resistenza

A dove va la “resistenza” ? – I

A dove va la “resistenza” ? – I on Settembre 1, 2018

Se qualcuno si chiede ancora cosa il movimento cattolico della “Resistenza” deva fare, i recenti avvenimenti negli Stati Uniti lo rendono più evidente che mai – deve mantenere la Fede! Con la pubblicazione ufficiale il mese scorso da parte dello Stato della Pennsylvania, USA, di un documento di 800 pagine che dimostra senza ombra di dubbio la colpevolezza di ecclesiastici cattolici di alto rango per crimini abominevoli contro la legge del paese e la legge di Dio, milioni di cattolici saranno tentati, e non solo negli USA, di dubitare della Fede e di lasciare la Chiesa. Un lettore di questi “Commenti” cita tre inquietanti collegamenti Internet, e scrive:

Ho il cuore a pezzi. Gesù non ha insegnato questo. Piango amaramente. Sono un uomo coriaceo e non piangevo spesso. Non posso accettare tutto questo. Mi dispiace, ma se continua così dovrò diventare ortodosso orientale o perderò assolutamente la testa. Non riesco più ad accettare tali mostruosità. Sono dolorante anche fisicamente, ho come un’oppressione al petto. Perderò la testa. Tutte le preghiere e le Messe sono vane se sono ancora fatte da coloro che partecipano a quelle preghiere e a quelle Messe. Nostro Signore è stato rovesciato da questi eretici! Non posso accettarlo!”

Ora il peccato accade, e il peccato continuerà ad accadere fino alla fine del mondo, anche tra i preti e i vescovi, perché Dio non toglie loro la libera volontà, e nessun saggio legislatore nella Chiesa o nello Stato si affida alla mera legislazione per abolire il peccato. Solo la grazia di Nostro Signore Gesù Cristo può purificare le anime dal peccato ( Rm VII, 24, 25). Per questo motivo lo Stato è fondamentalmente impotente a guarire i profondi problemi umani dei preti, delle famiglie o delle nazioni. Esso è obbligato a fare del suo meglio per proteggere i suoi cittadini, ma tutti gli statisti intelligenti e onesti riconoscono che solo la Chiesa cattolica è pienamente in possesso dei mezzi per ottenere la guarigione nel profondo delle anime umane. Per questo essi favoriranno al meglio che possono la Chiesa per il bene dello stesso Stato, e proteggeranno al meglio che possono la reputazione di vescovi e preti, e lasceranno che sia la Chiesa a trattare con i suoi stessi criminali, se lei lo vorrà. Ma se la Chiesa si rifiuta di avere a che fare con i suoi criminali, allora deve intervenire lo Stato.

Ciò che è tanto scandaloso nell’attuale piaga dell’abuso da parte di ecclesiastici di adolescenti e ragazzi, è l’estensione dell’abuso, la copertura sistematica dell’abuso da parte di ecclesiastici di alto rango, e il rango di alcuni di loro che attiene fino al vertice della Chiesa. In effetti, lo scandalo è noto negli USA da decine di anni, ed è del tutto impossibile che non fosse di dominio pubblico anche a Roma. Da decine di anni, però, una rete di omosessuali ha un potere immenso all’interno della struttura e della gerarchia della Chiesa, al punto da esercitare un controllo di vasta portata a Roma sulla nomina dei vescovi, e nelle diocesi sulla scelta dei seminaristi. E’ sempre più difficile diventare vescovo o prete senza appartenere personalmente a tale rete.

Ma cos’è che può spiegare un tale disastro tra tanti ecclesiastici? L’unica adeguata spiegazione è la perdita della fede, abbandonata dal Concilio Vaticano II (1962–1965), in seguito al quale il grande protettore della perseveranza del sacerdote, il suo Breviario, insieme allo scopo della sua esistenza, la Messa, sono stati mutilati e paralizzati ( Sacrosanctum Concilium, Capitoli II e IV). Togliete a qualsiasi uomo lo scopo della sua esistenza ed egli sarà portato a guardare altrove per essere soddisfatto. Almeno un commentatore americano richiama il satanismo come causa del disastro, un peccato che attacca direttamente Dio e, come tale, molto più grave dei peccati della carne. Ma gli uomini si rivolgono a Satana solo quando si sono allontanati o sono stati allontanati da Dio. Il Vaticano II ha aperto la porta all’allontanamento da Dio di quasi tutta la Chiesa.

Kyrie eleison.

Caos decifrato

Caos decifrato on Marzo 24, 2018

Poco prima della Settimana Santa è un buon momento per riflettere sulla passione (sofferenza) della Chiesa cattolica. Un lettore scrive: “Può dirci cosa sta succedendo con la FSSPX, Mons. Fellay e gli altri? Stiamo ascoltando alcune storie strane qui e non sappiamo cosa credere. LE COSE VANNO IN PEZZI QUASI AL DI LÀ DI QUELLO CHE SI CREDE – OVUNQUE. Da dopo (1) il Novus Ordo, abbiamo (2) la FSSPX, (3) i Sedevacantisti, (4) la Resistenza della FSSPX, e (5) il gruppo di Don Pfeiffer, con indubbiamente nuove divisioni! Cosa diavolo sta facendo il “Papa” Francesco? Passa tutto il suo tempo giocando alla politica, niente di spirituale! E si sente dire che Fellay è alla caccia di una berretta scarlatta! Che cosa significa?

Caro amico, la Chiesa cattolica è in uno stato di caos, per una giusta punizione di Dio, perché la Sua Chiesa è la “luce del mondo” e il “sale della terra”, ma in tutto il mondo l’umanità si sta allontanando da Lui, inclusi perfino i Suoi stessi uomini di Chiesa. Né è utile che Dio intervenga troppo presto per salvare il Suo Papa perché gli uomini di Chiesa gli si rivoltarebbero contro ( Mt. VII, 6), come forse hanno assassinato Giovanni Paolo I. Quindi il mondo intero cadrà nell’oscurità (senza luce) e nella corruzione (senza sale), finché un numero sufficiente di uomini verrà talmente sopraffatto dall’odierno caos galoppante, da rimettersi di nuovo in ginocchio per chiedere a Dio nella Sua misericordia che rimetta la testa a posto al Papa, che oggi, come lei dice, sta facendo politica invece che religione.

Il Papa è cruciale perché è la roccia su cui è edificata la Chiesa ( Mt. XVI, 18), così che se egli opera una frattura volendo seguire il mondo corrotto invece di tirarlo fuori dalla sua corruzione, allora come dice lei “le cose vanno in pezzi quasi al di là di quello che si crede – ovunque”. Quando Nostro Signore fu percosso nell’orto di Getsemani tutti gli Apostoli si dispersero ( Zaccaria XIII, 7, Mt. XXVI, 31). Oggi Papa Francesco è così profondamente percosso che l’autorità in tutta la Chiesa è essenzialmente sconvolta.

Il problema di Papa Francesco risale al Concilio Vaticano II (1962–1965): fu lì infatti che i Papi smisero di resistere al decadente mondo moderno e decisero invece di seguirlo. Fino a Pio XII incluso (1939–1958), i Papi avevano resistito a quella decadenza, ma essa era così affascinante e coinvolgente che Giovanni XXIII, Paolo VI, Giovanni Paolo II e Benedetto XVI si lasciarono illudere (non senza loro colpa). Crearono, come che lei ricorda (1): il Novus Ordo o la Chiesa Conciliare, e con il cosiddetto Nuovo Ordinario della Messa hanno trasformato delle masse di cattolici in protestanti virtuali. Papa Francesco, di questi Papi non solo condivide gli errori scaturiti dall’infausto Concilio, ma li mette anche più distruttivamente in pratica, causando nella Chiesa più caos che mai.

Eppure, subito dopo il Concilio, Dio suscitò un Arcivescovo cattolico per fondare una Congregazione che si prendesse cura di tutte le anime che rifiutavano di abbandonare la Tradizione Cattolica, scartata dai Papi e dalla massa degli uomini di Chiesa: quella che lei chiama FSSPX (2), o Fraternità San Pio X, e che fiorì fino alla morte di Monsignore nel 1991. Ma prima che egli morisse apparvero quelli che lei ricorda: (3) i “sedevacantisti”, i quali sono così scandalizzati dai Papi Conciliari che si rifiutano persino di credere che siano veri Papi. E dopo la morte di Monsignore, i suoi giovani successori a capo della sua Fraternità, allettati dal mondo moderno, caddero degli stessi errori del Concilio, in particolare Mons. Fellay, che davvero potrebbe essere alla ricerca di una berretta cardinalizia come ricompensa per aver corrotto la resistenza del mondo tradizionale alla neo-Chiesa. Questo tradimento della vera resistenza di Monsignore, maturato all’interno della Fraternità, ha dato origine alla da lei citata (4) “Resistenza” della FSSPX, a cui si aggregano liberamente sacerdoti sparsi, per mantenere la Fede Cattolica che adesso è corrotta sia nel Novus Ordo, sia nella FSSPX. I buoni cattolici desiderano ardentemente stare lontani dalla rilassatezza, ma ormai mezzo secolo di Papi Conciliari ha sostanzialmente fatto a pezzi la struttura cattolica. Ed ecco che oggi è sorto quello che lei chiama (5): il gruppo di Don Pfeiffer, a cui sembra che la “Resistenza” (4) non resista abbastanza.

In breve, all’interno di tutti e cinque i gruppi ci sono pecore cattoliche disperse note a Dio, che hanno la fede e desiderano e intendono essere cattolici, ma i Papi conciliari non sono in grado di riunire i cattolici nella vera Fede. E poiché nessuno, tranne un Papa con la testa a posto, può adempiere questa funzione, allora “ciò che non può essere curato deve essere sopportato”, finché Dio non interviene. E perché Dio intervenga, ogni cattolico – o non cattolico! – deve recitare ogni giorno i 15 Misteri del Rosario affinché la Madre di Dio interceda presso suo Figlio.

Kyrie eleison.

La Salette, Attuata

La Salette, Attuata on Ottobre 21, 2017

Tutte le profezie sono misteriose, compreso il famoso Segreto de La Salette, rivelato a una giovane contadina francese nelle Alpi della Francia orientale nel 1846. Tuttavia, quel Segreto segue sicuramente gli ampi tracciati dal Venerabile Holzhauser sulla Quinta, Sesta e Settima Età della Chiesa, così che una gran parte del Segreto si attua alla fine della nostra Quinta Età. Ecco un estratto sostanziale di quella parte del Segreto, in corsivo, seguita da una presentazione di un sacerdote della “Resistenza” che fa vedere quanto questa fine di un’Età corrisponda al nostro tempo. Primo, Nostra Signora de La Salette:—

Ci saranno meraviglie straordinarie in ogni luogo perché la vera fede si è estinta e una falsa luce illumina il mondo ( . . . ) Il Vicario di mio Figlio avrà molto da soffrire, perché per un certo tempo la Chiesa sarà oggetto di grandi persecuzioni: sarà il tempo delle tenebre; la Chiesa subirà una spaventosa crisi. Con la santa fede di Dio dimenticata, ogni individuo vorrà dirigere se stesso e primeggiare sui suoi pari, l’autorità civile ed ecclesiastica sarà abolita, ogni ordine e giustizia saranno calpestate. Si vedranno solo uccisioni, odio, gelosia, menzogna e discordia, senza amore per il paese o la famiglia ( . . . ) I governi civili avranno tutti lo stesso obiettivo, quello di abolire e fare scomparire ogni principio religioso, per far posto al materialismo, all’ateismo, al spiritismo e ai vizi di ogni genere  . . .”

La Rivoluzione ha avuto un impatto enorme, e nel 2017 è una tempesta che sta raggiungendo il suo culmine. Per noi è giunto il momento di farci piccoli e di aiutarci l’un l’altro a sopravvivere alla tempesta. Ciò richiede totale abbandono alla Provvidenza di Dio e richiede più preghiera e studio per navigare e sopravvivere nella tempesta. Non è utile la brama di quello stile di vita del “Cattolico della Domenica” che parecchi Tradizionalisti si sono tanto sforzati di ripristinare dopo il terremoto del Vaticano II. Sia gli anni ‘50 sia gli anni ‘70 sono andati per sempre. Con questa crisi Dio sta purificando la Sua Chiesa, che può essere ridotta ai numeri ed allo stile di vita simili a quelli della Chiesa originaria. I bellissimi edifici, le reliquie, le opere d’arte e i musei sono andati persi già con i modernisti, e andranno persi di nuovo con i musulmani, le cause naturali, le guerre. Teniamoci forti nel vedere scomparire tutto il patrimonio cristiano, e come Lot abbandonò Sodoma, fuggiamo anche noi dalla Roma neo-modernista senza guardare indietro!

In effetti, sogniamo che al prossimo Conclave a Roma, con un intervento diretto di Dio, venga eletto Papa il migliore dei cardinali; cosa potrebbe fare per ripristinare la Chiesa? Praticamente niente, tranne che offrire a Dio tutte le persecuzioni che sopraggiungerebbero su di lui dal giorno dopo l’elezione. Perché? Perché, sicuramente come è accaduto col Presidente Trump negli Stati Uniti, tutti gli apparati amministrativi della Chiesa sarebbero ancora nelle mani dei nemici del Papa, che non avrebbe uomini buoni per sostituirli. E anche se per una serie di miracoli, l’intera Roma tornasse ad essere veramente cattolica, il resto del mondo, col suo andazzo attuale, non diventerebbe praticamente inconvertibile? Che cosa può impedire oggi all’umanità di diventare quasi totalmente disumana, innaturale, irreale? Come potrebbe una Roma anche convertita evangelizzare gli Zombi di domani?

Stiamo attraversando un nuovo Diluvio, quello della Rivoluzione, dove l’arca di salvezza che una volta era Roma è stata dirottata dai nemici di Dio, che sono in procinto di affondarla. La Fraternità San Pio X era una barca di salvataggio, ma dal 2012 ha lanciato una cima verso l’Arca che affonda, e adesso è attaccata ad essa. Povere anime della “Resistenza”, stiamo andando su e giù sulle acque, aggrappati a pezzi di legno per salvare la vita. E’ così che stanno le cose, e avremmo dovuto affrontare meglio la realtà intorno a noi.

Kyrie eleison.

Soldato Cattolico

Soldato Cattolico on Settembre 2, 2017

Ancora una volta buone e cattive notizie, questa volta per i lettori di lingua inglese, dagli Stati Uniti. La buona notizia è che esiste una rivista trimestrale Tradizionale e Resistente, su carta patinata, inviata per posta ordinaria, e che è non si può più politicamente scorretta, perché è cattolica militante. È intitolata Oportet Christum Regnare (OCR – Cristo deve regnare) ed è edita da Hugh Akins, un veterano della guerra del Vietnam negli anni ‘60, in seguito ferito e fatto oggetto di una sparatoria probabilmente in un tentativo di assassinio, perché il suo marchio di cattolico deve seriamente dispiacere ai nemici di Dio che oggi imperversano nel mondo. La cattiva notizia è che la rivista conta abbonamenti appena sufficienti per andare avanti. È un peccato, perché essa getta una rara luce sulla Chiesa e sul mondo, una luce molto utile per i cattolici che desiderano seriamente salvare le loro anime. La luce che Akins getta sul mondo moderno la si coglie, nella sua chiarezza, dalla presentazione del suo libro molto coraggioso, scritto qualche anno fa: Synagogue Rising [Sinagoga in ascesa], OCR n. 6, p.67:—

Il libro sostiene l’insegnamento tradizionale della Chiesa sulla questione ebraica, documenta la minaccia ebraica, seguendola fino ai nostri giorni in relazione alle più scottanti questioni ed eventi del XX e XXI secolo, comprese le due guerre mondiali, l’ascesa del comunismo, l’occupazione della Terra Santa, il saccheggio della Chiesa al Vaticano II, l’attacco israeliano in America dell’11 settembre, la frode della guerra al terrorismo con la pianificazione della III Guerra Mondiale, accompagnati dalla connessione di tutto ciò con gli Ebrei, con la moderna apostasia, Fatima, Russia, la pace mondiale o il annientamento delle nazioni . . . . Per diffondere la verità che rende liberi gli uomini, non si preoccupa di essere tacciato di “anti-semita”. Il cosiddetto anti-semitismo non ha niente a che fare con l’odio per gli Ebrei, ma è piuttosto una tattica di camuffamento ebraico molto efficace e destinata a far tacere ogni opposizione con lo screditare chiunque voglia esporre gli intrighi diabolici della guerra talmudica e sionista contro Cristo e la Sua Chiesa ( . . . )

Questa luce che Akins getta sul mondo si accompagna con la luce che getta sulla Chiesa. Per volontà di Dio la Chiesa è inserita nel nostro mondo decaduto. Studiando la storia della Chiesa, Akins ha avuto modo di cogliere il disegno dell’inimicizia bimillenaria degli Ebrei verso Nostro Signore e la Sua Chiesa Cattolica, e sapendo come questa interminabile inimicizia teologica sia travestita e nascosta, Akins, come Papa Leone XIII con la Massoneria, si sarà sentito obbligato a “strapparle la maschera”. Che gli angeli lo proteggano!

Ma il suo valore per i cattolici in particolare è che egli ha capito, e in OCR lo spiega, non solo perché Monsignore Lefebvre è stato il principale sostenitore del vero cattolicesimo dopo il “saccheggio della Chiesa al Vaticano II”, ma anche perché oggi i cosiddetti sacerdoti “Resistenti” siano i principali sostenitori dell’opera di Monsignore, nonostante le apparenze. Al pari di come denuncia i nemici esterni della Chiesa, Akins identifica e condanna, ed espone le ragioni per condannare, i suoi nemici interni, sia in seno alla Fraternità San Pio X sia in seno alla gerarchia ecclesiale. Akins è un soldato di Cristo che combatte la vera guerra, nella Chiesa e nel mondo, per la salvezza delle anime. E questa guerra è sempre più feroce. Le copie cartacee di Oportet Christum Regnare costeranno certo più delle fonti elettroniche di informazione, ma sono più durature e saranno una risorsa duratura e preziosa di orientamento in una biblioteca di casa.

Per abbonarsi a Oportet Christum Regnare, o per i numeri arretrati o per una buona lettura cattolica, in particolare per la Synagogue Rising, contattare Hugh Akins all’indirizzo hughakins@comcast.net oppure ordinare direttamente al Catholic Action Resource Center/League of Christ the King, tramite il sito web www.ca-rc.com.

Kyrie eleison.

P.S.: Non domani, ma la prossima domenica 10 settembre, dopo la Santa Messa delle 10.00, il dottor David White, docente in pensione di Letteratura Mondiale presso l’Accademia Navale USA, terrà tre conferenze alla Queen of Martyrs a Broadstairs, Inghilterra, su Padre Gerard Manley Hopkins (1844–1889), gesuita inglese e importante poeta dell’età vittoriana. Usalo come ponte che porta dalla tua Fede al negletto ma ricco mondo dei poeti inglesi. Treni di ritorno da Broadstairs per Londra alle 17,26 e alle 17,42.

 

Perché la “Resistenza”?

Perché la “Resistenza”? on Agosto 26, 2017

In seguito al “Perché la Tradizione?”, ecco una spiegazione di Don Patrick Girouard, attualmente ministro in una parrocchia della “Resistenza” nel Canada occidentale, circa la necessità di essere, non solo cattolici tradizionali, ma anche cattolici tradizionali “resistenti”. La seguente dichiarazione: “Annuncio della nostra Missione”, è stata scritta da lui nel giugno del 2013, proprio per spiegare perché lui e alcune dozzine di parrocchiani della FSSPX uscirono da quest’ultima. Purtroppo, abbiamo dovuto accorciare crudelmente il “Annuncio”. Per il testo completo, si veda la traduzione in italiano su www.unaxox.it.

Se io, Padre Girouard, e circa un terzo della parrocchia di Langley abbiamo deciso di avviare una nuova parrocchia, è perché la nostra amata Fraternità sta per essere distrutta dai suoi dirigenti e noi non possiamo più sostenere la costante propaganda che favorisce tale distruzione. Dopo aver studiato accuratamente i documenti che fanno luce sulla questione, siamo riusciti a capire cosa è successo. Se noi fossimo rimasti in silenzio e inattivi, non solo avremmo messo in pericolo noi stessi, ma avremmo anche contribuito alla distruzione del movimento tradizionale. Che la nostra presa di posizione incoraggi altri sacerdoti e fedeli a fare altrettanto!

In effetti, la Fraternità San Pio X ha già aderito alla Chiesa conciliare. Anche se l’accordo con Roma non è ancora stato firmato, esso è stato accettato in linea di principio dal Capitolo Generale della Fraternità del luglio 2012, inserendo così la Rivoluzione all’interno della Fraternità: il Capitolo ha preso la decisione che da oggi la Fraternità potrà firmare un patto con gli implacabili distruttori della Chiesa cattolica.

Ma come può un cattolico degno di questo nome condividere una tale decisione? Come possiamo dire che siamo cattolici, se accettiamo di fare un accordo con coloro che facilitano, con le loro azioni o il loro silenzio, la dannazione di innumerevoli anime, per le quali Nostro Signore ha dato la sua vita? Come possiamo perfino sederci a parlare con persone che promuovono quella abominazione a Dio che è il Novus Ordo Missae? Posso ricordare come Mons. Lefebvre ha citato il Profeta Malachia contro la Nuova Messa: “. . . voi sacerdoti che disprezzate il mio nome, e avete detto: ‘Dove abbiamo disprezzato il tuo nome?’ Quando voi offrite sul mio altare un cibo contaminato e dite ‘Come ti abbiamo contaminato?’. Dice il Signore degli eserciti” (I, 7).

La missione del FSSPX non è mai stata quella di entrare nella struttura della Chiesa conciliare per “trasformarla” dall’interno. Tale illusione fu condannata da Mons. Lefebvre dopo le Consacrazioni del 1988. La missione della Fraternità è di formare sacerdoti che predichino la Verità e combattano vigorosamente contro l’errore, senza “colloqui” o “dialoghi” o “negoziati”. Come un faro, quel piccolo resto attirerà le anime di buona volontà. Ma gli attuali dirigenti della Fraternità hanno tradito quella missione, non tollerano né dissenzienti né critici, perciò l’unico modo per attenersi alla Verità è separarsi dalla Neo-fraternità. Dobbiamo pregare con forza per una soluzione della crisi e per la nostra perseveranza.

Mi si può chiedere: quando sarà il momento di unirsi a Roma? Come sapremo se abbiamo un buon Papa? La risposta è semplice: quando il Papa denuncerà pubblicamente la Nuova Messa e proibirà la sua celebrazione sotto pena di scomunica; quando egli condannerà e rigetterà pubblicamente l’intero Concilio Vaticano II; in breve, quando lo vedremo intraprendere azioni efficaci per ripulire il disordine. Allo stesso modo, quando potremo tornare a fidarci della FSSPX? Risposta: Quando Mons. Fellay e tutti i sacerdoti della Fraternità che promuovo la nuova linea saranno dismessi e banditi da qualsiasi ufficio futuro; quando i testi del Capitolo di 2012 saranno ufficialmente ripudiati; quando i sacerdoti fedeli saranno vendicati, e così via.

Impossibile? Io rispondo semplicemente: E dunque? Qual è il problema? Noi si faccia il nostro dovere, si renda gloria a Dio, lasciando che Lui si occupi dei distruttori. Noi si preghi e ci si sacrifichi per la loro conversione, rimanendo uniti nella preghiera, ovviamente. Ma ci daremo ai compromessi e ci metteremo in pericolo? – Mai!

Kyrie eleison.

Quindici paesi

Quindici paesi on Dicembre 31, 2016

L’ultimo giorno dell’anno può essere un buon momento per fare una panoramica sulla battaglia per la Fede Cattolica che si svolge in 15 diversi paesi visitati nel corso dell’anno solare 2016 dall’autore di questi “Commenti”. E’ una battaglia che si combatte in condizioni molto difficili, perché naturalmente la Chiesa cattolica dipende come qualsiasi organizzazione dalla sua direzione, e Papa Francesco per tutto l’anno ha dato l’impressione di voler distruggere la Chiesa com’essa è stata per 2000 anni, e di volerla sostituire con qualcosa che soddisfi le folle moderne, e cioè i media, e cioè i nemici di Dio. Veramente “colpito il Pastore le pecore si disperdono”, e questo riguarda anche la Fraternità San Pio X, ma cerchiamo di dire piuttosto come in tutto il mondo Dio sta facendo sorgere figli di Abramo dalle pietre ( Mt. III, 9), che se loro tacessero, griderebbero le pietre ( Lc. XIX, 40).

In India, un ex prete della Fraternità e un seminarista, ora sacerdote, mantengono l’unica parrocchia e Priorato della Resistenza in tutto il sub-continente. Che Dio sia con loro. In Brasile, sembra che la consacrazione episcopale di Mons.Toma d’Aquino abbia rafforzato la difesa della Fede intorno al suo monastero. Grazie a Dio. Il Messico è sempre stato forte nella Fede, ed è ora la base di un eccellente sito in spagnolo, Non Possumus. In Svizzera un piccolo gruppo di laici è felice all’ombra di Ecône per apprendere alcune delle cose che non sono più così saldamente insegnate nel Seminario stesso, come quando Mons. Lefebvre diede così tanto a così tanti di noi. Negli Stati Uniti, dove la Fraternità era riuscita a reimpiantare la dottrina anti-liberale della Chiesa in tutto il continente, il liberalismo sta riguadagnando il terreno perduto, grazie al disastroso cambiamento della direzione della Fraternità da dopo la morte di Monsignore. Tuttavia, i sacerdoti degli Stati Uniti non hanno ancora detto la loro ultima parola, e don Zendejas, che era uno di loro, sta coraggiosamente ricostruendo in mezzo a loro.

Altri due ex sacerdoti della Fraternità, Don Chazal e Don Picot, spaziano in tutto l’Estremo Oriente e sotto: in Australia e Nuova Zelanda. In Corea, nella capitale Seul una dottoressa coraggiosa mantiene una cappella della Resistenza. In Giappone i cattolici sono stati decimati dalla Seconda Guerra Mondiale, dal Vaticano II e ora dallo scivolamento della Fraternità, ma rimangono alcuni contatti con la Resistenza, tra cui un veterano sacerdote giapponese. Per altro verso, nel paese più cattolico dell’Asia, le Filippine, Don Chazal ha decine di centri di Messa e un seminario, che sarà più facile da servire con la recente ordinazione sacerdotale di don Giovanni, un nativo filippino.

Tornando in Europa, l’ Irlanda ha un nuovo Priorato della Resistenza vicino a Cork, nel Sud, mentre in Polonia vi è un gruppo di cattolici che veglia sul pericoloso scivolamento della Fraternità verso Roma, ma per il momento hanno solo un anziano sacerdote polacco. Pazienza. Nella Repubblica Ceca c’è un gruppo parallelo di ferventi cattolici che mirano alla conversione alla Tradizione di sacerdoti provenienti dalla struttura della Chiesa. La loro fede è forte. In Belgio c’è anche un forte gruppo in una città della provincia, che è tornato ad un buon sacerdote che molti anni fa ha lasciato dietro di sé un’eredità di pietà e convinzione cattoliche. In Germania la Resistenza si sta rivelando lenta a prendere forma, a causa dell’istintiva obbedienza dei Tedeschi all’autorità, ma ci sono fermenti. Anche In Italia la Resistenza è impropriamente lenta, perché il conservatorismo dei cattolici ha attenuato la rivoluzione conciliare rispetto a come essa è infuriata in altri paesi, ma Papa Francesco può cambiare tutto questo!

E ultima, ma non meno importante, c’è la Francia, che è sempre in testa nella Chiesa, nel bene o nel male (per esempio Mons. Lefebvre o Teilhard de Chardin). I sacerdoti francesi hanno sempre prevalso all’interno della Fraternità ed ora prevalgono nella Resistenza, e centinaia di laici francesi vengono alle regolari conferenze sulle classiche Encicliche anti-liberali dei Papi pre-conciliari. Ma la Francia come paese è per il momento disintegrata, perché i cattolici non hanno un vero Papa che li unisca, e i cittadini non vogliono un Re cattolico che li conduca per la causa di Dio. Tuttavia, cerchiamo di avere pazienza, perché Dio solleverà di nuovo la Francia e con essa anche noi.

Kyrie eleison.