Commenti Eleison

Ansia Sedevacantista – I

Ansia Sedevacantista – I on Gennaio 25, 2014

Le parole e le azioni di Papa Francesco, fin dalla sua elezione ai primi dell’anno scorso, sono state così poco cattoliche e così scandalose che l’idea che i papi recenti non siano realmente Papi (“sedevacantismo”) ha ricevuto una nuova prospettiva vitale. Si noti che Papa Francesco presenta semplicemente in modo più sfacciato dei suoi predecessori la follia del Vaticano II. Resta da sapere se uno qualsiasi dei sei Papi conciliari (con la possibile eccezione di Giovanni Paolo I) possa realmente essere stato Vicario di Cristo.

La questione non è di primaria importanza. Se essi non sono stati Papi, la Fede e la morale cattoliche con le quali io devo “attendere alla mia salvezza con timore e tremore” (Cfr. Fil. II, 12), non cambiano di uno iota. E se essi sono stati Papi, non posso obbedire a loro ogni volta che si sono allontanati da questa Fede e da questa morale, perché “Bisogna obbedire a Dio piuttosto che agli uomini” (Atti, V, 29). Tuttavia, io penso di offrire delle risposte ad alcuni degli argomenti dei sedevacantisti, alcuni dei quali sembra che vogliano fare della sede vacante di Roma un dogma acui i cattolici non possono non credere. A mio parere le cose non stanno così. “Nelle cose dubbie, libertà” (Sant’Agostino).

Io penso che la chiave del problema, di cui il sedevantismo è semplicemente una delle espressioni, sta nel fatto che il Vaticano II è stato un disastro senza precedenti in tutta la storia della Chiesa di Gesù Cristo, e al tempo stesso è stato la logica conclusione di una lunga decadenza degli uomini di Chiesa cattolici, decadenza che risale al tardo Medioevo. Da un lato, la natura divina della Chiesa cattolica e dei principii che governano ognuna delle sue crisi, compresa la crisi conciliare, non può cambiare. Dall’altro, l’applicazione di questi principii deve tenere conto delle mutevoli circostanze umane entro le quali tali principii operano. Oggi, il grado di corruzione umana è senza precedenti.

Ora, due dei principii immutabili sono che, per un verso la Chiesa è indefettibile perché Nostro Signore ha promesso che le porte dell’Inferno non prevarranno contro di essa (Mt. XVI, 18); e per l’altro verso Nostro Signore ha chiesto se alla Sua seconda venuta ci sarebbe stata ancora la fede sulla terra (Lc. XVIII, 8), annotazione importante che suggerisce chiaramente che la Chiesa, alla fine del mondo, sarà quasi completamente abbandonata, proprio come sembra quasi completamente abbandonata nel 2014. In effetti, se noi oggi non stiamo vivendo la fine del mondo, sicuramente stiamo vivendo la prova generale di questa fine del mondo, come suggerito dalla Madonna de La Salette, dal Venerabile Holzhauser e dal Cardinale Billot.

Pertanto, oggi, come alla fine del mondo, la defezione può spingersi molto avanti. Essa non può spingersi oltre il volere di Dio Onnipotente che garantisce che mai la Sua Chiesa sparirà del tutto o verrà meno, ma può spingersi fino a dove Dio lo permette. In altre parole, nulla impedisce che la Sua Chiesa venga meno quasi completamente. E fino a che punto arriva questo “quasi completamente”? Dio solo lo sa, e così solo il tempo può dirlo, perché nessuno di noi uomini è nella mente di Dio, e solo i fatti possono rivelarci a posteriori ciò che sta nella mente di Dio. Ma Dio rivela in parte il suo volere nella Scrittura.

Ora, come pensano molti interpreti del capitolo XIII, 11–17 dell’Apocalisse, alla fine del mondo, la Seconda Bestia simile all’agnello che servirà l’Anticristo, sarà costituita dalle autorità della Chiesa, perché se queste autorità resistessero all’Anticristo esso non potrebbe prevalere, come secondo la Scrittura prevarrà. Quindi, è così straordinario che nella prova generale della fine del mondo i Vicarii di Cristo parlino e si comportino come nemici di Cristo? Sulla base di questo necessario contesto, il “Commento” della prossima settimana proporrà delle risposte ad alcuni dei principali argomenti dei sedevacantisti.

Kyrie eleison.

Buone Nuove

Buone Nuove on Gennaio 18, 2014

La prima buona notizia è che in questi giorni sta acquistandosi la casa Regina dei Martiri, nel sud-est dell’Inghilterra. In un primo momento il prezzo di acquisto sembrava fuori portata, ma due telefonate ad un benefattore francese e ad uno americano hanno prontamente prodotto rispettivamente circa i due quinti e un altro quarto della somma necessaria, e subito l’acquisto è stato possibile. Un’altra settima parte circa è venuta dai numerosi benefattori della St. Marcel Initiative, io ho svuotato diversi dei miei salvadanai bancari, e infine un benefattore asiatico ci ha fatto raggiungere il totale.

Calorosi ringraziamenti ad ognuno di voi che avete contribuito, perché le piccole donazioni non devono essere disprezzate. Dio non guarda solo alla quantità. Forse solo quando vede abbastanza vedove che si preoccupano di versare i loro spiccioli (Lc. XXI, 1–4), Egli ispira i benefattori capaci di donazioni più cospicue. Con Dio, lo spirito guida la materia, e non viceversa. Ma per favore, pregate per i tre benefattori di cui sopra, a cui siamo tutti debitori. Soprattutto penso alla casa, che possa essere in grado di servire da rifugio per i sacerdoti in visita, come un’oasi – se Dio vuole – di sanità mentale.

La seconda buona notizia è che il tradimento della Fede da parte dei dirigenti della neo-Fraternità San Pio X, un po’ la volta sta diventando sempre più chiaro per i sacerdoti della FSSPX. Uno dopo l’altro, alcuni tra i migliori di loro si si trovano estraniati e poi esclusi dalla Neo-Fraternità. Si pretende che si stiano allontanando di loro spontanea volontà, o per motivi puramente personali, o che siano stati esclusi per la loro disobbedienza. Naturalmente, mai questi traditori della dirigenza della FSSPX ammetteranno che è proprio il loro tradimento che sta cacciando fuori questi sacerdoti. Uno dopo l’altro essi stanno dichiarando che il loro problema con la neo-Fraternità è la dottrina: i documenti ufficiali della FSSPX del 15 aprile e 14 luglio 2012 e del 27 giugno 2013, dimostrano che i capi della neo-Fraternità stanno abbandonando la gloriosa lotta per la Fede di Mons. Lefebvre, in cambio di un conciliare piatto di lenticchie.

Così, in Sud America, un capace e devoto Priore della FSSPX ha rifiutato un trasferimento, ovviamente deciso per controllare e mettere a tacere la sua opposizione alla svendita attuata dal Quartier Generale, e ha scritto al suo Superiore del Distretto che il suo rifiuto è dovuto a ragioni puramente dottrinali. In Austria, un fedele e da tempo sofferente ex Priore ha fornito cinque seri motivi per il suo abbandono della Fraternità San Pio X, e tutto ciò che il Primo Assistente è riuscito a rispondere è che le sue ragioni non meritano di essere prese in considerazione. Soprattutto in Francia, un gruppo di 12 sacerdoti si sono riuniti, hanno rilasciato una pubblica dichiarazione di fedeltà alla posizione dottrinale di Mons. Lefebvre e hanno posto il loro sacerdozio a disposizione dei genitori che hanno bisogno di educare per i propri figli, dei giovani che hanno bisogno di formazione per il sacerdozio e delle anime che hanno bisogno dei sacramenti. C’è voluto tempo perché i sacerdoti in Francia cominciassero a reagire, ma la reazione si rivelara probabilmente tanto più forte del ritardo. Mons. Lefebvre amava citare il proverbio francese che dice che il tempo non rispetta niente di ciò che si fa senza di esso.

Abbiate pazienza, cari lettori. Dio non ha fretta, né ci si può prendere gioco di Lui (Gal.VI, 7). Se i traditori della FSSPX cercano di consolarsi dicendo che i sacerdoti che abbandonano o sono esclusi rappresentano solo una piccola minoranza del totale dei circa 500 sacerdoti della FSSPX, capiscono davvero poco del potere della verità! Essi l’hanno abbandonata, e la verità sta abbandonando loro – inesorabilmente. Dio abbia pietà di noi, tutti quanti.

Kyrie eleison.

Buon Senso Siriano

Buon Senso Siriano on Gennaio 11, 2014

Una notevole sintesi sul piano politico, di come e perché il mondo oggi stia andando così male, è presentata su YouTube da “Syrian Girl Partisan”. Si tratta di una giovane patriota siriana che elenca otto motivi per cui il Nuovo Ordine Mondiale (NOM) odia la Siria e sta facendo tutto il possibile per rovesciare l’attuale governo siriano e per sostituirlo con burattini del NOM. I cattolici non devono consentire alla propaganda e alle menzogne occidentali di avvelenare le loro menti, né devono dire che la politica non avrebbe nulla a che fare con la religione. Il NOM è mosso dal folle sogno di eliminare del tutto la Regalità Sociale di Cristo Re, insieme all’ordine naturale mondiale di Dio. Ecco i motivi della giovane siriana:—

1 La Banca Centrale della Siria è di proprietà dello Stato e da esso controllata , per servire l’economia nazionale e il popolo siriano, invece di arricchire i banchieri internazionali delle nazioni occidentali e di Israele, i quali impongono, a quasi tutte le nazioni del mondo, prestiti usurai che generano artificiali crisi debitorie con le quali queste nazioni sono praticamente schiavizzate.

2 La Siria non ha alcun debito col Fondo Monetario Internazionale (FMI). Il FMI agisce nella catalogazione dei debiti come una polizia dei banchieri internazionali. Ogni nazione saggia resta fuori dalle grinfie del FMI, ed è quello che la Siria è riuscita a fare, ma i banchieri non sono affatto felici per tale saggezza.

3 La Siria ha bandito le sementi geneticamente modificate , o “Franken-food”, perché Bashar Assad vuole proteggere la salute del suo popolo. Il “Franken-food” [cibo di Frankenstein] equivale al controllo dell’alimentazione, che significa controllo della popolazione. Ovviamente il NOM favorisce il “Franken-food” (gli USA lo imposero appena conquistato l’Iraq).

4 La popolazione della Siria è ben informata sul NOM , e della sua dominazione dei politici fantoccio del mondo tramite i suoi think-tank e le sue società segrete, discutono apertamente in Siria i media e le università. Tale trasparenza è anatema per il NOM, che deve mantenere le sue operazioni nel buio.

5 La Siria ha enormi riserve di petrolio e di gas , e sta lavorando per sfruttarle indipendentemente dalle gigantesche compagnie petrolifere occidentali come Shell e Texaco. Il NOM ama il petrolio, ma non gli piace per niente l’indipendenza del petrolio.

6 La Siria si oppone chiaramente e inequivocabilmente al sionismo e a Israele . Negli ultimi anni anche i media occidentali indegni hanno reagito alla trasformazione virtuale della Palestina in un mega-Goulag. La Siria denuncia questa brutale segregazione imposta da Israele. Ovviamente le lobby ebraiche del mondo intero si uniscono per usare tutta la loro influenza per porre fine a tale ferma opposizione ai loro compagni ebrei in Israele.

7 La Siria è uno degli ultimi Stati secolari musulmani in Medio Oriente , e si rifiuta di riconoscere qualunque superiorità di quel popolo che pretende ancora di essere il Popolo Eletto di Dio (anche 2000 anni dopo l’Incarnazione del Figlio di Dio, Gesù Cristo, che smise di scegliere il Suo popolo per la razza e decise disceglierlo per la fede- Romani III, IV, ecc.). Le stesse lobby castigheranno ogni rifiuto della loro superiorità, sia religiosa sia razziale.

8 La Siria mantiene con orgoglio e protegge la sua identità nazionale, politica e culturale , mentre il NOM cerca di fondere tutte le nazioni (tranne una) in un unico agglomerato di pecoroni humani, in vista dell’approssimarsi dell’Anticristo.

Si visionino su YouTube i nove minuti del video originale;”Syrian Girl Partisan”, o si legga l’eccellente sintesi del commentatore argentino su actualidad.rt.com/expertos/Salbuchi. (Questo numero di”Commenti Eleison”si basa massicciamente sul testo di AdrianSalbuchi.) Qualunque siano le altre anomalie delle nazioni musulmane, chi può negare quanto esse stiano facendo in più rispetto al corrotto e decadente Occidente, per resistere all’empio Nuovo Ordine Mondiale?

Kyrie eleison.

Billot – III

Billot – III on Gennaio 4, 2014

Gli attuali dirigenti della Fraternità San Pio X stanno costantemente e astutamente lavorando per inserirla nel contesto della Chiesa ufficiale, che costantemente e astutamente porta avanti gli ideali rivoluzionari e conciliari di libertà (libertà religiosa), uguaglianza (collegialità) e fraternità (ecumenismo). Eppure questi dirigenti prenderanno sicuramente sul serio il Cardinale Billot. Dovrebbero dunque meditare sulle sue riflessioni sulla nostra Quinta Età della Chiesa, che, nell’Epilogo al primo volume del suo celebre Trattato della Chiesa di Cristo, seguono la sua esposizione delle Sette Età. Ecco alcune di queste riflessioni, liberamente tradotte e adattate dal latino:—

La nostra età sarebbe quindi la Quinta Età, l’Età della defezione, dell’apostasia e del liberalismo, posta tra la fine del Sacro Romano Impero e quello che San Paolo chiama “ risurrezione dai morti (Rm. XI, 15). Così sia! Essa dà a tutti noi, in mezzo alle nostre così tante e così grandi tribolazioni odierne ( il Cardinale scriveva nel 1927 – cosa avrebbe scritto nel 2013? ), la speranza di una futura restaurazione e – si perdoni l’espressione – contro-rivoluzione. Già oggi molti eminenti scienziati, politici ed economisti, riconoscono e ammettono liberamente quanto fossero avvelenati i frutti della Rivoluzione Francese del 1789, che proclamò che la sola e unica fonte di tutti i mali del mondo fosse il disprezzo per i “diritti dell’uomo”. Che leggerezza! Che sciocchezza!

La libertà dei Rivoluzionari si è rivelata una tirannia del più forte sul più debole; la loro uguaglianza si è tradotta in pochi milionarii che signoreggiano sempre più sul popolo (si pensi a Wall Street 2013!); la loro fraternità ha generato lotte intestine o odio inespiabile di classe.Alcune persone colgono questo, mentre molti non vedono il carattere essenzialmente satanico della Rivoluzione . Tuttavia, coloro che non si fermano alla superficie, vedono che la questione religiosa sta alla base di tutte le altre questioni che affliggono presentemente l’umanità : che la peste del liberalismo politico ed economico scaturisce dal liberalismo ateo e anticristiano di cui sopra; che l’ordine sociale non può in alcun modo essere restaurato se non quando i principi della Chiesa dirigeranno nuovamente la vita pubblica.

Vorrei che questo riconoscimento della teoria potesse portare frutti pratici! Chiediamo una tale restaurazione con tutto il nostro cuore, sapendo che le leggi pagane sotto le quali viviamo adesso possono ancora permettere alle persone di essere cristiane (nel 2013, per quanto tempo ancora?), ma rendono del tutto impossibile la società cristiana. Quindi cerchiamo soprattutto il Regno di Dio e la sua giustizia, senza disdegnare il resto che ci verrà dato in aggiunta (cfr. Mt.VI, 33). Come dice San Paolo della pietà, che ‘è utile a tutto’, così è anche per l’influenza della Chiesa, ‘portando con sé la promessa della vita presente come di quella futura’ (Cfr. I Tim. IV, 8)”.

Non è difficile vedere qui, come il Cardinale non fosse una delle tante anime che lui dice non vedono oltre il fascino ingannevole del mondo moderno. Al contrario, la sua ferma padronanza della dottrina cattolica gli permetteva di descrivere i nostri tempi con quasi un secolo di anticipo.

Quartier generale della FSSPX, svegliati dal tuo folle sogno di convertire i liberali che oggi controllano la Chiesa, e smetti di pretendere, con un fiume di ambigue Dichiarazioni, che stai ancora difendendo la Tradizione. Le tue azioni provano il contrario, e i fatti parlano più forte di una serie di Dichiarazioni! Tu hai nome di vivo e sei morto!Sii vigilante e rafforza quel resto che stava per morire.Ricordati cos’hai ricevuto e udito da Mons. Lefebvre: méttila in pratica e ravvéditi ’.

Kyrie eleison.

Billot – II

Billot – II on Dicembre 28, 2013

Non è solo con i nomi delle sette Chiese dell’Asia (cfr. Commenti . . . ), ma anche col contenuto delle sette Lettere ad esse indirizzate (Ap. II e III) che il cardinale Billot stabilisce una connessione con i sette periodi principali della storia della Chiesa. In questo senso, particolarmente interessante è la lettera alla Chiesa di Sardi (Ap. III, 1–6) che corrisponderebbe alla nostra Età, la quinta, l’Età dell’Apostasia. Dopo aver evocato l’opulenza, il lusso e la prosperità materiale associate a Creso, famoso reggitore di Sardi, Billot scrive:—

“Come ci si può aspettare, questa Chiesa sembra essere in uno stato di declino spirituale. Apostasia e decadenza sono ogni dove, ma mentre la maggioranza delle anime abbandona la religione, ve ne sono alcune che rimangono fedeli a Cristo. L’Angelo dice:’A Sardi vi sono alcuni che non hanno macchiato le loro vesti’. Ma: ‘Tu hai nome di vivo e sei morto!’ Il nome (ma non la realtà) di vita, conoscenza, libertà, civiltà, progresso; e sei morto, seduto nelle tenebre e all’ombra della morte, perché la luce della vita, che è Nostro Signore Gesù Cristo, è stata rigettata. Per cui il vescovo di Sardi dice: ‘Sii vigilante e rafforza quel resto che stava per morire’. Ed egli raccomanda soprattutto di attaccarsi indefettibilmente a tutte le tradizioni dei santi Apostoli, senza minimamente allontanarsi dal significato dato ad esse dai Padri della Chiesa, con la scusa o sotto la suggestione di una più profonda comprensione: ‘Ricordati dunque cos’hai ricevuto e udito: osservala e ravvediti’. Così per la quinta Età. Ma ciò che segue è un po’ più gioioso.”

E il Cardinale passa alla sesta e alla settima Età.

I lettori che non avessero mai letto questi primi sei versetti di Apocalisse III in connessione con i nostri tempi, farebbero bene a farlo. La connessione è notevole e non accidentale.

È notevole perché “rafforza quel resto che stava per morire” corrisponde esattamente alla Controriforma che ha salvato il Cattolicesimo dal Protestantesimo, ai Papi anti-liberali che hanno salvato dalla Rivoluzione ciò che era rimasto della Chiesa, a Mons. Lefebvre ed altri che hanno salvato la Tradizione dal Vaticano II, e oggi alla Resistenza che si batte per salvare il salvabile della sua Fraternità che sta scivolando nel liberalismo. Sicuramente i cattolici possono rincuorarsi per questa prospettiva, dato che la loro lunga, e apparentemente senza speranza, azione di retroguardia viene da un lontano passato e si inserisce in ultima analisi in un trionfante futuro. È per questo che ci è stato dato il libro dell’Apocalisse.

Né la connessione è accidentale. Nostro Signore ha promesso ai suoi Apostoli (Gv. XVI, 12–14) che il suo Spirito, lo Spirito Santo, sarebbe stato nei secoli con loro e con i loro successori per rivelare loro ciò che avrebbero avuto bisogno di sapere solo nel futuro. Fu solo quando la Guerra dei Trent’anni (1618–1648) stava devastando la Germania che al venerabile Holzhauser fu data la comprensione delle sette Età celate nelle Lettere alle sette Chiese dell’Asia. Così, fu solo quando la rivoluzione russa stava per scoppiare che avemmo bisogno che la Madonna ci assicurasse a Fatima che alla fine il suo Cuore Immacolato avrebbe trionfato. È vero, la Chiesa adesso sta per essere eclissata (si veda su Internet il filmato della Messa pubblica celebrata recentemente in Brasile dal chierico in bianco), ma questo non significa che noi si abbia necessità o giustificazione per diventare liberali.

Kyrie eleison.

Billot – I

Billot – I on Dicembre 21, 2013

Da anni tengo delle conferenze sulle Sette Età della Chiesa, basate sul Commento al libro dell’Apocalisse, del Venerabile Bartolomeo Holzhauser. Questi, sacerdote tedesco della prima metà del 1600, disse di averlo scritto sotto ispirazione. Le conferenze sono state bene accolte, soprattutto perché inquadrano la follia del nostro tempo in un modello armonico della storia della Chiesa. Ciò che non sapevo, però, è che la visione di Holzhauser fosse condivisa da un famoso teologo classico, il che rende più difficile scartare Holzhauser come un mero visionario o “apparizionista”.

È nell’Epilogo del primo volume del suo classico Trattato sulla Chiesa di Cristo , che il Cardinale Louis Billot (1846–1931) espone con qualche dettaglio la corrispondenza affermata da Holzhauser tra i sette principali periodi della storia della Chiesa e le sette lettere alle sette chiese dell’Asia, che compongono i capitoli II e III del libro dell’Apocalisse. L’Epilogo di Billot non menziona mai Holzhauser, ma è difficile immaginare che non ci sia alcun nesso. Comunque, Billot si preoccupa di dare inizio a questa corrispondenza, non partendo da una visione o ispirazione, ma dai nomi greci delle sette chiese. L’adeguatezza di questi nomi rispetto all’evolversi della storia della Chiesa costituisce una notevole coincidenza o più verosimilmente una traccia del lavoro della Provvidenza – Dio, Maestro della Storia!

Così, Billot dice che Efeso ( Ap , I, 1–7) in greco significa “partente”, ovviamente in corrispondenza con l’Età Apostolica (33–70 DC), con la quale ha inizio la Chiesa. Smirne ( Ap . I, 8–11) designa la seconda Chiesa e significa “mirra”, in corrispondenza con la passione e le sofferenze della Seconda Età della Chiesa (70–313 DC), quella dei Martiri. Pergamo ( Ap . I, 12–17) fu una città famosa per la letteratura, così che “pergamo”serve a designare il materiale su cui si scrive, in corrispondenza con l’insieme dei grandi scrittori della Chiesa, appartenenti alla Terza Età della Chiesa, quella dei Dottori (313–800). Tiatira indica la Chiesa successiva ( Ap . II, 18–29) e significa “splendore del trionfo”, in corrispondenza col trionfo per mille anni della Chiesa cattolica, a partire da Carlo Magno (742–814) fino alla Rivoluzione Francese (1789).

Questi mille anni potrebbero essere anche calcolati a partire dalla conversione di Clodoveo (496) fino all’esplodere del Protestantesimo (1517). Ma che si fissi il declino della Cristianità a partire dalla Riforma o dalla Rivoluzione, in ogni caso Sardi , che designa la quinta Chiesa ( Ap . III, 1–6), fu la città di Creso, un uomo favolosamente ricco, il che evoca l’abbondanza del denaro, la prosperità materiale e la decadenza spirituale, così da corrispondere ai tempi moderni. Infatti, gli avvertimenti per la Chiesa di Sardi corrispondono perfettamente alla nostra età odierna, come vedremo con Billot in ulteriori “Commenti”.

Chiaramente, ci avviamo verso il futuro con la sesta Chiesa, quella di Filadelfia ( Ap . III, 7–13), che significa “amore” (Fila-) per la “fratellanza” (-adelfia). Per il cardinale Billot questo nome corrisponde all’ultimo trionfo della Chiesa, contrassegnato in particolare dalla conversione dei Giudei, come profetizzato da San Paolo ( Rom . XII, 12), e dalla loro riconciliazione con i Gentili, finalmente fratelli in Cristo ( Ef . II, 14–16).

Ma la chiesa di Filadelfia è avvertita che è in arrivo la tribolazione ( Ap . III, 10), che corrisponde alla settima ed ultima Età della Chiesa, quella di Laodicea ( Ap III, 14–22), che prende il nome da giudizio (dike) dei popoli (laon). Sarà l’ultima e più terribile prova della Chiesa: la persecuzione dell’Anticristo, seguita dal Giudizio Universale di tutte le anime che hanno sempre vissuto e quindi di tutti i popoli.

Kyrie eleison.