Commenti Eleison

Viveri di Riserva

Viveri di Riserva on Ottobre 22, 2016

Nelle questioni militari, è normale per che i generali ed anche i soldati tengano presente l’ultima guerra combattuta piuttosto che quella che stanno combattendo. Chi immaginava la guerra di trincea prima della I Guerra Mondiale? Poi, al momento della II Guerra Mondiale, lo sviluppo dei carri armati prodottosi tra le due guerre rese obsolete le trincee. Lo stesso accade nelle questioni religiose. Nel XXI secolo non è più come nel XX. Sicuramente i cattolici resistenti dal 2012 sono stati meno saggi nello sperare in qualcosa di simile alla creazione e all’espansione della Fraternità San Pio X nel secolo prima. Ad esempio, da due lodevoli resistenti di oggi giungono una lamentela generale ed una particolare, che forse mancano entrambe della necessaria saggezza . . .

La lamentela generale è che la “Resistenza” sta cadendo a pezzi, piuttosto che fare dei progressi. Questi “Commenti” hanno spesso posto tra virgolette la parola “Resistenza”, proprio per suggerire che la resistenza cattolica alla conciliarizzazione della FSSPX non è una sorta di organizzazione, ma un movimento indefinito con uno scopo preciso: salvare la Fede cattolica, ma per il momento non ha molta struttura che l’aiuti a farlo. Tuttavia, i resistenti è bene che si rincuorino, perché mentre l’uomo propone, Dio dispone, così che ciò che può apparire come un fallimento umano può non essere un fallimento dal punto di vista di Dio Onnipotente.

Per esempio, quando nel 1970 Mons. Lefebvre si propose di radunare una mezza dozzina di vescovi cattolici per dar vita ad un concreto ostacolo sulla via intrapresa dai conciliaristi per distruggere la Chiesa, Dio dispose differentemente. In questo suo proposito Monsignore avrebbe fallito, ma col suo tentativo avrebbe avuto successo nel costruire un prezioso caposaldo mondiale in grado di salvaguardare i tesori della dottrina, della Messa e del sacerdozio della Chiesa, per tempi migliori. Allo stesso modo oggi ci sono i Resistenti che si propongono di costruire qualcosa in grado di rimpiazzare la FSSPX in via di estinzione; e la loro apparente debolezza (almeno fino ad ora) può suggerire che tale sostituzione non sia nei piani o nelle disposizioni di Dio Onnipotente. Tuttavia, nel tentativo, i Resistenti stanno aiutando a garantir (almeno per ora) la sopravvivenza della Fede cattolica, cosa che è certamente nelle disposizioni della Provvidenza.

La lamentela particolare è che se solo la “Resistenza” avesse delle scuole, molti genitori legati alla FSSPX potrebbero ingrossare le sue fila, diversamente da come possono fare adesso, perché facendolo i loro figli verrebbero immediatamente buttati fuori dalle scuole della FSSPX senza che ci sia un’alternativa decente. Ma, ancora una volta, noi stiamo lottando per la Fede nel XXI secolo e non nel XX. Negli anni ‘80 c’erano ancora abbastanza genitori, insegnanti e sacerdoti cattolici che erano in grado di costituire quella cornice triangolare entro la quale i bambini potevano crescere bene. Ma oggi? Oggi si viene a sapere di una scuola per ragazzi della FSSPX che è stata in gravi difficoltà a causa del fatto che tra le sue mura vi è un focolaio di quel peccato contro natura che grida vendetta al Cielo. Ma quali mura possono impedire che gli adolescenti apprendano di quella glorificazione di tale peccato, vigente tra la massa dei maschi adulti del loro paese, ed anche della nuova parola inventata per reprimere la condanna del nuovo vizio – “omofobia”? E quali mura possono impedire che fin da adolescenti imitino gli adulti? In realtà, come si può impiantare una seria scuola maschile dopo l’invenzione di Internet, col suo accesso tascabile? Sono ancora possibili oggi delle istituzioni cattoliche?

Nell’odierna guerra di religione, sicuramente l’ordine del giorno è “viveri di riserva”, che significa che i soldati devono limitarsi allo stretto necessario per la sopravvivenza, nel nostro caso: mantenere la Fede. Questa guerra deve essere vinta in casa o verrà perduta. Dio dà ai genitori una forza naturale per formare i loro figli, che supera, diciamo, cinque a due la forza di qualsiasi istituzione che li deforma, ma solo a condizione che i genitori prendano in mano il loro potere. Un piccolo timone può guidare una grande nave, ma non se il timoniere lo lascia andare. Se i genitori lasciano andare i loro figli, non possono dare la colpa al mondo perché essi sono governati verso l’Inferno. E se tutti i genitori hanno voluto le scuole della FSSPX per qualificare i propri figli per il mondo, piuttosto che per il Cielo, non può questa essere una delle ragioni perché la FSSPX sta deviando?

Kyrie eleison.

Angoscia di Cattolici

Angoscia di Cattolici on Ottobre 15, 2016

Un mondo che vuole sempre meno Dio porta i cattolici costantemente verso il basso. Ecco il grido di dolore di un altro lettore:—

Mi chiedo, come è possibile mantenere la Fede nella situazione generale della Chiesa di oggi, con la sua assoluta mancanza di pastori. Per alcuni mesi siamo stati con la Fraternità San Pio X, mesi che ci ha insegnato il valore della Tradizione. Abbiamo approfondito la storia della lotta di Mons. Lefebvre e ci siamo resi conto di come egli sia stato tradito. Abbiamo seguito la “Resistenza” attraverso il sito web Non Possumus. Per alcuni mesi siamo stati ingannati da Padre C., che la definisce “Desistenza”. Ci siamo smaliziati e abbiamo lasciato il suo gruppo. Ora non possiamo più andare alla Fraternità perché insistono che dobbiamo partecipare a certe attività, incontri di chierichetti e così via. Hanno richiesto informazioni su di noi, e per ottenerle, ci hanno inviato coppie sposate fortemente impegnate nella Fraternità. Davanti a loro passiamo gran parte del tempo cercando di non dire cose che ci impedirebbero di ricevere la Santa Comunione, come accade ad alcuni, perché sono contro Papa Francesco, o a favore della “Resistenza”. Attualmente frequentiamo la Chiesa Cattolica Maronita dove almeno la Consacrazione è valida. Ma siamo delusi dall’osservare che accettano il Vaticano II in generale, e mi hanno chiesto di permettere alle mie ragazze di servire all’altare. Quando ho rifiutato, mi hanno detto: “Siamo tutti figli di Dio”, e così via, per prevenire la presunta discriminazione contro le donne che servono all’altare.

Non ho nessuno dove andare a confessarmi. Al lavoro è una battaglia continua, dato che non smetto di parlare di Dio e degli eventi attuali, nonostante la scuola sia laica e laicista e i dipendenti siano tutti impiegati dello Stato. Seguendo il suo consiglio di ritirarsi nell’ombra per preparare la discesa nelle catacombe, diffido dei contatti sociali, ma è difficile combattere da soli. Ora siamo in contatto con delle persone della T. F. P. (Tradizione, Famiglia, Proprietà). Non sono sicuro quale sia la loro dottrina. Ma che possiamo fare? La lotta si fa sempre più gravosa. In questa scuola dove lavoro, ho saputo che un professore è massone. Nonostante si tratti di una scuola di Stato, tutto il suo orientamento è religioso, ma solo in modo deista, cioè senza Cristo. Che posso fare? In questo paese non è rimasto nulla, e non sappiamo più a che santo votarci.

Tra le altre cose, gli ho risposto che quando la Chiesa si trova a percorrere la Via Crucis per essere crocifissa, come sta accadendo oggi, l’unico modo per non dover portare una scheggia di quella Croce è quello di non essere cattolico. Ovviamente questo lettore vuole rimanere cattolico, per ottenere il Cielo per sé e per la sua famiglia. Quindi non dovrebbe essere sorpreso di ritrovarsi a soffrire per le schegge della Croce di Nostro Signore. Dovrebbe invece essere davvero preoccupato se finisse col trovarsi a suo agio nel mondo che ci circonda.

Per quanto riguarda il suo posto di lavoro, non c’è molto che egli possa fare a riguardo. I contatti sociali devono essere mantenuti con la preghiera, la carità e l’esempio, perché noi esseri umani siamo animali sociali, ma si faccia attenzione a non sprecare le nostre limitate energie e risorse nel gettare le perle ai porci. Il Signore ci dice di non condannare se non vogliamo essere condannati, ma ci dice anche di discernere tra lupi e veri pastori ( Mt. VII, 15). Quindi, un cattolico è tenuto ad esercitare il suo miglior giudizio sulla diversità di sacerdoti e di laici che egli incontra nel caos della Chiesa di oggi. E in ogni caso un padre di famiglia oggi deve guidare la propria famiglia nella recita dei cinque Misteri del Rosario, ogni sera (o meglio, ogni mattina). Questo farà in modo che la Madonna proteggerà la sua famiglia, come solo lei può fare, attraverso ogni tipo di grave evento a cui andiamo incontro.

Kyrie eleison.

Ancora sedevacantismo – II

Ancora sedevacantismo – II on Ottobre 8, 2016

Per ogni anima cattolica che oggi si rende conto della gravità della crisi della Chiesa e agonizza per essa, la semplicità del sedevacantismo, che respinge come invalidi la Chiesa e i Papi del Vaticano II, può diventare una seria tentazione. Peggio ancora, l’apparente logica delle argomentazioni ecclesiavacantiste e sedevacantiste può trasformare questa tentazione in una trappola mentale che nel peggiore dei casi può portare un cattolico a perdere del tutto la sua fede. Ecco perché questi “Commenti” ritornano con più particolari sull’elemento principale della varietà di argomentazioni presentata nell’articolo del 1991 da BpS, menzionato qui la scorsa settimana. Ecco di nuovo l’argomentazione:—

Maggiore: la Chiesa cattolica è assolutamente indefettibile (essa ha l’assicurazione da Dio stesso che durerà fino alla fine del mondo – cfr Mt XXVIII, 20). Minore: Ma la Chiesa conciliare o del Novus Ordo, stravolta dal neo-modernismo e dal liberalismo, rappresenta un’assoluta defezione. Conclusione: la Chiesa del Novus Ordo è assolutamente non cattolica e i suoi Papi sono assolutamente non Papi. In altre parole, mentre la Chiesa è assolutamente bianca, la Neo-Chiesa è assolutamente nera, così che la Chiesa e la Neo-Chiesa sono assolutamente diverse. Per le menti che amano pensare in bianco e nero con niente in mezzo, questo argomento ha molto fascino. Ma per la mente che riconosce che nella vita reale le cose sono spesso grigie, o una miscela di bianco e nero (senza che il nero cessi di essere nero o il bianco cessi di essere bianco), l’argomento è troppo assoluto per essere vero. Così che nella Maggiore vi è un’esagerazione dell’indefettibilità della Chiesa, e nella Minore vi è un’esagerazione della defezione della Neo-Chiesa. La teoria può essere assoluta, ma la realtà raramente è assoluta. Vediamo come sono in realtà l’indefettibilità e la conciliare defezione.

Circa la Maggiore, i sedevacantisti spesso esagerano l’i ndefettibilità della Chiesa, così come spesso esagerano l’infallibilità dei Papi, perché questo è ciò di cui hanno bisogno per sostenere il loro orrore emotivo per ciò che è diventata la Chiesa cattolica a partire dal Concilio. Ma in realtà, come l’infallibilità non ha escluso i grandi errori di alcuni Papi nella storia della Chiesa, e si applica solo quando il Papa, in forma Ordinaria, dice ciò che la Chiesa ha sempre detto, oppure, in forma Straordinaria, impegna tutte e quattro le condizioni della definizione del 1870, così l’indefettibilità della Chiesa non esclude assolutamente alcune grosse defezioni in determinati momenti della storia della Chiesa, come ad esempio i trionfi dell’Islam o del protestantesimo o dell’Anticristo ( Lc. XVIII, 8). La sola cosa che si esclude assolutamente è una defezione totale, o un totale fallimento ( Mt XXVIII, 20). Così che l’indefettibilità non è così assoluta come pretende BpS.

Circa la Minore, è vero che la defezione del conciliarismo è considerevolmente più grave di quella relativa all’Islam o al protestantesimo, perché colpisce alla testa e al cuore la Chiesa di Roma, come finora non era accaduto. Tuttavia, anche mezzo secolo di conciliarismo (1965 al 2016) non ha reso la Chiesa totalmente manchevole o fallita. Per esempio Monsignor Lefebvre – e non fu il solo – ha tenuta alta la Fede dal 1970 al 1991, e i suoi successori hanno fatto lo stesso, più o meno, dal 1991 al 2012, mentre l’assediata “Resistenza” mantiene ancora la sua linea, e a fronte degli umani collassi della Chiesa, in un futuro non troppo lontano, indubbiamente la sua indefettibilità sarà divinamente preservata, proprio come prima della fine del mondo – Mt. XXIV, 21–22. In tal modo, neanche il conciliarismo in quanto defezione della Chiesa è così assoluto come pretende BpS.

Ne deriva che il suo sillogismo deve essere ricomposto – Maggiore: l’indefettibilità della Chiesa non esclude grosse defezioni, ma solo una defezione totale. Minore: il Vaticano II è stato un’enorme ma non totale defezione della Chiesa (anche se i cattolici consapevoli della sua pericolosità devono assolutamente evitarlo, per timore di contaminazione). Conclusione: l’indefettibilità della Chiesa non esclude il Vaticano II. In breve, la stessa Chiesa di Dio è più grande di tutta la depravazione del diavolo o dell’uomo, anche del Vaticano II. La defezione conciliare potrebbe essere di una gravità senza precedenti in tutta la storia della Chiesa, ma l’indefettibilità della Chiesa e l’infallibilità dei Papi vengono da Dio e non dagli uomini. Al pari dei liberali, i sedevacantisti pensano alla maniera umana, fin troppo umana.

Kyrie eleison.

Ancora sedevacantismo – I

Ancora sedevacantismo – I on Ottobre 1, 2016

Potrà forse infastidire un certo numero di lettori di questi “Commenti” se essi ritornano ancora una volta sul tema dei Papi conciliari che non sarebbero affatto Papi, ma la recente traduzione in francese di un articolo in lingua inglese del 1991 mostra come gli argomenti del sedevacantismo necessitino ripetutamente di essere dimostrati, a riprova che non sono così conclusivi come sembrerebbe. I liberali non hanno bisogno di tali dimostrazioni, perché per loro il sedevacantismo non è una tentazione. Tuttavia c’è un numero ristretto di anime cattoliche, tratte fuori per grazia di Dio dal liberalismo e mosse verso la Tradizione cattolica, per le quali il sedevacantismo diventa positivamente pericoloso. Il Diavolo non si preoccupa se noi perdiamo il nostro equilibrio verso destra o verso sinistra, per lui l’importante è che tale equilibrio lo perdiamo.

Effettivamente, l’errore del sedevacantismo può non essere, in teoria, né così profondo né così grave come l’universale corruzione mentale del liberalismo, ma in pratica si osserva spesso che col sedevacantismo le menti si bloccano, e che quella che era all’inizio un’opinione accettabile (quale cattolico può dire che le parole e le azioni di Papa Francesco sono cattoliche?), tende a diventare una certezza dogmatica inaccettabile (quale cattolico può giudicare con certezza una tale questione?), per imporsi di conseguenza come il dogma dei dogmi, come se la cattolicità di una persona non dovesse essere giudicata di per sé, ma a seconda che creda o no che abbiamo avuto dei Papi non veri a partire, diciamo, da dopo Pio XII.

Una delle motivazioni offerte nei precedenti “Commenti” per questa dinamica interna osservata spesso nel sedevacantismo, può essere quella della semplicità da nodo gordiano con cui si trancia un problema angoscioso per il fedele e minaccioso per la fede: “Come possono essere veri Papi cattolici questi distruttori della Chiesa?” Risposta: “Non sono affatto Papi”. “Oh, che sollievo! Non c’è più bisogno che sia angosciato”. La mente si blocca e il sedevacantismo deve essere condiviso come se fosse il Vangelo da chiunque voglia ascoltare (o non ascoltare), e al peggio esso può essere esteso dai Papi a tutti i cardinali, vescovi e sacerdoti, di modo che quello che un tempo era un credente cattolico si trasforma in un “home aloner” che rinuncia a frequentare del tutto la Messa. Riuscirà a mantenere la Fede? E i suoi figli? Ecco il pericolo.

Quindi per mantenere la nostra Fede cattolica in equilibrio ed evitare le trappole oggi piazzate alla sua destra come alla sua sinistra, andiamo a vedere le argomentazioni di BpS contenute in questo articolo di 15 pagine menzionato sopra. ( “BpS” è un’abbreviazione che servirà a molti lettori per identificarlo, ma qui non serve che sia precisato, perché ci preoccupiamo delle sue argomentazioni piuttosto che della sua persona.) Nel suo articolo egli almeno ritiene ed ha la fede del cattolico nel Papato, diversamente i Papi conciliari non rappresenterebbero alcun problema per lui. Questa logica e questa fede sono ciò che vi è di meglio nei sedevacantisti, ma né loro né BpS tengono presente la questione nella sua interezza: Dio non può lasciare andare la Sua Chiesa, ma può lasciare andare i suoi uomini di Chiesa.

Questo il suo ragionamento, in poche parole – Maggiore: la Chiesa è indefettibile. Minore: al Vaticano II la Chiesa è divenuta liberale, realizzando una grande defezione. Conclusione: la Chiesa conciliare non è la vera Chiesa, il che significa che i Papi conciliari che hanno prodotto o seguito il Vaticano II non possono essere stati veri Papi.

L’argomento sembra buono. Tuttavia, dalla stessa Maggiore e Minore può derivare una conclusione liberale: la Chiesa è indefettibile, la Chiesa è divenuta liberale, quindi anch’io, come cattolico, devo diventare liberale. Questo fatto del sedevacantismo che condivide i suoi presupposti col liberalismo, dovrebbe fare riflettere due volte qualsiasi sedevacantista. BpS nota i presupposti comuni, e li chiama “ironici”, ma essi sono molto di più. Essi indicano che liberali e sedevacantisti fanno lo stesso errore, che si riscontra nella Maggiore. Infatti entrambi fraintendono allo stesso modo l’indefettibilità della Chiesa come si sbagliano sull’infallibilità dei Papi. Si vedano questi “Commenti” la prossima settimana per una più dettagliata analisi del ragionamento di BpS.

Kyrie eleison.

Il bel formaggio

Il bel formaggio on Settembre 24, 2016

In Australia, un mese fa, il Superiore Generale della Fraternità San Pio X ha dipinto un quadro raggiante del suo – come spera – assoggettamento imminente della Fraternità ai funzionari della Roma conciliare. Dal suo lungo discorso, ecco alcune significative considerazioni, riassunte o riportate per intero (in corsivo):—

[ . . . ] Roma ci sta offrendo una nuova struttura . A capo di essa ci sarà un vescovo, scelto dal Papa da una lista di tre membri della Fraternità, nominati dalla Fraternità. Egli avrà autorità sui sacerdoti, su ogni religioso che vorrà unirsi alla nuova struttura e sui cattolici appartenenti alla nuova struttura. Questi avranno il diritto assoluto di ricevere dai sacerdoti della Fraternità tutti i sacramenti, compreso il matrimonio. Questo vescovo potrà erigere scuole e seminari, ordinare ( sacerdoti ), e istituire nuove Congregazioni religiose. La struttura sarà come una super-diocesi, indipendente da tutti i vescovi locali. In altre parole, per voi fedeli , non ci sarà alcun cambiamento rispetto a ciò che beneficiate già con la Fraternità. La sola differenza sarà che sarete riconosciuti ufficialmente come cattolici.

Si può facilmente immaginare che ci saranno scontri con i vescovi locali. Quindi dobbiamo essere prudenti, ma come stanno le cose non si può immaginare qualcosa di meglio di questa offerta, che è tale che non si può pensare che sia una trappola. Non è una trappola. Se qualcuno ci fa una tale offerta, può essere solo perché ci vuole bene . Vuole che la Tradizione prosperi e cresca nella Chiesa. E’ impossibile che una tale offerta possa venire dai nostri nemici. Essi hanno molti altri modi per schiacciarci, ma non in questo modo [ . . . ].

Le osservazioni qui evidenziate in grassetto, richiedono un commento –

* Una “nuova struttura” significa presumibilmente che la struttura che Mons. Lefebvre volle per la Fraternità sarà, in sostanza, abbandonata. Roma sta creando un’entità interamente nuova. Addio, cara FSSPX.

* Un “vescovo scelto dal Papa” è estremamente importante. E il capo della “nuova struttura” presumibilmente continuerà ad essere scelto dal Papa. Si chieda alla Fraternità di San Pietro che cosa significhi. Ha significato che la loro scelta del Superiore Generale nel 1990 venne ignorata da Roma, così che fu Roma stessa ad installare forzatamente il Superiore (Don A. D.), per ricondurre la San Pietro all’obbedienza.

* Si noti inoltre come questo vescovo sarà in grado “di ordinare (sacerdoti)”, ma non vescovi. Roma manterrà quindi le redini di questa nuova entità.

* “Non ci sarà alcun cambiamento”? Ma naturalmente che ci sarà! Sarà Roma ad avere il controllo d’ora in poi.

* “Sarete riconosciuti ufficialmente” – ma quale cattolico ha bisogno di un qualche riconoscimento da parte di distruttori della Chiesa quali sono i suoi attuali funzionari neo-modernisti? Un tale riconoscimento può essere solo un brutto segno.

* “Non è una trappola . . .”? Questo intero paragrafo è davvero notevole. L’autore di questi “Commenti” si sente obbligato a rivolgersi a Topolino ed alla sua amata compagna, Minnie, per un commento:—

Topolino: Tesoro, senti quest’odore di delizioso formaggio che sento io? Oh guarda, eccolo!

Minnie: Ma Topolino, è una trappola per topi, piazzata dal padrone di casa per sbarazzarsi di noi. Non lo vedi?

Topolino: Non può essere una trappola! Ti dico che se qualcuno ci offre un così buon formaggio, può essere solo perché ci vuole bene. E’ chiaro che vuole che noi topi si prosperi e si cresca in casa sua.

Minnie (implorante): Oh tesoro, non ti ricordi come molti dei nostri cugini sono morti cosí?

Topolino: Per l’ultima volta, ti dico – e io non mi sono mai sbagliato – che è impossibile che un formaggio così delizioso venga dai nostri nemici! Non userebbero mai un mezzo così per schiacciarci.

Minnie (con un profondo sospiro): Non c’è mezzo migliore per schiacciarci! E quanti altri nostri amici e parenti staranno seguendo il tuo esempio? Oh, orgoglio maschile!

Cari lettori, perdonate la presente frivolezza, ma c’è da temere que abbiamo a che fare con un autentico Disneyland!

Kyrie eleison.

Infallibilità della Chiesa

Infallibilità della <u>Chiesa</u> on Settembre 17, 2016

Dalla terra al Cielo salgono i problemi. Dal Cielo alla terra scendono le soluzioni. Molti dei problemi cattolici, basta solo affrontarli dall’alto perché diventino un po’ meno problematici. Un esempio classico potrebbe essere il problema dei Papi conciliari, un problema che dal 2013 ci si è posto come mai prima d’ora, almeno così brutalmente. Vi è comunque implicato un mistero, ma se noi non ci spingiamo abbastanza in alto, facilmente cadiamo preda di una delle due classiche tentazioni: o questi è il Papa e quindi devo obbedire, o non posso obbedire e quindi non può essere il Papa. Ma se mi spingo al di sopra dell’umanità del Papa fino alla divinità della Chiesa, allora mi rendo conto che la cosiddetta infallibilità papale è in realtà l’infallibilità della Chiesa, che lascia molto più spazio perché questo o quel Papa, o anche una serie di Papi, possano essere meno che soddisfacenti. Vediamo allora la definizione dell’infallibilità del 1870, essa stessa infallibile. Ecco il testo, con alcune parole evidenziate e l’inserimento di quattro numeri:—

 . . . proclamiamo e definiamo dogma rivelato da Dio che il Romano Pontefice, quando parla ex cathedra, cioè quando esercita il suo supremo ufficio di Pastore e di Dottore di tutti i cristiani, e 1 in forza del suo supremo potere Apostolico 2 definisce 3 una dottrina circa la fede e i costumi, 4 e vincola tutta la Chiesa, per la divina assistenza a lui promessa nella persona del Beato Pietro, gode di quell’infallibilità con cui il Divino Redentore volle fosse corredata la sua Chiesa nel definire

la dottrina intorno alla fede e ai costumi: pertanto tali definizioni del Romano Pontefice sono immutabili per se stesse, e non per il consenso della Chiesa. – Concilio Vaticano, Sess. IV, Const. de Ecclesia Christi, capitolo IV.

In questo testo vediamo chiaramente le quattro famose condizioni perché il Papa possa esprimersi infallibilmente, ma vediamo anche, subito dopo, le tre parole che qui sono evidenziate e che sembra non vengano notate spesso, ma che indicano molto chiaramente da dove viene l’infallibilità del Papa: essa non viene dal Papa stesso, ma dalla Chiesa. Facciamo un confronto familiare tratto dalla vita moderna, da una casalinga che collega il suo ferro da stiro ad una presa a muro. Perché il ferro riscaldi, lei deve collegarlo alla presa, ma l’elettricità che farà riscaldare il ferro non viene, ovviamente, da lei, ma dalla locale centrale elettrica.

Perché una definizione papale sia infallibile, il Papa, per così dire, deve collegare le quattro condizioni alla Chiesa, e lui è la sola e unica persona al mondo che può farlo. Per questo si parla di “infallibilità papale”, ma l’infallibile protezione dall’errore egli non l’ha ottenuta da se stesso, ma dallo Spirito Santo per mezzo della Chiesa, un po’ come l’elettricità non viene dalla casalinga, ma dalla centrale elettrica attraverso la presa. E così, come la casalinga può avere ogni tipo di qualità o difetto personale, ma basta che mette la spina nella presa perché queste qualità o difetti non facciano la differenza ché il suo ferro si riscaldi o meno, allo stesso modo il Papa può essere un santo o molto meno che un santo, ma, se è debitamente nominato o eletto Papa, dal momento che egli impegna le quattro condizioni la sua definizione sarà necessariamente esenta da errori.

Ciò significa che ogni volta che il Papa non impegna queste quattro condizioni, a rigor di termini può dire sciocchezze proprio come tutti noi, senza che per questo la Chiesa cessi di essere infallibile. Infatti, l’infallibilità ordinaria di essa è molto più importante di questa infallibilità straordinaria delle definizioni papali; come due numeri precedenti di questi “Commenti” hanno cercato di illustrare con un altro confronto familiare, quello tra una montagna e la sua cima innevata (vedi EC 343 e 344, dell’8 e del 15 febbraio 2014). La neve può fornire una maggiore visibilità, ma il vederla dov’è dipende totalmente dalla montagna che sta sotto di essa. Quindi, una volta che affrontiamo il problema dall’alto, non è così importante per la Chiesa che i Papi conciliari siano fuori di testa. Noi possiamo soffrire adesso per dei Papi insensati, ma la Madre Chiesa rimane serenamente infallibile.

Kyrie eleison.