiche”? – illusione!). Ma il Primo Assistente della Fraternità è più che libero di dire queste cose, perché esse sono fedeli alla spinta della Fraternità verso il suo vero scopo: mettersi sotto il controllo romano.

In conclusione, cari lettori, per amore di tutto il bene che la vera Fraternità potrebbe e dovrebbe fare per la Chiesa universale, bisogna pregare in tutti i modi perché un miracolo faccia deragliare tale spinta verso Roma, e perché si attui ogni pressione possibile sui Superiori che parteciperanno alla riunione di fine giugno (non ancora un Capitolo Generale, ma in preparazione di quello fatale) così che essi stessi si facciano strumenti di Dio nel deragliamento di tale spinta.

Kyrie eleison.