Commenti Eleison

Consacrazioni compiute

Consacrazioni compiute on Maggio 20, 2017

In parte grazie, senza dubbio, alle preghiere dei lettori, le due Consacrazioni, di Mons. Zendejas e della Russia, si sono svolte con successo a Vienna, Virginia, USA, rispettivamente l’11 e il 12 maggio. Il tempo non era buono l’11 maggio, perché pioveva, ma la tenda all’aperto era impermeabile e ha ospitato perfettamente una congregazione di circa 500 persone provenienti da tutti gli Stati Uniti e pochi da ancora più lontano. Il tempo è un po’ migliorato il 12 maggio per la prima Messa Pontificale del nuovo vescovo, con la Consacrazione della Russia, presente una congregazione solo un po’ più ridotta di quella del giorno precedente.

Un ringraziamento speciale va a Don Ronald Ringrose, parroco Tradizionale di Vienna, nella cui Rettoria si è svolta la doppia Consacrazione. Egli ha mantenuto, per ben oltre 30 anni, la parrocchia di Sant’Atanasio come un bastione della Tradizione cattolica a breve distanza dalla capitale degli Stati Uniti, il che è una conquista notevole in questi tempi travagliati per la Chiesa cattolica. “Ad multos annos” dice Madre Chiesa ai suoi devoti servitori – possa Don Ringrose prosperare per molti anni ancora.

Quanto allo scopo e alla portata delle due Consacrazioni, è necessario essere modesti e chiari. Fin dal Vaticano II (1962–1965), quando la massa degli uomini di Chiesa cattolici si arrese al liberalismo (adorazione della libertà) e al modernismo (adattamento della Chiesa di Dio al mondo moderno senza Dio), la Chiesa è stata in gravi difficoltà. Nel 1970 Mons. Lefebvre creò la Fraternità San Pio X perché fosse come una luce d’emergenza per la dirigenza della Chiesa, che si immergeva nelle tenebre; ma i suoi successori a capo della Fraternità stanno facendo tutto il possibile per oscurare questa luce d’emergenza. Possiamo quindi paragonare la Consacrazione di Mons. Zendejas all’accensione di una nuova candela, o di un nuovo fiammifero, nella crescente oscurità. Questo non ha l’ambizione di salvare o di convertire né la Neochiesa né la Neofraternità.

Quello che si vorrebbe fare è contribuire al salvataggio di quella Vecchiaverità, per così dire, che è il cuore della vera Chiesa e della vera Fraternità. Lavorando per lo più negli Stati Uniti, ma senza alcuna giurisdizione territoriale ufficiale di alcun tipo, Mons. Zendejas aiuterà molte anime negli USA che hanno la vera Fede e vogliono mantenerla. Raggiungibile in macchina o in treno da qualsiasi parte del Nord America, se succedesse qualcosa che lasciasse a terra gli aerei, egli è un vescovo relativamente giovane con la pienezza dei sicuramente validi Ordini Sacri, quindi in grado di Cresimare o di Ordinare, con o senza condizione, chi è per grazia Di Dio, almeno per il momento, sensibile e sano – in inglese la parola “sanity” fa tre quarti della parola “sanctity”. Dedichiamogli le nostre preghiere affinché egli rimanga “sane” per molti anni a venire, o almeno fino a quando un Papa veramente cattolico non torni nuovamente ad illuminare la Chiesa. In quel momento Mons. Zendejas rimetterà il suo episcopato nelle mani della Roma cattolica, perché quel vero Papa ne disponga come vorrà. Nel frattempo il nuovo vescovo può essere una candela accesa nell’oscurità, un punto di riferimento per qualsiasi anima che cerca l’intera e incontaminata Verità.

Per quanto riguarda la Consacrazione della Russia eseguita da tutti e quattro i vescovi presenti, alla vigilia della prima delle grandi apparizioni della Madonna a Fatima, non c’era la più remota pretesa che la loro Consacrazione potesse sostituire quella del Papa con i vescovi di tutto il mondo, che è ciò che la Madonna ha richiesto. C’era soltanto la speranza che facendo quanto era in loro potere, con il sostegno di tutta la congregazione presente, potessero aiutare ad ottenere dal Cielo le grazie necessarie perché il Papa compia finalmente la Consacrazione della Russia, esattamente come ha chiesto la Madonna tanto tempo fa. Tale Consacrazione alla fine avrà luogo, perché nel 1931 così ha detto Nostro Signore, e poi inizierà il Trionfo del Cuore Immacolato, così necessario e così a lungo ritardato.

Kyrie eleison.

Armi di Dio

Armi di Dio on Maggio 13, 2017

In questo 100° anniversario dell’inizio della grande serie di apparizioni della Madonna ai tre ragazzi di Fatima in Portogallo nel 1917, può essere il caso di ricordare che Nostro Signore ha avvertito l’umanità attraverso Suor Lucia che la Devozione all’Addolorato e Immacolato Cuore di Sua Madre sarebbe stata l’ultima grande Devozione data all’umanità, insieme al Santo Rosario, per la salvezza delle anime. Verso la fine del XVII secolo, quando il protestantesimo e il giansenismo stavano facendo raffreddare la carità, Nostro Signore diede alla Sua Chiesa la Devozione al Suo Sacro Cuore per ricordare agli uomini l’amore ardente di Dio per loro. Verso l’inizio del XX secolo, proprio mentre il comunismo stava per sopraffare la Russia, Egli ci ha dato, soprattutto attraverso Fatima, il Cuore di Sua Madre come la nostra ultima principale risorsa prima della fine del mondo.

Ma passato un altro mezzo secolo dal 1917, ecco che gli stessi ecclesiastici di Nostro Signore si preparano a consegnare la Chiesa ai demoni del modernismo, l’equivalente del comunismo dentro la Chiesa. Suor Lucia di Fatima allora avvertì Padre Fuentes che i cattolici non avrebbero più potuto basarsi sul clero per salvare le loro anime. Cosa abbastanza certa. Nel 1962 il Vaticano II ha dato inizio alla devastazione pre-apocalittica della Chiesa, la peggiore di tutta la sua storia. E negli anni ‘70 un critico italiano del Vaticano II, di tutte le sue pompe e di tutte le sue opere, il Professor Romano Amerio, scrisse, come ricorderanno i lettori del CE 400, che se la crisi conciliare fosse stata interna alla Chiesa come nessuna prima di essa, allora eravamo “diretti verso un abisso unicolore ( . . . ), di fronte al quale l’uomo non ha rifugio che nel silenzio”.

Un secolo dopo Fatima siamo ben in viaggio verso quell’abisso. Sono così tante le dispute, le divisioni, la confusione e il caos causati nelle menti e nei cuori dei cattolici, dal venir meno degli ecclesiastici alla loro autorità per il loro abbandono della verità di Dio, che molti cattolici lungimiranti preferiscono già tacere piuttosto che tentare di discutere o insegnare. Un gran numero di menti moderne è talmente incapace di pensare o di ragionare che qualsiasi tentativo di dissipare i loro errori sembra rischiare solo di aumentare la loro confusione. Ora, un lettore di questi “Commenti” non è molto d’accordo con Amerio: come può tacere la Verità cattolica, egli si chiede, e come possono i cattolici smettere di lottare? Ma egli dovrebbe ricordarsi del Vangelo, specialmente la Passione.

Nostro Signore ci dice di non buttare le perle davanti ai porci, in altre parole non insegnare alle persone incapaci di apprendere, ed Egli dice ai Suoi Apostoli di scuotere dai loro piedi la polvere di quella città che non li ascolterà ( Mt. VII, 6; Lc IX, 5). E Nostro Signore ha dato l’esempio di tacere: davanti al Sinedrio ( Mt. XXVII, 12, 14), a Erode ( Lc. XXIII, 9) e a Pilato ( Gv. XIX, 9). Molte anime oggi sono altrettanto incapaci di ascoltare la verità. E quando si tratta di combattere, Nostro Signore stesso, nel giardino del Getsemani, ha detto a Pietro di rimettere la spada nel fodero, che non era quella la volontà di Dio ( Mt. XXVI, 54). Il problema di Pietro era che non aveva fatto quello che Nostro Signore gli aveva detto di fare: cioè “vegliare e pregare”. Come risultato, quando la sua virile volontà di combattere venne frustrata anche dal suo amato Maestro, egli Lo abbandonò e scappò ( Mc. XIV, 50). Attenti, combattenti per Nostro Signore – se le vostre battaglie non danno frutto, rischiate di scappare da Lui!

Oggi, ciò che Nostro Signore ci chiede di compiere è la riparazione per l’Addolorato e Immacolato Cuore di Sua Madre, specialmente col Rosario e la Devozione dei Primi Sabati. Se solo abbastanza cattolici Lo avessero ascoltato, la Madonna di Fatima avrebbe potuto ottenere presto da Lui la grazia perché il Papa consacrasse la Russia al Suo Cuore, esattamente come Lei aveva chiesto, così che l’”abisso unicolore” incomincerebbe subito ad illuminarsi e a riacquistare la sua forma. Ordinate al Centro Fatima in Ontario, Canada, le copie del loro eccellente volantino sui Primi Sabati.

Cuore Immacolato di Maria, prega per noi!

Kyrie eleison.

Il volantino sui Primi sabati si può scaricare in pdf da: http://​www.​unavox.​it/​PDF/​Promemoria_​5_​sabati.​pdf

Doppia consacrazione

Doppia consacrazione on Maggio 6, 2017

A commento delle consacrazioni di un nuovo vescovo e della Russia, che si terranno la prossima settimana a Vienna, in Virginia, sulla costa orientale degli Stati Uniti, ecco una testimonianza di un altro lettore di questi “Commenti”, proveniente dal Brasile. La sua testimonianza pone le consacrazioni dell’11 e 12 maggio nel contesto dell’odierna crisi del mondo e della Chiesa, un contesto che dà ad esse ne troppa ne troppo poco importanza, ma sottolinea il ruolo centrale che svolgerà in entrambi i casi il Cuore Immacolato di Maria. Lui scrive:—

Ho letto che lei nei “Commenti” si riferisce costantemente a tutti e 15 i Misteri del Santo Rosario. In una lettera del 1930, Suor Lucia di Fatima scrisse che se solo altre nazioni come il Portogallo venissero solennemente consacrate al Cuore Immacolato di Maria, “il Cielo avrebbe concesso ad esse grandi o addirittura maggiori grazie”. Chiaramente Dio vuole salvare le nazioni del mondo attraverso il Cuore di Maria e chiunque possa vedere di aver ricevuto una grazia speciale da Dio. Ma quale altra nazione oltre il Portogallo ha fatto una tale Consacrazione con tutti i suoi vescovi? Nessuna che io sappia.

Ma anche se la maggior parte degli uomini non sta profittando delle meraviglie del Cuore Immacolato, Ella si degna ancora di concedere la grazia a degli umili laici, come possiamo testimoniare noi qui nella nostra parte del Brasile. Nel 2011 la nostra cappella fu consacrata al Cuore Immacolato, e una catena sulla parete simboleggia la santa schiavitù della nostra cappella alla Beata Vergine. In particolare da alcuni anni stiamo seguendo la devozione dei Cinque Primi Sabati. Quando non abbiamo la Messa, facciamo quello che possiamo con il Rosario, la Comunione spirituale, i 15 minuti di meditazione dei Misteri del Rosario e un atto di riparazione al Cuore Immacolato, come ci ha chiesto la Madonna.

Il suo Rosario, tutti i 15 Misteri, viene recitato ogni giorno dal 2012 davanti al Santissimo Sacramento da un gruppo o l’altro di noi, ogni giorno, e le innumerevoli grazie che abbiamo ricevuto sono quasi incredibili. Questa devozione del Rosario e dei Primi Sabati è molto gradita a Dio anche in questi nostri giorni malvagi. Essa è la luce dei nostri tempi di oscurità e di apostasia. Dobbiamo praticare la Devozione, studiare l’intero contesto delle apparizioni di Fatima e applicare quello che così impariamo alla nostra vita e ai gruppi della “Resistenza”.

Viste tutte le difficoltà di vivere in un mondo liberale senza Cristo, vista la Rivoluzione che sta distruggendo la fortezza della Tradizione che era la Fraternità San Pio X, vista la nostra grande miseria e i nostri numerosi peccati, non sembra esagerato dire che è grazie al Rosario e ai Primi Sabati che stiamo mantenendo una minuscola Cristianità, un gruppo cattolico con un’aura cattolica, con buoni amici e una solida e spirituale formazione dottrinale, sia antiliberale sia controrivoluzionaria. Noi abbiamo i nostri problemi umani, senz’altro, ma riceviamo molte grazie dal Cuore Immacolato. Con la recita dei 15 Misteri ogni giorno, siamo testimoni delle meraviglie operate dalla Beata Vergine su una persona, un villaggio, una città, e anche un paese. Benedetto il Rosario della Vergine Maria!

Ecco la grandezza e la piccolezza delle consacrazioni della prossima settimana. La piccolezza sta nel fatto che esse contribuiranno a mantenere al livello più umile, in un mondo in balia del Diavolo, dei piccoli ambiti di Cristianità. Questi ridotti sono possibili ovunque e sono infinitamente validi ovunque, perché c’è un’infinita grandezza nel contribuire alla salvezza delle anime per tutta l’eternità. E speciali ringraziamenti speciali per entrambe le prossime consacrazioni vanno al Cuore Immacolato della Beata Vergine Maria.

Kyrie eleison.

Dio recluta

Dio recluta on Aprile 29, 2017

Su degli scottanti problemi di oggi Don Jean-Michel Gleize, professore di teologia presso il seminario di Ecône della Fraternità San Pio X, ha scritto due articoli che gettano una luce interessante sulla loro soluzione. In primo luogo: il Papa può cadere nell’eresia formale? Risposta, forse, perché i Papi non erano sempre ritenuti esenti da errori come lo sono stati negli ultimi secoli. E in secondo luogo: il documento papale Amoris Laetitia mostra che Papa Francesco sia caduto nell’eresia formale? Risposta, a rigor di termini, no, ma in effetti lo si può dire, perché il neo-modernismo mina la dottrina mentre fa finta di mantenerla. Questa seconda questione dovrà aspettare un altro numero di questi “Commenti”, ma se Don Gleize non voleva rimanere intrappolato tra sedecavantismo e liberalismo, doveva affrontare subito la prima domanda.

Nel primo e più breve articolo, egli dice che dalla “Riforma” protestante in poi, i teologi cattolici in generale, in particolare San Roberto Bellarmino, hanno sostenuto che il Papa non può cadere nella negazione consapevole e ostinata del dogma della Chiesa, cioè nell’eresia formale. Costoro citano Nostro Signore che dice a Pietro di confermare i suoi fratelli nella Fede ( Lc. XXII, 32), il che presuppone che Pietro non possa perderla. E sostengono che mai nella storia della Chiesa un Papa è caduto nell’eresia formale. D’altra parte, prima della rivoluzione protestante, dice Don Gleize, i teologi cattolici dal 12° al 16° secolo hanno generalmente ritenuto che un Papa potesse cadere nell’eresia formale, e questo parere è persistito nei tempi moderni, anche se meno frequentemente.

Don Gleize conclude che soprattutto in vista dei Papi conciliari, questi ultimi teologi non hanno dimostrato il loro assunto. Per quanto riguarda la permanente protezione di Pietro dall’eresia formale da Nostro Signore, bisogna dire che la fede è un atto della mente mosso dal libero arbitrio, e Dio interferisce raramente con il libero arbitrio. E per quanto riguarda i Papi nella storia, ad esempio Onorio fu anatemizzato dai suoi successori per aver favorito l’eresia monotelita. Questa conclusione è sicuramente discutibile e contestata, ma se si guarda la questione dal punto di vista storico delle Sette Età della Chiesa, essa ha senso.

Dopo tre Età iniziali (degli Apostoli, 33–70; dei Martiri 70–312; e dei Dottori, dal 312 a circa il 500 DC), la Chiesa è giunta alla Quarta Età: i 1000 anni di trionfo della Cristianità (dal 500 al 1517 circa). Ma alla fine del Medioevo il Diavolo e il peccato originale hanno fatto breccia nella Cristianità, e gli uomini si sono lanciati nella Quinta Età dell’Apostasia (1517-?), nella quale i cristiani degenerati hanno inventato una forma di ipocrisia dopo l’altra (tra le altre: protestantesimo, liberalismo, comunismo) per rendere omaggio alla virtù cristiana e alla civiltà mentre “liberavano” loro stessi per godere dell’ultimo vizio, per esempio al “matrimonio” omosessuale. Ora, Dio avrebbe potuto far continuare il Medioevo per sempre, ma avrebbe dovuto interferire con il libero arbitrio. Così ha fornito alla Sua Chiesa una speciale messe di Santi per guidare la Controriforma, e nel corso del successivo mezzo millennio Egli ha ottenuto, per arricchire la popolazione del Suo Cielo, un raccolto fatto di Santi post-medievali. Ma per contrastare la corruzione dell’uomo post-medievale, Dio ha scelto di rafforzare l’autorità nella Sua Chiesa, così che le anime che desideravano la salvezza ma non avevano abbastanza virtù interiore, potevano almeno essere dirette verso il Cielo da un’autorità esterna. Ma naturalmente, il Diavolo si mise al lavoro soprattutto sugli uomini di Chiesa che occupavano alti posti di autorità, e dopo quasi mezzo millennio è come se il Signore Iddio avesse detto: “Se non volete la Mia Chiesa, avrete la vostra Neochiesa”, e fu il Vaticano II.

Così ora l’autorità della Chiesa è danneggiata al di là di ogni riparazione umana, ed Egli userà altri mezzi per trarre dal nostro mondo spiritualmente esausto ancora un altro raccolto di anime. Un Castigo garantirà l’iniziale splendore della Chiesa della Sesta Età, ma il diavolo e il peccato originale avranno una natura umana su cui lavorare: quella indebolita in profondità dal liberalismo della Quinta Età, così che non ci vorrà molto tempo per giungere alla Settima Età dell’Anticristo. Ma questa sarà l’Età di alcuni dei più grandi cattolici di tutta la storia della Chiesa – una messe di speciali grandi Santi.

Kyrie eleison.

Previsioni sulla Chiesa

Previsioni sulla Chiesa on Aprile 22, 2017

Come ci si poteva aspettare, non è stata piccola la reazione dei lettori alla descrizione del “lento declino” della Fraternità San Pio X, come presentato nei due recenti numeri di questi “Commenti”. La reazione dimostra che non tutti i cattolici sono ciechi o non pensano. Ecco qui due lettori che argomentano, uno sul prossimo futuro della Fraternità, l’altro sul più lontano futuro della Chiesa. Ecco il primo:—

La destabilizzazione, la confusione e l’ammorbidimento delle menti dei sacerdoti e dei laici della Fraternità, ahimè, continuerà, e per molti diventerà ancora più penosa, perché gli attuali capi della Fraternità persevereranno e porteranno avanti il gioco che hanno impostato con i semi-conservatori. Dell’”urgente bisogno” (Mons. Tissier) di consacrare dei vescovi non si parlerà più. E quando l’elezione dei dirigenti della Fraternità non potrà più essere evitata, al Capitolo Generale che si volgerà normalmente nel luglio del 2018, gli attuali capi della Fraternità faranno preventivamente tutto quanto è in loro potere per assicurarsi che il loro perseguire un riconoscimento da parte di Roma continui senza interruzioni.

A seconda di come si recitano molte preghiere per il salvataggio della fortezza della vera Fede costruita da Mons. Lefebvre, Dio Onnipotente può intervenire con un miracolo per salvarla, ma umanamente parlando si direbbe che il marcio sia davvero andato troppo oltre perché essa possa salvarsi. Così l’apostolato mondiale della Fraternità ha bisogno urgentemente di nuovi e più giovani vescovi, ma come potranno essere scelti per servire la vera Fede anti-conciliare senza alienarsi i Romani conciliari che sono i soli che possono dare alla Fraternità quel riconoscimento così disperatamente perseguito dal quartier generale della stessa Fraternità a Menzingen? Mons. Lefebvre nel 1988 diceva che un tale perseguimento sarebbe stato l’”Operazione Suicidio” della Fraternità, ma quando mai i crociati liberali hanno fatto marcia indietro? Dimenticato il cattolicesimo, la loro reale religione è la crociata per il loro Valoroso Nuovo Ordine Mondiale.

L’altro lettore ritiene che il suicidio della Fraternità sia già cosa fatta, e guarda al futuro della Fede, senza la Fraternità, e più da un punto di vista divino.

Il silenzio proveniente da Ecône riguardo alla ‘regolarizzazione’, al momento è assordante. Sembrerebbe che l’affare sia, in realtà, un ‘fatto compiuto’. In questo caso, adesso possiamo rivolgere la nostra attenzione alla lunga strada del recupero e della cura di cui i Profughi Cattolici Tradizionali hanno sicuramente bisogno: un ripristino dell’ordine fuori dal caos e una scialuppa di salvataggio a cui aggrapparsi, visto che la nave romana che affonda risucchia il debole nella fede verso il fondo del mare. La diffusione della Fede si contrae, oppure ci si libera di coloro che sono stati infedeli? Dio ci aiuti!

Quando pensiamo al futuro della Chiesa di oggi, dobbiamo tenere a mente che la situazione è così drammatica che “non si accettano più scommesse”, cosa significhi nessuno lo sa, perché se la Fraternità, che ha agito per 40 anni come una boa per la vera fede, adesso sta affondando, cosa impedisce più alla Roma conciliare di risucchiare in fondo al mare i più deboli nella fede? Ma Dio è Dio, e può intervenire in qualsiasi momento, e in una varietà di modi, per interrompere la corsa a capofitto della Sua Chiesa verso la distruzione. Tuttavia, il pessimismo umano di questo lettore al momento sembra ben giustificato.

Meno facile da capire è il suo ottimismo circa un futuro di ripristino dell’ordine e di approntamento di una scialuppa di salvataggio, considerato il permanere dei Papi conciliari. Se c’è una lezione da trarre dalla storia della “Resistenza” dal 2012, è l’estrema difficoltà di fondare un’opera cattolica senza l’approvazione di quella che almeno sembra essere la Chiesa ufficiale. La verità cattolica è immensamente forte di per sé, ma senza il sostegno e la protezione dell’Autorità cattolica, che è l’autorità di Nostro Signore, la verità rimane altamente vulnerabile. Per esempio, in un contesto di autorità, un sacerdote può facilmente sottoscrivere una proposta sulla quale è in disaccordo, ma fuori da tale contesto, può facilmente obiettare alla saggezza della più saggia delle proposte.

Pazienza. Il problema è insolubile. Preghiamo, e aspettiamo che Dio Onnipotente ci sbalordisca tutti con la Sua soluzione!

Kyrie eleison.

Argomentare la Risurrezione

Argomentare la Risurrezione on Aprile 15, 2017

Alla vigilia della Pasqua, ricordiamoci di come sia ragionevole credere nell’evento così straordinario di un essere umano morto che esce fuori dalla tomba attraverso una pietra talmente pesante che impedisce persino di sognare di fare una cosa del genere. Vediamo per primo il teologico “come” della Risurrezione, e poi lo storico “se” dell’accaduto.

Per i cattolici che per il dono della fede soprannaturale credono che con l’Incarnazione, la seconda Persona divina della Santissima Trinità, in pieno possesso della completa Natura divina, abbia unito a Sé una completa natura umana, costituendo due nature in una sola Persona divina, non è difficile comprendere come la Risurrezione abbia avuto luogo. Sulla croce, la divina Persona è veramente morta: non nella sua immortale Natura divina, ma nella sua natura umana, in grado di morire come qualsiasi altro mortale con la separazione della sua anima umana dal suo corpo umano. Tuttavia, mentre questi due elementi, in Gesù Cristo potevano separarsi, né quella né questo si separò dalla Persona divina; ed è questo il motivo per cui i cattolici recitano nel loro Credo che Egli (corpo e anima) “patì e morì”, e che Egli (il corpo) “fu sepolto” e che Egli (l’anima) “discese agli inferi” (non l’Inferno dei dannati, ma il Limbo delle anime buone morte e in attesa che la morte redentrice di Cristo aprisse loro le porte del Paradiso chiuse da Adamo ed Eva). Sia il corpo umano sia l’anima umana di Cristo restavano entrambe unite alla Persona divina, e mentre non sarà stato facile per questa Persona morire della morte atroce sulla Croce, fu facile per Ella riunire la Sua anima umana nuovamente al Suo corpo umano nel sepolcro, così che la Sua natura umana completa tornasse a vivere. E nessuna pietra sulla terra avrebbe potuto essere abbastanza pesante da impedirGli di involarsi subito da Sua madre per consolarla.

Ma un uomo deve avere il dono soprannaturale della fede per accettare la realtà della Risurrezione? Non necessariamente. Se una mente incredula, ma retta, prende in considerazione gli argomenti meramente naturali tratti dalla psicologia naturale e dalla storia umana, può facilmente concludere che solo un evento almeno altrettanto sensazionale come la Risurrezione, può spiegare i fatti come li conosciamo (e nessuno dica che la Risurrezione sarebbe troppo dolce o gentile o consolante per essere materia di argomento! Gli uomini hanno bisogno di argomenti! Dio non ha messo la testa umana in cima al corpo per niente!).

In primo luogo, la psicologia umana argomenta degli Apostoli. Per tre anni hanno imparato a credere, fidando e amando il divino Maestro. Ma ecco che tutti scappano nell’orto di Getsemani, ed Egli viene giustiziato in pubblico come un comune malfattore. E dopo la Passione essi sono totalmente sfiduciati (cfr Gv. XX, 19). Cosa del tutto normale, viste le circostanze. Eppure, entro 50 giorni eccoli di nuovo a Gerusalemme, ad affrontare i capi degli Ebrei e a convertire questi ultimi perché credano in Gesù Cristo; e lo fanno a migliaia alla volta (cfr At II, 41; IV, 4). E nel giro di altri 300 anni questi Apostoli e i loro successori convertono lo stesso Impero Romano. Questi sono i fatti della storia. Che cosa può essere successo, se non qualcosa di talmente sensazionale come la Risurrezione, per spiegare una tale trasformazione psicologica che da cani bastonati (si fa per dire) li ha resi conquistatori del mondo?

In secondo luogo, la storia umana, vista dagli Ebrei. Essi odiavano Cristo, e lo uccisero, come hanno cercato da allora di distruggere la Sua Chiesa. Eppure, entro 50 giorni ecco i suoi discepoli, che comandano loro di farsi battezzare nel nome di Gesù Cristo, e lo fanno impugnando la Risurrezione come loro argomento principale. Il modo migliore per bloccare i loro disegni, non sarebbe stato quello di presentare a tutti il corpo morto di Cristo? E possiamo dubitare che, allora come oggi, essi avessero a loro disposizione il denaro, la polizia e il potere per esibire davanti a tutti il cadavere, se solo fosse stato possibile trovarlo dove avrebbe dovuto essere? Ma il Cristianesimo, invece di essere bloccato, decollò. E l’unica spiegazione possibile è che non ci fosse più alcun cadavere da trovare. Tale che la Risurrezione è vera. E non c’è nemmeno bisogno di avere la fede soprannaturale per accettare questa realtà. Così Pietro aveva ragione – per avere la vita eterna, Atti II, 38 – “Pentitevi e ciascuno di voi si faccia battezzare nel nome di Gesù Cristo”.

Kyrie eleison.