Commenti Eleison

Genitori Oggi – III

Genitori Oggi – III on Marzo 10, 2018

CE 553 (“Genitori oggi – I”, del 17 febbraio) ha colpito nel segno. La cosa non sorprende. Il diavolo praticamente ha fatto presa su tutta la società. Il campo di battaglia si è spostato su quelle famiglie sulle quali egli ancora non ha fatto presa. Genitori, non disperate di Dio (che è ciò che il Diavolo vuole che voi facciate), ma prendere atto della gravità della situazione, e considerate la logica delle due contromisure proposte da Dio contro tale situazione, attraverso Sua Madre. Poi fate il meglio che potete e affidate i vostri figli nelle mani della Madonna.

Diversi lettori hanno reagito finora a “Genitori oggi – I”, e ce ne saranno sicuramente altri. Un primo lettore lamenta che l’analisi di Don Delagneau si adatta esattamente alla sua famiglia. Il giorno dopo il Natale dell’anno scorso la loro figlia maggiore, che aveva appena compiuto 20 anni, ha voltato le spalle alla sua famiglia e ha abbandonato “una volta per tutte” il Tradizionale modo di vita cattolico che si viveva in famiglia, consegnandosi al mondo con un imminente matrimonio, impresa per la quale non è pronta. Tuttavia, una scintilla di speranza sta nel fatto che il giovane interessato non ha religione, il che significa forse che con lei potrá trovare la sua strada verso Dio più facilmente che se avesse una qualche religione! Un’altra scintilla di speranza è che la maternità potrá riportare la ragazza alla realtà, come è stato per Marya Shatova nel romanzo “I Diavoli” di Dostoevskij (colui che ha intravisto il sopraggiungere del mondo moderno).

Una seconda lettrice, vista l’accuratezza del quadro delineato da don Delagneau sui giovani di oggi, si chiede perché questi “Commenti” in generale raccomandino sempre ai giovani di oggi di sposarsi. Lei scrive che dei giovani di oggi pochi sono rimasti autentici uomini o donne, anche solo a metà, perché “il materiale di base è cambiato ”. Lei si chiede se non sia il momento di considerare la possibilità che Dio voglia che più uomini e donne rimangano celibi, così che soffrano per la solitudine; ma la libertà dagli impegni familiari comporta veramente avere più tempo per la lotta e il sacrificio? Lei aggiunge che sui posti di lavoro la nuova generazione di lavoratori vuole denaro, potere e tempo libero: questi giovani non hanno un’idea nemmeno teorica dell’etica del lavoro, e quasi tutti vivono nel peccato, con “compagni” o secondi coniugi o con qualche perversione o altro. “Gesù, abbia pietà”, conclude.

Un terzo lettore suggerisce che Don Delagneau fa molto bene a rivolgersi ai genitori, ma che cosa sta facendo oggi la Chiesa per difendere le famiglie? E intanto egli dice di essere abbastanza grande da poter guardare con nostalgia agli anni ‘60 quando sua madre era sempre a casa a badare ai figli, mentre oggi sono poche le famiglie che riescono a sbarcare il lunario senza che la madre debba uscire di casa per lavorare, e i bambini devono essere affidati allo Stato per essere assistiti, perché la Chiesa ufficiale è alle corde e la Tradizione cattolica è dispersa e lontana. Le condizioni di vita per le famiglie sono determinate dallo Stato che non favorisce le famiglie, e che non ha nessuna delle capacità della Chiesa per aiutare la famiglia nei suoi problemi umani. Questo lettore conclude che siamo schiavi, come gli Ebrei in Egitto. Ma dice anche che dal momento che Dio ha lasciato le famiglie nelle attuali condizioni, deve esserci qualcosa che esse possano fare a riguardo.

In effetti: “Dove c’è la volontà, c’è una via d’uscita”, dice il proverbio. E il Concilio di Trento cita sant’Agostino dove ricorda che Dio non abbandona un’anima che non abbia prima abbandonato Lui. Come disse Solzhenitsyn, la Russia non sarebbe mai caduta nell’Inferno comunista se non avesse voltato le spalle a Dio. Dio Onnipotente ha permesso quell’Inferno per riportare la “Santa Russia” a Lui. Ci sono voluti diversi anni, ma quel ritorno a Dio si sta svolgendo in tutta la Russia, anche se la conversione non è ancora cattolica. Pazienza. A questo provvederà la Consacrazione della Russia al Cuore Immacolato di Maria. “Si impara soffrendo” (Eschilo). E ora le famiglie in tutto l’Occidente consumista stanno soffrendo intensamente. Dunque pazienza.

I genitori hanno bisogno soprattutto di cogliere l’urgenza della necessità di ricorrere ai due rimedi della Madonna: il Rosario e la Devozione dei Primi Sabati per riparare il suo Cuore Immacolato. Chi può dire che anche uno solo di questi rimedi è assolutamente impossibile? I genitori facciano uno sforzo concreto con entrambi: cinque Misteri con i bambini, altri dieci individualmente, se possibile, e gestire la distanza necessaria per compiere i Primi Sabati; e allora la Madonna come potrebbe abbandonarli? Impossibile!

Kyrie eleison.

Difendere Menzingen – II

Difendere Menzingen – II on Marzo 3, 2018

Non c’è dubbio che alcuni lettori di questi “Commenti” non sono così interessati a leggere ciò che a loro appaiono solo liti interne tra relativamente pochi sacerdoti cattolici. Tali lettori si guardino dal trascurare l’importanza di questi “liti”. La religione guida il mondo perché Dio esiste, e il modo in cui gli uomini guardano a Lui (la religione) regge il modo in cui essi si rapportano con i loro simili (la politica). La Chiesa cattolica guida la religione perché dall’incarnazione di Cristo il cattolicesimo è l’unica religione fondata dall’unico vero Dio. E la Tradizione cattolica guida la Chiesa cattolica perché questa Chiesa è essenzialmente immutabile come Nostro Signore stesso. E per 42 anni (1970–2012) la Fraternità San Pio X è stata in prima linea nella difesa della Tradizione cattolica perché è stata l’unica organizzazione cattolica mondiale a resistere efficacemente all’infedele modernizzazione della Chiesa operata dal Concilio Vaticano II. E’ per questo che tutti gli uomini svegli, atei o protestanti o conciliaristi, in particolare i sacerdoti e i seguaci della FSSPX, sono preoccupati per il problema dell’infedeltà alla Tradizione cattolica sorto all’interno della FSSPX. Che ognuno legga!

Un altro campione di Menzingen, Don B., si è unito all’elenco dei difensori della sua politica di ricongiungimento alla Roma conciliare – chiamiamoli riconciliaristi – con un articolo sulla rivista mensile ufficiale della FSSPX negli Stati Uniti. Da quando il Vaticano II ha separato l’Autorità cattolica dalla Verità cattolica, in cui la prima esiste solo per difendere e mantenere la seconda, tutti i cattolici sono diventati necessariamente più o meno schizofrenici – o seguono l’Autorità e abbandonano la Verità, o seguono la Verità e abbandonano l’Autorità, o scelgono una delle varietà di combinazioni tra di esse.

Il fondatore della FSSPX, Mons. Lefebvre, scelse la Verità, ma mantenne il rispetto per i detentori dell’Autorità cattolica fintanto che questa rimaneva compatibile con la fedeltà alla Verità, e come risultato egli subì gravi persecuzioni e condanne da parte di tutti i cattolici che preferivano più o meno l’Autorità. Al contrario, i suoi successori a capo della sua Fraternità vogliono riportarla sotto l’Autorità conciliare, così che dal 2012 la Fraternità è diventata ufficialmente “riconciliarista”. Con questo trasbordo della FSSPX dalla Verità del Fondatore all’Autorità conciliare, questi successori hanno diffuso la schizofrenia nella Fraternità, causando un movimento di “Resistenza” al loro “Riconciliarismo”.

Per gran parte del suo articolo, Don B. è cattolico nei principi, ma alla fine è riconciliarista nella loro applicazione. Così, forse per aiutare l’attuale riconciliarista Superiore Generale della Fraternità ad essere rieletto a luglio, egli attacca la “Resistenza”, non per il suo attaccamento alla Verità, che è il suo punto di forza, ma per il suo distanziarsi dall’Autorità cattolica, sia essa di Roma o di Menzingen. Don B. dice allora che la “Resistenza”, per suo “comodo e convenienza”, nei confronti di Roma rischia di ignorare il Papa e di disconoscere la sua autorità, mentre nei confronti di Menzingen rifiuta il dovuto rispetto e obbedienza, e, criticando ogni parola pronunciata dal Superiore Generale, semina il sospetto e ostruisce i canali della grazia.

Ma, Reverendo Padre, tra i suoi princípi cattolici lei stesso riconosce il primato della Fede. Ora il Vaticano II è stato un disastro per la Fede, col suo cercare di mettere l’uomo moderno al posto di Dio. Quindi il conciliarismo e il riconciliarismo sono entrambi disastrosi, così che gli ufficiali romani e l’attuale Superiore Generale della Fraternità devono essere giudicati di conseguenza. E quest’ultimo non dev’essere sostituito con un altro riconciliarista. Il problema non è la “Resistenza”, che non “ignora” il Papa e sicuramente non sta perseguendo il suo comodo e la sua convenienza, perché è molto scomodo per i cattolici rimanere privi di ogni manifesto sostegno dei suddetti ufficiali. Ragion per cui la “Resistenza” non sta cadendo in “un atteggiamento scismatico di per sé”, né sta ostruendo i canali della grazia. Il problema è che è stato il Concilio a causare uno scisma, è stato il Concilio che ha avvelenato i Papi, è stato il Concilio che ha ostruito i canali della grazia di Gesù Cristo. E se qualcosa della vera Fraternità deve sopravvivere, l’attuale Superiore Generale non deve essere rieletto.

Kyrie eleison.

Genitori oggi – II

Genitori oggi – II on Febbraio 24, 2018

Quando i genitori hanno letto qui la scorsa settimana che si chiedeva loro se sanno cosa richiede oggi la genitorialità, si spera che non si siano sentiti accusati. Essi sono sottoposti a forti pressioni da tutto l’ambiente che circonda i loro figli, e quando le anime sono sotto pressione, Dio non chiede loro di fare l’impossibile, ma solo quello che possono fare. Così, nella Lettera alla seconda delle sette Chiese dell’Asia, corrispondente all’età dei Martiri della Chiesa ( Ap. II, 8–11), il Venerabile Holzhauser spiega che se i cattolici di Smirne non ricevono dallo Spirito Santo alcun biasimo o rimprovero, come cinque delle altre sette Chiese, è perché i cattolici sotto persecuzione hanno bisogno di incoraggiamento e non di critica.

E Dio sa che i genitori che cercano di salvare le anime dei loro figli, sono sotto persecuzione, non ancora sanguinosa, ma più potente. Perché quando gli uomini, per esempio, si rivolgono all’IA (Intelligenza Artificiale) per fare di un robot il loro dio, allora, non solo stanno perdendo il vero Dio, ma stanno perdendo ogni nozione della differenza tra una macchina e un essere umano, senza contare la differenza tra uomo e donna o tra genitori e figli. In che modo un ambiente che confida nell’IA per il suo futuro, potrà avere una qualche comprensione o simpatia per la famiglia come Dio l’ha progettata?

Come mi ha scritto un lettore, il comunismo orientale ha trattato brutalmente chiunque non fosse in linea, ma almeno il nemico della salvezza era riconoscibile, mentre quello che si potrebbe chiamare consumismo in Oriente o in Occidente è ben più sottile – invece di brutalizzare, si limita a marginalizzare, rendendo i veri cattolici “anormali”, mentre i figli vogliono essere “normali”, con gli smart-phone come tutti gli altri ragazzi, ecc. Il consumismo luccica con le sue luci colorate, e così i ragazzi vengono trasformati in robot insensati, abbastanza intelligenti quando si tratta di manipolare la tecnologia e le macchine, ma senza alcuna idea delle questioni umane essenziali, perché non si insegna a loro a leggere o a leggere tra le righe, come si faceva sotto il comunismo, e così essi vengono privati di tutti gli strumenti di pensiero. Una generazione di marionette androidi sta crescendo intorno a noi.

Quindi, piuttosto che quello che non possono fare, cos’è che i genitori possono fare per mettere i loro figli sulla via del Paradiso (saranno poi essi stessi a scegliere se vogliono rimanervi)? Innanzitutto, alcune nozioni di base. Dio esiste e vuole salvare tutti i ragazzi, e a tutti noi dà l’aiuto di Sua Madre e degli invisibili ma potenti Angeli Custodi, che sono dalla parte di tutti i veri genitori. A casa, fate sì che queste realtà soprannaturali facciano parte della vita di tutti i giorni, e che la vita quotidiana sia soprannaturale, anche se il buon senso dei genitori deve far sì che i ragazzi non siano distolti da un artificiale eccesso di religione.

A livello naturale, date ai vostri figli tutto il tempo di cui capite che hanno bisogno. Amore si legge anche T-E-M-P-O. Per diventare umani, i ragazzi hanno bisogno di essere formati da esseri umani, non dalle macchine. E i naturali formatori di ragazzi sono i loro genitori, che hanno un’influenza naturale enorme sui loro figli, se solo la useranno invece di trascurarla. Disponete in famiglia la regolarità dei pasti in comune a tavola, e in tali occasioni, parlate. Un proverbio cinese dice: “Istruisci i tuoi figli a tavola, tua moglie sul cuscino”. Parlate di politica, in particolare della differenza tra la realtà vera e ciò che i media presentano come realtà. Raccomandate ai ragazzi di stare attenti fuori casa, ma dite loro la verità sull’attentato del settembre 2011 e sulla “frottola mostruosa” (tra i cinque e i sette milioni). E dite loro queste cose non appena sono in grado di comprenderle (non prima), così che possano rendersi conto in che mondo di menzogne Dio ci ha dato da vivere, come giusta punizione per la nostra apostasia. Aggiungete sempre la dimensione religiosa, presente ovunque, poiché i ragazzi hanno bisogno di capire che è Dio che conta. Ma non solo per incorraggiare la devozione – la Madonna di Fatima ha promosso sia il Rosario sia la Consacrazione della Russia.

In termini più pratici: escludete da casa tutta l’elettronica possibile. Spiegate ai ragazzi perché a casa vostra non permettete la televisione o gli smart-phone, e se non potete fare a meno di Internet, spiegate loro perché lo tenete fisicamente (non solo elettronicamente) sotto chiave. E metteteli al lavoro con le mani: i ragazzi a smontare il motorino o a lavorare il legno, le ragazze a cucire e a cucinare; tutti anche col Rosario in mano. E invece della televisione, provate a leggere tutte le sere in famiglia il “Poema dell’Uomo-Dio” di Maria Valtorta (titolo originario). Ridicolo? Provate a farlo e potreste scoprire che il “Poema” è la risposta di Dio alla televisione!

Kyrie eleison.

Genitori oggi – I

Genitori oggi – I on Febbraio 17, 2018

Quasi 20 anni fa un sacerdote della Fraternità San Pio X, direttore di una casa per gli esercizi spirituali ignaziani in Francia e quindi in stretto contatto con i problemi della famiglia cattolica tradizionale, scrisse un eccellente editoriale su Come evolvono i nostri giovani. Egli ne presentò un quadro scuro. Ahimè, nel frattempo il quadro è diventato solo più scuro. Non dobbiamo disperare, ma d’altra parte i genitori devono vedere le cose come sono. Sebbene i giovani di oggi non siano irreprensibili, i genitori devono fare tutto il possibile per metterli sulla via del Paradiso, perché anche oggi questa è la responsabilità dei genitori. Ecco il quadro scuro, adattato e abbreviato, tratto dalla Revue Marchons Droit, n° 90, aprile-maggio-giugno, 2000:—

Nei Ritiri vediamo i giovani crescere incapaci di ricostruire la Cristianità. I sacrifici fatti da genitori e insegnanti sembra che non abbiano prodotto alcun frutto proporzionato. Chiaramente qualcosa non funziona , e se non reagiamo, entro due generazioni saremo inghiottiti dallo spirito del mondo.

I giovani che osserviamo tra i 18 ei 30 anni sono profondamente ignoranti della crisi nella Chiesa e nel mondo, non perché non siano stati istruiti, ma per mancanza di interesse . In linea generale, essi seguono le tracce dei loro genitori, ma non possono spiegare da soli cosa c’è di sbagliato nella nuova Messa, nel Vaticano II, nel Nuovo Ordine Mondiale. Non avendo mai dovuto combattere, difendere le proprie convinzioni o resistere, e quindi non avendo mai studiato da sé, quando si incontrano col mondo si lasciano facilmente fuorviare. Vogliono essere come tutti gli altri , non vogliono essere diversi, mancano di convinzioni personali per sostenere la Tradizione cattolica, e così invece di essere Apostoli di Cristo, a poco a poco seguono l’andazzo.

Come faranno ad esserci domani le buone vocazioni, le buone famiglie cristiane di cui abbiamo tanto bisogno? Le vocazioni giungono rare, i matrimoni si indeboliscono o si inaridiscono del tutto, la formazione si rammollisce, l’immaturità prende il sopravvento. Tutti i giovani vogliono divertirsi. I ragazzi non hanno carattere, senso di responsabilità, generosità, autocontrollo, tutte cose che i genitori dovrebbero inculcare loro per trasformarli negli uomini su cui potremo contare per il domani: uomini casti, maturi, riflessivi, laboriosi, magnanimi. Senza tali uomini di convinzione, dove si troveranno i capi famiglia di domani? Anche le ragazze sono allevate nel disordine. Invece di prepararsi per la maternità e per prendersi cura di una famiglia, imparano a disdegnare la vita in famiglia, che è la loro vera vocazione, e sono incoraggiate a studiare sempre più a lungo, acquisendo così uno spirito di indipendenza , accanto a una mondanità che guarda alla moda, alle feste e alla musica rock. Come possono le madri permettere alle loro ragazze l’uso delle minigonne e dei pantaloni, e degli abiti discinti nelle feste, che sono occasioni ovvie di peccato , dove le ragazze sprecano il loro tempo e sporcano la purezza dei loro cuori?

Il risultato è che i giovani si sposano a 20 o 22 anni, quando non sono assolutamente pronti. E presto arrivano i bambini che non hanno idea di come allevare. Se guardo le giovani coppie che ho sposate – nella Tradizione – fin dalla mia ordinazione nel 1980, grazie a Dio non ci sono stati divorzi, ma devo dire che metà dei matrimoni sono appesi a un filo, tenuti insieme solo dai princípi cattolici che nutrono i giovani. Genitori, vi rendete conto di ciò che dovete dare ai vostri figli per il loro futuro nel mondo di oggi? Per amore di Dio, voi dovete far sì che i vostri ragazzi siano uomini degni di questo nome e le vostre ragazze siano donne degne di questo nome. Questo è il vostro dovere. Diversamente, i vostri figli rischiano di perdere le loro anime e la Cristianità è finita.

Decisamente Don Delagneau ha ragione. La Cristianità è in grave pericolo, non meno. E allora, riusciamo adesso a capire perché nel 2018 Dio sta permettendo che i Suoi nemici riempiano l’Europa e la Francia in particolare, con altri Suoi nemici? E perché sta permettendo alla Fraternità San Pio X di scivolare tra le braccia dei Suoi nemici? Egli non ci ha creati per piombare nell’Inferno. Ci ha creati per combattere la buona battaglia per conquistare il Paradiso. Ed Egli permetterà qualsiasi disastro che possa distoglierci dalla strada verso l’Inferno e rimetterci sulla strada per il Paradiso. Aspettiamocelo!

Kyrie eleison.

Difendere Menzingen

Difendere Menzingen on Febbraio 10, 2018

Grazie alle parole e agli atti anticattolici manifestati negli ultimi cinque anni dell’attuale occupante della Sede di Pietro, aberrazioni alle quali il Vaticano II ha aperta la via, è meno comprensibile che mai che i successori di Mons. Lefebvre vogliano ancora mettere la Fraternità sotto il controllo romano, eppure essi lo fanno. Il fascino di un capello di cardinale? Sono stanchi della battaglia? Desiderano disperatamente essere “riconosciuti” dai conciliaristi? Possono davvero pensare che Mons. Lefebvre avrebbe approvato ciò che stanno facendo? Solo Dio lo sa. Comunque sia, i servitori di Menzingen stanno ancora cercando di difendere il suo ventennale allontanamento dalla posizione di Monsignore. Ecco due esempi recenti:—

Il primo è di un sacerdote della Fraternità (http://​fsspx.​news/​en/​content/​34797), il quale, per difendere la politica di Mons. Fellay volta ad accettare una prelatura personale da Roma, sembra pensare che tale prelatura garantirebbe alla Fraternità la protezione dai modernisti di Roma. Ma Roma avrà il controllo della prelatura o no? Se avrà il controllo, potrà passare del tempo, ma, come ha fatto con la Fraternità San Pietro, userà il suo controllo per strangolare lentamente la Tradizione all’interno della Prelatura. Pensare diversamente significa semplicemente non aver capito chi sono questi Romani. “Solo i santi credono nel male”, diceva Gustavo Corçao. Monsignore chiamò questi Romani “anticristi”. Mentre se la Prelatura non desse il controllo ai Romani, essi non la concederebbero mai, fin dall’inizio.

E poi questo sacerdote cerca di screditare gli avversari della prelatura, sostenendo che essi affermerebbero che Monsignore avrebbe mutato i suoi principi quando ha rifiutato il protocollo del maggio 1988. L’affermazione è infondata. Come dice lo stesso sacerdote, il cambiamento di Monsignore fu meramente prudenziale, in seguito alla definitiva dimostrazione data dai Romani nei negoziati sul Protocollo, che non avevano intenzione di prendersi cura della Tradizione, come questa era intesa dalla Fraternità e da Monsignore. Fino a quando i Romani lasciarono intendere un qualche segno di sincera preoccupazione per la Tradizione, Monsignore fu paziente, e si spinse il più in là possibile per andar loro incontro (in realtà col Protocollo fece più di quanto avrebbe dovuto fare, come una volta ammise più tardi). Ma una volta chiarito che in realtà i Romani non nutrivano tale preoccupazione, Monsignore fu inesorabile – da quel momento in poi la dottrina avrebbe preso il posto della diplomazia, e i Romani avrebbero dovuto prima dimostrare che si trovavano nello stesso campo dottrinale della Tradizione cattolica. Da parte di Monsignore non si trattò di mutamento di principi, ma solo della definitiva constatazione che i Romani erano per la decristianizzazione e non per la ricristianizzazione, come scrisse un mese dopo al Cardinale Ratzinger.

Il secondo esempio viene dal blog Catholic Family News che nel mese di novembre dell’anno scorso ha reso un servizio a Menzingen. In maniera intelligente, il blog argomenta che la vera trappola di Roma per catturare la Fraternità non è finalizzata alla resa totale della stessa Fraternità, ma alla sua frammentazione e alla sua disintegrazione (in realtà, Roma sta ottenendo entrambe le cose). A questo fine Roma fa delle ripetute offerte allettanti, ognuna delle quali divide i sacerdoti della Fraternità così che alcuni si staccano, mentre Menzingen aumenta le sue speranze, salvo ripiombare in un’altra richiesta impossibile di Roma. E il gioco continuerà fino a quando la Fraternità non sarà completamente demolita. Pertanto, conclude CFN, la Fraternità deve rimanere unita a tutti i costi e nessun suo sacerdote deve disertare.

Ma, caro CFN, come ha fatto Monsignore dall’inizio a costruire la Fraternità? Certamente anche lui ha sofferto divisioni e defezioni. Tuttavia, ha forse lamentato unità, unità, unità? L’unità è stata il grande argomento di Roma contro Monsignore! Il grande argomento di Monsignore era invece la Fede, la Verità, la Fede. Supplicare come fate voi l’unità della Fraternità intorno a la Menzingen filo-romana, significa auspicare la distruzione della Fraternità! L’unità è sempre specificata da ciò intorno a cui ci si deve unire. Con Monsignore si trattava della Verità Cattolica, che era tutta la forza della Fraternità; dal 2012 si tratta solo di Menzingen, che oggi è la divisione e la rovina della Fraternità.

Coraggio, cari lettori. “La verità è potente e prevarrà”, con o senza la Fraternità San Pio X.

Kyrie eleison.

“Chiesa ufficiale”?

“Chiesa ufficiale”? on Febbraio 3, 2018

Bisogna stare molto attenti con le parole, perché le parole sono la maniglia della nostra mente sulle cose, e le cose sono la materia della vita di tutti i giorni. Quindi, dalle parole dipende come conduciamo le nostre vite. Presso la chiesa parrocchiale ammiraglia della Fraternità San Pio X a Parigi, in Francia, c’è un sacerdote della Fraternità che ha cura delle parole. Nel numero del mese scorso (n.333) del mensile della parrocchia, Le Chardonnet, Don Gabriel Billecocq ha scritto un articolo intitolato “Hai detto ‘Chiesa ufficiale’?”. In esso, non una volta cita il quartier generale della Fraternità a Menzingen, in Svizzera, ma lamenta il “desiderio”, che viene da qualche parte, presumibilmente dall’alto, che si sostituisca sempre l’espressione “Chiesa conciliare” con l’espressione “Chiesa ufficiale”. Ed ha ragione, perché l’espressione “Chiesa conciliare” è perfettamente chiara, mentre l’espressione “Chiesa ufficiale” non è chiara, ma ambigua.

Infatti, da un lato, “Chiesa conciliare” indica chiaramente quella gran parte della Chiesa odierna che è più o meno avvelenata dagli errori del Concilio Vaticano II. Questi errori consistono essenzialmente nel ricentramento della Chiesa sull’uomo, mentre essa dovrebbe essere centrata su Dio. Dall’altro lato, “Chiesa ufficiale” è un’espressione con due possibili significati: può significare la Chiesa ufficialmente istituita da Cristo e ufficialmente protrattasi nei secoli attraverso la successione dei Papi, e a questa “Chiesa ufficiale” nessun cattolico può obiettare, al contrario. E può essere intesa come quell’insieme di funzionari della Chiesa ufficiale devoti al Vaticano II i quali nell’ultimo mezzo secolo hanno usato il loro potere ufficiale a Roma per infliggere ai cattolici gli errori conciliari; e a questa “Chiesa ufficiale” qualunque cattolico deve obiettare. Perciò l’espressione “Chiesa conciliare” esprime qualcosa di immediatamente cattiva, mentre l’espressione “Chiesa ufficiale” esprime qualcosa che può essere buona o cattiva, a seconda di quale dei due significati le viene dato. Pertanto sostituire “Chiesa conciliare” con “chiesa ufficiale” significa sostituire la chiarezza con la confusione, e impedire anche ai cattolici di riferirsi ai mali del Vaticano II.

Don Billecocq non dice mai che una cosa del genere è stata “desiderata” dal quartier generale della Fraternità, ma un fatto e una deduzione lo suggeriscono. Circa il fatto, all’inizio di questo mese, il Superiore del Distretto francese della Fraternità, Don Christian Bouchacourt, intervistato in pubblico sulle prossime elezioni di luglio nella Fraternità, ha dichiarato: “Non appena verrà eletto il Superiore Generale, il Vaticano verrà immediatamente informato della decisione.” Tale notifica al Vaticano da parte della Fraternità sulle sue elezioni interne, non è mai stata fatta prima. E suggerisce fortemente che gli attuali capi della Fraternità, non solo non vedono l’ora che Roma sia informata, ma che essa dia anche la sua approvazione ufficiale sulla scelta dei capi della Fraternità – perché notificare se non per ottenere infine l’approvazione? Quale altra elemosina potrà ancora chiedere la neo-Fraternità alla neo-Chiesa? Cosa non mendicherà ancora? Oh, quanto è lontana la Fraternità dai tempi in cui era la fede di Mons. Lefebvre a costringere Roma all’accattonaggio!

Circa la deduzione, si sente che Menzingen sta curando la presentazione di due principali candidati agli elettori per le elezioni di luglio della Fraternità, allo scopo di scegliere il nuovo Superiore Generale, che non sarebbe più un vescovo. A occhio e croce, Roma avrebbe già il controllo virtuale su queste importanti decisioni prese all’interno del quartier generale della Fraternità. In tal caso, Roma avrà poco da temere che uno di questi due candidati modifichi sostanzialmente le politiche filo-romane di Mons. Fellay, mentre potrebbe avere molto da guadagnare da un cambiamento ai vertici: potrebbe anche avere la possibilità di utilizzare Mons. Fellay a Roma, mettendolo a capo di una “rinnovata” Congregazione Ecclesia Dei, che includa tutte le comunità tradizionali, compresa la sua ex Fraternità.

Chi può dubitare dell’abilità dei Romani di volgere ogni situazione a loro vantaggio? A meno che . . . a meno che non finiscano di nuovo col venir fuori all’interno della Fraternità quella Fede e quella Verità che erano la forza trainante di Mons. Lefebvre, e della sua vittoria su tutti i liberali e i modernisti di Roma. Questi demoni si sforzano di annullare una volta per tutte la Tradizione Cattolica di Dio, che è il più serio potenziale ostacolo alla loro nuova Unica Religione Mondiale. E Dio può chiedere niente di meno del sangue di martiri cattolici per fermarli. I martiri tra i sacerdoti e i laici della Fraternità saranno la sua gloria.

Kyrie eleison.