Commenti Eleison

Il grido del salmista

Il grido del salmista on Dicembre 20, 2014

Il tempo della venuta in mezzo a noi del nostro Redentore è sicuramente un momento adatto per ricordare a noi stessi quanto abbiamo bisogno di Dio. Naturalmente è sempre stato così. Prima di Cristo, Dio è venuto nel mondo pagano sempre più malvagio specialmente per mezzo degli Israeliti, con l’Antico Testamento per preparare la venuta del Suo stesso Figlio. Ecco il Salmo 43 [44], che si applica interamente sia agli Israeliti sia ai cattolici, il popolo di Dio nel Vecchio e nel Nuovo Testamento (versione standard adattata, titoli e parentesi aggiunte):—

A. COME DIO HA PROTETTO IL SUO POPOLO

1 Dio, con i nostri orecchi abbiamo udito,? i nostri padri ci hanno raccontato ?l’opera che hai compiuto ai loro giorni,? nei tempi antichi; ? 2 Tu con la tua mano hai sradicato le genti ( pagani ),? per far loro ( ai nostri padri ) posto.? Distruggesti le genti ( pagani ), ma loro ( i nostri padri ) li liberasti; 3 Perché non con la spada conquistarono ( i nostri padri ) la terra, ?né fu il loro braccio a salvarli;? ma il tuo braccio e la tua destra ?e la luce del tuo volto,? perché tu li amavi. 4 Sei tu il mio re, Dio mio,? che decidi vittorie per Giacobbe.? 5 Per te abbiamo respinto i nostri avversari,?,nel tuo nome abbiamo annientato i nostri aggressori. 6 Infatti nel mio arco non ho confidato ?e non la mia spada mi ha salvato,? 7 ma tu ci hai salvati dai nostri avversari,? hai confuso i nostri nemici.? 8 In Dio ci gloriamo ogni giorno,? celebrando senza fine il tuo nome.

B. ORA LI HA RIGETTATI

9 Ma ora ci ( Israeliti ) hai respinti e coperti di vergogna,? e più non esci con le nostre schiere.? 10 Ci hai fatti fuggire di fronte agli avversari,? e i nostri nemici ci hanno spogliati.? 11 Ci hai consegnati come pecore da macello,? ci hai dispersi in mezzo alle nazioni.? 12 Hai venduto il tuo popolo per niente, ?sul loro prezzo non hai guadagnato.? 13 Ci hai resi ludibrio dei nostri vicini,?scherno e obbrobrio a chi ci sta intorno.? 14 Ci hai resi la favola dei popoli,? su di noi le nazioni scuotono il capo.? 15 L’infamia mi sta sempre davanti? e la vergogna copre il mio volto?, 16 per la voce di chi insulta e bestemmia,? davanti al nemico che brama vendetta.

C. EPPURE SIAMO STATI FEDELI

17 Tutto questo ci è accaduto? e non ti avevamo dimenticato,? non avevamo tradito la tua alleanza ( mosaica ).? 18 Non si era volto indietro il nostro cuore, ?i nostri passi non avevano lasciato il tuo sentiero;? 19 ma tu ci hai abbattuti in un luogo di sciacalli? e ci hai avvolti di ombre tenebrose.? 20 Se avessimo dimenticato il nome del nostro Dio ?e teso le mani verso un dio straniero,? 21 forse che Dio non lo avrebbe scoperto,? lui che conosce i segreti del cuore??

D. O DIO, VIENI IN NOSTRO AIUTO!

22 Per te ogni giorno siamo messi a morte,? stimati come pecore da macello. 23 Svègliati, perché dormi, Signore?? Dèstati, non ci respingere per sempre.? 24 Perché nascondi il tuo volto?? Perché dimentichi la nostra miseria e oppressione? 25 Poiché siamo prostrati nella polvere,? il nostro corpo è steso a terra.? 26 Sorgi, vieni in nostro aiuto!? Salvaci per la tua misericordia! ( fine del Salmo 43 )

In altre parole, ci fu un tempo in cui Dio ha elevato la sua Chiesa cattolica a grandi altezze. Ma oggi essa si fa zimbello del mondo, al punto che quasi ci si può vergognare di essere cattolico. Tuttavia, ci sono ancora cattolici fedeli. O Dio, vieni in loro aiuto, o Dio, vieni in nostro aiuto!

Kyrie eleison.

Distinzioni necessarie

Distinzioni necessarie on Dicembre 13, 2014

Il principio che il cancro al fegato mi ucciderà senza che io abbia necessariamente il cancro al polmone (cfr. CE del 29 novembre) è fastidioso, perché significa che posso avere bisogno di distinguere invece di compiacermi in comode condanne. Però le distinzioni attengono al buon senso e corrispondono alla realtà. Così nell’odierna universale confusione, per rimanere ancorato alla realtà, ci sono momenti in cui ho bisogno di riconoscere che una miscela di buono e cattivo sarà male nel suo complesso, ma questo non significa che le sue parti buone, come parti, siano cattive, non più di quanto la bontà delle parti buone possa significare che sia buono il tutto.

Prendete per esempio la Messa Novus Ordo. Il nuovo rito nel suo insieme sminuisce tanto l’espressione di essenziali verità cattoliche (la Presenza Reale, il Sacrificio, il sacerdozio sacrificatore, ecc), da far sì che l’insieme sia così male che nessun sacerdote dovrebbe usarlo, né alcun cattolico assistervi. Ma questo non significa che quella parte della Messa che è la Forma sacramentale della Consacrazione del pane e del vino, sia cattiva o invalida. “Questo è il mio corpo” è sicuramente valido, “Questo è il calice del mio sangue” è più probabile che sia valido, e se è insuficiente, certamente non è perche il nuovo rito nel suo insieme non è cattolico. Quindi se io dico che la nuova Messa dev’essere sempre evitata, sto dicendo la verità, ma se dico che essa è sempre invalida, non sto dicendo la verità e prima o poi pagherò lo scotto della mia esagerazione.

Lo stesso vale per il nuovo Rito dell’Ordinazione sacerdotale. Il nuovo rito, nel suo insieme ha fortemente sminuito l’espressione delle verità essenziali del sacerdozio cattolico, soprattutto che si tratti di un sacerdozio sacrificatore, ma quella parte del nuovo Rito che costituisce la Forma sacramentale è semmai, almeno nella nuova versione latina, più forte (con l’”et” invece di “ut”) rispetto alla vecchia versione latina. Quindi supponendo che il vescovo ordinante sia un vero vescovo ed abbia la reale Intenzione sacramentale, è semplicemente non vero affermare che nessun sacerdote ordinato col nuovo rito possa essere un vero sacerdote. E se qualcuno lo dice, prima o poi pagherà un qualche scotto per essersi allontanato dalla verità.

Ora, per la de-cattolicizzazione di questi due nuovi Riti presi nel loro insieme, mentre non si può sostenere che le loro Forme sacramentali siano invalide, si può ben sostenere che alla lunga essi mettono a repentaglio e invalidano l’ Intenzione sacramentale del vescovo e del sacerdote, ma questo è un argomento diverso, non più chiaramente in bianco e nero, ma, ahimè, in grigio. In effetti, si argomenta che l’uso costante dei Riti de-cattolicizzati, altererà lentamente la concezione del vescovo o del sacerdote circa il senso di ciò che la Chiesa fa con quei Riti, al punto che alla fine l’uno o l’altro non avrà più l’Intenzione cattolica di fare ciò che fa la Chiesa, Intenzione necessaria per la validità del sacramento. In altre parole, il bianco solo gradualmente si volgerà al grigio e quindi al nero. Ma chi, oltre a Dio Onnipotente, può sapere con certezza quando il grigio si trasforma in nero? Ancora una volta, devo fare attenzione se voglio discernere e conoscere la verità.

Questo gioco tra il bianco e il nero, questa ambiguità, è ciò che è propriamente diabolico nella riforma conciliare dei Riti sacramentali. Se voglio dire la verità, non dirò che essi hanno distrutto i sacramenti cattolici, ma che certamente li hanno pregiudicati. Così, se voglio mantenere la Fede cattolica, io, nel loro insieme, li eviterò certamente.

Kyrie eleison.

Consigli per la resistenza

Consigli per la resistenza on Dicembre 6, 2014

Un prezioso scambio di e-mail è sopraggiunto di recente sulla mia scrivania e sono sicuro che molte anime nelle loro odierne difficili circostanze l’apprezzeranno. Il problema è posto da una tipica abitante di città del 21° secolo, che ha la fede, ma si sente abbandonata. La soluzione qui presentata si basa su una profezia della Madonna del 17° secolo! Per prima cosa, il problema:—

“Sono un’infermiera della Germania, di 48 anni. 12 anni fa entrai in convento e mi piaceva, cercavo di approfondire il mio rapporto con Dio, ma dopo 10 anni ho dovuto lasciare a causa del modernismo. Non ho potuto prendere i miei voti perpetui perché la Comunità era lontana dalla Verità. Pensavo che lasciando avrei compiaciuto il mio Padre celeste e sarei stata ai Suoi occhi una sorta di eroina, ma ora sono molto triste, e mi sento abbandonata da Dio e niente affatto un’eroina.

“Due anni fa ho nuovamente ottenuto un lavoro nell’ospedale dove lavoravo prima di entrare in convento, ma qui mi sono ritrovata in un mondo in cui le persone che mi circondano sono ignoranti o moderne, in cui nessuno ha un minimo di fede, e se ce l’ha non sa perché. Sono troppo vecchia per poter trovare un lavoro vicino a dove si amministrano i sacramenti. Il lavoro a turni mi impedisce di prendere la Messa ogni Domenica. La Messa tradizionale più vicina si trova a un’ora di auto. Così eccomi qui, immersa nel buio, con scarso accesso ai sacramenti. La situazione nella Chiesa e nel mondo è così confusa che io non so cosa fare. Dove c’è una strada per uscire dal buio? Dove devo andare per capire che cosa dovrei fare con la mia vita?”

E ora in risposta al problema, un consiglio che chiunque di noi appartenente o no alla Resistenza e costretto a sopportare la mondiale apostasia, può prendere a cuore:—

“Cara amica, in Ecuador, nel 1634, la Madonna ha dato ad una santa suora quasi una guida diretta a noi che viviamo in questi tempi impuri nei quali abbiamo la benedizione di vivere (benché essi possano essere percepiti come tutt’altro che una benedizione). Ella ha promesso che, nonostante la mondiale apostasia, ci sarebbero state sempre delle anime che sarebbero rimaste fedeli e avrebbero preservato il tesoro della Fede e le virtù. Ma avrebbero sofferto un crudele, indicibile e prolungato martirio. Ella disse: ‘ Al fine di liberare gli uomini dalla servitù delle eresie che li circondano, le anime scelte dal mio Santissimo Figlio per effettuare la restaurazione avranno bisogno di grande forza di volontà, costanza, coraggio e fiducia in Dio. Per testare questa fede e la fiducia dei giusti, ci saranno occasioni in cui tutto sembrerà perduto. Questo sarà l’inizio felice della restaurazione ’.

“Una buona sintesi di questo messaggio della Madonna è stata pubblicata in italiano nel numero speciale n° 413 di “ Chiesa viva ” [si veda pag. 23].

“Molti di noi si trovano in circostanze simili alle sue. Siamo privi dell’aiuto e della forza che vengono dal vivere in una comunità, circondati dai nostri fratelli cattolici, con una regola e un Superiore che ci guidi. Io non sono un religioso, ma so benissimo quanta sia l’enorme sofferenza l’essere privi dei sacramenti, dei sacerdoti e dei fratelli cattolici, e trovarsi a dover lavorare in un mondo che il mio cuore, la mia mente e la mia anima respingono. Ma questa è la sofferenza che Dio sta permettendo che molti di noi subiscano, quella stessa sofferenza che noi dobbiamo accettare per essere in unione con ciò che Lui vuole per ognuno di noi, unendo le nostre sofferenze a quelle che il nostro amato Salvatore ha sofferto e offerto per noi. In questo modo ci conduciamo a Lui come Suoi piccoli. Lui non l’ha dimenticata. Al contrario, tutto ciò che lei sopporta, offrendolo al Suo Sacro Cuore e al Cuore Immacolato di Maria tanto bisognosi di consolazione, può far sì che lei forse possa ottenere delle grazie per coloro che hanno perso la fede.”

Kyrie eleison.

Papi viventi

Papi viventi on Novembre 29, 2014

Il 29 gennaio 1949, Papa Pio XII fece le seguenti osservazioni sull’importanza del Papa: “ Se mai un giorno – parlando del tutto ipoteticamente – la Roma materiale dovesse venire meno; se mai questa Basilica Vaticana, simbolo della sola e unica vittoriosa Chiesa cattolica, finisse col seppellire sotto le sue macerie gli storici tesori e le sacre tombe che essa racchiude, neanche allora la Chiesa sarebbe in alcun modo demolita o spaccata. La promessa di Cristo a Pietro sarebbe ancora valida, il papato durerebbe per sempre, come la Chiesa, uno e indistruttibile, essendo fondato sul Papa allora vivente .

Dal momento che queste parole appartengono alla dottrina classica della Chiesa (è stata aggiunta solo la sottolineatura), basate come sono sulle parole di Nostro Signore ( Mt. XVI, 16–18), c’è poco da meravigliarsi se, fin dal 1962, quando i Papi viventi divennero conciliari, milioni e milioni di cattolici sono stati spinti a diventare ugualmente conciliari e liberali. L’unica via d’uscita dal problema che possono vedere i sedevacantisti, è di negare che i Papi conciliari siano stati interamente Papi, cosa che può apparire di buon senso, ma alla maggior parte dei cattolici appare essere ancor più di buon senso che la Chiesa voluta da Dio come basata sul Papa vivente, non possa essere esistita senza di esso per un intero mezzo secolo (1962–2014).

È facile vedere come il declino della civiltà cristiana dalle altezze del Medioevo abbia portato all’attuale corruzione dei Papi viventi. È facile vedere come Dio possa aver permesso questa spaventosa corruzione per punire tale spaventoso declino. Ciò che è meno facile da vedere è come la Chiesa possa ancora vivere mentre i Papi viventi su cui essa si fonda sono convinti che il liberalismo, la guerra a Dio, sia cattolico. Per le parole stesse di Nostro Signore: Un albero buono non può produrre frutti cattivi e un albero cattivo non può produrre frutti buoni ( Mt. VII, 18).

Ma un albero mezzo buono, e mezzo cattivo, può produrre frutti per metà buoni, e per metà cattivi. Ora preso nel suo insieme, un misto di bene e male è male, ma questo non significa che preso una parte per volta, le parti buone dell’insieme siano così male come le parti cattive. Il cancro al fegato mi ucciderà, ma questo non significa che io ho il cancro ai polmoni. Ora nessun uomo di Chiesa vivente, al pari di qualsiasi uomo vivente, è totalmente buono o totalmente cattivo. Fino al giorno della nostra morte, siamo tutti un miscuglio altalenante. Quindi ci può mai essere stato un Papa vivente i cui frutti siano stati interamente cattivi? La risposta può essere solo no. In questo caso la Chiesa cattolica, negli ultimi 50 anni, può aver vissuto sulla metà dei frutti buoni dei Papi conciliari, con una mezza esistenza permessa da Dio per purificare la Sua Chiesa, ma Egli non avrebbe mai permesso che questa si spingesse così avanti da distruggere la Sua Chiesa.

Così, ad esempio Paolo VI pianse per la mancanza di vocazioni. Benedetto XVI anelava alla Tradizione. Anche Papa Francesco intende sicuramente portare gli uomini a Dio quando trascina giù Dio in mezzo agli uomini. Così, i Papi conciliari sono terribilmente in errore nelle loro idee, fatalmente ambigui nella Fede laddove dovrebbero essere assolutamente inequivoci. La Chiesa è stata, ed è, morente sotto di essi, ma quelle parti che in loro sono ancora buone hanno permesso alla Chiesa di persistere, ed essi sono stati necessari come capi viventi perché il corpo della Chiesa continuasse a vivere, come disse Pio XII. Quindi non dobbiamo temere che sarà permesso loro di distruggere la Chiesa, ma ognuno di noi faccia la sua parte per combattere il loro liberalismo con le unghie e con i denti, e per pregare per il loro ritorno alla sanità cattolica, perché noi abbiamo bisogno di essi per la vita della nostra Chiesa.

Kyrie eleison.

Quarantesimo anniversario

Quarantesimo anniversario on Novembre 22, 2014

Ieri è stato il 40° anniversario della storica Dichiarazione di Mons. Lefebvre del 21 novembre 1974, sui motivi per i quali lui e i sacerdoti e i laici che lo seguivano tenevano la loro posizione contro il totale cambiamento della Chiesa cattolica e della religione, sopraggiunto in seguito al Concilio Vaticano II. La Dichiarazione è attuale oggi come lo era il giorno in cui fu scritta, perché la vera religione cattolica di Dio è immutabilmente vera, mentre la religione conciliare dell’uomo persevera nella sua falsità e sta sempre più occupando Roma come mai è accaduto prima.

La Dichiarazione si compone di dieci brevi paragrafi, poco più di 50 righe in tutto: 1 / Noi rimaniamo fedeli alla Roma Cattolica, alla Roma eterna. 2 / Noi rifiutiamo la Roma conciliare, neo-protestante e neo-modernista. 3 / La riforma conciliare sta distruggendo la Chiesa cattolica e sta sminuendo la nostra Fede cattolica, 4 / nemmeno un Angelo dal Cielo ha il diritto di farlo ( Galati I, 8). 5 / Noi scegliamo la Tradizione, noi rifiutiamo le innovazioni. 6 / Tutto nella Chiesa si sta rinnovando in maniera opposta alla secolare dottrina cattolica. 7 / La riforma conciliare, generata dall’eresia e sfociante nell’eresia, è inaccettabile per i cattolici, quindi 8 / noi continueremo a formare sacerdoti tradizionali. 9 / Ci collegheremo alla dottrina e alla pratica cattoliche di tutti i tempi, 10 / convinti che così facendo resteremo veramente fedeli cattolici.

Si noti in primo luogo la distinzione chiara e netta (1 e 2) tra la Roma cattolica e la Roma conciliare. Ora, è vero che la Roma conciliare sta occupando le strutture della Roma cattolica, ma dire per questo che la Chiesa Conciliare non è altro che la Chiesa cattolica, è così stupido come dire che un cuculo è un usignolo perché occupa il nido di un usignolo. (E dire che Monsignore ha parlato di “Roma” conciliare e cattolica e non di “Chiesa” conciliare e cattolica, significa cavillare con le parole.)

Ma Monsignore, come faceva a distinguere tra il cuculo conciliare e l’usignolo cattolico? Con la dottrina! Il conciliarismo è neo-protestante e neo-modernista (2). La nostra fede è sminuita (3), in opposizione alla dottrina cattolica (6). Il conciliarismo è un’eresia (7). Noi rimaniamo fedeli alla dottrina cattolica (9). E questa breve sintesi non dà tutti i riferimenti alla dottrina forniti da Monsignore. La dottrina cattolica fu la stella polare del suo pensiero e della sua azione. Ed è proprio perché l’uomo moderno vuole la libertà per il suo pensiero e per la sua azione che in pratica arriva al punto che riduce la sua mente in poltiglia, dopo di che per la dottrina non resta più che una funzione meramente decorativa. Essa non ha più presa sull’azione dell’uomo, tranne la disastrosa dottrina che sostiene che la dottrina non sarebbe importante. Disastrosa dottrina che esercita sull’uomo una presa totale. Ecco il motivo per cui in seno alla Fraternità San Pio X, fondata da Monsignore, egli si è potuto ridurre a poco più che una mascotte decorosa.

Si può essere indotti a chiedere: cosa occorre per ripristinare la presa della dottrina, il senso della realtà e l’amore della verità nella Fraternità, nella Chiesa e nel mondo? Sicuramente la sofferenza, non meno. Solgenitsin faceva notare che ci vorrà la barra d’acciaio degli eventi per demolire l’involucro di cemento che l’uomo moderno ha costruito intorno al suo modo di vita peccaminoso. Veramente, Signore, abbi pietà.

Kyrie eleison.

Una storia interna – V

Una storia interna – V on Novembre 15, 2014

Quando i piani a lungo fissati da Mons. Fellay per salvare la Fraternità San Pio X e la Chiesa per mezzo della loro riconciliazione, che mescolava la Tradizione col Concilio, furono spazzati via nel gennaio 2009 dalla piena prodotta dalla pubblicità mondiale data alla veduta del tutto “politicamente scorretta” di un collega della FSSPX, si sarebbe potuto simpatizzare con lui, se tale mescolanza non fosse un sogno impossibile. Ma in effetti la religione cattolica di Dio si mescola con la sua imitazione conciliare, “frutto del lavoro dell’uomo”, come l’olio si mescola all’acqua o la verità alla menzogna. I cattolici che risalgono con la memoria al 1988, ricorderanno come Mons. Lefebvre sosteneva che per la FSSPX un tale tentativo equivaleva ad una “operazione suicidio”, suicidio innanzi tutto per la FSSPX, ma anche per qualunque cosa avesse potuto fare la FSSPX per la Chiesa Universale.

Di conseguenza, i cattolici avvertiti tirarono un gran sospiro di sollievo quando in quel mese la Provvidenza utilizzò i nemici della Chiesa, con i loro media mondiali, per silurare gli sforzi congiunti di Benedetto XVI e di Mons. Fellay tesi a fondere Concilio e Tradizione. E questi cattolici hanno potuto avere dalla Provvidenza una drammatica ma discreta conferma che pensavano correttamente.

L’”accantonamento” operato da Benedetto XVI delle “scomuniche” del 1988 dei quattro vescovi della FSSPX, decretate da Roma subito dopo la loro consacrazione, fu direttamente attribuito da Mons. Fellay, in pubblico, all’intervento della Madonna, grazie alla seconda Crociata del Rosario della FSSPX della fine del 2008. Eppure la Madonna, attraverso la sua messaggera, aveva detto ai primi dello stesso anno che se la Crociata quella volta non fosse stata dedicata alla Consacrazione della Russia, Lei avrebbe usato i rosari per qualche altro scopo. Se questi messaggi sono veri, il Cielo non può aver preso troppo alla leggera l’essere stato manipolato a favore della politica ecclesiastica nella celebrazione del Giubileo fatta dalla FSSPX a Lourdes nell’ottobre 2008.

In ogni caso, quando l’11 febbraio 2009, tre settimane dopo l’”accantonamento”, i seminaristi della casa-madre della FSSPX a Ecône, in Svizzera, stavano facendo un’escursione ricreativa nelle montagne vicine, tre di loro furono travolti da una valanga, spinti e annegati in un lago ghiacciato della montagna. Cos’è l’11 febbraio? La Festa della Madonna di Lourdes.

Mera coincidenza? O il Cielo che parlava attraverso gli accadimenti, con una corrispondenza di più tra la storia interna di questi messaggi e la storia esterna delle due prime Crociate del Rosario? I lettori potranno giudicare da sé. Se sono convinti che la neo-Fraternità è sulla strada giusta quando cerca l’approvazione ufficiale della neo-Chiesa, non avranno alcuna difficoltà a respingere questa serie di messaggi supposti venienti dal Cielo come un’ulteriore “rivelazione privata” indegna di seria considerazione. Se invece ritengono che la neo-Fraternità e la neo-Chiesa stiano percorrendo una strada sbagliata, allora ecco che, essendo il mondo sull’orlo di un disastro inimmaginabile per aver trascurato la Consacrazione della Russia, è ragionevole che la Madonna abbia fatto un altro tentativo per ottenere questa Consacrazione attraverso le preghiere promosse dalla FSSPX.

Non che la FSSPX sia la salvezza della Chiesa, ma se le sue preghiere fossero state dirette correttamente, come aveva detto la Madonna alla sua messaggera, allora Lei avrebbe potuto ottenere da suo Figlio le grazie necessarie per far sì che tale Consacrazione potesse salvare sia la FSSPX sia la Chiesa e il mondo. Adesso è inutile “piangere sul latte versato”. È utile invece praticare la devozione dei Primi Sabati, specialmente per amore della Madonna. Lei non cesserà di provare a salvarci.

Kyrie eleison.