Commenti Eleison

Contesto del matrimonio

Contesto del matrimonio on Luglio 1, 2017

Dato il peccato originale, tenere insieme nel matrimonio un uomo e una donna fino a che la morte non li separi, non è necessariamente una cosa facile, eppure questo è stato il disegno originario di Dio per gli esseri umani fin dalla creazione, e così rimane. Tuttavia, al tempo in cui Egli istituì per mezzo di Mosè la Legge del Vecchio Testamento, si poteva divorziare dietro pagamento di un indennizzo, “a causa della durezza dei cuori degli uomini” ( Mt. XIX, 7–8). Ma non era così che Dio intendeva il matrimonio, e così quando il Nostro Divino Signore istituì il Nuovo Testamento, per un verso abolì ogni divorzio, e per l’altro fece del Matrimonio uno dei sette canali speciali di santificazione per la grazia, uno dei Sacramenti soprannaturali, così che tutte le anime che entrassero nella Sua Chiesa avrebbero avuto accesso a speciali aiuti soprannaturali per mantenere uniti i loro matrimoni.

E nel loro matrimonio non sono solamente coinvolti l’uomo e la donna. La corretta educazione dei figli necessita sia del padre (biologico) sia della madre (biologica) e normalmente richiede che i due rimangano insieme per fornire ai figli una completa e stabile dimora. In più, anche il bene della società nel suo complesso richiede che figli sani possano crescere e fare adulti sani. Quindi, se la Cristianità è riuscita a raggiungere vette di civiltà senza precedenti, se si riflette, questo lo si deve in gran parte alla forza del matrimonio cattolico. Ne consegue che per il Diavolo è proprio il matrimonio naturale e cattolico che attacca continuamente, come importante espediente perché lui possa abbattere la Cristianità e mandare tutte le anime all’Inferno.

Nel nostro tempo, la rottura della Cristianità per mezzo dell’indebolimento della Chiesa ha fatto un grande passo avanti con il Vaticano II (1962–1965). Prima di questo Concilio, gli annullamenti dei matrimoni cattolici erano rigorosamente regolamentati. Non c’erano divorzi, perché bisognava dimostrare davanti agli ufficiali della Chiesa che per qualche grave ragione il contratto matrimoniale fosse invalido fin dall’inizio, tale che non fosse mai avvenuto un matrimonio valido. Ma a partire dal Concilio questo rigore ha fatto posto al lassismo, così che in alcuni paesi l’annullamento come eccezione è diventato la regola, cioè il “divorzio cattolico”. Di conseguenza, quando Mons. Lefebvre fondò la sua Fraternità San Pio X per resistere alla decadenza causata dal Vaticano II, fu naturale che la sua Fraternità evitasse gli annullamenti troppo facili e facesse di tutto per aiutare le coppie cattoliche, nella dissolvente società odierna, a forgiare un matrimonio che le avrebbe tenute insieme.

Purtroppo, i successori di Monsignore alla testa della sua Fraternità hanno lavorato per 20 anni in modo mascherato ma tenace per ricongiungerla alla Chiesa conciliare, abbandonando la sua resistenza al Vaticano II. Ciò ha comportato che quando, tre mesi fa, il Papa conciliare ha autorizzato i Vescovi conciliari a delegare i loro sacerdoti conciliari a partecipare attivamente ai matrimoni celebrati all’interno della Fraternità, la cosa è valsa come un annuncio che tale decisione papale avrebbe cambiato la pratica matrimoniale della Fraternità, e allora, mentre da un lato il quartier generale della Neofraternità ha accolto la decisione come un grande dono di Roma, dall’altro sette sacerdoti decani del distretto francese della Fraternità hanno protestato pubblicamente contro l’interferenza della Roma conciliare nella pratica cattolica. Il quartier generale ha prontamente degradato tutti i sette protestatari e licenziato il principale fautore della protesta.

Così scompare la guerra tra il liberalismo e il cattolicesimo. Si dice che tre dei sette protestatari mantengono publicamente le loro posizioni. In breve, come ha scritto uno di essi, qualsiasi vescovo conciliare ora potrà inviare un sacerdote a un matrimonio della Fraternità – e come si farà a rifiutare tale sacerdote dopo che ha già ricevuto il benvenuto dal quartier generale? Oppure il vescovo può rifiutare di inviare un sacerdote – ma questo sarebbe solo un fortunato incidente, che lascia intatto il principio pericoloso dell’interferenza conciliare. Oppure il vescovo è autorizzato a delegare un sacerdote della Fraternità – cosa che può dare origine in qualsiasi Priorato della Fraternità a matrimoni sia conciliari sia non conciliari, con la conseguente falsificazione dei rapporti tra i due, eventualmente conflittuali. Il conciliarismo e il cattolicesimo non possono essere né mescolati né riconciliati tra loro.

Kyrie eleison.

Fatima cruciale – II

Fatima cruciale – II on Giugno 24, 2017

Una settimana fa questi “Commenti” hanno sostenuto che se solo la Chiesa e il mondo avessero ascoltato il grande messaggio della Madonna dato ai tre ragazzi di Fatima, in Portogallo, nel 1917, allora al mondo sarebbe stato risparmiato il disastro materiale della II Guerra Mondiale, e la Chiesa avrebbe potuto evitare l’enorme disastro spirituale del Concilio Vaticano II. Ma nel 1960, l’anno in cui la Madonna desiderava che al massimo venisse rivelata la terza parte del Segreto dato ai ragazzi nel 1917, gli ecclesiastici la chiusero a chiave, molto verosimilmente perché essa condannava in anticipo il disastroso Concilio sul quale costoro avevano impostato i loro cuori. E da allora, gli stessi ecclesiastici conciliari hanno fatto la guerra a Fatima, perché rimanesse nascosta la loro condanna.

Ma i fedeli cattolici sapevano dell’esistenza del “Terzo Segreto” e volevano conoscere cosa dicesse. Nei successivi quarant’anni sono scaturiti qua e là alcuni dettagli del suo contenuto, e soprattutto grazie alle fatiche di Don Nicholas Gruner, è aumentata la pressione per la sua pubblicazione. Ecco perché nel 2000 gli ecclesiastici di Roma hanno fatto uno sforzo speciale per seppellire Fatima una volta per tutte. Come capo della Congregazione per la Dottrina della Fede, il Cardinale Ratzinger pubblicò un testo che affermava fosse il Terzo Segreto di Fatima. Purtroppo, gli esperti di Fatima si accorsero subito delle gravi differenze tra il testo del Cardinale e ciò che si conosceva del vero Terzo Segreto, atteso fin dal 1960. Essi sospettarono che il vero Terzo Segreto fosse ancora chiuso a chiave in Vaticano.

Ciò che confermava questo sospetto era il fatto che poco dopo, nello stesso anno 2000, lo stesso Cardinale raccontò ad un amico personale (e un santo sacerdote), il Dott. Ingo Dollinger, che “quello che abbiamo pubblicato non era l’intero segreto. Abbiamo agito sotto ordini.” Nel corso dei successivi anni, il Dott. Dollinger ha raccontato la storia dell’ammissione del Cardinale a molti sacerdoti, seminaristi e laici che l’ascoltavano. Più di recente, egli ha confermato ancora una volta la storia, e ha dato il permesso perché fosse pubblicata, il 15 maggio 2016. Ma la verità sul Terzo Segreto non si poteva permettere che venisse fuori. Si veda http://​www.​unavox.​it/​ArtDiversi/​DIV1536_​Hickson_​Ratzinger_​Terzo_​Segreto_​non_​intero.​html

Dopo qualche giorno (21 maggio), il Vaticano ha rilasciato un comunicato stampa che citava Benedetto XVI, l’ex Cardinale Ratzinger, che affermava di non aver mai parlato di Fatima con il Dott. Dollinger, e che l’intero Terzo Segreto era stato reso pubblico! Ovviamente, la Roma conciliare userà ogni mezzo per soffocare Fatima, ma Fatima non sarà soffocata.

Su onepeterfive.​com/​chief-exorcist-father-amorth-padre-pio-knew-the-third-secret si possono leggere i dettagli di un’intervista rilasciata nel 2011 dal famoso esorcista di Roma (non Conciliarista), Don Gabriel Amorth, che ha voluto che l’intervista fosse resa pubblica solo dopo la sua morte, avvenuta l’anno scorso. Don Amorth conosceva Padre Pio da 26 anni e l’intervistatore gli ha chiesto se, in una conversazione con Padre Pio verso il 1960, questi gli avesse riferito che il Terzo Segreto riguardasse la perdita di fede nella Chiesa. Padre Pio rispose molto dolorosamente: “Lo sai, Gabriele? È Satana che si è introdotto nella Chiesa e in poco tempo governerà una falsa Chiesa”.

Più recentemente, è stato il coraggioso Cardinale Burke ad entrare nella sfida per conto della Madonna di Fatima. Egli è uno dei quattro cardinali che in novembre dell’anno scorso hanno sollevato serie obiezioni sul documento papale, Amoris Laetitia, sul matrimonio e sulla famiglia. Il 19 maggio a Roma, in un convegno del Roman Life Forum, egli ha invitato i cattolici a “lavorare per la consacrazione della Russia al Cuore Immacolato di Maria”. Ha ammesso che Giovanni Paolo II aveva fatto tale consacrazione del mondo nel 1984, “ma oggi, ancora una volta, sentiamo il richiamo della Madonna di Fatima a consacrare la Russia al suo Cuore Immacolato, secondo la sua esplicita istruzione”. Il Cardinale ha perfettamente ragione. Speriamo che lui al meno non sia mai obbligato a rimangiarsi le sue parole!

Fatima cruciale – I

Fatima cruciale – I on Giugno 17, 2017

Ci sono ancora cattolici che non riescono a capire l’importanza delle Apparizioni e dei Messaggi della Madonna ai tre ragazzi contadini a Fatima, in Portogallo, nel 1917, insieme alle apparizioni e ai messaggi che sono seguiti ad una di loro, Suor Lucia, anni dopo. Eppure la Chiesa stessa in Portogallo, nel 1931, ha approvato ufficialmente l’intervento della Madonna, e a quei Messaggi è la stessa Madonna che ha dato loro grande importanza. Ecco il testo della seconda parte del Segreto di Fatima, approvato direttamente in maniera ufficiale dalla Chiesa. Esso è ben noto a molti cattolici, e tutti gli uomini viventi devono comprendere la sua importanza, in particolare quella delle parole di seguito evidenziate in neretto:

Per salvarle [le anime dei poveri peccatori che sono sulla strada per l’inferno], Dio vuole stabilire nel mondo la devozione al Mio Cuore Immacolato. Se faranno quel che vi dirò, molte anime si salveranno e avranno pace . La guerra sta per finire; ma se non smetteranno di offendere Dio, durante il pontificato di Pio XI ne comincerà un’altra ancora peggiore. Quando vedrete una notte illuminata da una luce sconosciuta, sappiate che è il grande segno che Dio vi dà che sta per castigare il mondo per i suoi crimini, per mezzo della guerra, della fame e delle persecuzioni alla Chiesa e al Santo Padre. Per impedirla , verrò a chiedere la consacrazione della Russia al Mio Cuore Immacolato, e la Comunione Riparatrice nei Primi Sabati. Se accetteranno le Mie richieste, la Russia si convertirà e avranno pace; se no, spargerà i suoi errori per il mondo, promuovendo guerre e persecuzioni alla Chiesa. I buoni saranno martirizzati, il Santo Padre avrà molto da soffrire, varie nazioni saranno distrutte  . . . . . . . . . Finalmente, il Mio Cuore Immacolato trionferà. Il Santo Padre mi consacrerà la Russia, che si convertirà, e sarà concesso al mondo un periodo di pace.

La Madonna parlava qui nel 1917. “La guerra” indicata nella riga 3 era la I Guerra Mondiale (1914–1918), e la “guerra peggiore” fu la II Guerra Mondiale (1939–1945), che non sarebbe accaduta se tutti i cattolici del mondo, a partire dal Papa, avessero ascoltato la Madonna di Fatima. “Per impedirla”, come aveva promesso nel 1917, nel 1925 apparve a Suor Lucia per chiedere la Comunione Riparatrice nei Primi sabati, e nel 1929 apparve di nuovo a Suor Lucia per chiedere la Consacrazione della Russia. Ma ancora, i cattolici in generale e gli ecclesiastici in particolare Le hanno prestato poca attenzione. Così: la “luce notturna” profetizzata nel 1917 dalla Madona, nella riga 5 di cui sopra, si è presentata come una straordinaria luce rossa nel cielo di tutta Europa la notte del 25 gennaio 1938, e nel settembre del 1939 è scoppiata in pieno la II Guerra Mondiale, con i suoi 66 milioni di morti.

Ma allora, Fatima non era importante? Quando ci avrebbe potuto salvare dalla II Guerra Mondiale? Ma ancora più importante è il fatto che Fatima avrebbe potuto salvarci dal Concilio Vaticano II (1962–1965), e ancora oggi nel 2017 potrebbe ancora salvarci dalle devastanti conseguenze di quel Concilio, se solo i cattolici si svegliassero e facessero quello che ha chiesto la Madonna.

Nei puntini posti sopra, tra “distrutte” e “Finalmente”, è contenuto l’originale del Segreto noto come il “terzo segreto” di Fatima, in realtà la terza parte del unico e solo Segreto. La Madonna disse che questo testo doveva essere rivelato al più tardi nel 1960, se Suor Lucia non fosse morta prima di allora. Ma tuttora esso non è stato pubblicato, quasi certamente perché contiene la condanna dal Cielo dell’essenziale dell’imminente Concilio. Così i ciechi ecclesiastici, risoluti per loro progetto preferito, hanno osato proclamare che la Madonna avrebbe detto che esso poteva essere pubblicato dal 1960 in poi: una malevola bugia, se mai ce ne fosse una. Così Fatima avrebbe potuto salvare dall’empietà dell’uomo del XX secolo, non solo il mondo, ma anche la Chiesa, se solo gli ecclesiastici avessero dato ascolto. E allora, Fatima è ancora poco importante?

Cari lettori, recitate il Santo Rosario e praticate la Devozione dei Primi Sabati, come ha chiesto la Madonna di Fatima. Quando abbastanza di noi La ascolteremo, la Chiesa e il mondo cominceranno a cambiare in meglio.

Kyrie eleison.

Ipocrisia raffinata

Ipocrisia raffinata on Giugno 10, 2017

Supponiamo, seguendo il primo articolo di Don Gleize visto nei “Commenti” di sei settimane fa (511), che non è certo che un Papa non possa cadere nell’eresia. Per salvare le anime da Lutero fino ad oggi, Dio può aver dato alle autorità della Sua Chiesa della decadente Quinta Età, delle grazie speciali per resistere a tale decadenza, ma quell’Età si è conclusa praticamente col Vaticano II. I Papi Conciliari sono stati la morte della Chiesa. Ma sono eretici formali? L’interesse del secondo articolo di Don Gleize sta nel suo mettere in evidenza come questi Papi siano riusciti a uccidere la Chiesa, sovvertendo la dottrina cattolica mentre sembravano rimanere cattolici. Qual è la loro tecnica? Don Gleize esamina il caso dei cinque “dubia” o punti dubbi sollevati dai quattro cardinali contro il testo di Papa Francesco Amoris Laetitia ( AL ): questi punti fanno di lui un consapevole e intenzionale negatore della definita dottrina della Chiesa? Apparentemente, no, dice Don Gleize, ma in effetti, sì.

Apparentemente, no, perché in ciascuno dei cinque punti Papa Francesco non nega direttamente la dottrina della Chiesa, piuttosto la lascia ambigua, o la lascia fuori. Il primo dei cinque punti è un esempio di ambiguità: il Papa non dice: “i divorziati possono ricevere la Comunione”, ma, “In certi casi i divorziati possono ricevere la comunione”. Quel “in certi casi” dà spazio ad interpretazioni ampie o ristrette. Esso è ambiguo, e tale ambiguità è atta a minare la legge della Chiesa, perché ci sono molti divorziati e troppi preti e prelati che saranno felici di far propria l’interpretazione ampia.

In tutti e quattro i punti rimanenti il Papa mina la dottrina cattolica non negandola, ma omettendola. Per esempio (quarto punto), egli non dice: “Non esiste una cosa come un atto oggettivamente peccaminoso”, perché la Chiesa ha sempre indicato una serie di atti oggettivamente peccaminosi, a incominciare dai Dieci Comandamenti di Dio. Piuttosto il Papa dice: “Oggettivamente peccaminoso non significa necessariamente colpa soggettiva”. Ora, naturalmente, la Chiesa non ha mai negato che ci possono essere circostanze per questo o per quell’atto che tolgono la colpa, ma mettere la scusa soggettiva in primo piano significa mettere in sottofondo il peccato oggettivo. Ai peccatori piacerà!

Eppure la Chiesa cattolica ha sempre posto la natura oggettiva e la correttezza o la scorrettezza morale degli atti, al di sopra del demerito soggettivo di questa o quella persona che compie l’atto. “L’eccezione conferma la regola”, dice un proverbio, e un altro: “I casi difficili fanno la cattiva legge.” Al contrario il soggettivismo di Papa Francesco, con i casi difficili, mina la legge della Chiesa (e il buon senso), mentre al tempo stesso evita di contraddire direttamente la legge della Chiesa. Don Gleize conclude che i cinque dubbi dei quattro cardinali sono pienamente giustificati.

Tuttavia, il Papa dissimula il suo operato non facendo dichiarazioni dogmatiche o anti-dogmatiche. Lui stesso scrive in AL che il suo scopo è quello di “raccogliere quanto emerso dai due Sinodi sulla famiglia, insieme ad ulteriori considerazioni in grado di guidare il pensiero o il dialogo o la pratica pastorale.” Questo non è espressamente uno scopo dogmatico. Perciò è difficile appuntare a Papa Francesco l’etichetta di “eretico formale”. Ma proprio come il Vaticano II ha professato di essere semplicemente un concilio “pastorale”, cioè non dottrinale, eppure ha fatto saltare in aria la dottrina cattolica e la Chiesa cattolica, così Papa Francesco in AL non dice di insegnare la dottrina e tuttavia fa saltare in aria la morale e la famiglia cattoliche. E’ il classico mezzo comunista o neo-modernista di sovversione: usare procedure pratiche per minare la verità, non in linea di principio, ma in pratica. Si confronti quanto Roma dice a Mons. Fellay: giungiamo prima al riconoscimento pratico, di dottrina parleremo.” O quanto Mons. Fellay dice alla FSSPX: “Non stiamo cambiando la dottrina”, mentre lui stesso a malapena profferisce una parola di critica sulla distruzione della Chiesa praticata da Papa Francesco. Mons. Lefebvre avrebbe taciuto? Porsi la domanda è darsi la risposta.

Don Gleize conclude che Papa Francesco può non essere un “eretico formale”, ma certamente “favorisce l’eresia”. “Eretico formale” dovrebbe essere la peggiore delle due etichette, ma non in questa cattiva fine della Quinta Età della Chiesa, quando l’ipocrisia dei nemici della Chiesa è più raffinata che mai. Il cielo ci aiuti più che mai! Pregate i Quindici Misteri del Rosario tutti i giorni!

Kyrie eleison.

Confessione del banchiere

Confessione del banchiere on Giugno 2, 2017

Che dramma per ogni anima che, usando il suo libero arbitrio in ogni giorno della sua breve vita sulla terra, deve scegliere la Verità di Nostro Signore Gesù Cristo per raggiungere la beatitudine eterna o le falsità del diavolo per cadere dopo la morte nei tormenti dell’Inferno, per sempre. “Non ci si può prendere giuoco di Dio” ( Gal. VI, 7), Egli invece si preoccupa per ogni singola anima umana, facendo tutto il possibile per portarla in Cielo, meno che toglierle il suo libero arbitrio. Eppure la maggior parte delle anime preferisce l’Inferno (Mt. VII, 13–14)! Tuttavia, su Internet si trova (youtu.be/cRuKmxQSPSw) il dramma di un’anima che lotta verso la luce – un moderno banchiere olandese che è sprofondato nelle insidie del Diavolo.

L’ostico padre di Ronald Bernard (RB) lo ha portato a credere da bambino che il mondo e gli uomini sono “lontani dalla grandezza”. Quindi l’ideale più alto della sua giovinezza è stato di fare quanti più soldi è possibile. In vari tipi di affari i suoi doni naturali gli hanno assicurato il successo, ma un giorno un broker con cui lavorava gli disse che se avesse voluto davvero fare i soldi, doveva mettersi in finanza, solo che avrebbe dovuto “congelare la coscienza”. RB rise, perché “l’auto-conservazione” gli aveva già insegnato da tempo a controllare la sua coscienza. Entrò in finanza, dove gli stessi doni lo fecero salire sempre più in alto.

Egli dice che non ha mai raggiunto la vetta, ma c’è andato vicino. Le banche che erano i suoi clienti necessitavano agenti capaci di gestire grandi flussi di denaro in modo tale che nessuno, tranne quelli che sapevano, potesse tracciare ciò che stava succedendo. Così l’elite mantiene la propria posizione mentre il resto della società viene soppresso, dice RB. E “se vuoi sapere cosa sta veramente accadendo, segui i soldi.” Il giuoco, come lo chiama lui, di manipolare enormi somme di denaro lo appassionava, e per cinque anni fu molto bravo in questo. Giuocando, ha appreso come in realtà i banchieri, i governi, i servizi segreti, le organizzazioni terroristiche ecc., stiano tutti giuocando insieme, così che “il mondo intero, che pensiamo di conoscere, è solo un’illusione nella quale crediamo.”

Tuttavia, la miseria umana che egli vedeva causata da questo primato del denaro, lentamente lo ha portato a risvegliare la sua coscienza. Quando un collega gli disse come un accordo che avevano fatto per annientare la lira avesse causato la bancarotta delle attività di un padre di famiglia, tanto da spingerlo al suicidio, sul momento RB si mise a ridere, ma poi scoprì che la maggior parte delle persone con cui aveva a che fare erano dei Luciferiani che avevano preso Lucifero molto seriamente. Egli invece trovava le loro cerimonie solo divertenti – fino al giorno in cui venne invitato a partecipare alla cerimonia del sacrificio di bambini. Allora si rese conto che “c’è un intero mondo invisibile”, e iniziò a leggere, a cogliere e a stabilire delle connessioni. Al punto che, non per stupido pregiudizio, ma per amara esperienza, egli raccomanda a chiunque voglia vedere come sia in realtà la vita moderna, di leggere I Protocolli dei savi anziani di Sion. Egli dice che c’è un gruppo di persone, che esercita un potere ultimativo, che “si nutrono di un intenso odio, di una rabbia . . . di una forza annichilente che odia visceralmente, odia la creazione, odia la vita” e intende distruggerci completamente. I cattolici ignorano una tale descrizione della realtà al loro rischio e pericolo. La loro difesa è il Rosario.

Quanto a RB, ha cercato di fare i soldi, ma la tensione tra il suo lavoro e la sua coscienza era diventata insopportabile. Il suo corpo si esaurì, ed ebbe bisogno di un anno per recuperare, perché tra l’altro, nel suo venir fuori dall’alta finanza, venne “condizionato” perché fosse impedito dal rivelare

i nomi degli organismi e dei colleghi che aveva conosciuto. Egli capì perché molti suoi colleghi avevano preso a bere o a drogarsi o erano già morti, mentre il suo aprire gli occhi sul mondo non materiale gli aveva fatto capire che “lui” era più che il suo corpo, e questo l’aveva aiutato a superare il suo totale collasso fisico.

Nonostante i molti passi compiuti verso la luce, in questa intervista RB non nomina né Dio né Gesù Cristo, ma anche in questa omissione può esserci la misericordia di Dio, così che sia più facile raggiungere milioni di anime su Internet che scapperebbero lontane un miglio alla semplice menzione del Santo Nome di Dio. Spetta ai cattolici che hanno la Fede pregare per le tante anime che sono profondamente intrappolate nelle molteplici illusioni della vita moderna.

Kyrie eleison.

Difesa del matrimonio

Difesa del matrimonio on Maggio 27, 2017

Molti di voi devono già sapere della Lettera Aperta dei sette Decani della Fraternità San Pio X, lettera co-firmata dai Superiori di tre altre Congregazioni Tradizionali, in cui essi hanno protestato tre settimane fa contro un tentativo delle autorità romane di interferire nei matrimoni celebrati all’interno della Tradizione dai sacerdoti della Fraternità. Nella loro maniera usuale, le autorità della Fraternità hanno preso le parti della Roma conciliare e stanno punendo i loro sette sacerdoti “sovversivi”. Ma la vera sovversione proviene da quella Roma che sta sovvertendo la famiglia e il matrimonio cristiani, ad esempio con Amoris Laetitia. I capi della Fraternità stanno dando un’altra prova della loro cecità suicida. Ecco il concetto espresso nella Lettera, che è ben scritta:

Rivolgendosi ai laici della Fraternità, per impedire che vengano confusi dall’interferenza di Roma, la Lettera Aperta comincia stabilendo che i matrimoni celebrati all’interno della Fraternità negli ultimi 40 anni sono stati e sono certamente validi. Questo perché, per rafforzare i matrimoni, il Concilio di Trento ha decretato che per essere validi è necessaria la testimonianza di un parroco o di un suo delegato. Tuttavia, se per 30 giorni non fosse possibile, senza “gravi inconvenienti”, trovare un tale sacerdote, la coppia potrà sposarsi validamente solo davanti a dei testimoni laici, con quello che si chiama forma straordinaria del matrimonio (Canone 1098, del vecchio Codice).

Ora, da 40 anni la Fraternità combatte il neomodernismo del Vaticano II, che è velenoso per la Fede e altamente infettivo, e che ha infettato quasi tutta la Chiesa fin dagli anni ‘60. Così la Fraternità ha istruito le anime a stare lontane dall’insieme della Chiesa Novus Ordo e del suo clero. Per esempio in Amoris Laetitia lo stesso Papa ha fatto dichiarazioni e proposte direttamente dannose per le famiglie e i matrimoni cattolici. Ecco il “grave inconveniente” per la Fede e il perché per 40 anni, quando le coppie hanno deciso di sposarsi, la Fraternità, vedendo il pericolo per la loro Fede, li ha allontanati dai parroci del Novus Ordo e li ha indirizzati verso la forma straordinaria del matrimonio, solitamente celebrato all’interno della Fraternità e certamente valido.

Comunque, come potrebbe vedere la Roma neo-modernista un “grave inconveniente” nel fatto che i fedeli si servano dei loro preti neo-modernizzanti? Ecco perché la Commissione Ecclesia Dei, compiendo un ulteriore passo verso l’assorbimento della Fraternità nella Neochiesa, afferma che in futuro la forma straordinaria del matrimonio non potrà più essere utilizzata dai sacerdoti della Fraternità, mentre invece questi stessi matrimoni della Fraternità necessiteranno come testimone di un prete Novus Ordo, nominato o delegato a questo scopo dal locale vescovo Novus Ordo, così che senza tale partecipazione i matrimoni della Fraternità continueranno ad essere giudicati invalidi dalle autorità della Neochiesa.

Questo significa portare la forma straordinaria del matrimonio sotto il controllo del vescovo locale. Ma dopo ripetute discussioni amare, anche i compilatori del Nuovo Codice di Diritto Canonico (1983) giudicarono che una tale misura fosse troppo contraria al diritto naturale delle coppie a sposarsi, così che il nuovo Canone 1116 mantiene la forma straordinaria. Ecco perché i dieci sacerdoti che hanno firmato la Lettera Aperta concludono che continueranno ad utilizzare la forma straordinaria senza ricorrere ad un vescovo della Neochiesa. Né, aggiungono, ricorreranno ai tribunali della Neochiesa per giudicare i casi di matrimonio, poiché questi tribunali concedono troppo facilmente gli annullamenti per ragioni inadeguate. Con tutti i dieci sacerdoti che hanno firmato la Lettera Aperta bisogna congratularsi!

E la reazione della Fraternità? Il 4 aprile si è fatto conoscere il documento della Commissione Ecclesia Dei sui matrimoni della FSSPX, sputando di fatto sulla Fraternità. Immediatamente il quartier generale della Fraternità a Menzingen ha dato il benvenuto al documento, trattandolo infatti come pioggia dal cielo. Il 7 maggio i dieci sacerdoti hanno reso pubblica la loro protesta contro l’interferenza dell’ Ecclesia Dei. Lo stesso giorno, il Superiore del Distretto francese della Fraternità ha bollato la loro protesta come “sovversiva”, e il 10 maggio i sette Decani della Fraternità che hanno firmato la Lettera Aperta sono stati spogliati del loro rango all’interno del Distretto, mentre a Don de La Rocque, pastore della parrocchia ammiraglia della Fraternità a Parigi, Saint-Nicolas du Chardonnet, sono stati dati tre giorni di tempo per sloggiare.

Tale dirigenza ha dimostrato che la Fraternità sta affondando. La lettera Aperta ha dimostrato che non è ancora affondata.

Kyrie eleison.