La Reja, Argentina

Wimbledon, Addio.

Wimbledon, Addio. on Dicembre 15, 2012

Così ho lasciato Wimbledon, cosa che almeno corrisponde alla realtà della mia supposta “espulsione” dalla Fraternità San Pio X. Ma questo non senza tristezza, perché qui ho trascorso quasi quattro anni dopo la mia reale espulsione dall’Argentina, e sono stati anni felici, nonostante tutto. Forse la felicità maggiore è stata l’essere in compagnia dei sacerdoti della sede del Distretto inglese della FSSPX, la St. George’s House. Essi sono stati un’ottima compagnia. Che Dio benedica ognuno di loro.

Tuttavia, una cosa devo dirla. La gente mi chiede perché lascio la Fraternità. Ma io non ho lasciato la Fraternità, è la Fraternità che ha lasciato me, abbandonando i principi per i quali io vi avevo aderito. Ancora una volta, il parallelo col Vaticano II è corretto. Come innumerevoli cattolici, sacerdoti, religiosi e laici, furono abbandonati dagli uomini di Chiesa che nel 1960 optarono per il Concilio, così numerosi fedeli, sacerdoti e laici, sono stati abbandonati nel 2010 dai capi della Fraternità con il loro volere la pace con i loro “nuovi amici di Roma” – espressione usata dal primo Assistente della Fraternità. Per chi sa vedere, la cecità è sorprendente. Per chi non sa vedere, è tutto normale. Che Dio abbia pietà di loro. Credo che questi capi non abbiano mai capito alcunché di Mons. Lefebvre. Sono figli del mondo moderno.

La sola ragione sostanziale che hanno avanzato per questa loro “espulsione” è stata la mia disobbedienza. Ma la sola sostanziale disobbedienza da parte mia è stata il mio ripetuto rifiuto di chiudere questi “Commenti Eleison”. Eppure, quando in due occasioni ho chiesto al Superiore generale di specificare quali precisi numeri dei “Commenti” fossero così problematici, egli non ha dato una risposta, indubbiamente perché avrebbe dovuto mostrare che il problema vero era solo il contenuto, e cioè la mia risoluta opposizione al suo avvicinamento suicida alla Roma conciliare. Invece si continua a far finta che il problema sia disciplinare, così da distogliere l’attenzione dal problema reale. E io non sono il primo sacerdote, e non sarò l’ultimo, che egli tratta in questo modo. Che Dio lo illumini. Egli rischia non poco cacciando molti dei suoi veri amici per far piacere ai suoi veri nemici, esattamente come fece Paolo VI con Mons. Lefebvre. I paralleli non finiscono mai. La neo-Chiesa e la neo-Fraternità sono la stessa malattia dei nostri tempi.

E adesso? Ho preso in prestito l’appartamento di un amico nelle vicinanze di Londra, per un paio di settimane al massimo, per qualche mese nel peggiore dei casi, fino a quando non troverò un immobile adatto in affitto per 6 o 12 mesi. A questo punto non credo di poter definire ancora una sistemazione definitiva. Ahimè, non sarà facile prendere contatto, perché il mio amico dev’essere discreto, dovendosi preoccupare per i suoi vicini. Comunque la lentezza della posta permetterà di raggiungermi attraverso P.O. Box 423, Deal CT14 4BF, England (ma per favore non inviate cartoline di Natale, io non ne mando). Dal 13 dicembre al 3 gennaio ho programmato di fare una visita apostolica in Canada e negli USA, Deo volente, e subito dopo una visita in Francia per la festa dell’Epifania.

Cambieranno anche alcuni aspetti di come verranno pubblicati i miei interventi e i miei scritti. La forma e il modo della pubblicazione dei “Commenti Eleison” potrà cambiare, ma mi auguro che non cambi la loro pubblicazione al sabato, né a dicembre, né nel nuovo anno. Grazie a tutti per i vostri contributi alla St. Marcel Initiative. Se può interessarvi, posso promettervi che non sono stati traviati.

Buon Natale.

Kyrie eleison.

Non piangere

Non piangere on Marzo 14, 2009

“Non piangere per me, Argentina”, né lasciare che i lettori di “Commenti Eleison”, di qualsiasi altra parte del mondo piangano per me, perché si può aver pensato che gli ultimi due mesi siano stati difficili per il commentatore Eleison, ma in realtà la sua condizione è, come al solito, un po’ meglio di quanto egli meriti. “Tratta ogni uomo secondo il suo merito”, dice Amleto, “e chi sfuggirà alle frustate?”

Quando circa due mesi fa scoppiò l’assalto dei media, con il Papa come obiettivo principale, io ero ben protetto all’interno del seminario di La Reja. I giornalisti si aggiravano intorno, ma non potevano entrare. Mi dispiace solo di aver dovuto lasciare La Reja e l’Argentina in circostanze che non mi hanno dato la possibilità di prendere correttamente congedo dai molti colleghi e amici latinoamericani. Che i sacerdoti, i seminaristi e i fedeli laici in Argentina accettino qui l’espressione della mia vera gratitudine per i cinque anni e mezzo felici che ho trascorso in mezzo a loro. Che tutti coloro che pregano per me accettino anch’essi la mia sincera gratitudine. Io celebrerò da domani una novena di Messe per tutte le loro intenzioni.

La Fraternità San Pio X non mi ha deluso anche quando sono atterrato in Inghilterra. Il Superiore del Distretto in Inghilterra aveva preso contatto con un idoneo amico dei nostri a Londra perché ci fosse una sufficiente scorta di polizia che mi aiutasse a superare il gruppo dei “signori della stampa” che erano in agguato per me, e così sono stato condotto quasi di peso nella sede della Fraternità a Londra. Nessun lavoro. Nessuna responsabilità. Chi potrebbe lamentarsi?

Inoltre, sembra che il riposo forzato stia per essere prolungato. In una recente intervista al settimanale tedesco “ Der Spiegel ”, il Superiore Generale della Fraternità sembra che tra le altre cose abbia detto, forse sotto la pressione dei media – che hanno mancato il loro prossimo attacco al Papa in viaggio in Africa, perché ha contrastato i mezzi artificiali di controllo delle nascite – “Se Mons. Williamson resta in silenzio, se resta fuori dalla vista, sarà davvero meglio per tutti . . . . Spero che resti fuori dalla vita pubblica per lungo tempo . . . . Egli ha ferito la Fraternità e danneggiato la nostra reputazione. Noi abbiamo definitivamente preso le distanze da lui . . .”

Pertanto, il futuro è nelle mani di Dio. Vorrei poter dire che mi oppongo all’essere ridotto al silenzio, ma se l’alternativa è il poter dire solo quelle cose che sono gradite ai “signori della stampa”, allora penso che sia preferibile il silenzio. Già nel 1985, anno di pubblicazione di “ Iota unum ”, la famosa analisi di Romano Amerio dei cambiamenti del Vaticano II, il professore italiano aveva anticipando che potrebbe venire un tempo in cui ci potrebbe essere lasciato solo il silenzio . . .

Kyrie eleison.