Russia

LA RESURREZIONE della RUSSIA

LA RESURREZIONE della RUSSIA on Marzo 30, 2024

Intorno a noi i segni di speranza sono tutti estinti? 

No! I segni di Dio in Russia sono ben distinti!

Le seguenti citazioni abbreviate e adattate da un recente articolo di Alexander Dugin, uno dei principali pensatori della Russia di Putin, mostrano come la battaglia della Russia debba ora spostarsi sul campo di battaglia dei cuori e delle menti, lontano dalla terra dei morti Comunista e liberale. Sarà così. La Madonna è al lavoro sul popolo Russo. 

Quando alla fine degli anni ‘80 in Russia è crollato il Comunismo, è stato il Liberalismo ad assumere il ruolo di ideologia dominante. Dal 1991, praticamente tutti i princìpi più importanti stabiliti nel campo dell’istruzione, delle scienze umane e della cultura sono stati stabiliti su una base strettamente liberale. Il Liberalismo si è impiantato in Russia per mezzo del dominio di minoranze liberali filo-occidentali, i “riformatori”. Questa élite liberale, composta da oligarchi, da una rete di agenti di influenza americana e da alti funzionari corrotti dell’epoca tardo-Sovietica, governa con metodi totalitari. Agisce in nome del progresso e della globalizzazione e crede che il capitalismo sia l’apice dello sviluppo umano. Oggi, questo include anche la politica di genere e l’ecologia. Solo la minoranza liberale “illuminata/risvegliata” (woke) sa cosa è “giusto”. Le minoranze progressiste devono governare, il resto della popolazione deve essere tenuto sotto stretto controllo. 

L’ascesa al potere di Putin nei primi anni 2000 ha cambiato la situazione, introducendo i principi dell’indipendenza e della sovranità delle nazioni, che sono del tutto negati dal dogma liberale. Il Liberalismo chiede che gli Stati nazionali sovrani siano aboliti e integrati in una struttura di governo mondiale sovrannazionale. Pertanto, con l’arrivo di Putin, lo scontro è stato inevitabile, e le minoranze liberali più radicali gli si sono opposte. 

Tuttavia, molti Russi liberali hanno deciso di adattarsi a Putin conformandosi solo esteriormente, mentre interiormente hanno continuato a seguire un percorso liberale come se nulla fosse cambiato. Così Putin può aver firmato il Decreto 809 sui valori tradizionali (direttamente opposti all’ideologia liberale), può aver aggiunto alla Costituzione disposizioni sulla famiglia naturale, può aver menzionato Dio come fondamento immutabile della storia Russa e ha bandito i movimenti LGBT come estremisti. Ciononostante, il dominio liberale in Russia rimane. È penetrato così profondamente nella nostra società che continua a riprodursi nelle nuove generazioni di dirigenti, funzionari, scienziati ed educatori, nonostante il corso sovrano di Putin. 

Pertanto, se Putin è la nostra principale speranza di libertà dal dominio liberale, il garante della vittoria nell’Operazione Militare Speciale in Ucraina e il salvatore della vera Russia, tuttavia la maggior parte degli attuali amici di Putin non sono realmente dalla sua parte. La setta liberale totalitaria non pensa di cedere le proprie posizioni. Sono pronti a combattere per esse fino alla fine. Non temono né le forze patriottiche in politica, né il popolo, né Dio (o non credono in Lui o credono nel proprio, decaduto). Solo Putin, con il quale non osano scontrarsi frontalmente, li trattiene. 

Di conseguenza, la Russia deve concentrarsi sulla vittoria in Ucraina. Putin lo vede con sobrietà e chiarezza: senza vittoria in Ucraina, niente Russia. Ma non sarà possibile sconfiggere l’Occidente al di fuori della Russia, finché l’onnipotenza totalitaria dei liberali sarà preservata all’interno del Paese. Fin tanto che il Liberalismo prevarrà nei cuori e nelle menti, anche la vittoria in Ucraina sarà più apparente che reale. La Russia non può affermarsi come civiltà se resta avvelenata dal Liberalismo nelle sue forme più tossiche. Ecco perché è giunto il momento di aprire un altro fronte: quello dell’ideologia, della visione del mondo e della coscienza collettiva e comune. Il dominio totalitario dei liberali in Russia – soprattutto nei settori della conoscenza, della scienza, dell’istruzione e della cultura – deve finire. 

Kyrie eleison 

PARLA PUTIN

PARLA PUTIN on Marzo 9, 2024

Un uomo onesto ha poco o nulla da nascondere

Ma chi può parlare così sul versante Occidentale?

Lo scorso 6 febbraio un famoso e rispettabile giornalista Americano ha intervistato il Presidente Russo Putin, pesantemente e costantemente oscurato dai vili media dell’Occidente, dando coraggiosamente a Putin la possibilità di presentare la sua versione al pubblico occidentale. La selezione di citazioni che segue rappresenta meno del 5% della lunghezza originale dell’intervista. 

Dopo il crollo dell’Unione Sovietica nel 1991, ci era stato promesso che la NATO non si sarebbe espansa verso est. Ad oggi ci sono state cinque ondate di espansione. Nel 2014 c’è stato un colpo di Stato in Ucraina sostenuto dagli Stati Uniti. L’Ucraina ha lanciato una guerra nel Donbass con l’uso di aerei e artiglieria contro i civili. Hanno creato una minaccia per la Crimea che abbiamo dovuto prendere sotto la nostra protezione. Poi l’attuale leadership Ucraina ha dichiarato che non avrebbe attuato gli accordi di Minsk, firmati dopo il 2014, in cui era stato definito un piano per la risoluzione pacifica del Donbass. Più recentemente, gli ex-leader di Germania e Francia hanno dichiarato apertamente di aver effettivamente co-firmato gli accordi di Minsk, ma di non averli mai presi sul serio. Non reagire sarebbe stata una colpevole negligenza. Sono stati gli Ucraini a iniziare la guerra nel 2014. Il nostro obiettivo ora è quello di porvi fine. 

Non abbiamo mai rifiutato di comunicare. Abbiamo negoziato con l’Ucraina a Istanbul nel 2022 e Davyd Arakhamia, che guidava la delegazione Ucraina, ha persino apposto la sua firma preliminare su un trattato di pace. La guerra sarebbe finita se l’Ucraina avesse rinunciato a qualsiasi aspirazione di entrare nella NATO. Arakhamia ha dichiarato pubblicamente che Boris Johnson, l’allora Primo Ministro Britannico, è venuto a Kiev e ha dissuaso l’Ucraina dal farlo. Johnson disse che era meglio combattere la Russia e non firmare alcun accordo. Quanto alla NATO, sta cercando di intimidire le proprie popolazioni con una minaccia Russa immaginaria. Le persone pensanti capiscono perfettamente che si tratta di un falso. Non abbiamo alcun interesse in Polonia, Lettonia o altrove. Si tratta di storie dell’orrore per estorcere ulteriore denaro ai contribuenti Americani ed Europei. È contrario al buon senso farsi coinvolgere in una sorta di guerra globale che porterà l’umanità intera sull’orlo della distruzione. 

La NATO/CIA ha fatto saltare il gasdotto Nord Stream nel 2022? Sì, è così. Chiunque sia stato deve avere non solo un motivo sufficiente per distruggere il gasdotto, ma anche le capacità necessarie. Ci possono essere molte persone interessate a porre fine al Nord Stream, ma non tutte possono andare in fondo al Mar Baltico per effettuare una simile esplosione. Allora perché non fare propaganda su questo crimine dell’Occidente? Nella guerra della propaganda è molto difficile sconfiggere gli Stati Uniti, perché controllano i media di tutto il mondo. 

Il dollaro è la pietra miliare del potere Americano. Tuttavia, anche gli alleati degli Stati Uniti stanno riducendo le loro riserve di dollari. Fino al 2022, i dollari Americani rappresentavano circa il 50% delle transazioni Russe con i Paesi terzi, mentre attualmente sono scesi al 13%. Questo perché gli Stati Uniti hanno deciso di limitare le nostre transazioni. Ritengo che, dal punto di vista degli interessi degli Stati Uniti, si tratti di una vera e propria follia che danneggia l’economia Americana. Perché gli Stati Uniti hanno fatto questo? Per autocelebrazione. Pensavano che avrebbe portato a un crollo totale della Russia, ma non è crollato nulla

Una data molto significativa nella storia della Russia è stata il 988. Si tratta del Battesimo della Russia da parte del principe Vladimir e dell’adozione dell’Ortodossia, o Cristianesimo Orientale. Lo Stato Russo incorporò sia Novgorod (Russia settentrionale) sia Kiev (Russia meridionale). C’era un unico territorio, la stessa lingua e la stessa Fede. Quello che sta accadendo ora è, in un certo senso, una sorta di guerra civile. L’Occidente pensa che il popolo Russo sia stato diviso per sempre dalle ostilità. No. I Russi saranno riuniti. Le relazioni saranno ricostruite. Ci vorrà del tempo, ma si rimargineranno. 

Tucker Carlson potrebbe ora andare dai veri responsabili politici dell’Occidente e ottenere un resoconto altrettanto aperto della loro volontà di sottomettere il mondo intero? È lecito dubitarne. Per cominciare, chi sono i veri responsabili della politica occidentale, oltre ai loro burattini pubblici? 

Kyrie eleison

Voce di popolo – II

Voce di popolo – II on Agosto 17, 2019

L’intervista di giugno del Presidente Putin al Financial Times, in parte riassunta e citata qui la scorsa settimana, è diventata famosa perché la sua convinzione che “l’ idea liberale” ha fatto il suo tempo ed è superata, ha colpito un nervo scoperto dei politici e dei media occidentali. Costoro hanno reagito con forza, come formiche il cui formicaio viene colpito con un bastone. Qual è il significato della sua convinzione e della relativa reazione occidentale? Al fine di chiarire ciò che è al centro della sua argomentazione, dobbiamo iniziare con un compendio di quanto abbiamo già riassunto. Nella lunga intervista originale Putin ha parlato di molti argomenti, ma quello che ha detto sul liberalismo è stato effettivamente l’argomento più importante che ha affrontato.

Il Presidente ha iniziato col problema pratico per i popoli occidentali dell’immigrazione di massa di stranieri inassimilabili nei loro paesi. Per la gente, il multiculturalismo semplicemente non funziona, ma il liberalismo delle élite che guidano l’Occidente tratta l’immigrazione non come un problema, ma come un progresso illuminato, per cui esse non fanno nulla per fermarlo, e quindi continua incontrollato. Ma gli Stati non possono sopravvivere senza alcune regole umane di base e valori morali, che sono stati formati in Occidente dalla Bibbia. Il disprezzo delle élite liberali per questi valori biblici ancora presenti tra i popoli, dimostra che il loro liberalismo non è più in contatto con la realtà ed è diventato obsoleto. L’antiliberalismo non deve trasformarsi a sua volta in una tirannia, ma l’attuale morsa dei liberali sui politici e sui media occidentali è una vera tirannia, e deve finire.

In breve, i valori liberali si oppongono ai valori biblici. I valori biblici hanno costruito le nazioni occidentali. I valori liberali stanno distruggendo quelle stesse nazioni. E’ tempo che i valori liberali smettano di distruggere l’Occidente. Qui Putin ha ragione, ma, essendo un politico e non un teologo, non può presentare l’argomento in tutta la sua forza, e deve basarsi non su assoluti come Dio Onnipotente e i Suoi dieci Comandamenti, ma sulla presenza di valori biblici tra i popoli dell’Occidente. Ora, 70 anni di acuta sofferenza sotto il comunismo ebraico stanno riportando il popolo russo al Cristo dell’Ortodossia, ed è così che Putin può basare il suo caso sul ritorno del suo popolo ai valori biblici, ma c’è qualcosa di Cristo nella resistenza del popolo occidentale all’immigrazione di massa? Appena. Invece c’è una partecipazione decisiva dei nemici di Cristo nell’organizzazione e nel finanziamento dell’immigrazione di massa. (I lettori di questi “Commenti” si ricorderanno l’ebrea en Svezia, Barbara Specter, che si vantava che è la sua razza che promueve l’immigrazione, “necessaria per salvare l’Europa” – cioè da Cristo).

Quindi, se Putin basa la sua argomentazione per le nazioni occidentali sulla loro fedeltà ai valori biblici, chi può negare che questi vengono erosi sempre più velocemente? – “Grazie, signor Presidente, per averci voluto difendere, ma in tutta onestà non ci curiamo di questa sua difesa. Amiamo il nostro liberalismo perché ci dà la libertà di peccare come vogliamo. Lei cerca di salvarci da noi stessi, ma noi veneriamo Mammona (il denaro), e adoriamo la nostra libertà, uguaglianza e fraternità. Scegliamo di andare all’Inferno. Ci lasci in pace. Abbiamo impiegato secoli per sbarazzarci di Dio e non vogliamo tornare indietro”. Questa è la reazione dell’Occidente, implicita se non esplicita, all’approccio politico di Putin. Egli ha bisogno di apostoli temprati nel fuoco per presentare il caso religioso nei suoi termini più assoluti:—

Dio esiste, immutabile da tutta l’eternità. Egli ha scelto liberamente di creare creature spirituali, angeli e uomini, con una terra materiale, per avere esseri che condividano la Sua beatitudine infinita. Ma Egli non vuole robot nel Suo Cielo, così ogni creatura spirituale ha dovuto o deve usare il suo libero arbitrio per scegliere di trascorrere l’eternità con Lui in Cielo, invece che senza di Lui all’Inferno. Eppure un terzo degli angeli e la coppia umana originaria scelsero l’Inferno. Egli ha preparato una razza per fornire una culla umana per il Suo Divino Figlio, che potesse assumere la natura umana per riparare a quella caduta. Quella razza ha crocifisso Suo Figlio e ha combattuto fin dall’inizio la Chiesa che Suo Figlio ha istituito per continuare a salvare le anime fino alla fine del mondo. Questa lotta è una guerra cosmica, la spinta degli eventi mondiali.

Kyrie eleison.

Mistificazione USA

Mistificazione USA on Febbraio 23, 2019

La scorsa settimana questi “Commenti” hanno citato il Presidente della Russia, Putin, che nel 2014 ha accusato gli Stati Uniti d’America di aver “rovinato tutti i sistemi di sicurezza collettiva globale”. A cosa si riferiva?

Negli anni ‘80 i Presidenti Reagan e Gorbaciov, rispettivamente degli USA e della Russia, rendendosi conto del pericolo del reciproco deposito di armi nucleari, in grado di porre fine alla vita sulla terra, stipularono insieme degli accordi per ridurre le armi di cui disponevano e per astenersi dal produrre altri armamenti di tipo specificamente pericoloso che non avevano ancora. Questi accordi servirono a sciogliere le tensioni e a mantenere la pace tra le due nazioni fino alla fine della Guerra Fredda, nel 1989 e oltre, ma la caduta del muro di Berlino e il collasso della Russia sovietica crearono una nuova situazione sulla scena mondiale – gli Stati Uniti erano ormai l’unica superpotenza. Avrebbero avuto la saggezza di non abusare della loro ormai schiacciante potenza militare?

Numerosi leader all’interno degli USA chiesero una forte riduzione delle spese militari – ce n’era bisogno nel futuro? Ma già nel 1961 il presidente uscente Eisenhower, nel suo discorso d’addio alla nazione, aveva notoriamente messo in guardia i cittadini americani contro il suo “complesso militare-industriale” che esercitava un’influenza eccessiva sulla politica pubblica. Con l’acronimo “MIC” egli designò l’alleanza triangolare informale che si era creata tra le forze armate USA, l’industria pesante e il Congresso, e il pericolo era che insieme avrebbero voluto la guerra per gli immensi profitti derivanti dalla produzione di armi costose – già nel 2011 gli USA hanno speso più per le loro forze armate che le successive 13 nazioni messe insieme.

La verità è che un’economia capitalista prospera con la guerra: produrre le armi è già un’impresa costosa, ma se vengono distrutte e devono essere sostituite questo comporta un ulteriore fatturato per i produttori. Così, alla fine della Guerra Fredda, c’erano almeno tre argomenti a favore del mantenimento della grossa spesa per le armi: gli USA dovevano essere sempre pronti a difendersi dalle minacce che potevano sorgere, l’economia aveva bisogno di fatturato e il mondo aveva bisogno di un poliziotto. Nei limiti ragionevoli, ognuna di queste argomentazioni è valida, ma il Piano che i leader USA (soprattutto Dick Cheney) elaborarono negli anni ‘90 per guidare la politica USA non era necessariamente ragionevole, perché era un piano che serviva agli USA per governare il mondo. Esso esige che gli USA mantengano la loro schiacciante superiorità militare e impediscano a nuovi rivali di sorgere per sfidarli sulla scena mondiale. Esso esige il dominio sia sugli amici, sia sui nemici. Esso confessa che gli USA non devono essere solo più o i più potenti, ma devono essere assolutamente potenti. Il Piano ha trasformato il disarmo in un riarmo. (Per il Piano Cheney, ver http://​www.​informationclearinghouse.​info/​article1544.​htm.)

Che un piano espresso in questi termini soffra di un pericoloso orgoglio e di un’ambizione eccessiva dovrebbe essere ovvio per chiunque abbia la minima conoscenza della natura umana. Sotto il Presidente Clinton (1992–2000) il Piano fu rallentato, ma non appena Dick Cheney tornò al potere con i Repubblicani come vicepresidente, è stata messa in pratica nel 2001 la malvagia idea di un nuovo Pearl Harbour come evento artificioso per mobilitare la gente a favore di una politica che diversamente non sarebbe mai stata approvata – fu l’11 settembre –, una delle più grandi bugie di tutta la storia, che può essere stata progettata solo dal governo segreto (il vero “Deep State”) che sta nel profondo del governo pubblico. Questo Piano all’epoca riuscì egregiamente a portare avanti il Piano di Cheney. E’ stato l’11 settembre a rendere subito possibile l’invasione militare dell’Iraq e tante altre guerre di aggressione da allora. Ed esso ha anche fatto fare giganteschi passi avanti allo Stato di polizia mondiale.

Ma le bugie sono il marchio certo di Satana. Ne consegue che c’è qualcosa di satanico nel piano di Cheney, con il suo disegno per il dominio militare del mondo da parte degli USA, il tutto in nome della “democrazia”. Per una sana visione dell’insana politica degli USA diretta verso la III Guerra Mondiale, si legga su PaulCraigRoberts.org la lucidità di un ex alto funzionario del governo americano sotto il Presidente Reagan (1980–1988), che ha assistito di persona e ha ammirato come Reagan e Gorbaciov fossero riusciti a lavorare insieme per proteggere la pace mondiale.

E preghiamo per Trump e Putin. Con tutti i loro rispettivi difetti, entrambi sono sicuramente doni di Dio per i quali dobbiamo esserGli grati.

Kyrie eleison.

Russia vilipesa

Russia vilipesa on Febbraio 16, 2019

Sulla scena internazionale, da diversi anni la Russia è stata vilipesa e il suo Presidente è stato descritto a tinte fosche nei vili media occidentali, perché le potenze che controllano le nazioni occidentali e i loro media e i loro politici vogliono che la Terza Guerra Mondiale dia loro l’egemonia o il controllo del mondo intero, e la Russia è il principale ostacolo alla creazione di tale monopolio mondiale del potere. Tuttavia, molte anime in tutto il mondo hanno imparato ad avere più fiducia nei frutti della Russia di Putin, che vuole evitare la guerra, che nei frutti dei politici e dei media occidentali che fanno del loro meglio per provocare la guerra. Qui di seguito la sintesi, fatta dai Russi, di un importante discorso che Putin ha tenuto al Forum del «Club Valdai» a Sochi, in Russia, il 24 ottobre del 2014. Che i lettori giudichino da soli se le parole di Putin sono ragionevoli, e se corrispondono alle sue azioni:

1. La Russia non giocherà più, e non si impegnerà più a parlare di stupidaggini, dietro le quinte. La Russia è pronta ad avviare conversazioni e accordi seri, se saranno i presupposti per la sicurezza collettiva e si baseranno sull’equità, tenendo conto degli interessi di ogni parte.

2. Tutti i sistemi di sicurezza collettiva globale ora sono ridotti in rovina. Non esiste più nessuna garanzia di sicurezza internazionale e l’entità che li ha distrutti ha un nome: Stati Uniti d’America.

3. I costruttori del Nuovo Ordine Mondiale hanno fallito, costruendo solo un castello di sabbia. Che si crei o no un nuovo ordine mondiale di qualsiasi tipo, questa non è una decisione che va prendere la Russia sola, ma non è una decisione che serà presa senza la partecipazione della Russia.

4. La Russia privilegia un approccio cauto per introdurre innovazioni nell’ordine sociale, ma non si oppone allo studio e alla discussione su queste innovazioni, per verificare se la loro introduzione possa avere una giustificazione.

5. La Russia non ha alcuna intenzione di andare a smuovere le acque torbide create dalla continua espansione dell’”impero del caos americano”, e non ha alcun interesse nella costruzione di un nuovo impero russo (non servirebbe, le sfide della Russia si giocano tutte nello sviluppo del suo già vasto territorio). La Russia non è nemmeno più disposta ad agire da salvatrice del mondo, come ha fatto in passato.

6. La Russia non tenterà di riformattare il mondo a sua immagine, ma neppure permetterà a nessuno di riformattare la Russia a propria immagine. La Russia non chiuderà le sue porte al mondo, ma chiunque cercherà di sbatterle la porta in faccia può star sicuro che si troverà nel mezzo di un uragano.

7. La Russia non desidera che si diffonda il caos, non vuole la guerra e non ha intenzione di iniziare una. Tuttavia, oggi la Russia vede che lo scoppio di una guerra globale sembri quasi inevitabile, ed è pronta e continua a prepararsi. La Russia non vuole la guerra, ma non ha paura della guerra.

8. La Russia non intende assumere un ruolo attivo nel contrastare chi sta ancora cercando di costruire un Nuovo Ordine Mondiale – almeno fino a quando questi tentativi non cominceranno ad incidere sui più importanti interessi russi. La Russia preferirebbe stare a guardare tutti quelli che continueranno a sbattere la testa contro i muri e vedere quanto resisteranno. Ma chi proverà a trascinare la Russia in questo processo, mostrando disprezzo per i suoi interessi, dovrà provare il vero significato del dolore.

9. Nella sua politica estera, e ancor più in quella interna, la Russia non farà più riferimento alle parole delle élite e delle loro stanze segrete, ma conterà sulla volontà del popolo. (Fine della sintesi del discorso di Putin).

Se, quando e come scoppierà un’altra Guerra Mondiale, è cosa che sta interamente nelle mani di Dio, in base a ciò che merita l’umanità. Ma se Dio dovrà punirci per il nostro bene, da qui ad allora ogni sincera preghiera aiuterà a mitigare il disastro umano. Sono i nemici di Dio di ogni parte che l’avranno realmente causato.

Kyrie eleison.

Guerra evitata? – I

Guerra evitata? – I on Aprile 21, 2018

Alla fine del mondo ci saranno “guerre e rumori di guerre”, dice il Nostro Divino Signore ( Mt. XXIV, 6), ma “Guardate di non allarmarvi; è necessario che tutto questo avvenga, ma non è ancora la fine”. Nelle ultime settimane abbiamo sicuramente avuto rumori di guerra, inclusa la minaccia in Siria di un grave scontro tra le forze armate degli Stati Uniti e della Russia. Da allora la minaccia sembra essersi attenuata. Cos’è successo e quali sono le prospettive per il futuro? Siamo al sicuro dalla Terza Guerra Mondiale?

È difficile dirlo con certezza, perché ovviamente i media pubblici sono praticamente tutti nelle mani di quella razza di gente che sta spingendo verso questa Terza Guerra Mondiale, che spera possa permettere loro di completare la loro tirannia sull’umanità, lasciata incompleta dalle loro prime due Guerre Mondiali. Pertanto, praticamente tutti i resoconti dei media sono rivolti a favore delle persone e degli eventi che potrebbero portare alla guerra. Tuttavia tale razza di gente non è ancora riuscita a controllare Internet, che per il momento ha rotto il loro controllo monopolistico sull’opinione pubblica, così che, se si è in cerca della verità, si possono ancora sentire voci sane. Quello che segue è una versione degli eventi a partire da materiale fornito da due commentatori degli Stati Uniti, entrambi rintracciabili su Internet – Paul Craig Roberts e “the Saker”:—

L’ultimo temuto scontro tra Stati Uniti e Russia in Siria è stato evitato perché i capi delle forze armate statunitensi a Washington non avrebbero rischiato un conflitto con i Russi, a causa delle temibili armi russe recentemente rivelate dal Presidente Putin in Russia. Queste armi sembrerebbero in grado di annientare qualsiasi flotta americana attualmente nel Mediterraneo. Perciò gli Americani hanno evitato accuratamente di colpire in un modo che avrebbe potuto provocare una rappresaglia russa, e hanno avvertito i Russi in anticipo, così che la maggior parte dei missili lanciati sono stati abbattuti dalla Siria, e il danno è stato minimo.

Significa che il pericolo è finito? Per niente. Quella razza di gente menzionata sopra vuole ancora la guerra, e controlla la politica estera americana, come Ariel Sharon ebbe a vantarsi una volta in Israele: “Controlliamo gli Americani, e loro lo sanno.” Con ogni mezzo del loro considerevole potere andranno a lavorare sui generali americani dissenzienti e sul Presidente Trump, e nel frattempo stanno lavorando furiosamente per sviluppare mezzi efficaci di difesa contro le nuove armi russe. E non appena riterranno di aver superato questi ostacoli, i loro media produrranno un’altra serie di bugie per ingannare lo stupido pubblico occidentale, bugie come le “armi chimiche” (da tempo rimosse dalla Siria) o la necessità di costruire la democrazia (mentre gli stessi Siriani sono piuttosto felici con il loro Presidente Assad); o come “Putin è Hitler” (mentre invece egli continua a mostrare notevole pazienza di fronte alla vile provocazione occidentale, ma se questa non si fermerà, allora un giorno egli reagirà più che comprensibilmente).

Tuttavia, anche l’opprimente influenza di questa razza di gente (appena accennata dai due commentatori politici) non costituisce il vero cuore religioso della questione (non menzionato affatto dai commentatori) – tale gente è semplicemente un flagello usato – e preservato – da Dio per servire a punire i popoli sulla terra che Gli voltano le spalle. E’ così che questa razza di gente ha mostrato ai capi dell’Occidente tutti i regni del mondo, vantandosi di averli in suo potere, e ha promesso di consegnare all’Occidente il Nuovo Ordine Mondiale se solo l’Occidente si inchinerà e l’adorerà. I capi e le nazioni occidentali non hanno dovuto accettare l’offerta, ma hanno scelto liberamente.

Quindi, a meno che i capi e le nazioni occidentali non inizino a dare la risposta corretta a tale offerta, e cioè: “adorerai il Signore Dio tuo, e solo Lui servirai”, questa razza continuerà a usare tutti i suoi talenti speciali, dategli da Dio, per tentare ed affliggere. Corrispondentemente, la Terza Guerra Mondiale sembra probabile che alla fine si verifichi, se non in Siria, ovunque le nazioni senza Dio vogliano essere ingannate.

Kyrie eleison.