Commenti Eleison

Pensieri del Giovedí

Pensieri del Giovedí on Aprile 3, 2020

Molto probabilmente parecchi lettori conoscono dalla liturgia della Settimana Santa, normalmente celebrata la settimana prossima, i racconti evangelici della Passione di Nostro Signore, ma forse non hanno pensato a quanti dei vari momenti della Passione possono essere applicati alla situazione dei cattolici di oggi. Prendiamo ad esempio la cattività di Nostro Signore nel Giardino del Getsemani. Ha detto molte cose, ognuna delle quali è un mondo da interpretare.

Il giovedì sera Gerusalemme è piena di pellegrini provenienti dalla Giudea, dalla Galilea e dalla Diaspora, e c’è una tensione elettrica in tutta la città perché tutti quelli che erano presenti erano lì per la grande festa della Pasqua, e la tensione si concentra intorno a Gesù. Egli è molto amato dai suoi Apostoli e dai suoi discepoli e dal gran numero di persone che ha istruito, guarito e consolato e aiutato negli ultimi tre anni del suo ministero terreno. Dall’altro lato sembra che le autorità religiose del Tempio, i capi dei sacerdoti e gli scribi e i farisei lo disapprovino severamente, e lo vogliano assolutamente fuori dai piedi. Che cosa ha fatto di male? E cosa gli faranno? Tutta la città è in fermento per Gesù.

In questo clima di tensione Egli ha tenuto l’Ultima Cena con i suoi Apostoli, aggiungendo a quelle dell’Antico Testamento, cerimonie strane ma immensamente serie, e parlando come se Egli stesse per lasciarli. Manda Giuda Iscariota per la sua strada, e poi conduce gli altri Apostoli all’orto del Getsemani. Sono spaventati e inquieti, ma Pietro è pronto a combattere, avendo portato con sé una spada. Gesù lascia otto degli undici e porta Pietro, Giacomo e Giovanni ancora più addentro nell’uliveto, dove chiede loro di pregare, avvertendo che se non pregano, la tentazione potrebbe coglierli in fallo. Poi Egli lascia anche loro e prega da solo in tre volte la sua terribile agonia, ritornando ogni volta per trovarli sempre addormentati. Infine Giuda Iscariota porta le Guardie del Tempio ad arrestare Nostro Signore, lontano da chi era possibile che Lo proteggesse, e lo tradisce con un bacio. Pietro è furioso, sguaina la spada e, in difesa del suo amato Maestro, taglia l’orecchio di un servo del Sommo Sacerdote, per poi farsi dire da Gesù di rinfoderare la sua spada. Gesù dà tre ragioni.

La prima è che “Tutti coloro che feriranno con la spada periranno con la spada”. Nella lotta essenzialmente spirituale per la salvezza eterna delle anime, Nostro Signore non deve essere il Fante di Bastoni, ma il Re di Cuori. Egli non potrà mai fare questo con la violenza che genererà solo altra violenza. La seconda è analogamente: “Credete che non possa fare appello a mio Padre, ed Egli mi manderà subito più di dodici legioni di angeli?” Ovviamente, il Creatore dell’universo ha a disposizione un’ampia forza fisica in grado di rovesciare interi eserciti di nemici di Suo Figlio, ma non è così che Essi conquisterebbero le anime, al contrario. La forza superiore non farebbe altro che allontanare le anime fisicamente schiacciate da Dio. La terza è: “Deve essere così perché si compiano le Scritture”. Il piano di Dio, consegnato nella Sacra Scrittura, è da tutta l’eternità che Gesù arriverà alle anime (una minoranza) annientato da Se stesso! Gesù vincerà essendo, come diciamo oggi, almeno secondo tutte le apparenze, un “perdente”! A questo punto è Pietro quello che “perde” e, nella totale incomprensione del suo amato Maestro, scappa, seguito dagli altri dieci Apostoli.

Come molti Tradizionalisti maschi oggi, Pietro è un uomo valente. E’ un “duro”. Non gli manca nulla della fede, del coraggio e della devozione al suo divino Maestro, ma nel Giardino ha dormito invece di pregare. Se avesse pregato invece di dormire, i suoi pensieri avrebbero potuto essere divini invece che umani, troppo umani, e avrebbe potuto capire che Gesù stava marciando ad un livello molto più alto di quello di Pietro, per quanto Pietro fosse coraggioso e devoto. Con il liberalismo o il sedevacantismo, i cattolici oggi non tagliano solo un orecchio a uno dei servi del Sommo Sacerdote, ma tagliano la testa stessa del Sommo Sacerdote con una morbida quasi-eresia o un duro quasi-scisma. Ma Nostro Signore stesso non ci ha forse avvertito anche che la sua Chiesa vincerà perdendo? Alla fine del mondo (Lc. XVIII, 8), essa non sarà quasi scomparsa? Mistero . . .

Kyrie eleison.

Il mondo trasformato

Il mondo trasformato on Marzo 28, 2020

Due eventi stanno scuotendo il mondo, il corona-virus e il crollo di quello che è stato il sistema finanziario mondiale per, forse, gli ultimi due secoli. I due eventi potrebbero essere collegati. In realtà diversi commentatori stanno menzionando Dio Onnipotente, almeno in relazione alla diffusione mondiale del corona-virus, perché questa diffusione è come una piaga, e in tempi passati in cui non c’era altro rimedio, le piaghe spesso facevano sì che gli uomini si rivolgessero a Dio. Nondimeno, questo Dio – che non è cambiato – oggi sta quasi certamente svolgendo un ruolo più importante in entrambi gli eventi, più di quanto molti pensino.

Questo vuol dire che Dio ha causato l’infezione da corona-virus in tutto il mondo? Indirettamente sì, perché Egli l’ha previsto dall’eternità e ha permesso che accadesse. E quale bene maggiore potrebbe portare il fatto che Egli abbia permesso l’infezione? Abbiamo visto i governi di molti paesi imporre ai propri cittadini delle restrizioni nei loro movimenti, tali che questi paesi sono praticamente bloccati. Questo dà ai cittadini una seria possibilità di rendersi conto in primo luogo di quanto sia fragile il funzionamento del loro tanto decantato stile di vita moderno: né esso è così robusto, né loro sono così padroni della realtà, come possono aver pensato. E in secondo luogo, con la grave interruzione della loro ordinaria “corsa di topi”, viene loro dato il tempo e l’opportunità, che normalmente non avrebbero mai avuto, di riflettere sul senso di tale “corsa di topi”: Chi sono io? Qual è la mia vita? Che cosa ci faccio con essa? Dove vado? Ahimè, molti cittadini moderni, seppure così provvidenzialmente rallentati, vorranno solo accelerare di nuovo, per distrarsi dai pensieri che evocano qualcosa di più alto della loro omnicomprensiva “corsa di topi” . . . .

Un’altra ragione per cui Dio potrebbe non aver causato direttamente il corona-virus è la quantità di serie speculazioni che riflettono sul fatto che il virus non proviene dalla Natura voluta da Dio, ma dai laboratori dell’uomo, dove i virus naturali sono resi artificialmente molto più dannosi e contagiosi per servire come potenziali armi da guerra. E se è da lì che proviene il corona-virus, gli uomini chi potranno biasimare se non altri uomini?

Per di più non c’è solo la fabbricazione del virus, ma anche il suo rilascio – come ha fatto a fuggire dai laboratori per minacciare l’umanità? La fuga è stata un incidente o è stata una diffusione deliberata? Anche su questo aspetto ci sono molte ipotesi che non si sia trattato di un incidente, ma che la cosa sia stata criminalmente programmata per coincidere con il crollo del sistema finanziario mondiale, anch’esso progettato. Il virus aiuterebbe il crollo in due modi: in primo luogo, per quanto brevemente, fermerebbe una parte significativa del funzionamento delle economie mondiali, costringendo alla bancarotta e a un diffuso aumento dell’indebitamento e della schiavitù dal Potere Monetario globale; in secondo luogo, il panico esagerato sul virus promosso dai media degli stessi globalisti, servirebbe a distrarre l’umanità dalla sua schiavitù, che farebbe un importante passo avanti. Certamente, se il crollo finanziario è stato intenzionale, allora la coincidenza del virus sarebbe un colpo di fortuna per chiunque sia dietro tale crollo.

E così è stato, c’è stato qualcuno dietro il crollo di marzo dei mercati azionari mondiali, che non è affatto finito? Certo che c’è stato. Il Potere Monetario, che controlla i governi con cui lavora, ha oggi tanto denaro a disposizione da poter fare oscillare a piacimento i mercati azionari supposti liberi, verso l’alto o verso il basso. Tali crolli, a partire da questo marzo, sono progettati per causare un grande trasferimento di ricchezza dai piccoli investitori al Potere Monetario. A questo scopo esso ha creato dal 1987 e per 33 anni, un mercato in crescita capace di attirarli, e una volta che questi hanno tutto investito, ha fatto crollare il mercato per spogliarli dei loro averi, mentre ha scommesso sul mercato in calo e ha realizzato una fortuna. E i governi proteggono il Potere Monetario perché esso li ha comprati molto tempo fa.

E Dio Onnipotente? “Figli miei, se insistete nell’adorare Mammona e il materialismo al posto Mio, questo è ciò che vi accadrà. Avete disprezzato la Mia religione per sostituirla con la politica. Avete adorato i vostri governi invece del vostro Dio. Avete creduto nel denaro invece che nella carità verso i vostri simili. Siete ora sorpresi che i governi, la politica e il denaro vi abbiano deluso? O siete feriti dal fatto che io abbia permesso che vi deludessero? Figlioli, Io vi offro il Paradiso, e per l’eternità!”

Kyrie eleison.

Malizia del modernismo – III

Malizia del modernismo – III on Marzo 21, 2020

Se c’è una cosa che un sacerdote cattolico ha bisogno di sapere e di comprendere a fondo oggi, è la sola frase chiave al inizio della grande enciclica di San Pio X, Pascendi, scritta nel 1907 per difendere la Chiesa e l’umanità dalla minaccia mortale del modernismo. Il modernismo è quel movimento di pensiero e di azione con cui gli uomini rinunciano a cambiare il mondo per adattarlo a Cristo e alla sua Chiesa, e lavorano invece per cambiare Cristo e la sua Chiesa per adattarli al mondo moderno. E qual è la frase chiave della Pascendi con cui questo, secondo il modernismo, deve essere fatto? Eccola, dal paragrafo 6 dell’Enciclica:

La ragione umana è ristretta interamente entro il campo dei fenomeni, che è quanto dire di quel che apparisce e nel modo in che apparisce: non diritto, non facoltà naturale le concedono di passare più oltre.”

In altre parole, la mente umana, che in realtà sta tutto il giorno a leggere dietro ciò che appare ai sensi, viene in definitiva dichiarata dall’uomo moderno incapace di leggere dietro le apparenze! Come dire che ciò che mi sembra una porta potrebbe essere un muro, ciò che mi sembra un muro potrebbe in realtà essere la porta. Da cui consegue che può essere meglio provare a passare attraverso il muro che attraverso la porta! Naturalmente questa è una tale stupidità che nessuno si sorprenderà di sapere che anche i moderni seguaci di Immanuel Kant (1732–1804), che ha sistemato questa stupidità, raramente cercano di attraversare i muri. Cosa che fa capire come essi riescano a vivere perché non prendono sul serio la loro propria “filosofia”. Ecco perché la filosofia moderna si è procurata una così cattiva reputazione. Eppure questo Kant assolutamente stupido regna sovrano nelle facoltà di filosofia di quasi tutte le “università” del nostro tempo! Com’è possibile?

E’ possibile perché Kant è il grande Liberatore. E’ lui che ha liberato una volta per tutte la mente data da Dio dalla realtà data da Dio. E’ lui che ha decretato che la mente è libera dalla realtà esterna perché non ha accesso ad essa! La mente non può arrivare alla realtà così come è in sé, il “Ding an sich”, perché non può andare oltre ciò che i sensi le mostrano. Non importa se posso vivere solo supponendo 24 ore su 24, 7 giorni su 7, sia che i miei sensi mi dicano ciò che è reale intorno a me, sia che la mia mente o il mio intelletto sia capace di decifrare o di “intelligere” ciò che i miei sensi mi mostrano. Da Kant in poi, la realtà intorno a me è sempre meno interessante. Ciò che conta è la “filosofia trascendentale”, come la chiama lui, cioè il pensiero che si arrampica sulle altezze e scandaglia le profondità della mia fantasia in modo del tutto indipendente dalla monotona realtà quotidiana, come le porte e i muri. La mia mente ha spiccato il volo! La mia mente è libera dalla realtà! D’ora in poi tutto ciò che io voglio è “vero”! In realtà la parola “Verità” ha finito con l’assumere un significato ben diverso. Infatti tutte le parole assumono un significato nuovo e “trascendentale”. La libertà regna nella mia testa!

Eppure, se si insiste a riportarmi a quello che si chiama il mondo reale, allora posso ancora scegliere di assumere, come tutti i poveri non-universitari, che per continuare a sopravvivere (puah!) nel monotono mondo (puah!), è meglio non provare a camminare attraverso quelli che sembrano muri, e meglio non provare a mangiare pietre. In altre parole, la mia mente è trascendentalemente superiore e libera da tutto il vostro “buon senso” (puah!), ma posso comunque operare in accordo con esso – quando lo scelgo – per scopi di vita quotidiana (puah!).

Ora, la libertà è la vera religione dell’uomo moderno, e nella vita di troppi cattolici è la religione apparente, quella che ha tutte le apparenze ma non la sostanza della vera religione. Come dice San Paolo: “Alla fine dei tempi . . . gli uomini . . . avranno la parvenza della religione, ma ne negheranno la forza interiore” (Cfr. II Tim. III, 1–5), cioè ne manterranno le apparenze, ma ne negheranno la sostanza. Cosa sono questi cattolici? Sono proprio i cattolici kantiani, o modernisti, perché quasi tutti gli uomini oggi sono kantiani, perché quasi tutti oggi adorano la libertà, ed è Kant che alla fine ha dato loro la chiave per uscire dalla prigione della realtà di Dio e per fuggire tra le nuvole della modernità trascendentale. Posso sempre sottomettermi di nuovo a Dio per tutto il tempo che voglio, ma Lui non può più tenermi vincolato. Sono libero, sono libero, sono libero!

Cosí dovrebbero cominciare ad apparire: l’incredibile perversità, l’orgoglio e la perfidia del kantismo. Più che mai,

Signore, abbi pietà.

Malizia del modernismo – II

Malizia del modernismo – II on Marzo 14, 2020

La malizia del modernismo è un tema immenso, non meno di quello di un mondo intero che si rivolta contro il suo Creatore alla fine di un processo durato diversi secoli, da quando all’apice del Medioevo la Cristianità passò dall’ascesa alla caduta. L’ascesa era cominciata naturalmente nel 33 d.C., quando Nostro Signore Incarnato fondò l’unica vera Chiesa di Dio col Suo Sacrificio sulla Croce. Il Medioevo può essere datato a partire dal Pontificato di Gregorio Magno (590–604), ed è durato quasi un millennio fino allo scoppio del Protestantesimo e all’inizio dell’età moderna nel 1517.

Naturalmente, c’era una grande differenza nell’atteggiamento dell’umanità verso Cristo e la Sua Chiesa prima e dopo il Medioevo: prima del Medioevo il Cristianesimo dimostrò di essere sempre più il miglior fondamento della civiltà, mentre dopo il Medioevo lo aveva ampiamente dimostrato. Infatti dopo il Medioevo la sua superiorità rispetto a tutte le altre religioni era riconosciuta anche se veniva in pratica rifiutata. Questo significa che tutti i sostituti del Cattolicesimo che sono venuti dopo il Medioevo erano caratterizzati da un’ipocrisia che doveva farsi sempre più sottile per potersi spacciare per il vero sostituto del Cattolicesimo.

E’ così Lutero respingeva brutalmente il Cattolicesimo, ma fingeva comunque che la sua rivoluzione fosse una “Riforma”, e dopo che la Chiesa cattolica cacciò via Lutero, i rivoluzionari Giansenisti crearono nel XVI secolo una forma protestante di Cattolicesimo. I Giansenisti a loro volta si trasformarono in liberali nel XVIII secolo, fingendo di avere nella loro Massoneria un culto superiormente illuminato rispetto a quello dei protestanti o dei cattolici; e quando la vera Chiesa cacciò decisamente la massoneria dal XVIII secolo in poi, allora i liberali si travestirono da cattolici liberali nel XIX secolo, e da liberali “aggiornati” o superiormente cattolici nel XX secolo. San Pio X diagnosticò e liquidò rapidamente questo Modernismo nella Pascendi, ma esso spacciandosi ancora più sottilmente per un Cattolicesimo aggiornato, travolse con sé quasi tutta la Chiesa al Vaticano II (1962–1965), e nel XXI secolo il travestimento fu così ben fatto che anche la Fraternità San Pio X ufficiale, fondata per resistere a tale Neo-modernismo, fu anch’essa essenzialmente travolta.

Umanamente parlando, è scoraggiante rendersi conto nel 2020 di quanto poca resistenza cattolica sia rimasta dopo questa ascesa del Diavolo e dei suoi attacchi contro la Chiesa, ma questo è ciò che Dio onniveggente ha scelto di permettere, e senza dubbio Egli si sta ancora occupando del suo “piccolo gregge”, come lo chiama Nostro Signore: “Non temere, piccolo gregge, perché al Padre vostro è piaciuto di darvi il suo regno. Vendete ciò che avete e datelo in elemosina; fatevi borse che non invecchiano, un tesoro inesauribile nei cieli, dove i ladri non arrivano e la tignola non consuma. Perché dove è il vostro tesoro, là sarà anche il vostro cuore (Lc XII, 32–34).” In altre parole, rinunciate al denaro e al materialismo, perché Nostro Signore ci avverte che non possiamo servire due padroni allo stesso tempo, se serviamo Mammona non possiamo servire Dio (Mt VI, 24).

E se riconosciamo quanto siamo vulnerabili ai sottili errori e alle bugie e bestemmie del Diavolo che hanno travolto il mondo intorno a noi, allora, come antidoto, recitiamo il Rosario della Madonna, preferibilmente tutti e 15 i Misteri al giorno, perché Lei e Lei sola ha il Diavolo sotto i suoi piedi, come ci ricorda ogni buona immagine di Lei, quadro o statua. E oggi è così travolgente il male che tutti e 15 Misteri non sono troppi, se sono ragionevoli e possibili.

Ma com’è che un’umile fanciulla ebrea la vince in uno scontro con Satana con “tutte le sue pompe e opere”, è cosa che attiene al segreto di Dio, rivelato però sia da Nostro Signore: “Ti benedico, o Padre, Signore del cielo e della terra, che hai tenute nascoste queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli” (Mt. XI, 25); sia da San Paolo: “Dio ha scelto ciò che è stolto nel mondo per confondere i sapienti; Dio ha scelto ciò che è debole nel mondo per confondere i forti” (I Cor. I, 18–30).

La prossima settimana, uno sguardo più attento all’ipocrisia del modernismo.

Kyrie eleison.

Malizia del modernismo – I

Malizia del modernismo – I on Marzo 7, 2020

Se la Fraternità San Pio X non è più l’eccezionale punta di diamante della difesa della Fede cattolica come lo era sotto Monsignor Lefebvre (1905–1991), questo è sicuramente perché i suoi successori alla guida della Fraternità non hanno mai capito così bene come lui la piena malizia di quell’errore che attualmente sta devastando la Chiesa, che è il modernismo. Infatti Monsignore viene citato per quello che ha detto verso la fine dei suoi giorni: e cioè che se solo avesse letto prima nella sua carriera la Storia del cattolicesimo liberale in Francia dal 1870 al 1914 di don Emmanuel Barbier (1851–1925), avrebbe dato ai suoi seminaristi una direzione diversa. Se questa citazione è autentica, suggerisce che anche Monsignore era stato preda dalla malizia della modernità. Viene ugualmente citato il valoroso fondatore del periodico Si Si No No in Italia, don Francesco Putti (1909–1984), per aver detto al suo buon amico, Monsignore: “La metà dei vostri seminaristi sono modernisti”.

Ma la malizia della modernità è facile da sottovalutare, perché essa è cresciuta in Occidente per secoli, e perché tutti gli Occidentali ne sono impregnati dalla culla alla tomba. Da questa modernità è nato il modernismo nella Chiesa, proprio perché si adattasse ad essa, e questa stessa modernità ha fatto da retroterra a tutti i Padri conciliari degli anni Sessanta, e ai successori di Monsignore dagli anni Ottanta in poi. In effetti, può essere stato solo per una speciale grazia di Dio che Monsignore ha visto il problema con la chiarezza che gli era propria. Vediamo come la mancata comprensione del modernismo sia alla base della maggior parte degli errori dei suoi successori –

1 Il 95% dei testi del Vaticano II è accettabile. Al contrario, Monsignor Lefebvre ha detto che il problema del Vaticano II non è tanto nei suoi grandi errori: libertà religiosa, collegialità ed ecumenismo, quanto nel soggettivismo che permea tutti i suoi testi, per cui alla fine la verità oggettiva, Dio e la Fede cattolica si dissolvono nel nulla. Dalla rivoluzione copernicana portata avanti in filosofia da Kant (1724–1804) e denunciata da Pio X nella Pascendi (1907), invece del soggetto che gira intorno all’oggetto, da allora fu l’oggetto a girare intorno al soggetto. E oggi in questa follia si muove il mondo intero.

2 E’ vero, il Concilio fu cattivo, ma oggi sta perdendo la sua presa sui Romani. Davvero? E Pachamama? Quando mai si è visto una tale pubblica idolatria nei giardini vaticani e nelle stesse chiese di Roma?

3 Non serve a nulla che la Fraternità aspetti che Roma si converta dal suo modernismo. Se sono disposti ad accettarci “così come siamo” significa che Roma è sulla via della conversione, quindi dovremmo trovare un accordo. In effetti, è inutile aspettare che i Romani modernisti si convertano, perché sono liberali. Ci vuole un miracolo per convertire un liberale (p. Vallet), perché il liberalismo è una comoda e lusinghiera trappola dalla quale umanamente parlando è praticamente impossibile uscire senza un miracolo, e quel miracolo per il mondo e per la Chiesa sarà la Consacrazione della Russia, non una Fraternità che va per la strada dei liberali. Se essi accettano “così com’è” l’ex-recalcitrante FSSPX, è solo perché la FSSPX non è più anti-liberale come una volta, perché il sale della Fraternità ha perso il suo sapore (cfr. Mt. V, 13).

4 Abbiamo bisogno di pazienza e tatto per capire come pensano i romani per non offenderli. Per capire come pensano questi modernisti a Roma, abbiamo bisogno di umiltà, realismo e dirompenti corsi sulla Pascendi, così da essere sicuri di capire bene il virus del loro modernismo, virulento e altamente contagioso, prima di avvicinarci a loro. Ciò di cui essi avrebbero più bisogno, se potessero capirlo, è di essere offesi e sconvolti dal loro modernismo, fino a quando non capiranno cosa intendeva dire p. Calmel quando ha detto: “Un modernista è un eretico combinato con un traditore”.

5 Non è stato firmato un vero e proprio accordo tra Roma e la Fraternità, quindi non è ancora stato fatto alcun danno. Ci sono stati danni immensi con una serie di accordi parziali, per esempio sulle confessioni e sui matrimoni, con i quali un gran numero di sacerdoti e laici della Fraternità hanno capito sempre meno cosa intendesse il loro Fondatore quando scrisse nel suo ultimo libro che ogni sacerdote che volesse mantenere la Fede doveva stare lontano da questi romani. Possono essere uomini “gentili”. Possono avere “buone intenzioni”. Ma, obiettivamente, stanno uccidendo la Madre Chiesa.

Kyrie eleison.

I frutti di Valtorta

I frutti di Valtorta on Febbraio 29, 2020

Nostro Signore Gesù Cristo non si è mai aspettato che le sue pecore fossero, e ancor meno fingessero di essere, grandi teologi, ma si aspettava che avessero abbastanza buon senso che permettesse loro, nel caso di qualcuno o di qualcosa di confuso, di poterlo giudicare dai suoi frutti. “Dai loro frutti li potrete riconoscere” – Mt. VII, 15–20. Ora, le opere di Maria Valtorta (italiana nubile costretta a letto, 1897–1961), in particolare il suo Poema dell’Uomo-Dio (1943–1947), sono molto controverse, e i suoi difensori sono tanto entusiasti quanto sono violenti i suoi oppositori. Quali sono allora i suoi frutti? Ecco una testimonianza ricevuta recentemente dall’autore di questi “Commenti”, qui adattata come al solito:—

Avrei piacere di condividere con lei il mio stupore per il Poema dell’Uomo-Dio di Maria Valtorta, dopo aver letto con pazienza tutti e dieci i volumi, e dopo aver discusso con l’editore del libro e con gli scrittori che sostengono Maria Valtorta. Avevo già sentito citare da Lei in privato questa mistica italiana, ma l’attacco di Padre H. al Poema e la sua successiva stigmatizzazione da parte della Fraternità San Pio X mi hanno trattenuto per dieci anni prima di leggerlo. Ad un certo punto, la Provvidenza mi ha finalmente messo tra le mani una copia di questa versione molto dettagliata del Vangelo, e una biografia di Maria Valtorta, che ho letto attentamente, con la matita in mano per prendere appunti. Dopo cinque mesi di duro lavoro, mi ha sorpreso constatare quanto siano ortodossi i dieci libri, e quanto siano stati utili alla mia anima e a tutta la mia famiglia.

Ci sono Domenicani che lo condannano. Lo trovo spiacevole. L’hanno letto davvero? Mi sembra come se parlarne apertamente fosse un tabù. Ho anche studiato tutto su come è nata l’opera (fu approvata da Pio XII), e trovo ingiusto il modo in cui i Tradizionalisti abbiano messo sotto processo questa nobile anima vittima, e l’abbiano condannata. Temo che per i suoi critici le sue rivelazioni non provengano veramente da Nostro Signore e non siano destinate ai nostri tempi.

I numeri arretrati dei suoi “Commenti” del 2011 e 2012 sul “ Poema ” sono una vera consolazione per uno come me che si sente in colpa quando usa come suo nutrimento spirituale quotidiano “Il Vangelo come mi è stato rivelato” (titolo alternativo del Poema). Di questa monumentale Vita di Gesù abbiamo a disposizione una varietà di versioni: non solo tutti e dieci i volumi per gli adulti, ma anche libri illustrati per bambini di otto anni, e una versione semplificata per i tredicenni. Il risultato è che tutta la mia famiglia è unita intorno a queste pagine luminose sull’Uomo-Dio e sui Suoi rapporti con il mondo, con Sua Madre, e soprattutto con i nostri tempi, con Giuda Iscariota. Altrettanto edificanti sono i Suoi rapporti con gli altri undici Apostoli, le sante donne e i suoi nemici.

Per comprendere l’odierna Passione della Chiesa, sofferente e morente per mano dei suoi stessi ministri, il Poema è particolarmente utile per confrontare il carattere moderno e la natura liberale di Giuda, traditore all’interno della Chiesa come è rappresentato nello stesso Poema, con i nostri uomini di Chiesa conciliari, ma direi anche con il “cristiano” liberale che dorme dentro ognuno di noi. Infatti il dramma si svolge non solo nei ranghi alti della Chiesa, ma anche dentro e in mezzo alle famiglie che rinunciano alla lotta per vivere secondo il Vangelo, proprio come è stato rivelato a Maria Valtorta . . . (Qui finisce la testimonianza del lettore).

In conclusione, il Poema dell’Uomo-Dio di Maria Valtorta è molto controverso, ma non è inevitabile che lo sia. Per un verso, non è alla pari dei quattro Vangeli o della Sacra Scrittura, non è stato dichiarato autentico dalla Chiesa, non è necessario per la salvezza, non incontra il gusto di tutti i cattolici seri, e non è considerato come una di queste cose da alcun cattolico sano di mente. Per altro verso, come per la Sindone di Torino o la Tilma della Madonna di Guadalupe, col passare del tempo la sorprendente evidenza dell’autenticità del Poema sembra solo aumentare. Esso ha messo innumerevoli anime sulla via spirituale della conversione o della perfezione, verso la salvezza. Ed è stato caldamente raccomandato e approvato da un gran numero di cattolici seri, compresi teologi e vescovi. Come disse Pio XII a proposito del Poema: “Chi ha orecchie per ascoltare, ascolti”.

Kyrie eleison.