globalismo

Sopravvivenza in prigione

Sopravvivenza in prigione on Gennaio 20, 2018

Alessandro Solzhenitsyn (1918–2008) è uno dei pochi scrittori veramente grandi del XX secolo, perché non è senza Dio, ma è tornato a Dio grazie alle sue sofferenze sotto la tirannia totalitaria della Russia comunista, durata dal 1917 al 1989. Il suo maggiore lavoro è Arcipelago Goulag, in tre volumi, nei quali egli descrive ampiamente la propria esperienza, vissuta dal 1945 al 1953 all’interno dell’arcipelago comunista dei campi di prigionia diffusi in tutta la Russia. Egli è sopravvissuto all’esperienza e i suoi scritti comprendono suggerimenti o validi consigli su come sopravvivere nelle moderne prigioni totalitarie di oggi. Si è inteso dire che i globalisti hanno già costruito delle prigioni negli Stati Uniti per rinchiudervi i nemici dello Stato globalista, che sicuramente includeranno i cristiani convinti. I seguenti sette punti per aiutarsi a sopravvivere sono stati ricavati da Arcipelago Goulag e presentati l’anno scorso in Francia:

* All’interrogatorio preliminare , non tentare di raggirare o ingannare gli interroganti quando per una settimana ti è stata data la minima razione di cibo e sonno per la sopravvivenza. Piuttosto fai la parte dell’idiota dall’inizio alla fine, ad es. rispondendo: “non lo so”, “non ricordo”. In ogni caso, non ingannare te stesso, sono gli interroganti che trascrivono l’interrogatorio – il Partito è la loro coscienza ed essi non vogliono perdere i loro posti di lavoro.

* Una volta dentro la prigione , pratica qualsiasi tipo attività della mente in maniera sufficientemente intensa che nessun tipo di sofferenza possa essere in grado di farti perdere l’equilibrio mentale.

* Convínciti il più velocemente possibile che la tua vita passata è finita, perfino la vita stessa. Una volta che non hai più niente da perdere e ne sei convinto, e la tua mente ha fatto quanto è in suo potere, attaccati alla linea che hai deciso, e allora non avrai più paura, automaticamente troverai le risposte giuste e come darle, e loro non avranno più potere su di te, e se devi morire lo farai con dignità e con la coscienza tranquilla. E’ questa la forza morale che essi temono e che fanno il possibile per fiaccare, ad esempio avanzando le false speranze di ricevere un perdono.

* Non attaccarti a niente, sii separato da tutto, e avrai la calma e la libertà mentale per giudicare serenamente le persone e le circostanze. Affidati solo alla tua memoria per ricordare tutto ciò che sai dell’uomo e della natura umana.

* Rinuncia a qualsiasi desiderio di organizzare la tua vita, per preservare la tua tranquillità mentale.

* Non credere ad alcuno, diffida di tutti: dentro il goulag, nessuno fa niente per niente.

* Infine, tieniti vicino ai prigionieri decenti contro i criminali e gli informatori, facendoti giustizia con le tue mani, se necessario. Infatti una delle scoperte più straordinarie nel tuo viaggio attraverso questa scena dell’Inferno è che i tuoi nemici peggiori non sono le guardie della prigione, ma . . . i tuoi compagni di prigione. La legge di questa giungla è: oggi tu tirai le cuoia, domani tocca a me. Tutto quello che puoi fare è colpire prima, anche se ti viene risposto col coltello . . . in breve, fatti rispettare se non vuoi essere sfruttato.

Quanto all’uso della forza fisica per l’autodifesa, la Chiesa insegna che deve essere proporzionata all’attacco minacciato. Ma il punto principale di Solzhenitsyn è la rinuncia a tutte le speranze terrene, il distacco da tutti i beni, la calma della mente, la pace della coscienza, in breve quella forza morale interiore che trasferisce la paura da sé agli avversari. Qui i cattolici sono universalmente riconosciuti come vittoriosi, per la loro vita di preghiera con la quale vivono vicino a Dio. “E’ questa la vittoria che ha sconfitto il mondo, la nostra fede” (I Gv. V, 4).

Kyrie eleison.

Migrazione religiosa

Migrazione religiosa on Febbraio 25, 2017

Quindi vi è un Potere Globale dietro il continuo flusso di immigrati non europei in Europa, e la religione è “decisiva” in quel diluvio – così “Commenti Eleison” ne ha parlato la settimana scorsa. E allora sorgono due domande – chi o che cosa è questo Potere? E come può entrare la religione in una questione così prettamente politica?

Per quanto riguarda l’identità di tale Potere Globale, della cui esistenza l’economista ungherese era così sicuro, senza comunque essere disposto ad identificarlo, è facilmente rintracciabile su Internet (se non è stata soppressa) un’affascinante e spaventosa clip di un’intervista ripresa nel 2010, lunga solo pochi minuti, nella quale un’ebrea sostiene che sono gli ebrei che stanno guidando la trasformazione multi-culturale dell’Europa. Barbara Spectre è nata negli Stati Uniti nel 1942, laureatasi in studi filosofici negli Stati Uniti, è stata attiva come educatrice dal 1967 in Israele, e nel 1999 è emigrata in Svezia per raggiungere il marito, rabbino della sinagoga di Stoccolma. Se si guarda la clip, appare evidente che nessuno l’ha costretta a rivelare chi sta dietro la trasformazione dell’Europa oggi in atto. Piuttosto lei crede sinceramente in tale trasformazione e in quello che gli Ebrei stanno facendo in Europa, perché lei sostiene che l’invasione di immigrati sarà la sola cosa che consentirà all’Europa di sopravvivere. Ecco le sue parole:—

Penso che ci sia una recrudescenza di antisemitismo perché ad oggi l’Europa non ha ancora imparato ad essere multiculturale. E penso che stiamo (noi Ebrei) per partecipare alle doglie di quella trasformazione che dovrà arrivare. L’Europa sta finendo di essere quell’insieme di società monolitiche che è stata nel secolo scorso. Gli Ebrei si stanno ponendo al centro di questo. Per l’Europa si tratta di compiere un’enorme trasformazione. Ora si sta andando verso una modalità multiculturale e gli Ebrei ne saranno risentiti a causa del nostro ruolo di primo piano. Ma senza tale ruolo di primo piano e senza questa trasformazione, l’Europa non sopravviverà.” (Vedi: https://​www.​youtube.​com/​watch?v=MFE0qAiofMQ)

Ecco una risposta convincente alla domanda sull’identità del Potere Globale. Attiva a livello universitario per oltre 30 anni in Israele, ardente sionista e moglie di un rabbino, Barbara Spectre avrà potuto facilmente conoscere ciò che gli Ebrei stavano progettando per l’Europa, già anni prima che l’invasione degli immigrati in Europa divenisse l’inondazione che è oggi. E la padronanza ebraica su tutti e cinque gli elementi indicati dall’economista ungherese come condizioni necessarie per gestire la marea di immigrati, rende del tutto plausibile l’identificazione di tale “Potere Globale” col potere ebraico. Ma perché gli Ebrei vogliono trasformare l’Europa “monolitica” in un’Europa “multi-culturale”? La risposta sta in una forza trainante che si trova ben dietro e sopra la mera politica.

Da quando i farisei e gli scribi crocifissero Nostro Signore Gesù Cristo, perché stava trasformando il popolo di Dio da qualcosa di razza ebraica in un gregge di credenti cattolici, essi hanno perseguitato la Sua Chiesa per quasi due millenni (si legga il Complotto contro la Chiesa di Maurice Pinay). Ancora oggi i capi ebrei credono di essere gli unici ad aver ricevuto da Dio i doni e i diritti per governare il mondo. Ora l’Antico Testamento è venuto da Dio, ma esso mira diritto al Nuovo Testamento, che lo ha sostituito, e così i successori dei farisei hanno ritenuto di dover distorcere il Vecchio Testamento in Talmud, che è ferocemente anti-cristiano. Pertanto il talmudismo è una falsa religione che ha dato però sostegno pseudo-religioso e alimentazione alla secolare spinta farisaica ad uccidere la Cristianità.

Ora, la Chiesa di Cristo è nata e cresciuta in Medio Oriente e si è diffusa rapidamente intorno a tutto il Mar Mediterraneo, ma quando il Medio Oriente e il Nord Africa hanno ceduto all’Islam, la Fede è stata accolta e si è diffusa principalmente in tutto il mondo dagli Europei, di razza bianca, ed in Europa è stata distribuita dalla Provvidenza nella varietà delle nazioni europee. Fu così che San Francesco Saverio in India pregò Sant’Ignazio di inviargli dall’Europa sacerdoti europei atti a fare i missionari. Da qui l’odio quasi religioso dei successori dei farisei per le nazioni bianche d’Europa, da qui la spinta “multi-cultuale” ebraica per dissolvere le “monolitiche” nazioni d’Europa. E a meno che queste nazioni tornino a Dio e alla Sua unica vera Chiesa, la Sua giustizia rischia di permettere che tale spinta dei farisei di oggi abbia successo, salvo che non l’interrompa la Sua misericordia.

Kyrie eleison.

Brexit – veramente?

Brexit – veramente? on Luglio 9, 2016

Molti lettori di questi “Commenti” possono aver supposto che come Inglese a cui non piace affatto il Nuovo Ordine Mondiale (NOM), io debba aver gioito per il recente voto con cui il popolo britannico, anche se con un margine relativamente stretto, ha deciso di lasciare la comunista Unione Europea. Ahimè, devo confessare che tutto quello che ho imparato nel corso degli ultimi decenni su questo NOM mi fa dubitare che l’apparente uscita della Bretagna alla fine equivarrà ad una vera e propria ri-affermazione di ciò che una volta era il meglio in Gran Bretagna. Allo stesso modo, dall’altra parte dell’Atlantico, posso amare Trump e odiare Hilary, ma sicuramente i due sono stati messi insieme per offrirci il solito spettacolo di Pulcinella e Colombina.

Prendete per esempio, per quanto riguarda il Brexit, l’articolo del 24 giugno di un anziano alto funzionario americano che dice molte verità, Paul Craig Roberts (si veda paulcraigroberts.org) sul perché “Despite the vote, the Odds are Against Britain leaving the EU “(Nonostante il voto, le probabilità sono contro l’abbandono della UE da parte della Gran Bretagna): “Il popolo britannico non dovrebbe essere così ingenuo da pensare che il voto abbia definito la questione. La battaglia è appena cominciata”. E avverte il popolo britannico di aspettarsi: che il suo governo tornerà a dire che la UE ci sta offrendo un affare migliore e dunque bisogna cercare di rimanervi; i fondi speculativi della Fed, BCE, BOJ e NY martelleranno la sterlina come prova che il voto del Brexit sta affondando l’economia britannica (martellamento già accaduto); il voto del Brexit verrà presentato come un atto che ha indebolito l’Europa di fronte all’”aggressione russa” (aggressione fabbricata dal NOM); così che i sostenitori del Brexit saranno messi sotto pressione per raggiungere un compromesso con la UE; ecc, ecc. E Roberts dice che i lettori possono immaginare da soli ben altre probabilità, ricordando come l’Irlanda votò anni fa contro l’Europa, fino a quando non è stata pressata a votare a favore.

Tuttavia vi è un altro articolo che secondo me va ancora più a fondo: http://​henrymakow.​com/​2016/​06/​brexit-what-is-the-globalist-game.​html, perché Henry Makow risale al retroscena dello spettacolo di Pulcinella e Colombina, avendo il vantaggio di essere di quelli che i globalisti non esitano a chiamare un “antisemita”, o meglio uno che odia gli Ebrei perché Makow stesso è un Ebreo. In verità, solo quelli che hanno un certo aggancio col Messia, o con Cristo, possono valutare l’Anticristo.

La tesi dell’articolo è che “i sostenitori del Brexit lamentano che l’Establishment abbia agito contro di loro, ma in realtà è stato vero il contrario”. Per dimostrare questa tesi l’articolo chiama in causa numerosi politici britannici, sia conservatori sia laburisti, che sono più o meno ferventi globalisti e che hanno fatto campagna per il Brexit (per chi lo desidera dovrebbe essere abbastanza facile controllare i nomi di costoro). Allo stesso modo, l’articolo elenca numerose riviste e giornalisti dei media britannici, che normalmente promuovono il globalismo e che hanno fatto campagna per il Brexit. Ma allora che cosa era il Brexit? L’articolo ritiene che Putin sia andato molto più vicino alla verità quando ha suggerito che si è trattato di un “ricatto” perché l’Europa offrisse migliori condizioni alla Gran Bretagna. E l’articolo va oltre: il Brexit è stato progettato per costringere l’Europa ad “arrendersi completamente ai sionisti guerrafondai angloamericani e ai corsari aziendali”, e conclude dicendo che il Brexit “non è certo stato un trionfo contro la globalizzazione.” E Makow stesso aggiunge: “evidentemente i poteri forti hanno deciso che l’Inghilterra fuori dall’Europa, invece che dentro, può essere uno strumento più efficace per la tirannia mondiale massonica delle banche centrali.”

Forse tali speculazioni (ma non il loro livello) mancano di certezza, ma una cosa è certa: che cosa valgono sia l’Europa sia la Gran Bretagna senza Dio? Costruire senza di Lui significa costruire invano, dice il Salmista. Eppure, chi è che in tutto il dibattito sul Brexit ha mai anche solo menzionato il Suo nome? Se il Brexit deve produrre qualcosa di veramente positivo, avrà bisogno di un capo che abbia una sua visione. Ma senza Dio, da dove può venire?

Kyrie eleison.

Hebdomania

Hebdomania on Gennaio 24, 2015

L’attacco al Charlie Hebdo di gennaio 7 in cui due musulmani armati hanno ucciso una dozzina di disegnatori e giornalisti nella sede di Parigi di un settimanale satirico francese; e l’enorme protesta pubblica di gennaio 11 contro l’attacco, in cui i capi di diverse nazioni europee sono stati ripresi mentre vi prendevano parte; possono essere meglio comprese come un altro episodio della guerra condotta dai nemici di Dio contro quel poco che rimane della civiltà cristiana. Consideriamo nell’ordine: i vignettisti, gli uomini armati, i politici burattini e la gente che asseconda l’Islam e i burattinai dietro tutto questo.

I vignettisti ridicolizzano non solo l’Islam e i musulmani, ma anche la Santissima Trinità, il nostro divino Salvatore e la Beata Vergine Maria che appartengono all’unica vera religione del mondo. Ora, l’unico vero Dio è estremamente paziente, ma non lo si può beffare ( Gal. VI, 7). Come gli uomini hanno il diritto a non soffrire a causa del terrorismo, così il vero Dio ha il diritto a non sopportare la pubblica reiterazione di vignette oscene e blasfeme. Ora, nessuno giustifica il terrorismo come tale, ma dato che le autorità francesi della Chiesa e dello Stato si rifiutano di censurare l’oscena blasfemia, c’è da sorprendersi se Dio ha permesso ai musulmani di vendicare il suo onore?

Gli uomini armati, due giovani musulmani, devono aver agito in chiave religiosa, perché in chiave politica era del tutto prevedibile che la loro azione avrebbe sollevato l’opinione pubblica contro l’Islam. E comunque, come hanno potuto osare attaccare? Perché in tutta Europa i musulmani, col loro tasso di natalità e di immigrazione, sono sempre più forti numericamente, e non fanno mistero del fatto che, non appena saranno forti abbastanza, islamizzeranno quelle che un tempo erano le nazioni cristiane d’Europa, con un bagno di sangue se necessario.

Ma insomma, chi ha convinto queste nazioni ad adottare la politica suicida dell’immigrazione incontrollata e degli incredibili benefici sociali per degli immigrati di fatto non integrabili, e avanti così? Chi, se non i nostri corrotti o facilmente manovrabili burattini politici? In un momento di verità, un anno fa, la Cancelliere tedesca, Angela Merkel, ha ammesso che la “multi-cultura”, la mescolanza di culture contrarie, non funziona. Ma una settimana fa in connessione con l’attacco Hebdo, non s’è messa a proclamare che “l’Islam fa parte della Germania”? Sarà arrivata la velina, per lei che è un burattino che agisce costantemente contro i veri interessi della Germania. Un esempio: se in Francia non ci fossero stati tanti musulmani, Charlie Hebdo si sarebbe mai preso la briga di mettere in ridicolo l’Islam? E chi vota per questi politici fantoccio? Dei populi fantoccio, che permettono che il loro pensiero venga schiavizzato dai loro vili mezzi di informazione.

Ma, chi sono i burattinai? Sono nemici di Dio, intenti a istituire il loro ateo Nuovo Ordine Mondiale, uno Stato di polizia volto a garantire che non un’anima vivente sfugga all’Inferno eterno. Chiamiamoli “globalisti”. E allora, l’attacco a Hebdo non è stato opera loro? Una delle loro azioni come l’11 settembre negli USA e il 7 luglio nel Regno Unito? Progettata per muovere l’opinione pubblica, in questo caso verso la libera blasfemia e la guerra civile? Molto probabilmente. Certo che l’accaduto non è stato quello che si è voluto far apparire. Clamoroso esempio: il filmato di tre minuti che mostra un uomo armato che spara alla testa a bruciapelo ad un “poliziotto musulmano” steso a terra, senza sangue, senza rinculo dell’arma, con poco movimento della “vittima”. La clip si trova tuttora, dal http://youtu.be/gobYWXgzWgY.

E il buon Dio in mezzo a tutta questa follia? “Dio fa impazzire coloro che vuol perdere”, dice il vecchio detto. Recitate 15 Misteri al giorno per il trionfo che Egli ha progettato, attraverso sua Madre solamente. I poveri globalisti finiranno con l’essere colti di sorpresa!

Kyrie eleison.

Finanza Criminale – I

Finanza Criminale – I on Ottobre 29, 2011

L’imminente collasso della finanza globale, e/o l’avvento di una finanza globale in vista di un governo globale in funzione del quale è stato architettato tale collasso, potrebbe far pensare: come siamo caduti in questo pasticcio e come si può venirne fuori? Se Dio onnipotente non ha svolto alcun ruolo in una crisi tanto pesante, ovviamente Egli non è una cosa seria, ma solo un piacevole passatempo della Domenica. Se invece Egli è così importante come una volta pensavano evidentemente i costruttori delle cattedrali medievali, il fatto di averLo trascurato sarà stato un elemento centrale nel trionfo odierno della finanza sulla realtà.

In effetti, occorre riandare al Medio Evo per comprendere da dove viene il disastro odierno. Quando la Fede incominciò a venir meno dopo l’alto Medio Evo, gli uomini divennero sempre più interessati a Mammona, l’altro elemento portante della loro vita (Mt. VI, 24). Fu così che il denaro, nato per servire agli scambi di beni reali e servizi, abbandonò la sua propria natura per diventar la finanza moderna, padrona dell’economia globale. Un passaggio chiave di questo processo fu la diffusione dopo il Medio Evo del sistema bancario a riserva frazionata, che ha condotto direttamente all’odierna montagna di debiti indifferenziati e insolubili, con il mondo schiavizzato dai banchieri visibili o meglio dai loro invisibili controllori.

Quando il denaro è al servizio dell’economia, uno Stato virtuoso si assicura che la quantità totale di moneta circolante aumenti o diminuisca in corrispondenza con la quantità totale di beni reali che sono scambiati in quella data economia, così che il suo valore rimanga stabile. Troppo denaro a caccia di pochi beni fa sì che il suo valore diminuisca con l’inflazione. Troppo poco denaro ambito da troppi beni fa sì che il suo valore aumenti con la deflazione. In entrambi i casi il cambio del suo valore destabilizza lo scambio di tutti i beni. Ora, se alle banche, dove i clienti depositano soldi veri, basta mantenere solo una parte di questi soldi come riserva su cui appoggiare una più grande quantità di carta moneta da poter mettere in circolazione, esse, facendone circolare troppo o troppo poco, possono giuocare col valore del denaro e fare una fortuna prestando denaro costato poco ed esigendo il ritorno di denaro costoso. Tale che i finanzieri possono assumere il controllo dello Stato.

Peggio ancora, se il sistema bancario a riserva frazionata consente alle banche di sganciare il denaro dalla realtà e di fabbricarne a volontà, e se possono caricare interessi composti anche lievi sul loro denaro irreale, logicamente sono in grado di succhiare – e lo fanno! – tutto il valore reale di una economia, riducendo la maggior parte dei depositanti in debitori e la maggior parte dei debitori in schiavi di un debito impagabile o di una ipoteca schiacciante, con la sola precauzione di non uccidere la gallina dalle uova d’oro di cui beneficiano. La saggezza divinamente ispirata del legislatore Mosè gli fece porre dei freni sul potere di chi fa dei prestiti, cancellando tutti i debiti ogni sette anni (Dt. XV, 1–2) e restituendo tutte le proprietà agli originari possessori ogni 50 anni (Lv. XV, 10)!

E perché Mosè, uomo di Dio e quindi uomo dalla profonda “spiritualità”, si è occupato di tali questioni materiali? Perché come la cattiva economia può portare l’uomo alla disperazione, verso l’Inferno, lontano da Dio – basta guardarsi intorno, oggi ma soprattutto domani – così la buona economia rende possibile una avveduta prosperità che in nessun modo adora Mammona, ma piuttosto rende più facile affidarsi alla bontà di Dio e adorarLo e amarLo. L’uomo è fatto di anima e corpo.

Sicuramente Mosè avrebbe fracassato il sistema bancario a riserva frazionata, come fracassò il Vitello d’Oro!

Kyrie eleison.

Film Sulla Crisi

Film Sulla Crisi on Settembre 24, 2011

Sono già apparsi due film interessanti sulla crisi finanziaria ed economica negli USA, che dal 2008 minaccia di minare l’intero stile di vita occidentale. Entrambi i film sono ben fatti. Entrambi sono convincenti. Eppure uno dice che i banchieri sono eroi, mentre l’altro sostiene che sono malvagi. Se la società occidentale dovrà avere un futuro, la contraddizione merita una riflessione.

Il film documentario Inside Job è costituito da una serie di interviste con banchieri, politici, economisti, imprenditori, giornalisti, docenti universitari, consulenti finanziari, ecc. Qui emerge un quadro terrificante di avidità e di complicità in frode al vertice della società americana e in tutti questi ambiti. La libera impresa è stata la giustificazione per la deregolamentazione finanziaria degli anni ‘80 e ‘90, che ha dato sempre più potere ai finanzieri fino al punto che costoro sono riusciti a porre sotto il loro controllo tutti i politici o i giornalisti o gli intellettuali influenti. Di fatto un processo di spietato saccheggio delle classi medie elavoratrici è ancora in corso. La rabbia delle vittime sta montando verso l’esplosione, ma almeno per adesso i finanzieri continuano a rimpinzarsi alla greppia che hanno così ben predisposto per loro stessi.

“L’avidità è cosa buona. Fa girare il mondo”, dicono i banchieri.

Il secondo film, Too Big to Fail [Troppo grandi per fallire], ricostruisce i drammatici avvenimenti dell’autunno del 2008, con al centro il crollo della Lehman Brothers, una delle più grandi banche d’investimenti di New York.

Hank Paulson, allora Segretario del Tesoro degli USA, è presentato mentre assume una classica decisione da libero mercato, rifiutando l’intervento del governo, il solo che potesse salvarela Lehman Brothers dal fallimento. Ma il risultato è un tale shock per la comunità finanziaria mondiale che viene paventato il tracollo della finanza e del commercio mondiali, al punto che Paulson, con i suoi compagni di governo e con l’aiuto dei principali banchieri di New York, è costretto a persuadere il Congresso degli USA ad approvare un intervento finanziario governativo a favore di tutte le grandi banche, che non si possono lasciar fallire. La cosa si realizza a stento. Il sistema è salvo. Il governo e i banchieri sono gli eroi del giorno. Ancora una volta il capitalismo ha dimostrato di essere la meraviglia che sempre abbiamo saputo fosse . . . grazie all’intervento socialista!

I banchieri sono quindi eroi o malvagi? Risposta: eroi al massimo nel breve periodo, ma certamente malvagi nel lungo periodo, poiché basta il minimo buonsenso per capire che ogni società ha bisogno dell’altruismo, nessuna società può costruirsi con l’avidità, cioè con l’egoismo. In ogni società ci saranno sempre gli abbienti e i non abbienti (cf. Gv . XII, 8). I dirigenti delle società che hanno il denaro e il potere devono assolutamente badare alle masse che non ne hanno, diversamente sarà la rivoluzione e il caos. Naturalmente i mondialisti contano su questo caos di domani per poter prendere il potere mondiale il giorno dopo, ma per quanto essi possano proporre, è Dio che dispone.

Nel frattempo i cattolici e chiunque abbia a cuore il futuro, dovrebbero andare a vedere questi due film e quindi porsi alcune domande scomode sul capitalismo e il libero mercato. Com’è capitato che questa volta il capitalismo sia stato salvato solo dal socialismo? Il governo è dunque realmente così malvagio? Il capitalismo è realmente così buono? Com’è possibile che una società, per sopravvivere, dipenda dall’avidità degli uomini? Come mai la società si è messa in tale stato di dipendenza? Vi è qualche segno che faccia pensare che qualcuno si stia ponendo queste domande? O l’universale culto di Mammona – chiamiamo le cose col loro nome – procede indisturbato?

In definitiva, se Gesù Cristo non assolve gli uomini dai loro peccati tramite i suoi sacerdoti, non può esistere alcun sistema sociale idoneo dopo l’Incarnazione. Negli ultimi secoli, il capitalismo è vissuto sempre e solo come parassita del Cattolicesimo dei secoli precedenti. Il Cattolicesimo è esaurito? Il capitalismo sta morendo!

Kyrie eleison.Londra, Inghilterra