Commenti Eleison

Emozioni dilaganti

Emozioni dilaganti on Febbraio 9, 2019

In un altro interessante articolo sul bollettino periodico della TFP americana (Tradizione, Famiglia, Proprietà, del 4 gennaio), John Horvat osserva e critica un fenomeno diffuso della società moderna: le emozioni che sfuggono al controllo e dominano la vita delle persone. Anche in questo caso (cfr. il “Commento” 590 del 3 novembre 2018), mentre da un punto di vista cattolico la TFP internazionale si dimostra essere un’organizzazione vulnerabile a critiche più o meno severe (in particolare evitando la vera Chiesa), il suo bollettino americano ha molti articoli riflessivi ma accessibili per i cattolici di oggi che devono vivere in un mondo senza Dio. How Wisdom helps People Destroy the Dictatorship of the Emojis (“Come la saggezza aiuti le persone a distruggere la dittatura delle faccine”) di John Horvat, è uno di questi articoli.

Un “emoji” è una di quelle piccole immagini o simboli pittografici digitali usati per esprimere un’idea o un’emozione, in particolare quelle sorridenti o accigliate faccine che si trovano liberamente sui computer e che si inseriscono facilmente in un testo per esprimere una qualsiasi delle più svariate emozioni. Horvat usa le “emoji” come un esempio concreto della frequenza con cui le emozioni figurano nella società odierna. Egli sostiene che le emozioni non sono di per sé cattive, ma attualmente svolgono un ruolo troppo importante nella vita quotidiana, con risultati disastrosi per l’intera società. Quando le persone non vogliono affrontare la realtà di un mondo che include difficoltà e sofferenza, è allora che i sentimenti prevalgono sui fatti, dice Horvat, e invece di pensare, le persone si emozionano, come per esempio quando le crude emozioni alimentano la rabbia politica che sta scuotendo il mondo. Mentre fa male il dover pensare per capire perché i problemi del mondo sono come sono, ecco che le emozioni fanno star bene, e quindi si preferisce emozionarsi. Ma le emozioni hanno una comprensione necessariamente incompleta della realtà; è per questo che molte buone mogli che hanno istinti e intuizioni preziose, riconoscono che queste devono essere subordinate al ragionamento normalmente più elevato del loro marito (non alla sua tirannia). Ed ecco perché i nostri politici emotivi di oggi sono così folli; e perché la Neochiesa del Vaticano II e i suoi preti conciliari sono così effeminati.

Ma perché il ragionamento è superiore all’emozione? Perché il ragionamento appartiene alla parte più alta dell’uomo, alla sua mente e volontà, mentre le emozioni umane appartengono alle parti più basse dell’uomo, alle sue passioni con la sua volontà. Certamente Nostro Signore e la Madonna hanno avuto delle emozioni. Nostro Signore ha pianto sulla tomba di Lazzaro (Gv XI, 35). La Madonna ha sofferto intensamente quando smarrì il suo ragazzo di 12 anni (Lc. II, 48). Ma Ella con la sua ragione sottomise il suo dolore materno al mistero di Lui (Lc. II, 50), mentre Lui, 21 anni più tardi, nell’Orto del Getsemani, sottomise la sua umana agonia alla volontà del Padre Suo Celeste (Mt. XXVI, 39). Infatti, mentre tutti gli animali hanno appetiti o passioni sensoriali con cui rispondono alle sensazioni provenienti dall’esterno, solo l’animale razionale, l’uomo, possiede anche la facoltà superiore della volontà, con la quale risponde alle informazioni intellettive che gli provengono dalla mente. Questa dimensione intellettiva o razionale dell’uomo manca del tutto agli animali bruti o non-razionali.

Ora, nessuno sano di mente accusa un animale non-razionale di aver commesso peccato. Al peggio esso sta solo seguendo il suo istinto. Questo perché il bene e il male sono percepiti solo dalla mente dell’uomo ed attuati come tali dalla sua volontà. E questo perché l’avere la mente e la volontà permette all’uomo di avere la coscienza consapevole del peccato (Gv. I, 9), e di essere capace di peccare. Ed è per questo che la volontà dell’uomo deve seguire la sua superiore ragione e controllare le sue inferiori emozioni, né comprimendole troppo, né lasciandole andare completamente, ma utilizzandole secondo la ragione, in base a quello che la sua ragione naturale (Gv I, 9) gli dice essere giusto e non sbagliato.

Ne consegue che se gli uomini vogliono peccare, cominceranno con l’offuscare o con l’oscurare la loro coscienza, e possono benissimo finire col negare di avere la ragione e con l’affermare che gli animali sarebbero altrettanto razionali quanto loro. In mezzo a tali estremi essi lasceranno andare le loro emozioni in modo che non debbano più pensare e possano essere liberi di sguazzare nelle loro passioni. Horvat non va così in profondità, ma in realtà questo moderno scatenamento delle emozioni fa parte integrante della guerra totale che l’uomo moderno conduce contro Dio. Per lui, Dio deve solo uscire dal Suo universo, in modo che egli possa prendere il Suo posto e fare così quello che gli pare. Caro Dio, abbi pietà di noi!

Kyrie eleison.

Olocaustianita

Olocaustianita on Febbraio 2, 2019

Molti cattolici sembrano pensare che il cosiddetto “Olocausto” non abbia a che vedere con la religione. Si sbagliano di grosso. Ecco due paragrafi (leggermente modificati) del bel tributo reso al compianto Professore Robert Faurisson da Jérôme Bourbon, bravo direttore dell’eccellente settimanale parigino, Rivarol:—

Non solo il Professore Faurisson, con le sue ricerche e la sua famosa frase di 60 parole, ha minacciato i fondamenti ideologici dell’ordine mondiale uscito dalla Seconda Guerra Mondiale, ma ha anche messo in discussione la religione, o contro-religione, dell’”Olocaustianità”. Questa è una vera e propria religione, che esige rispetto e sottomissione. Il suo falso dio richiede l’omaggio di adorazione, con l’incenso che bruci continuamente davanti a sé, la fiamma da accendere come allo Yad Vashem, con fiori da offrire, e lamenti rivolti al Cielo, come nei pellegrinaggi e nelle processioni ad Auschwitz e altrove, con la gente che deve battersi il petto, gridando “Mai più”.

L’”Olocaustianità”, insegnata dalla scuola elementare fino alla fine dei propri giorni, dalla televisione, dal cinema e da ogni forma di intrattenimento, non fa altro che scimmiottare tutte le caratteristiche della religione cattolica. Ha i suoi martiri (i Sei Milioni), i suoi Santi (Elie Wiesel, Anna Frank), i suoi miracoli (i sopravvissuti all’Olocausto), i suoi stigmatizzati (i detenuti tatuati), i suoi pellegrinaggi (ad Auschwitz, ecc.), i suoi templi e cattedrali (i musei e i memoriali dell’”Olocausto”), i suoi oboli con i quali ottenere il perdono (gli interminabili pagamenti in riparazione, a Israele e ai sopravvissuti dell’”Olocausto”), le sue r eliquie (denti, capelli, scarpe, ecc. dei detenuti nei campi), le sue vite dei Santi (i libri di Elie Wiesel, Anna Frank, ecc.), le sue camere di tortura (le camere a gas), il suo Vangelo (il verdetto del tribunale militare di Norimberga del dopoguerra), i suoi Sommi Sacerdoti e i suoi Pontefici (Simon Wiesenthal), la sua Inquisizione (tribunali civili antirevisionisti), le sue leggi contro la blasfemia (che vietano severamente qualsiasi interrogativo sull’”Olocausto”), la sua Città Santa (la Gerusalemme moderna), i suoi predicatori e i suoi guardiani (tutti gli istruttori e le associazioni politiche, dei media, della religione, dei sindacati, dello sport e dell’economia), le sue Congregazioni Religiose (il Congresso Mondiale Ebraico, il B’nai B’rith, l’AIPAC, ecc., ecc.), il suo Inferno (per tutti i nazionalisti – eccetto gli Israeliani! –, per tutti i revisionisti, per tutti i credenti nel deicidio e nel Nuovo Testamento che sostituisce il Vecchio, etc.), e i suoi fedeli (quasi tutta l’umanità).

Tuttavia, non solo l’”Olocaustianità” scimmiotta il cristianesimo, ma addirittura lo capovolge: invece dell’amore, predica l’odio; invece della verità, le menzogne; invece del perdono, la vendetta talmudica; invece del rispetto per gli anziani, la caccia alle vecchie guardie dei campi; invece dello spirito di povertà, l’ottenimento dei pagamenti di riparazione; invece dell’umiltà, la spinta a dominare; invece della condivisione, la ricerca del guadagno personale; invece della carità, il ricatto; invece del rispetto per gli altri, il linciaggio; invece della quiete e della discrezione, la pubblicità e le chiassose accuse nei media; invece della sconfinata giustizia di Dio, la sfacciata ingiustizia dei conquistatori che si pongono come giudici dei vinti, e così via.

Ed allora, ecco qui un sonetto per onorare ciò che ha fatto il Prof. Faurisson per scrollare questa scimmia dalle spalle dell’umanità:

“La Verità è potente e prevarrà”, dicono tutti.
“Ah, no!” risponde una razza, “la Verità la facciamo noi”.
“Siamo noi la razza eletta, al di sopra degli uomini tutti,
Ed è la nostra verità che devono accettare gli inferiori, che siete voi!”.
E da come questa razza ha rimodellato le due Guerre Mondiali,
è nata tutta una mitologia.
Che impone le camere dell’orrore alle menti deboli
Inventandosi un dio a cui tutti devono latria.
Eppure un fragile Francese ha sfidato le menzogne razziste.
“Fateci vedere una tale reale camera – una sola!”
Ma non c’erano da mostrare immagini realiste.
Con rabbia i razzisti capirono che la Verità vinceva da sola.
Professore, lei non ha creduto in Dio,
Ma Egli l’ha usata per dar forza a tutte le razze.

Kyrie eleison.

Maccabei ? Dove?

Maccabei ? Dove? on Gennaio 26, 2019

Cosa significa la riunificazione della Fraternità San Pio X con Roma per la gran massa degli abitanti del mondo e anche per la gran parte dei cattolici? La risposta deve essere: poca cosa. Così deve essere accaduto quando i passeggeri del Titanic videro una squadra di ingegneri andare sottocoperta per fare un’ispezione: avranno mostrato poco interesse; ma non appena sono venuti a sapere che la loro grande nave era condannata, il loro interesse deve essere alquanto cresciuto. La Chiesa cattolica si è scontrata con l’iceberg del Vaticano II oltre 50 anni fa. Un grande ingegnere della Chiesa avvertì il capitano della stessa Chiesa di ciò che era successo, e quale fu il risultato? Egli mostrò come impedire che la Chiesa affondasse. Purtroppo, Mons. Lefebvre allora non fu ascoltato, né lo è stato da allora, e i suoi scoraggiati successori oggi preferiscono ascoltare i capitani fuorviati, i quali, se la Fraternità non mostra più la vera via d’uscita, sono da compatire. Ricordiamo gli ultimi sei anni del processo di riunificazione e valutiamo a che punto si trova oggi.

Il passo decisivo in questo processo è stato il Capitolo Generale della Fraternità del 2012, dove si è rinunciato al principio fondamentale di Monsignore: senza un accordo dottrinale tra la Fraternità e Roma, nessun accordo puramente pratico potrà servire alla Chiesa. Questo perché un cattolico è tale in primo luogo per la sua soggettiva virtù di fede, che sottomette la sua mente e la sua volontà all’oggettivo credo della Fede della Chiesa. L’errore che procura il soggettivismo è rendere soggettiva la Fede oggettiva, in modo che io sia libero di credere, e di conseguenza di comportarmi, come mi piace. Come credere che 2 più 2 faccia 4, OPPURE 5 OPPURE 6 OPPURE 6.000.000. Questa infedeltà del Vaticano II, la Fraternità la ha essenzialmente adottata nel 2012, eppure i capi della Fraternità hanno iniziato a rassicurare da subito i loro sacerdoti e i laici che nulla di essenziale era cambiato nella Fraternità. MA –

Nel 2013 ebbe inizio a Roma una serie di incontri pubblicamente ammessi con le autorità romane, per preparare passo dopo passo il pieno riconoscimento. Questo processo è stato regolarmente seguito:—

Nel 2014, ci sono state delle visite di dignitari romani ai seminari della FSSPX, e c’è stato per il Giubileo la “concessione” temporanea della giurisdizione ufficiale per le Confessioni amministrate dalla FSSPX.

Nel 2015, la “concessione” temporanea per le Confessioni e l’Estrema Unzione è stata resa permanente.

Nel 2016, le ordinazioni sacerdotali nella FSSPX non dovevano più essere punite con la sospensione “a divinis”.

Nel 2017, i matrimoni celebrati dalla Fraternità sono stati resi “leciti” dalla partecipazione di un sacerdote della Neochiesa come testimone.

Nel 2018, il Capitolo Generale della FSSPX ha eletto per il suo Consiglio Generale tre uomini che non sono leoni della Fede, e ha creato due nuovi incarichi ad affiancarli (Consiglieri Generali) per consentire a Mons. Fellay e a Don Schmidberger di mantenere il loro potere come i due principali leoni della riunificazione.

E nel 2019? – Roma ha attuado il riassorbimento della Commissione Ecclesia Dei (ED) nella Congregazione per la Dottrina della Fede (CDF), da cui era sorta nel 1988 per riportare a Roma i cattolici tentati dalle consacrazioni episcopali della Fraternità a seguire Monsignore invece che Roma. Come tale, l’ED era destinata ad essere relativamente gentile con i tradizionalisti. Ma Papa Francesco non ha tempo per la Tradizione. Quindi, poiché la Neofraternità ora è d’accordo con Roma e non c’è più lo scontro con Roma che c’era nel 1988, egli ha posto fine all’ED. Ma mentre l’ED era gentile con la Tradizione, la CDF annovera i leoni della Neochiesa. Come Cappuccetto Rosso, la Neofraternità si getta nelle fauci di Roma – “Oh, dolce grande cattiva Roma, che bei denti che hai!” “Per mangiarti meglio, sciocca bambina!”

E la Fraternità? Come sarà felice que Roma ha soppressa l’ED, perché la CFD la tratterà come appartenente pienamente alla Chiesa, così rischia di essere felice se Roma dovesse assegnare alla Fraternità due Neovescovi relativamente decenti per sovvenire al suo bisogno di Ordinazioni e Cresime, ma provenienti da fuori la Fraternità e sempre sotto il controllo della stessa Roma. Da parte di Roma sarebbe una mossa intelligente, atta a chiudere ancora di più la trappola su ciò che resta della Fraternità di Monsignore Lefebvre. E quanti sacerdoti della Neofraternità vedranno che in questo c’è “un mare di problemi”, per non parlare di “prendere le armi, per porvi fine” (Amleto)? Non molti, si può temere.

Kyrie eleison.

Incendi Californiani

Incendi Californiani on Gennaio 19, 2019

Se qualcuno, soprattutto negli USA, ma in qualsiasi altra parte del mondo, pensa ancora che le Nazioni Unite siano un’organizzazione benevola, o che gli incendi più recenti che hanno devastato lo Stato della California siano normali incendi boschivi, deve ricredersi su entrambe le cose. Vi sono serie prove che gli incendi che hanno distrutto il mese scorso le città di Paradise e Malibu e fatto delle vittime, solo Dio sa da quante centinaia di persone, siano stati appiccati, e vi è il ragionevole sospetto che il tutto faccia parte di un piano delle Nazioni Unite per ridurre la popolazione statunitense e cacciarla dalle campagne nelle grandi città. Paranoia? O un nuovo paradigma? Continua a leggere.

Grazie alla lunga esperienza nello Stato della California le caratteristiche di un normale incendio boschivo sono ben note. Le temperature non sono mai abbastanza alte da fondere metalli o pneumatici, gli incendi non iniziano mai improvvisamente in più punti contemporaneamente, gli alberi che circondano le case raramente rimangono intatti quando le case sono bruciate, e le case non sono di solito rase al suolo lasciando a terra un mucchio di cenere prevalentemente bianca. Tuttavia, queste sono le caratteristiche degli incendi che hanno distrutto Malibu e Paradise. Inoltre, le strade d’uscita per le quali gli abitanti hanno cercato di lasciare le città in fiamme sono state trasformate in cimiteri, con i rottami delle auto e i loro autisti ridotti in cenere, mentre gli alberi che fiancheggiano le stesse strade sono rimasti intatti. Su Internet si trovano una dovizia di prove visive. Giusto un solo esempio, si veda themillenniumreport.com.

La spiegazione di gran lunga più probabile è che gli incendi siano stati causati da armi DEW, Directed Energy Weapons – armi ad energia diretta – ad esempio cannoni laser usati dall’alto, da elicotteri o aerei. I raggi di alcuni di questi cannoni a raggi, che sono in circolazione da decine di anni, sono stati catturati dalle telecamere dei cellulari di alcuni abitanti, e spiegherebbero il surriscaldamento e la selettività della combustione. Ma chi mai avrebbe programmato un satellite o pilotato un aereo per effettuare omicidi deliberati tra i concittadini? Cari lettori, a meno che non abbiate la testa sepolta nella sabbia, dovete sapere ormai che poche persone credono ancora che l’11 settembre sia stato opera di 19 Arabi. La maggior parte delle persone ora ammette che le prove indicano un lavoro interno, se non del governo o delle forze armate, in ogni caso di quello che ora viene chiamato lo “Stato profondo”, in altre parole il governo privato nascosto all’interno del governo pubblico, e che lo governa. E l’11 settembre è stato nel 2001. Quanti altri omicidi sono compiuti da allora da questi quasi giocatori di Nintendo . . . . .!

Ma perché lo “Stato profondo” dovrebbe fare una cosa del genere? Per realizzare uno dei numerosi piani predisposti per la tirannia del Nuovo Ordine Mondiale. Nel 1992 si tenne un’importante riunione delle Nazioni Unite a Rio de Janeiro, dove 178 governi votarono per adottare l’ Agenda 21, un piano di “sviluppo sostenibile” per il futuro del mondo. Un candidato americano alle presidenziali, Albert Gore, non ha forse proposto la riduzione di nove decimi della popolazione mondiale? Perché non arrostirla allora con i giochi Nintendo dal cielo? Domanda seria per questi futuri dirigenti del nostro mondo senza Dio! Se amate Dio, svegliatevi e sentite l’odore di bruciato!

L’obiettivo 15 dell’ Agenda 2030 dell’ONU, che è stata adottata nel 2015 per sostituire l’ Agenda 21, recita: Proteggere, ripristinare e promuovere l’uso sostenibile degli ecosistemi terrestri, gestire in modo sostenibile le foreste, combattere la desertificazione, arrestare e invertire il degrado del suolo e la perdita di biodiversità. In parole povere, costringere gli esseri umani a lasciare la terra per i grossi concentrati urbani dove è possibile “impacchettarli e costiparli” e controllarli più facilmente; criminalizzando la proprietà fondiaria privata; criminalizzando l’autosufficienza e forzando la totale dipendenza dal governo. Ma forse il più probabile di tutti è un quarto scopo: terrorizzare la popolazione con precisi super-potenti cannoni a raggi usati dall’alto, contro i quali non c’è difesa. Dopo tutto, l’obiettivo è una tirannia mondiale, e come va per la California, così va per gli USA, e come va per gli USA, così va per il mondo.

Ora i lettori capiscono perché la Madonna disse nel 1973 ad Akita in Giappone: “Solo io posso aiutarvi ora”?

Kyrie eleison.

Trappola chiusa?

Trappola chiusa? on Gennaio 12, 2019

E così la Chiesa e il mondo sono entrati in un altro anno, con tutto ciò che porta ad una terza Guerra Mondiale per spazzare via l’umanità dalla faccia della terra. E questi “Commenti” hanno raggiunto il loro 600° numero, mentre sembra giusto ieri che celebravano il loro 500° numero. Il mondo gira ad un ritmo vertiginoso – in latino, “volvitur orbis” – ma Dio Onnipotente ha il pieno controllo, e la Sua Croce è saldamente piantata, e non si muove – “stat crux”. E allora Dio dà una grande libertà ai Suoi nemici per agire come Suo flagello per una generazione senza Dio, ma la flagellazione è per il bene della gente, per permettere alle pecore di separarsi dalle capre, e per impedire alle pecore di scivolare all’Inferno. E che i Suoi nemici non pensino di avere la meglio su di Lui – Dio ha usato gli Assiri per castigare gli Israeliti, ma guai agli Assiri se pensavano di sfuggire alla Sua giustizia! – Isaia X, specialmente il versetto 15 – Dio non si prende in giro.

Ma il vero centro dei problemi del mondo è il problema senza precedenti della Chiesa cattolica. La Chiesa dipende dalla sua gerarchia di vescovi e sacerdoti, quindi era logico che se Dio aveva programmato che la Sua Chiesa declinasse prima della fine del mondo (Lc. XVIII, 8), la gerarchia sarebbe stata coinvolta nel declino, e questo fu il Concilio Vaticano II (1962–1965). Il tempo della forte tenuta degli ecclesiastici aveva avuto inizio con la Controriforma del 1500, facendo quattro secoli ammirevoli di cattolicesimo, ma dopo, quella resistenza ha ceduto, e costoro hanno sostituito la Chiesa cattolica di Dio con la loro Neochiesa, o Chiesa conciliare. Negli anni ‘70 c’era ancora abbastanza fede nei cattolici da rendere possibile una seria continuazione della resistenza, alla quale Mons. Lefebvre e la sua Fraternità San Pio X hanno fornito una guida, ma dopo altri 40 anni i successori di Monsignore hanno rinunciato a questo sforzo, e di conseguenza i cattolici sono oggi più abbandonati che mai.

Oggi la vita sembra che si prosciughi ancora all’interno di loro. E’ un’illusione agire o reagire come se fossimo ancora negli anni Settanta. “Volvitur orbis”. Il mondo è andato avanti, e con esso la Chiesa. Condizioni estreme richiedono misure estreme. Mentre quelle che un tempo erano fiorenti istituzioni cattoliche lentamente si trasformano una dopo l’altra in un gioco di società, i cattolici si trasformano lentamente in ambulanti fantasmi di se stessi, e sembra che ci sia poco da fare. Né la retorica o le belle parole sono la soluzione. Le belle parole sono diventate logore e la retorica è vuota. I cattolici dipendono dalla loro gerarchia, e la loro gerarchia è colpita. Il Pastore è colpito, e le pecore sono disperse, e non serve a nulla che si rivolgano al Pastore colpito. E come se egli non ci fosse più!

Una recente notizia, o voce – la geometria è variabile a seconda della reazione pubblica – dice che la Commissione romana, Ecclesia Dei (ED), fondata da Roma subito dopo le Consacrazioni della Fraternità nel 1988 per attrarre i cattolici tentati di seguire Mons. Lefebvre piuttosto che Roma, sta per essere riassorbita nella Congregazione per la Dottrina della Fede (CDF). Apparentemente il riassorbimento doveva essere annunciato il 20 dicembre, ma forse Roma ci ha pensato due volte. Intanto, mentre gli attuali capi della Fraternità, pensando di trovarsi meglio sotto la “normale” CDF, potrebbero essere ben felici di rinunciare allo speciale privilegio dell’ED e di porre cosí fine al loro “scisma” (come lo vedono loro), ci possono essere ancora cattolici che sono cattolici abbastanza da volere che Roma faccia almeno qualche gesto ancora a favore della Tradizione. Ma dal momento che la ED è da tempo una truffa, sia i Romani sia i capi della Fraternità vogliono che la trappola romana venga chiusa . . . . .

Allora cosa fanno i cattolici che hanno la Fede e vogliono conservarla? Prima di tutto, facciamo il punto della situazione. L’edificio della Chiesa a Roma è stato cementato da 250 anni di sangue dei martiri, che è sgorgato rosso anche da molte giovani donne. Dove sono oggi i potenziali martiri? Dio Onnipotente ne ha abbastanza dei cattolici che sono cresciuti nei secoli sempre più deboli nella Fede, e sta riportando i leoni per suscitare alcuni degni candidati al Cielo. In secondo luogo e di conseguenza, stringiamo i nostri lombi e prepariamoci a giocare da uomini, come hanno fatto quelle giovani donne (senza traccia di femminismo), e umiliamoci sotto la Sapienza e la Giustizia di Dio. In terzo luogo, ricordiamoci che molti che adesso sono fra i primi possono finire fra gli ultimi, e viceversa. E quarto, sempre: “Veglia e prega, veglia e prega, Quindici Misteri ogni giorno”.

Kyrie eleison.

Amleto = Apostasia

Amleto = Apostasia on Gennaio 5, 2019

Se Amleto è forse la più sconcertante, probabilmente la più interessante e certamente la più moderna tra tutte le 37 opere teatrali di Shakespeare, è per un’unica ragione – c’è un elefante nella stanza. Quest’elefante è l’apostasia dell’Inghilterra dalla fede cattolica che veniva imposta ovunque dal governo inglese quando Shakespeare scrisse l’opera, intorno al 1600 d. C., cosa che lo stava portando alla disperazione perché egli era un devoto cattolico. Così (1) Amleto è la più sconcertante delle sue opere teatrali per la massa di lettori o spettatori o critici post-cattolici che non si rendono conto che la “Riforma” fu la più grande catastrofe mai capitata all’Inghilterra. (2) E’ la più interessante perché è centrale e conflittuale tra il passato Medioevo e la successiva Età Moderna. (3) E’ la più moderna, perché negli ultimi 400 anni praticamente tutto il mondo ha finito col condividere l’apostasia dell’Inghilterra.

(1) Ma oggi, chi si preoccupa dell’apostasia? Quante persone sanno anche solo cosa significhi la parola (abbandono dalla fede cattolica)? C’è stato un tempo, come il 1600 in Inghilterra, in cui il Diavolo perseguitava ferocemente la Fede, cosicché Shakespeare dovette mascherare la Fede nelle sue opere teatrali per non essere impiccato, eviscerato e squartato. Oggi, però, il Diavolo rovina molte più anime facendo loro dare per scontato che la religione sia di così poca importanza che chiunque può scegliere la religione che gli piace, o nessuna. I vili mezzi di comunicazione sono così inondati di errore e immoralità che la massa delle persone non se ne accorge nemmeno più. Si veda il libro di Clare Asquith Shadowplay per la decodificazione cattolica in tutte le opere di Shakespeare. Ma se la madre incestuosa di Amleto, la regina Gertrude, rappresenta davvero l’Inghilterra che commette incesto con il Protestantesimo, suo cognato, c’è da stupirsi se i nostri contemporanei non riescono vedere alcuna proporzionata ragione per la malinconia del principe Amleto?

(2) L’opera è centrale e conflittuale perché, come nessun’altra opera di Shakespeare, è sospesa tra il mondo medievale e il Nuovo Ordine Mondiale, perché Shakespeare stesso fu colpito al cuore dall’apparente successo dell’abbattimento della Fede nel suo amato paese, come si può leggere nell’opera attraverso l’amarezza del Principe verso quasi tutti quelli che lo circondano, specialmente verso il suo vero amore, Ofelia. Ora, un cattolico non è amaro, ma Shakespeare era amaro nello scrivere Amleto (amarezza solo momentanea). Si legga il libro di notevole valore di John Vyvyan, The Shakespearean Ethic [l’Etica Shakesperiana], se si vuole cogliere il modello morale che sta alla base di tutte le opere teatrali in cui Shakespeare trasfuse il glorioso retaggio dell’Inghilterra medievale. Cosa che è presente anche in Amleto, in particolare laddove il Principe respinge Ofelia per far posto nel suo cuore alla vendetta, ma in Amleto, come in nessun’altra opera, la corruzione della società – per niente meno che l’apostasia – è così terribile che l’anti-sociale principe appare come un eroe assoluto, il primo di una lunga serie di eroi anti-autoritari (cfr. Hollywood) che hanno bisogno di superare ogni naturale rispetto per l’autorità sociale. L’apostasia uccide la società.

(3) E Amleto è anche la più moderna delle opere teatrali di Shakespeare perché è quella che più si discosta, o si sovrappone, al modello medievale. Shakespeare scrisse molte opere dopo Amleto, ma non fu mai più tentato di sostituire l’amore con la vendetta, o di tornare dal Nuovo all’Antico Testamento. Egli riacquistò la calma e l’equilibrio mentre scrisse ancora opere superbe, ma nel 1611 abbandonò il palcoscenico e Londra lasciando che i Puritani si impadronissero dell’Inghilterra e alla fine conducessero tutto il mondo lontano da Dio. Oggi generazioni di giovani, nutriti di anti-eroi sono diventati degli anti-uomini, con poco o nulla del loro retaggio medievale. Ma la natura umana non è cambiata, e gli esseri umani hanno bisogno ancora di essere guidati da uomini. Per questo le ragazze cercano di diventare uomini, e i due giovani sessi si respingono sempre di più. In una battuta del Macbeth, si dice: “La confusione ha ora fatto il suo capolavoro”.

Se leggete Amleto, guardatevi dal Fantasma del primo atto. Un cattolico sa che Dio Onnipotente non lascerebbe mai uscire un’anima dal Purgatorio per cercare vendetta. Da dove potrebbe venire il Fantasma, se non dal Inferno? E in tal caso, il Principe è davvero un eroe? L’amarezza di Shakespeare era comprensibile, ma essa stravolgeva la sua teologia. Giovani uomini, che adorino e amino Gesù Cristo, che amino Sua Madre, che recitino il suo Rosario e guidino le ragazze. Questo è quello di cui si ha bisogno.

Kyrie eleison.