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La RAGIONE della “RESISTENZA”

La RAGIONE della “RESISTENZA” posted in Commenti Eleison on Febbraio 10, 2024

Dio ci ha dato il vecchio santo saggio di cui sapeva che avevamo bisogno.

Come può un giovane pensare di poter condurrci meglio?

Meno di un mese fa, il 24 gennaio, il Priore brasiliano del Monastero Benedettino Tradizionale di Santa Cruz, situato sulle alte colline brasiliane alle spalle di Rio de Janeiro, Mons. Tomas de Aquino, ha pubblicato una severa denuncia nei confronti di un importante esponente, attivo a livello mondiale, del movimento Cattolico Tradizionale. Ma i Tradizionalisti non hanno già abbastanza problemi dall’esterno della Tradizione da dover litigare anche tra di loro? Normalmente questo è il buon senso Cattolico, ma non se è in gioco la base stessa del Cattolicesimo, la Fede Cattolica. Fino ad ora, nella lotta tra Roma e la Fraternità San Pio X, è stata constantamente in gioco. Ma lasciamo che i lettori giudichino da soli se il Vescovo de Aquino, come pastore del gregge di Nostro Signore, abbia fatto qualcosa di diverso dal suo dovere denunciando questo lupo travestito da pecora. 

La ragione dell’esistenza della Resistenza non è altro che il Vescovo Fellay, le sue parole e le sue azioni. Le sue parole hanno minimizzato la gravità della crisi e del Concilio. Le sue azioni hanno esposto la Tradizione a subire lo stesso destino delle comunità Ecclesia Dei. 

Il Vescovo Fellay non ha parlato come l’Arcivescovo Lefebvre, il quale ha denunciato con forza gli errori del Concilio e gli uomini di Chiesa che ne sono stati la causa. Mise in guardia praticamente tutti i papi sulle loro responsabilità. Disse a Giovanni Paolo II che se avesse continuato sulla strada dell’ecumenismo non sarebbe stato più il buon pastore, e sul disegno su Assisi disse, con immagini e parole, che Giovanni Paolo II sarebbe andato all’inferno se avesse continuato a essere un ecumenista. Disse al cardinale Ratzinger che lui, Ratzinger, era contrario alla Cristianizzazione della società. L’Arcivescovo ha denunciato l’apostasia del Vaticano II. ( . . . ). Ha difeso sacerdoti e fedeli dal contagio modernista. Si Ha esposto a una scomunica invalida e infame. In difesa della Francia non si è tirato indietro di fronte al pericolo musulmano. Ci ha protetto dalla tentazione accordista di Dom Guérard. È stato, insomma, come i vescovi di un tempo: il difensore del Cristianesimo e del suo fondamento, che è la Fede. È stato l’uomo delle virtù teologiche, che ha sostenuto la nostra fede e tutte le virtù. 

E il Vescovo Fellay? Ha continuato le azioni dell’Arcivescovo Lefebvre? No. Sia a parole che nei fatti, Fellay ha preso le distanze da Mons. Lefebvre. Per quanto riguarda l’eresia della libertà religiosa, ha minimizzato la gravità di ciò che il Concilio aveva detto. Non ha reagito agli errori Mons. Fellay. Non parlò delle due Chiese, come fece l’Arcivescovo. Non ha distinto chiaramente la Chiesa ufficiale dalla Chiesa Cattolica, ma ha parlato di una “Chiesa Concreta”, confondendo i fedeli e persino i sacerdoti. Di che tipo di Chiesa si tratta? Dobbiamo per forza essere in questa Chiesa? Noi siamo nella Chiesa Cattolica. Riconosciamo il Papa, ma non la Chiesa conciliare di cui parlava il Cardinale Benelli. Riconosciamo il Papa, ma non la sua dottrina o le sue azioni contrarie alla Tradizione. Questi atti non sono Cattolici, ma anti-Cattolici. 

È stato sotto l’influenza di Fellay che il Capitolo del 2012 ha modificato il principio enunciato dal Capitolo del 2006: non può esserci accordo pratico senza accordo dottrinale. Questo principio non è piaciuto a Fellay ed è stato modificato. A certe condizioni, la Fraternità può ora raggiungere un accordo pratico senza un accordo dottrinale. È una scappatoia legale che apre la strada per condurre la Fraternità sulla via delle comunità Ecclesia Dei. Non è ancora arrivato a tanto, ma ha abbassato la guardia, e Roma ne ha approfittato. Il Vescovo Fellay ha represso l’opposizione dall’interno della Fraternità espellendo Mons. Williamson e altri sacerdoti; poi ne ha punito altri ancora, come i sette decani che avevano giustamente protestato contro il documento sul matrimonio di Roma. Fellay ha disorganizzato la Tradizione, si è allontanato dalla linea di Mons. Lefebvre e ha fatto sì che anche altri se ne allontanassero. Resistere a questo allontanamento è stato il motivo per cui è nata la “Resistenza”. 

Vogliamo seguire l’Arcivescovo Lefebvre in tutto, nella dottrina e anche nelle soluzioni pratiche, perché, come insegnano Aristotele e San Tommaso, gli esempi degli antichi servono come principi di azione. Seguiamo Mons. Lefebvre nella dottrina e nell’azione, soprattutto in relazione alla Roma modernista, e lo facciamo per essere fedeli alla Roma Eterna, maestra di verità e santità. 

Kyrie eleison.

Le Cause DellA Rovina

Le Cause DellA Rovina posted in Commenti Eleison on Marzo 13, 2021

Due settimane fa in questi “Commenti” un veterano Tradizionalista ha fatto alcune interessanti considerazioni sulla questione degli infiltrati, consapevoli o meno, che distruggono la Chiesa Cattolica dall’interno. I lettori ricorderanno come tentò invano di restaurare la Tradizione Cattolica dentro l’architettura Conciliare. Ma scoprì che non gli era possibile. Quando allora gli chiesero: “Ma come possono gli stessi ecclesiastici commettere il suicidio della Chiesa? Non ha senso!”, ecco che aveva altre cose interessanti da aggiungere:

Penso che tutto ciò dipenda dall’amore o dalla mancanza di Verità. Secondo me, coloro che amano veramente la Verità la troveranno o lotteranno finché non l’avranno trovata, e poi agiranno di conseguenza. Penso che negli anni ‘60 e ‘70 la Fede è crollata perché i Cattolici si sono stancati. Alla Messa di mezzogiorno nella mia parrocchia, negli anni ‘50, quasi più nessuno andava alla Comunione. I preti provengono dal popolo, e il popolo si è rammollito. Quando sono arrivati i cambiamenti metà dei fedeli li hanno accettati volentieri, perché gli hanno reso molto più facile vivere la “Fede”, perché i non-Cattolici smisero di essere a loro ostili, dato che una fede era buona come un’altra, e da allora tutti potevano sorridersi l’un l’altro. E il clero ha molto incorraggiato il movimento! La maggior parte dell’altra metà si unì alle Sette Protestanti o semplicemente abbandonò del tutto la religione. Alcune anime coraggiose, una minuscola minoranza che possedeva ancora l’amore per la Fede, formarono le proprie cappelle. La loro più grande ispirazione fu Monsignore Lefebvre, la cui fedeltà gli consentì di capire che la gerarchia era in uno stato di apostasia senza speranza.

Solo Dio può giudicare i cuori degli uomini, ma a mio parere non ci sono scuse per coloro che hanno abbandonato la Fede. Forse quasi tutti quelli che lo hanno fatto pagheranno con la loro anima. La mia generazione è stata la peggiore perché nonostante siamo nati e cresciuti nell’autentica Fede, l’abbiamo abbandonata pensando così di vivere una vita più facile e molto meno impegnativa. Le generazioni successive, seppur meno colpevoli, essendogli stata negata l’eredità Cattolica, avevano comunque poche scuse, poiché tutti hanno il dovere di vivere la Verità. Se la fede è cedevole, i Cattolici diventano codardi, soprattutto quando si tratta di aborto. I vescovi, per paura di perdere lo status fiscale o di offendere qualcuno, non si pronunciano mai contro. Il senatore Timothy Kaine, che vive nella nostra città, è a favore dell’aborto e di altre depravazioni pur sostenendo, non si capisce come, che la Fede Cattolica è la cosa più importante della sua vita. Il suo pensiero si è chiarito quando ha aggiunto: “Sono un Cattolico alla Papa Francesco”. Per quanto ne so, il Vescovo di Richmond non lo ha mai condannato sull’aborto, tanto meno gli ha negato la Santa Comunione, quando avrebbe invece dovuto scomunicarlo già molto tempo fa.

Il veterano suddetto sta deplorando il collasso generale dei Cattolici dopo il Vaticano II. Un altro lettore di questi “Commenti”, qui di seguito, sta indagando la ragioni dell’attuale condizionamento della Fraternità San Pio X che, tuttavia, era stata investita da Dio per resistere a quel collasso generale.

Penso che sia Fariseismo. È quello stesso Fariseismo che ha ucciso Nostro Signore che ora sta uccidendo la Chiesa e la Fraternità. La vera umiltà e carità sono andate perdute. Il Fariseismo, simile a dei “sepolcri imbiancati”, dice il Vangelo, porta alla cecità spirituale: “Rendete cieco questo popolo, così che vedendo non vedano, udendo non sentano”. I Farisei avevano una perfetta conoscenza delle Scritture e della Legge, e ciò nonostante uccisero il loro Messia. Oggi stanno uccidendo la Chiesa, ma non se ne accorgono, sono ciechi . . .

Credo che nella Fraternità ci siano stati sacerdoti per lo meno sovversivi, e al vertice alcuni leader che soffrivano di cecità completa, ma questi non sarebbero andati da nessuna parte se la sua comunità non fosse caduta nel Fariseismo. Se avessero seguito umilmente il loro santo Fondatore, non avrebbero preteso di sapere meglio di lui, né avrebbero accantonato le richieste della Madonna per i Rosari in favore della Consacrazione della Russia, pensando di sapere meglio di Dio stesso. Un simile insulto non poteva restare impunito da Lui. La punizione è stata la cecità spirituale dei Farisei, una punizione spaventosa! Dio, abbi pietà di noi!

Kyrie eleison.

“Infiltrati” Inconsapevoli

“Infiltrati” Inconsapevoli posted in Commenti Eleison on Febbraio 27, 2021

Nei “Commenti” di tre settimane fa, quando un lettore ci interrogava sul declino della Fraternità sacerdotale San Pio X dopo la morte del suo Fondatore Mons. Lefebvre nel 1991, è sorta la questione della possibile infiltrazione della FSSPX da parte di nemici della Tradizione Cattolica. Ci sono stati degli infiltrati? Questi “Commenti” risposero che nessun sacerdote incaricato di infiltrare la Fraternità sia mai stato scoperto, mentre è dimostrabile che un certo numero di sacerdoti ai vertici della Fraternità hanno usato tutta la loro influenza per cambiare la direzione che, originariamente, l’Arcivescovo aveva impartito alla sua Opera. E quei sacerdoti, pur non essendo mai stati ufficialmente incaricati di infiltrare la Fraternità, per quello che hanno provocato, in quanto all’agire sono degli infiltrati, seppur, inconsapevoli. Dio solo sa quanto essi fossero consapevoli di quello che stavano facendo per paralizzare la Fraternità dall’interno, sebbene ciò non trapelasse all’esterno.

Siamo di fronte al mistero del Modernismo che ha mandato milioni di anime all’Inferno. Di seguito riportiamo un’interessante testimonianza di un Tradizionalista veterano, che per decenni ha combattuto per la Tradizione Cattolica nelle cappelle Tradizionaliste degli Stati Uniti. Il carattere in grassetto è dell’autore dei “Commenti”, ma ogni parola in corsivo è del veterano.

In qualità di membro attivo di tre parrocchie Tradizionaliste, e di principale fondatore di due di queste, ricordo di aver detto molti anni fa, e per molte volte, che il Diavolo si infiltra con i suoi uomini in ogni singola parrocchia Tradizionale, cioè, con persone “dormienti” che aspettano il momento giusto per colpire. Il Diavolo, avendo un’intelligenza angelica ed un’esperienza ultra millenaria, è tutt’altro che stupido e sa che è molto più facile distruggere una parrocchia dall’interno piuttosto che dall’esterno. Ho incontrato questi tipi di persone in tutte e tre le parrocchie. Senza dubbio sono all’interno della FSSPX, e la maggior parte di loro non sa di essere un collaboratore del Diavolo, ma lui lo sa. Infatti, se non ci fossero, lui non starebbe facendo il suo lavoro.

La FSSPX dovrebbe impedire qualsiasi contatto con la Chiesa Conciliare fino al giorno in cui quella creazione “capolavoro” del Diavolo sarà convertita, il che quasi certamente avverrà dopo che Dio la castigherà nel modo più severo insieme al suo compagno: il mondo. La FSSPX sta tentando di fare quello che io tentai di fare a livello locale nel 1990–91 quando, assieme ad un’altra persona, in tre distinte occasioni, abbiamo incontrato i due vescovi di Richmond e abbiamo chiesto e negoziato la fondazione della parrocchia di San Giuseppe che, per inciso, a quel tempo fu la prima e unica parrocchia Cattolica Tradizionalista al mondo in unione con la Roma Modernista, con la Messa e tutti i Sacramenti di Rito Tradizionale ( . . . ). Pero, fruttuosa non poteva essere.

Con San Giuseppe, era mia intenzione attirare centinaia di Cattolici del Novus Ordo e nel tempo renderli tutti buoni Tradizionalisti. Ma stavo sognando. San Giuseppe oggi, con più di mille parrocchiani e un edificio su diversi acri pagato 2 milioni e mezzo di dollari, è nelle mani dei sacerdoti della Fraternità di San Pietro, dubbiosamente ordinati. È una parrocchia ibrida, con la “Messa e i Sacramenti Tradizionali” ma con la mentalità Novus Ordo. Non ho il minimo dubbio che se oggi dovesse chiudere i battenti, quasi tutti i parrocchiani Domenica prossima sarebbero presenti alla “Messa” Novus Ordo. Questo potrebbe accadere anche alla FSSPX.

Ora, i due vescovi e il nostro veterano erano consapevolmente “infiltrati”? Il veterano di certo no. I due vescovi forse. Ma è possibile che anche loro agissero in buona fede? Quello che sembra più probabile è che tutti e tre stessero “sognando”. Cosa? Sicuramente di mescolare olio e acqua. Di mescolare la Verità Tradizionale con l’Autorità Conciliare. Ma non si può fare. L’Arcivescovo lo sapeva sin dall’inizio e il nostro veterano, meglio tardi che mai, è venuto a saperlo, Dio lo benedica. Molte anime nella Fraternità ancora non lo sanno. Stanno sognando e sono tutti, in effetti, “infiltrati” inconsapevoli.

Kyrie eleison.

Ri-Orientamento della FSSPX

Ri-Orientamento della FSSPX posted in Commenti Eleison on Gennaio 23, 2021

Lo scorso Novembre don Pagliarani, Superiore Generale della FSSPX, ha scritto una lettera per commemorare il 50 ° Anniversario di fondazione della Fraternità. Don Edward MacDonald, sacerdote della “Resistenza” in Australia, ha scritto un prezioso commento a quella lettera, riassunto qui sotto:

1. Don Pagliarani chiede: “È ancora viva la fiamma (della carità senza paura) trasmessa dal nostro Fondatore? Esposta ad una crisi indefinitamente prolungata sia nella Chiesa che nel mondo, questa preziosa torcia non rischia di indebolirsi e spegnersi?”. Ma nella sua lettera, Don Pagliarani non risponde alla sua stessa domanda.

2. In tutta la sua lettera Don Pagliarini accenna appena al Concilio Vaticano II. Tuttavia, se non ci fosse stato il Vaticano II, non ci sarebbe stato bisogno della FSSPX. La Roma moderna è la fonte di tutti gli errori di Fede, dottrina e morale contro i quali la FSSPX ha combattuto. I Papi postconciliari hanno implementato gli insegnamenti del Concilio. Il Vaticano è la sede dell’apostasia. Don Pagliarani non fa cenno agli errori del Vaticano II. Perché no? Per lui quella battaglia è finita. La FSSPX è ora con il Vaticano II e la Chiesa Conciliare, contro il movimento della “Resistenza”.

3. Don Pagliarani riduce la lotta alla “vita spirituale”. Per l’Arcivescovo Lefebvre il regno di Nostro Signore Gesù Cristo è il primo fine e portare la vita spirituale nelle anime ne è la conseguenza. Ma Don Pagliarani considera primaria la vita spirituale, dicendo: “la nostra lotta è permettere a Nostro Signore Gesù Cristo di essere l’asse della nostra vita spirituale, la fonte di tutti i nostri pensieri, di tutte le nostre parole e di tutte le nostre azioni”.

4. Secondo Don Pagliarani, è stato detto tutto. Non è rimasta alcuna battaglia dottrinale da intraprendere. La FSSPX continuerà a parlare, presumibilmente ripetendo vecchi argomenti, contro gli errori del Vaticano II. Infatti la FSSPX non sta parlando contro gli errori del Vaticano II. Ci sarebbe molto da dire di nuovo su come il Papa continui a trarre nuovi errori dai documenti del Vaticano II. La risposta ad Amoris Laetitiae è completa? Se la FSSPX non ha nulla di nuovo da dire è perché ha cessato di combattere gli errori Vaticani.

5. Monsignor Viganò sta trovando molte cose nuove da dire sugli errori della Chiesa Conciliare. La FSSPX non può dire queste cose perché ha capitolato ed è stata messa a tacere. Essa non può più difendere i diritti di Nostro Signore Gesù Cristo. Nel Novembre 2020 Don Daniel Themann, Superiore del Distretto della FSSPX in Australia, ha proibito ai membri di protestare pubblicamente contro un pubblico rito satanico nel Queensland. Fecero riparazione discretamente nella loro cappella.

6. Nella lettera di Don Pagliarani la stanchezza è un tema ricorrente. Ma la stanchezza non appartiene ai santi. Essi non si stancano mai, non si stancano mai della battaglia. Monsignor Lefebvre non si stancò mai della lotta. Era già in pensione quando si rese conto che doveva prendere le armi in una nuova battaglia contro la Chiesa Conciliare. La FSSPX è stanca e affaticata ed ha deposto le armi. Non ha “niente di nuovo da dire”.

7. Negli ultimi quindici o più anni i seminari della FSSPX non hanno più fornito ai seminaristi la formazione dottrinale necessaria per combattere gli errori moderni. Il modernismo e il liberalismo sono stati promossi nei seminari. Gli ordinandi sono disposti a scendere a compromessi sulla verità. Collaborano con entusiasmo e si sottomettono ai vescovi diocesani modernisti. Don Wegner, ex Superiore del Distretto degli Stati Uniti, una volta si vantava di aver stretto accordi con quaranta vescovi statunitensi, tutti liberali, conciliari e modernisti.

8. Ogni sacerdote che è rimasto nella FSSPX dopo la sua capitolazione ha deciso esplicitamente, o almeno tacitamente, di accettare questo nuovo orientamento della FSSPX. Non sono più Cattolici militanti. La Chiesa è indefettibile. La FSSPX non lo è mai stata. Ha disertato.

9. Ora non c’è più nessuna importante organizzazione che si opponga alle forze del male atee e comuniste all’assalto e alla conquista della società. La sterilizzazione della FSSPX ha spento l’ultima grande fonte di grazia e benedizioni per il mondo. Le poche sacche di resistenza rimaste sono incapaci di fermare, o anche solo di ostacolare, la schiavitù comunista del mondo.

Kyrie eleison.

Questioni Sulla SSPX

Questioni Sulla SSPX posted in Commenti Eleison on Gennaio 16, 2021

Un lettore preoccupato da ciò che vede o sente circa la fedeltà della Fraternità San Pio X alla missione affidatale dall’Arcivescovo Lefebvre, ha posto alla nostra Rubrica una serie di importanti e diffuse domande, alle quali l’autore di questi “Commenti” offre in risposta alcune considerazioni:

1. Ci sono state voci di infiltrazione nella FSSPX. Alcune di queste voci suggeriscono che esse risalgono all’inizio della sua fondazione, altre sostengono che ci sia voluto del tempo prima che la Fraternità fosse infiltrata.

Senza dubbio i classici nemici della Chiesa, che osservavano da vicino l’opera di Nostro Signore già ai Suoi tempi, capirono rapidamente quale minaccia ai loro intrighi rappresentasse l’Arcivescovo Lefebvre e la sua Fraternità, composta da una nuova generazione di sacerdoti fedeli al Magistero millenario dalla Chiesa Apostolica. Tuttavia, io per primo posso dire di non aver mai individuato un chiaro e consapevole nemico infiltrato. Piuttosto potevo riconoscere alcuni discepoli di Monsignore che cessavano di mettere in pratica gli insegnamenti ricevuti e la necessità di obbedire solo selettivamente agli ordini che provenivano dalle autorità della Chiesa conciliare a Roma e nelle diocesi. Questi sacerdoti hanno fatto molta strada non esattamente per infiltrarsi, ma piuttosto per cambiare la FSSPX dall’interno. Se oggi difendessero ancora la Fede come ha fatto Monsignore, potrebbero fare del bene a una gran massa di Cattolici che hanno riconosciuto il tradimento del Vaticano II, aiutandoli a vedere come e dove la vera Chiesa sta sopravvivendo. Invece, la lealtà dei leader della FSSPX sembra ora essere passata ai funzionari del Vaticano II a Roma, e molte di quelle anime che avrebbe potuto convertire le sta invece confondendo.

2. Quindi la FSSPX è stata infiltrata e, in caso affermativo, da chi?

A dire il vero, forse, una vera e propria infiltrazione non c’è mai stata. Quello che è avvenuto e che avviene, è un più o meno consapevole allontanamento dalla comprensione di Monsignore relativamente al Vaticano II e ai suoi funzionari. Il problema è stato il graduale assecondamento, da parte dei leader della FSSPX, del fantasioso pensiero mondano di oggi, e il corrispondente distacco dalla realtà, a cui molti umili sacerdoti sono, grazie a Dio, rimasti immuni. Il problema di questi leader non è stato tanto dottrinale e teorico, quanto pastorale e pratico, non essendo stati in grado di cogliere appieno il male del mondo moderno ed applicare gli insegnamenti nel XXI sec. Sono troppo “simpatici”.

3. Alcuni blog hanno riportato la notizia, diffusa dall’europarlamentare tedesco Maximilian Krah, secondo cui una nota famiglia ebrea austriaca, di nome “Von Gutmann”, un tempo finanziata dai Rothschild, abbia dato soldi alla FSSPX tramite una Fondazione. Chi è questa famiglia e perché stanno dando soldi alla FSSPX?

È una famiglia ebrea austriaca. Ricordo come la signora Von Gutmann fosse un’autentica convertita in buona fede, e che lasciò ingenti somme di denaro alla FSSPX in Austria per aiutare la Tradizione Cattolica a prosperare lì.

4. Si dice su Internet che l’Arcivescovo Lefebvre fosse un sedevacantista? È vero?

Monsignore ha avuto, da Paolo VI in poi, una certa simpatia per il sedevacantismo come possibile soluzione al problema teologico, immensamente grave, dei Vicari di Cristo distruttori della Chiesa. Per due volte – nel 1976 e nel 1985 – ha considerato in pubblico la possibilità che gli apparenti Papi a Roma non fossero veri Papi. Ma non ha mai optato per quella soluzione, e spesso la considerava solo per confutarla. Era convinto che il sedevacantismo sollevasse più problemi di quanti ne risolvesse.

5. Perché l’attuale leadership della FSSPX non si riconcilia con Roma? Cosa ne pensi?

Penso che molti dei suoi migliori sacerdoti giudichino ancora Roma e i Romani come li giudicava Monsignore. Ed è per questo che per i leader della FSSPX sarà difficile scivolare tra le loro braccia. Ma questi sacerdoti farebbero meglio a stare attenti!

Kyrie eleison.

Madiran Il Tradimento.

Madiran Il Tradimento. posted in Commenti Eleison on Dicembre 26, 2020

A Parigi nel maggio del 1968 si verificarono rivolte studentesche così radicali e durature da attirare l’attenzione dei media di tutto il mondo. Per il loro livello di sovversione e distruzione prodotta contro lo stile di vita Occidentale, sia sul piano teorico che pratico, esse possono essere paragonate alle rivolte che hanno devastato molte città degli Stati Uniti la scorsa estate (del 2020). Infatti le rivolte di Parigi hanno ispirato la sesta e ultima Parte del libro di Jean Madiran, “L’eresia del XX secolo”, perché le loro immagini, che i media facevano rimbalzare in tutto il mondo, rappresentavano, come un libro fotografico, tutto ciò che il suo libro aveva cercato di dire: la trasformazione della civiltà Cattolica in una società Comunista e il grande tradimento dei vescovi Cattolici. Da qui i tre Capitoli della Parte Sei del libro: 1) il maggio ‘68 è il tradimento finale dei vescovi, 2) i quali ripudiano i veri Cattolici, 3) e tradiscono il vero Cristianesimo.

Nel Capitolo Uno Madiran racconta di quando a Parigi, nella primavera del 1968, gli studenti in rivolta, come i rivoltosi estivi negli Stati Uniti, minacciavano di abbattere la civiltà Occidentale, e di come i vescovi Francesi commentavano ufficialmente gli eventi: “è un movimento ad ampio raggio che rivendica una nuova società”, che essi erano pronti ad accogliere nel nome del Vaticano II. Un mese dopo, nella loro dichiarazione ufficiale dichiaravano: “la Rivoluzione del 1968 divide il popolo tra i favorevoli e i contrari, ma noi vescovi siamo a favore”. In effetti, dice Madiran, per coloro che si ribellano il fine giustifica i mezzi. Ma il loro metodo basato sulla violenza, sulle menzogne e gli inganni provocò un contro-movimento ancora più “ampio”. E come hanno reagito i vescovi moderni alla radicale sovversione di tutta la legge naturale e alla distruzione della civiltà Cristiana? Nessuno di loro ha creduto che il Comunismo fosse un tradimento. Piuttosto è un movimento di riforma. Ma questa supposizione è una bugia e una trappola, dice Madiran.

Nel secondo Capitolo racconta come i vescovi, per ingraziarsi i Rivoluzionari di sinistra, fossero pronti a sacrificare e a “tagliare” le teste dei Cattolici più fedeli di destra, altrimenti noti come “integristi” o seguaci del Cattolicesimo integrale (e per questo Papa Paolo VI, negli anni ‘70, fece di tutto per neutralizzare Monsignore Lefebvre, ma Dio aveva altre idee. Tuttavia, solo un paio di decenni dopo, quella che era stata la sua Fraternità desiderava l’approvazione della Roma modernizzata). Negli anni ‘60 i vescovi francesi iniziarono a parlare da entrambi i lati della bocca. A sinistra facevano “outing”: “Oh, per favore non prendeteci per conservatori o integristi, siamo rivoluzionari proprio come voi”. Mentre a destra rassicuravano: “Oh, per favore non pensiate che vogliamo cambiare alcunché”. Questa volontaria schizofrenia provoca la paralisi e la possibilità di influire sul piano politico. Mentre sul piano dottrinario evitarono di affrontare gli “integristi” e decisero di ammainare la bandiera della Verità.

Nell’ultimo Capitolo di tutto il suo libro, Madiran pronuncia il suo finale verdetto nei confronti dei vescovi francesi. Il mondo moderno non è buono e si basa sulla falsità: l’Evoluzione, Sei Milioni, l’11 Settembre, il Covid, sono solo alcune delle più grandi menzogne. Ma cosa era andato storto? Gli studenti forse abboccarono alle sirene della Rivoluzione o perché “in buona fede” o per ingenuità. Ma la Chiesa Cattolica sa esattamente perché il mondo è pazzo. Un secolo prima, nel 1864 Papa Pio IX aveva pubblicato un inequivocabile elenco di 80 errori, il “Sillabo degli Errori”. E questa era la dottrina che i vescovi avrebbero dovuto seguire ed insegnare agli studenti, elenco che avrebbe permesso di fermare la demolizione di tutta la “civiltà Occidentale” sin dagli anni ‘60. Invece, mediante il Vaticano II, i vescovi immondi hanno preferito vendersi ai Comunisti piuttosto che combatterli. Gli studenti sono stati trasformati in barbari, e tutta la civiltà Cristiana è stata tradita.

L’ultima parola di Madiran per i vescovi è: “Miserabili!”.

L’analisi de “L’eresia del XX secolo” è chiara, e in questo 2020 gli avvertimenti per gli Stati Uniti lo sono altrettanto. Forse solo un disastro su vasta scala consentirà all’umanità di riconoscerli. Tuttavia, come disse il vescovo Butler nel XVIII secolo, “le cose sono quello che sono. Le loro conseguenze saranno quelle che saranno. Perché allora dovremmo cercare di ingannare noi stessi? “

Kyrie eleison.